Cucina e dintorni/La ‘rete’ dei cuochi

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di Stefano Manocchio

Una vera e propria invasione della rete è quella generata dalla passione collettiva per la cucina; internet e, al suo interno, i social hanno permesso il proliferare di pagine, gruppi tematici, offerte di trasmissioni e dirette. Si può dire che il fenomeno abbia effetti contrastanti: da un lato opera una sorta di ‘democratizzazione’ di tutto quello che ha a che fare con la cucina, rendendo la stessa accessibile a chiunque e mettendo a disposizione migliaia di ricette quotidianamente, dall’altro il numero praticamente illimitato di possibilità offerte a chiunque di avere accesso alle notizie. Questo vuol dire avere anche la possibilità di crearle, nel senso di costruire una cucina propria, non necessariamente bella e buona se non si ha almeno la passione giusta, se non proprio la professionalità. Tutto quanto detto ha favorito il nascere, accanto alle fake news sulle ricette anche una sorta di ‘fake ricette’ niente affatto simili a quelle originarie e a volte destabilizzanti per il neofita che volesse realizzarle. In sostanza ci vuole un regola di correttezza su tutto, figuriamoci sull’elaborazione di preparazioni alimentari, che poi incidono sulla salute.

C’è poi un terzo argomento: i gruppi e le pagine dai titoli bislacchi, che comunque creano emulazione ed immettono in rete foto brutte, pietanze orribili a vedersi e immaginiamo anche dannose per la salute. Si contano a centinaia le foto di dolci bruciati, pappette informi e disgustose e ricette dagli accostamenti di ingredienti improbabili se non addirittura vietati. Ci sono, è vero, iniziative discutibili solo nel loro essere ironiche ( il gruppo social ‘agnelli di pasta di mandorle brutti’ ne è un esempio); ma alla fine, pur nel rispetto almeno di regole minime di correttezza alimentare, il libero arbitrio è assicurato e ognuno può scegliere tra la qualità o il divertimento.

LA RICETTA DELLA SETTIMANA. Spaghetti porro, vongole e teartufo. Preparare una piccola quantità di salsa rossa e tenerla ben calda mentre è in cottura la pasta, poi rosolare il porro e,a parte, le vongole. Riporre la salsa sul fondo del piatto e, dopo la cottura, gli spaghetti, il porro e le vongole; aggiungere in impiattamento un filo d’olio evo e tartufo crudo.

*giornalista appassionato di cucina