Wood Natural Bar/ “Vieni nel mio giardino”, omaggio musicale a 4 grandi poetesse

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Il bosco del Wood Natural Bar dedica il prossimo appuntamento musicale alla poesia: mercoledì 21 luglio alle ore 20:30 andrà in scena “Vieni nel mio giardino”, un viaggio all’interno di noi stessi, tra poesia e musica, a cura di Daniela Di Bitonto e Giusi Maimone, con l’interlocuzione musicale di Prisca Amori al violino, Gaia Orsoni alla viola e Kyung-Mi Lee al violoncello. Attraverso la lettura interpretativa di poesie che raccontano dell’animo umano, e la presenza della musica dal vivo, parole e musica s’intrecceranno sino a fondersi in un racconto ispirato da poetesse dall’animo grande e sensibile quali Antonia Pozzi, Alda Merini, Wislawa Symborska ed Emily Dickinson. I versi scelti dalle loro rime abbracciano la vita in tutte le sue sfaccettature; seppur lontane, le loro esperienze sono accomunate dallo stesso bisogno di comprendere la densità e l’infinità della vita. La performance ha una durata di circa un’ora. Il costo dei biglietti, a seconda del settore, va dai 15 ai 25 Euro, ed è comprensivo anche  di cocktail di benvenuto, appetizers della casa e parcheggio custodito nell’area interna dello spazio. A seguire, è possibile fermarsi al ristoro del Wood con una selezionata scelta drink e proposte culinarie fredde. È richiesta la prenotazione alla mail info@woodnaturalbar.it. Biglietti in prevendita su I-ticket 

Guida al viaggio:

La malinconia colora le note dell’animo di Antonia Pozzi e i suoi versi ci immergono “negli abissi di laceranti conflitti interiori”. La poetessa cerca disperatamente di lenire il suo profondo dolore con il dono della poesia. Immagini descrittive della natura sono lo specchio del suo viaggio di “vita”, un viaggio tra i suoi amati monti, le strade buie e deserte, i sentieri presso la valle ed il canto alto delle campane. Il suo stato d’animo si alterna tra momenti di vita disperati ed innocenti slanci di tenera speranza. Lo stupore del suo buon cuore la tende verso l’amore dell’assoluto ma si spegne nell’indifferenza delle persone da lei amate, incapaci di cogliere la profondità dell’essere di un’anima tanto sensibile, ma al contempo estremamente fragile.  L’amore è la forza principale che spinge Alda Merini a comporre. Di qualsiasi cosa si parli, qualsiasi sia lo scenario, la ragione che avvolge i suoi attimi creativi è la ricerca d’amore. Una bufera di sentimenti contrastanti invadono i suoi versi. Percorreremo infatti i momenti più bui della sua vita, legati all’esperienza tragica del manicomio, che la condurrà al suo Inferno. Grazie alla poesia riuscirà ad emergere ogni volta, trasformando quei dolori, quelle ingiustizie, destinate a lei dalla vita, in visioni profonde e mistiche della natura umana.

 La poesia di Wislawa Szymborska, straordinaria per la capacità di esprimere leggerezza e profondità allo stesso tempo, descrive momenti di vita quotidiana dove la semplicità dei gesti, la concretezza dei sentimenti e delle situazioni, riconducibili anche al periodo bellico e postbellico vissuto dalla poetessa, diventano strumento di riflessione su grandi temi esistenziali come vita, amore e morte. In conclusione, i versi di Emily Dickinson, con la loro unica sensibilità, ci accompagneranno presso i sentieri dei boschi e le strade del cielo con tutti i loro piccoli abitanti. Osserveremo la natura sbocciare e morire, Maestra antica, che c’insegna il naturale ciclo della vita. Ogni istante, ogni dettaglio immaginato o reale è colorato da una visione profonda dell’Essere. Seppur vive in solitudine la sua vita, non vi è sentimento di solitudine nelle sue poesie. Aveva un ardente bisogno d’amore, ma soprattutto un’immensa vocazione di fondersi con l’Assoluto. La gioia di sfiorire è per me sufficiente –sfiorire io – svanire nel Divino “.

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni