Vino/ Commercio mondiale: l’Italia segue a ruota la Francia

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FOTO DI REPERTORIO

Il “Wine Trade Monitor” di Sopexa ha raccolto le opinioni di 1.044 professionisti del vino che operano sui mercati più importanti in termini di importazioni e consumi, ossia Belgio, Cina, Germania, Giappone, Uk, Usa, Canada e Olanda. Il 90% dei rispondenti importa vino dalla Francia, l’82% dall’Italia e il 76% dalla Spagna. Cresce, in linea generale, l’ottimismo degli operatori, perché il commercio internazionale di vino è tornato a correre.

In termini di categorie, il 45% del wine trade, su tutti i mercati, indica i vini biologici come quelli destinati alla crescita maggiore, aspetto che ha ormai superato in appeal la provenienza regionale. Non pare scemare, invece, l’appeal del rosato, ormai terza categoria più performante nelle previsioni degli specialisti del vino di Belgio, Cina, Germania, Giappone, Uk, Usa, Canada e Olanda.

Sono praticamente tutte francesi le Regioni da tenere d’occhio, quelle destinate a vivere un certo dinamismo nei prossimi due anni: tra i bianchi, al top ci sono Languedoc, Loira e Borgogna. Per i vini rossi, sul podio ci sono Bordeaux, Languedoc e Côtes du Rhône. Olanda e Germania premiano i rossi di Puglia e Piemonte, il Canada quelli di Toscana e Douro (Portogallo). Tra i rosati, le Regioni leader saranno Provenza (36%) e Languedoc, con l’Italia (nel suo complesso), al terzo posto. Più serrata la competizione tra le bollicine, dove in cima si piazza lo Champagne, seguito da Prosecco, Cava e Crémant.