Coronavirus/ Dai tamponi gratis all’aspettativa retribuita: le soluzioni delle imprese

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FOTO DI REPERTORIO

Grazie a queste aziende “eroiche” che non temono di assumersi responsabilità, ben 10 mila persone potranno continuare a lavorare in sicurezza senza dover sostenere una spesa di 1.125 euro a testa da qui a fine anno. EnergRed (www.energred.com) è in prima linea per la difesa della salute e la tutela del diritto al lavoro: l’E.S.Co. romana impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane con un particolare focus sulle fonti rinnovabili e sul solare si farà carico dei tamponi di dipendenti e collaboratori. Quello dell’azienda romana EnergRed non è un caso isolato: da Ducati a Lamborghini, da Toyota a Bonfiglioli Riduttori passando per IMA – Industria Macchine Automatiche, sono sempre di più le aziende che hanno deciso di assumere i costi dei tamponi.
Grazie a queste aziende “eroiche”, che non temono di andare anche in controtendenza, si stima che ben 10 mila persone potranno continuare a lavorare in sicurezza senza dover sostenere una spesa di 1.125 euro a testa da qui a fine anno.

«Per pagare i tamponi ai loro dipendenti da qui al 31 dicembre 2021, le aziende spenderanno oltre 11 milioni di euro» osservano gli analisti di EnergRed.

Ed anche grazie al contributo delle imprese, queste misure contribuiranno ad incrementare il tasso di crescita al 6,2-6,3% nell’ultimo trimestre del 2021, 3 punti percentuali in più rispetto alle precedenti previsioni. La manifestazione di solidarietà più eclatante è però quella di Brunello Cucinelli che  ha concesso ai non vaccinati di stare a casa con una aspettativa retribuita di 6 mesi.