Archeologia/Le prime immagini del Mercato Romano

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Leda Virgili (Guida Archeoclub d’Italia) : “Siamo dinanzi ad un esempio raro in Italia di strada coperta, risalente al secondo secolo a. C. e dove inoltre è possibile notare ancora oggi il nero sulla parte superiore dovuto al fatto che in questo luogo ci cucinavano anche il cibo”.

Claudio Lo Monaco (Referente Beni Ecclesiastici Archeoclub d’Italia) : “Ora bisogna progettare la memoria”.

 Antonio Pompeo ( sindaco di Ferentino ) : “Un grazie ad Archeoclub sede di Ferentino, alla stampa nazionale ed internazionale. Vedere Ferentino, tra Roma e Napoli, al centro della Stampa Internazionale è motivo di grande orgoglio”.

 Santanastasio (Presidente Naz. Archeoclub D’Italia): “Ora cogliere le sfide del Piano Nazionale di Rilancio, nel pieno rispetto dei valori del territorio”.

 Antonio Ribezzo (Pres. Archeoclub d’Italia sede di Ferentino) : “Da qui la nostra volontà di partecipare al grande rilancio dell’Italia, portando in questi centri i viaggiatori della cultura”.

 Ecco le immagini del Briefing stampa itinerante entrando nel Mercato Romano di 2200 anni fa!

 “Forse si tratta di un esempio di strada coperta. L’ambiente è formato da una sala principale e da cinque sale laterali e attraverso i secoli sono state utilizzate tenendo conto delle esigenze del momento. Nella parte bassa venivano alloggiati gli animali e gli ambienti venivano utilizzati anche come rimessa degli attrezzi e ci vivevano anche le persone. Il Mercato risale al secondo all’epoca sillana (II – I sec. a.C), ed è la prima struttura del genere che troviamo in Italia. Cuocevano i cibi e per questo è possibile notare del nero sulla parte alta, quello è un segno della storia perché è parete bruciata praticamente 2000 anni fa. Il Mercato Romano fu parte integrante del piano urbanistico attuato dai censori Marco Lollio ed Aulo Irzio per l’assetto monumentale della città alta. Infatti, è perfettamente inserito nel tessuto murario dell’Acropoli di Ferentino   e sottolinea la volontà dei due censori di esaltare il valore urbanistico della città.

È uno dei primissimi modelli di aule fiancheggiate da botteghe, in modo da soddisfare esigenze funzionali connesse con le attività commerciali.

La sua pianta è molto semplice: metà dell’area è destinata alla sala e l’altra metà alle botteghe, anch’esse coperte da volte a botte”. Lo ha affermato Leda Virgili, Guida Archeoclub d’Italia che durante il Press Tour ha accompagnato la stampa internazionale in visita al Mercato Romano, alle Carceri di Sant’Ambrogio, alla Cattedrale e al Teatro Romano.  

 Briefing Stampa innovativi, non al chiuso di una sala ma sul territorio, nei siti culturali, all’aria aperta, lungo sentieri, percorsi, vicoli, strade. La location dei briefing stampa è il territorio italiano.

 Nella città – laboratorio della rinascenza: 7 Giugno inizio di un nuovo percorso con abbattimento di alcuni edifici, scavi, restauro del Teatro Romano che splenderà e a pochi metri la Cripta di Santa Lucia, la Grangia Urbana, la splendida Cattedrale di Ferentino, le Carceri di Sant’Ambrogio, i vicoli, il Mercato Romano, la Cinta Muraria, le innumerevoli testimonianze di epoche diverse, culture diverse.  Ora bisogna progettare la memoria!

 “Girando per questo luogo di meraviglia si ha la testimonianza del come in questo caso le pietre esprimano un codice che identifica una storia. Quando ci si pone difronte ad un centro storico si cerca inevitabilmente di individuare i termini di questo codice. Nel caso di Ferentino – ha dichiarato Claudio Lo Monaco, architetto, Responsabile Beni Ecclesiastici di Archeoclub d’Italia Nazionale –  è un codice sia scritto attraverso le numerose epigrafi, ben 150, che testimoniano e raccontano la storia di questo luogo ma anche mediante la tecnica costruttiva eccezionale che è quella delle murature ciclopiche e dello stesso Mercato Romano che è possibile vedere a Ferentino. Il Mercato Romano di Ferentino è testimonianza di una delle vie coperte che avevamo nel Lazio. Ora Archeoclub d’Italia vuole progettare la memoria, dunque una dimensione attiva nei confronti dei centri storici. Progettare significa mettersi in una dimensione attiva. Progettare la memoria nell’ambito dei centri storici minori è fondamentale perché se l’Italia una parte del patrimonio storico lo ha nei centri storici, si comprende il come non possa esistere Piano Nazionale di Resilienza e Ripresa senza considerare questo aspetto eccezionale che è tipicamente italiano e quindi inizia da oggi non più soltanto la rinascenza, ma inizia inevitabilmente questo nuovo agire da parte di Archeoclub d’Italia e da parte delle Amministrazioni comunali di quei paesi dove Archeoclub d’Italia è presente:  progettare la memoria”.

 Un Rinascimento che parte da Firenze. Briefing stampa itineranti che diano la possibilità di parlare con la gente, vivere il luogo, entrare nella storia del posto.

 “Siamo partiti dal Rinascimento di Firenze – ha dichiarato Antonio Ribezzo, Presidente di Archeoclub d’Italia, sede di Ferentino – e dunque lego un filo rosso alla nostra Firenze che è nata con tante attività di pittori, scultori. Ferentino è un piccolo gioiello ed è un fiore all’occhiello della Ciociaria ed è il fiore all’occhiello delle città murate. A Ferentino abbiamo ben tre cinte murarie. Da qui la nostra volontà di partecipare al grande rilancio dell’Italia, portando in questi centri i viaggiatori della cultura”.

 “Un grande grazie ad Archeoclub d’Italia, alla sede di Ferentino, alla Stampa internazionale – ha affermato Antonio Pompeo, sindaco di Ferentino – perché la vostra passione è da stimolo per migliorare le bellezze. Ferentino è tra Roma è Napoli e magari spesso si sceglie di visitare queste grandi città sottovalutando la bellezza, il patrimonio culturale di piccoli centri come Ferentino. Far ripartire la cultura, la promozione del patrimonio storico – culturale dell’Italia è un messaggio di speranza.  Vedere Ferentino al centro dell’attenzione, oggi, della stampa Internazionale è Nazionale è motivo di orgoglio e ci appassiona come cittadini nell’apprezzare questo enorme patrimonio storico che abbiamo. Sono presenti numerose testimonianze: Pre – romane, Romane, Medioevali”.

 Il segnale che arriva da Ferentino è innovativo!

 “CrEscere, costruire e valorizzare il proprio territorio sono gli elementi alla base dell’operato della sede di Archeoclub d’Italia di Ferentino ma di tutte le sedi, ben 150, presenti sul territorio. Ora Archeoclub d’Italia è in crescita e a breve lanceremo altri Press Tour  – ha concluso Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia – perché la promozione è centrale nel rilancio dell’Italia. Dobbiamo creare le condizioni, le circostanze, perché il territorio è la nostra forza per far conoscere all’esterno quello che eravamo, quello che noi saremo in futuro. Riuscire a recepire al meglio il PNR avendo consapevolezza dei valori espressi dal territorio italiano. Ringrazio con forza la stampa Internazionale e Nazionale che sta credendo nella promozione dell’Italia e nel nostro operato”.  

Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale Archeoclub D’ Italia