Coronavirus/ Il nuovo Dpcm: apertura scuole superiori all’11 gennaio, fino al 15 vietati gli spostamenti tra regioni

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Alla fine l’ennesimo Dpcm è arrivato. Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della Salute Roberto Speranza, ha approvato nella tarda serata di ieri un decreto-legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

 I punti salienti:

-per il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, il divieto, su tutto il territorio nazionale, di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;

-nei giorni 9 e 10 gennaio 2021, l’applicazione, su tutto il territorio nazionale, delle misure previste per la cosiddetta «zona arancione»;

-il testo conferma sino al 15 gennaio, nei territori inseriti nella cosiddetta «zona rossa», la possibilità, di spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione e la possbilità, già prevista nel decreto precedente, per quanto riguarda la presenza di figli minori d’età;

-resta ferma, per tutto il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, l’applicazione delle altre misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 e dalle successive ordinanze;

-Il testo interviene inoltre sull’organizzazione dell’attività didattica nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, con la previsione della ripresa dell’attività in presenza, per il 50 per cento degli studenti, a partire dal prossimo 11 gennaio.

-Infine, per l’attuazione del piano di somministrazione del vaccino contro il contagio da COVID-19, sono previste specifiche procedure per l’espressione del consenso alla somministrazione del trattamento, per gli ospiti di residenze sanitarie assistite.