Sostenibilità, Generali apre alla comunità l’Oasi Gregorina affiliata al Wwf

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(Adnkronos) – Nell’ambito di Generali Act4Green, il grande progetto dedicato all’ambiente di Generali, è stata presentata oggi a Roma l’Oasi Gregorina, affiliata al sistema nazionale Wwf: un’area naturale e agricola di 25 ettari, all’interno dell’omonima tenuta del Gruppo Leone Alato che la Compagnia restituisce alla comunità. L’Oasi, situata a Castrocaro Terme e Terra del Sole (Forlì-Cesena), è caratterizzata da diversi habitat, il bosco, il vigneto e il prato mellifero, e rappresenta un ecosistema, ormai poco comune, dove convivono con equilibro la tradizionale vocazione agricola e un ambiente naturale incontaminato che dà casa a una ricca biodiversità: lupi, chirotteri e istrici ne sono, ad esempio, ospiti abituali. L’Oasi sorge in un’area di grande interesse naturalistico, geologico e storico ed è oggetto di un’attenta opera di progettazione paesaggistica a cura di un think tank composto da designer e scienziati vegetali che elabora strategie e soluzioni creative basate sulle scoperte scientifiche. L’obiettivo è di restituire alla comunità un luogo unico dove vivere un’esperienza di connessione con la natura, un luogo di socialità, condivisione ed educazione pensato per tutti, soprattutto per le generazioni che verranno. L ’Oasi Gregorina aprirà i battenti al pubblico con visite dedicate alle scuole e alle realtà del Terzo Settore del territorio, a visitatori su prenotazione e ai dipendenti di Generali Country Italia e Gruppo Leone Alato nelle giornate del 4, 9 e 11 maggio con giochi, laboratori e sorprese per tutte le età. Nel dettaglio, l’opera di progettazione paesaggistica, il cui completamento è previsto entro la primavera del 2025, andrà ad arricchire l’Oasi di nuovi elementi che puntano a farne un’area naturalistica a forte vocazione sociale, nel più profondo rispetto per il territorio che la ospita. Gli interventi saranno improntati alla completa accessibilità, con un attento studio su percorsi, strutture, supporti informativi fisici e digitali, fruibili da tutti. Centrali nel progetto saranno anche l’impiego di tecniche e di materiali ecosostenibili e l’uso sapiente della tecnologia più avanzata per monitorare la biodiversità e gli impollinatori, il benessere degli ecosistemi e lo stoccaggio di CO2 da parte degli alberi.  “È molto importante che una grande impresa, come Generali, che rappresenta una parte della storia imprenditoriale italiana e si colloca sul mercato internazionale, consideri strategico un settore come quello dell’agricoltura e decida di investire non sul domani ma sul dopodomani. Negli ultimi anni abbiamo visto sia il privato che il pubblico dedicarsi a cose momentanee, mentre noi troviamo in progetti di questa natura una visione strategica che guarda all’interesse soprattutto delle future generazioni”, sottolinea il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.  "Fare sostenibilità, principio ispiratore del nostro piano strategico 'Lifetime Partner 24: Driving Growth', per noi significa essere un'azienda trasformativa per generare un impatto positivo nelle comunità in cui operiamo e per creare valore condiviso nel lungo periodo per tutti gli stakeholder- spiega Giancarlo Fancel, Country Manager & Ceo di Generali Italia e presidente del Gruppo Leone Alato – Accanto al progetto di piantumazione di 1 milione di alberi, avviato lo scorso anno, oggi con Oasi Gregorina scriviamo un nuovo importante capitolo del progetto Generali Act4Green. Un piccolo, grande, contributo per la costruzione di un pianeta migliore, da lasciare in eredità alle future generazioni”.  “L’inaugurazione dell’Oasi Gregorina, Affiliata Wwf, è per noi una grande soddisfazione, perché oltre ad aver contribuito ad aumentare la biodiversità locale, in connessione con importanti aree naturali limitrofe, l’Oasi Gregorina pone anche l’attenzione sul tema dell’agricoltura e sulla transizione verso la coltivazione biologica. La protezione della biodiversità e le pratiche agricole devono e possono coesistere e guardare allo stesso obiettivo: per raggiungere il 30% di territorio protetto è fondamentale anche l’apporto dei privati. Aprire l’Oasi al pubblico è un’occasione per sensibilizzare migliaia di persone al rispetto della natura e far scoprire loro quanto essa sia cruciale per il nostro benessere”, afferma Luciano Di Tizio, presidente del Wwf Italia. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)