Come scegliere la carta di credito: dai costi al plafond e ai servizi accessori, tutti gli elementi da valutare

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La carta di credito è uno strumento di pagamento sempre più utilizzato dai consumatori italiani,
anche grazie alla possibilità di utilizzare i wallet digitali. Scegliere una carta di credito comporta
dei costi fissi ben più alti rispetto alla carta di debito, solitamente inclusa nel conto corrente con
un canone nullo o molto ridotto. Per una carta di credito classic bisogna considerare, in media,
quasi 35 euro all’anno di spesa, oltre a 53 euro per un conto d’appoggio. Con una banca online,
però, è possibile risparmiare. Per scegliere la migliore carta di credito per le proprie esigenze, ci
sono almeno 5 elementi da valutare.
I consumatori italiani utilizzano con sempre maggiore frequenza la carta di credito per i pagamenti. Nel
corso del 2022, ad esempio, il transato con carta di credito è aumentato del +20% (Osservatorio Carte di
Credito e Digital Payments). A differenza delle carte di debito e delle prepagate, le carte di credito hanno
alcune peculiarità che le rendono uniche nel settore delle carte di pagamento.
Non sono accessibili a tutti, in quanto bisogna rispettare dei requisiti reddituali e/o patrimoniali per
richiederle, e hanno costi di mantenimento più elevati, ma garantiscono più vantaggi, oltre alla possibilità
di effettuare spese senza l’addebito diretto. Le spese, infatti, vengono pagate in un’unica soluzione nel
mese successivo (con le carte “a saldo”) oppure a rate (con le carte “revolving”), con l’applicazione di un
tasso di interesse.


La nuova indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it si è concentrata sui costi delle carte di credito, tenendo
in considerazione le banche tradizionali e online più diffuse in Italia e valutando anche i margini di utilizzo
(il plafond). Lo studio ha, inoltre, analizzato quelli che sono i parametri principali da considerare in fase di
scelta della nuova carta di credito da richiedere.
Quanto costa una carta di credito? Con le banche online si risparmia
Una carta di credito comporta un costo fisso e dei costi legati all’utilizzo. In media, una carta di credito
“classic”, ovvero la proposta entry level della gamma degli istituti bancari, prevede un canone di 34,80
euro all’anno. Ci sono differenze significative tra banche “tradizionali” e le banche “online” (in questa
categoria rientrano anche gli istituti con poche filiali sparse sul territorio e che operano principalmente
online).

Con una banca tradizionale, infatti, è possibile accedere a una carta di credito con un costo medio di 45,80
euro all’anno. Scegliendo una banca online, invece, i costi sono sensibilmente più bassi: il canone, infatti, si
riduce a 21,80 euro all’anno. In sostanza, quindi, con una banca online è possibile tagliare più della metà
della spesa da sostenere per il mantenimento della carta, a prescindere dall’effettivo utilizzo.
Da notare che la differenza si ripercuote anche nel costo della carta aggiuntiva: i clienti che richiedono una
carta di credito supplementare alla propria banca devono aggiungere circa 28 euro all’anno per il
mantenimento di questa seconda carta. La differenza è sostanziale, anche in questo caso, tra banche
tradizionali, che prevedono un costo di 31,44 euro all’anno, e banche online, che, quando mettono a
disposizione carte supplementari, richiedono un canone medio di 15,66 euro.

La carta di credito ha bisogno di un conto corrente d’appoggio. Nella maggior parte dei casi, le banche
propongono soluzioni abbinate, con la possibilità di aprire il conto corrente e poi richiedere la carta di
credito. Il conto d’appoggio, in media, ha un canone di 53,01 euro all’anno, con possibilità di ottenere
sconti rispettando alcune condizioni fissate dalla singola banca.
Con le banche tradizionali, il canone del conto corrente è di 62,16 euro all’anno, mentre con le banche
online si scende fino a 39,78 euro. Complessivamente, conto e carta di credito costano ogni anno 87,81
euro con un picco di 107,97 euro per le banche tradizionali e un minimo di 61,59 euro per le banche online,
che, quindi, consentono di risparmiare circa 46 euro rispetto alle banche tradizionali.

Il plafond medio delle carte di credito supera i 1.200 euro al mese
Per quanto riguarda il plafond mensile, per le carte classic le banche propongono un minimo di 1.284 euro.
Nella stragrande maggioranza dei casi, gli istituti consentono ai clienti di richiedere un incremento del
plafond, per allineare le caratteristiche della carta con le proprie necessità di spesa. In questo caso, però,
bisogna sempre valutare caso per caso per poter trovare l’equilibrio giusto tra plafond e canone annuale
(che può crescere all’aumentare del plafond).
Il plafond mensile concesso dalle banche tradizionali è leggermente superiore alla media del mercato. In
media, infatti, questi istituti mettono a disposizione dei loro clienti carte con un plafond minimo di 1.411
euro al mese. La maggiore economicità delle carte di credito delle banche online, invece, si traduce in un
plafond più basso, pari, in media, a 1.100 euro.

La scelta della carta di credito: i parametri da considerare e non sottovalutare
La scelta della carta di credito deve passare da un’analisi dettagliata di vari fattori, a partire dal costo di
mantenimento. Il canone annuo della carta e il canone annuo del conto d’appoggio rappresentano i costi
fissi per poter contare su uno strumento di pagamento di questo tipo. Bisogna aggiungere, inoltre, la
valutazione del plafond, che deve essere in linea con quelle che sono le proprie esigenze in termini di
spesa.
Da non sottovalutare, inoltre, i servizi accessori da abbinare alla carta di credito e che non possono essere
“quantificati” con una media generale. Tra questi elementi, che per alcuni clienti possono rappresentare un
importante plus, troviamo la possibilità di rateizzare le spese, per evitare di pagare le spese mensili “a
saldo” (quindi in un’unica soluzione, in genere nel mese successivo), e l’accesso a polizze assicurative e
benefit vari (polizze viaggio, programmi fedeltà etc.).
In un modo sempre più digitale, inoltre, bisogna tenere in considerazione la possibilità di utilizzare i wallet
digitali. Molte banche, sia tradizionali sia online, mettono a disposizione dei loro clienti un supporto
completo a questo tipo di servizi, con possibilità di utilizzare Google Pay, Apple Pay, Samsung Pay etc. I casi
in cui questo supporto non c’è ancora o è solo parziale sono ancora molti e si tratta di un fattore da
valutare in fase di scelta.
Bisogna considerare anche la possibilità di passare a una carta di credito premium, spesso definite come
“Gold”, “Platino” o altre denominazioni analoghe. Queste carte hanno requisiti più elevati da rispettare per

poterne richiedere l’emissione e offrono almeno due vantaggi significativi: un plafond molto più elevato e
la possibilità di accedere a servizi accessori più completi (polizze assicurative, assistenza premium, accesso
a lounge aeroportuali etc.). Le carte premium non sono per tutti ma, per alcuni utenti, possono
rappresentare la soluzione più adatta per avere una carta di pagamento.