Vino/ Il museo “a cielo aperto” del Chianti Classico

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un vitigno del Chianti

Il Chianti Classico è tra i vini italiani più famosi e i più importanti artisti al mondo ne fanno un vero e proprio distretto non solo del vino, ma anche dell’arte internazionale. Dal Castello di Ama per l’Arte Contemporanea, che nel 2021 inaugura una nuova opera dell’artista Usa Jenny Holzer, a Nittardi, con la sua collezione di etichette-opere d’arte firmate, tra gli altri, da Mimmo Paladino e Yoko Ono, Dario Fo e, da ultimo, Johannes Heisig; dal Parco Sculture del Chianti al Pievasciata B.A.C. Borgo d’Arte Contemporanea che nasce dall’incontro pubblico-privato tra istituzioni, abitanti e le cantine Borgo Scopeto, Casuccio Tarletti e Tolaini.

E ancora: dal progetto “Le Radici dell’Arte” della Tenuta Casenuove dell’imprenditore e collezionista Philippe Austruy, alla Cantina Antinori nel Chianti Classico dove il “cerchio” che dal Rinascimento porta ai giorni nostri si chiude nella lunga storia della committenza della famiglia Antinori, per citare solo alcuni esempi.

I territori del Chianti diventano un museo “a cielo aperto” dove le distanze sono naturali ed in cui le opere “diffuse”, il paesaggio e gli edifici monumentali sono i soggetti di un unico “quadro d’insieme” che raffigura tutta la bellezza del patrimonio culturale italiano ed il suo legame con il vino.

Si spera adesso nel riconoscimento a Patrimonio dell’Unesco del territorio del Chianti Classico.