Ristorazione/ Il Noma di René Redzepi miglior ristorante, il Lido 84 primo degli italiani

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Le classifiche attirano sempre curiosità e segnano anche la strada verso il successo, anche qunado si parla di ritoranti già celebrati.Il Noma di Copenaghen dello chef René Redzepi, sale sul gradino più alto dei “The World’s 50 Best Restaurants Awards 2021” by S.Pellegrino & Acqua Panna, che torna – a due anni dall’ultima edizione, quando a vincere fu il Mirazur di Colagreco Il podio è completato dal Geranium, sempre a Copenaghen, e dall’Asador Etxebarri di Atxondo. Per il Noma, un riconoscimento al lavoro di chef Redzepi e del suo team, incentrato su ingredienti di stagione insoliti e per un menu rigorosamente stagionale, diviso in tre periodi: frutti di mare in inverno, verdure in estate, e selvaggina e sapori della foresta in autunno.

Per il Belpaese, al top il Lido 84 dello chef Riccardo Camanini, una stella Michelin a Gardone Riviera, che sale alla posizione n. 15 della “Top 50”, scalando in una sola volta 63 posizioni. Tre posizioni più giù, alla n. 18, il Piazza Duomo di Alba, tre stelle Michelin, condotto in cucina da chef Enrico Crippa, in partnership con la famiglia Ceretto. Alla n. 26 ci sono quindi i fratelli chef Raffaele e Massimiliano Alajmo, che animano il tristellato Le Calandre di Rubano. Poco più giù, Niko Romito, con il tristellato Reale di Castel Di Sangro, nel cuore d’Abruzzo, alla posizione n. 29.

Nella top ten, uno spaccato delle cucine migliori del mondo, con il Central di Lima alla posizione n.4, il Disfrutar di Barcellona al n. 5, il Frantzén di Stoccolma al n. 6, il Maido di Lima al n. 7, l’Odette di Singapore al n. 8, il Pujol di Città del Messico al n. 9 e il The Chairman di Hong Kong al n. 10.