La statistica/ Qualità della vita, Aosta città ideale per i bambini

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FOTO DI REPERTORIO

Grandi differenze tra Nord e Sud nella qualità della vita, leggendo l’analisi 2022 delle province italiane. Basata su 12 diversi parametri statistici e suddivisa per tre fasce d’età (bambini fino a 10 anni, giovani tra i 18 e i 35 anni, anziani con più di 65 anni), l’analisi del Sole 24 Ore è stata presentata al Festival dell’Economia di Trento. Con risultati piuttosto eterogenei in base all’età, ma con un grande successo per Aosta, specialmente per quanto riguarda i bambini.

Le grandi città, per quanto riguarda la qualità della vita dei bambini, vanno generalmente molto male. Milano si piazza in 60esima posizione, Roma è all’83º posto, Napoli è l’ultima provincia d’Italia e fa peggio anche di Matera, Caltanissetta e Foggia.

Passando ai giovani,  nella fascia d’età 18-35 anni, Piacenza si laurea miglior provincia d’Italia. Molto bene l’Emilia-Romagna e il Nord in generale: seguono infatti Ferrara, Ravenna, Vercelli e Cremona, mentre nella top ten compaiono anche Forlì-Cesena e Modena. Un trend negativo nella qualità della vita dei giovani si registra invece nelle città più grandi. Milano è solo 95ª, Roma è addirittura terzultima: peggio della Capitale, solo le province di Barletta-Andria-Trani e del Sud Sardegna.

La qualità della vita degli anziani è stata invece calcolata sulla base di parametri come la speranza di vita, l’assistenza domiciliare, il consumo di farmaci e la presenza di medici specialisti e infermieri. In base a questi indici, Cagliari si distingue come miglior provincia d’Italia. Seguono Bolzano, Trento e Roma. Per gli anziani, la Capitale si dimostra una città decisamente migliore, così come Milano (in nona posizione). Tra le città che invece fanno peggio per la qualità della vita degli over 65, alle ultime tre posizione troviamo tre città della Toscana. Si tratta di Lucca, Massa-Carrara e Pistoia.