Coronavirus, Ricciardi: “I test rapidi non danno sicurezza al 100% ma consentono d’identificare i super diffusori”

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La polemica sulla validità dei vari strumenti d’identificazione del coronavirus è sempre aperta.
Atteso che l’unico test attendibile è il tampone e che, al contrario, il test sierologico può valere solo come strumento di tracciamento ma non di esistenza certa dell’infezione, adesso il dibattito si sposta sui test rapidi.

“I test rapidi non danno sicurezza al 100% ma consentono d’identificare i super diffusori”, lo dice il consulente del Ministero della Salute, Ricciardi.
Il dibattito continua.