L’Italia può ripartire dal suo agroalimentare, sistema in difficoltà, ma resistente alla crisi.
Il comparto ha un peso notevole in tema di export e di valore aggiunto. Le vendite al dettaglio, nel complesso, su valori tendenziali, tra gennaio e agosto 2020, sono cresciute del 2,9%, l’export del 3%, ma con un peggioramento evidente dopo i primi 3 mesi.
Dialogare con l’Europa ed intercettare le ingenti risorse comunitarie disponibili. E’ imperativo categorico. Dal Recovery Plan, all’Italia arriveranno 209 miliardi che saranno fondamentali per investimenti in infrastrutture fisiche e digitali, mentre 10 miliardi di euro arriveranno per lo Sviluppo Rurale per l’Italia tra il 2021 ed il 2022.
