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Vino/ Il Liv-ex, osservatorio privilegiato dell’alto di gamma

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Il mercato dei fine wine, come ogni altro mercato, segue una logica ben precisa, per certi aspetti simile a quella di altri beni di lusso, per altri secondo regole tutte sue. E’ quasi impossibile costruire il giusto prezzo di una bottiglia, soprattutto in un mercato per pochi, di nicchia, legato a doppio filo ai prestigiosi wine merchant britannici, che in passato hanno letteralmente costruito le fortune di interi territori, da Bordeaux allo Champagne, dal Marsala al Porto. Questo,era prima. A fare ordine sono arrivati, dal cuore della finanza europea, la City londinese, due agenti di borsa australiani appassionati di vino, James Miles e Justin Gibbs. Da allora, il Liv-ex (che sta per London International Vintners Exchange), è diventato il punto di riferimento per ogni collezionista o investitore.
È da qui che passano gli scambi, è qui che si fanno le quotazioni, in tempo reale, di oltre 16.000 etichette di vino di ogni angolo del mondo. Alla base, ci sono l’analisi dati, affidata ad un team di 40 giovani analisti, che animano gli uffici della nuova sede, nella moderna Metal Box Factory, incubatore di imprese digital a due passi dalla Tate Modern, nel South Bank di Londra. Il Liv-ex, oggi è osservatorio privilegiato su un mercato, quello dei fine wine, che abbraccia investitori ed appassionati di ogni tipo ed etichette quasi per ogni tasca.

Cronaca nazionale/ Aggredisce i passanti con un coltello, due feriti

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FOTO DI REPERTORIO

Un gesto di follia che avrebbe potuto avere conseguenze ancor più gravi. Arrestato un uomo di 32 anni che, ha seminato il panico per le strade del centro storico di Piacenza, ferendo due persone con un coltello.

Come riporta ilpiacenza.it, l’uomo ha origini egiziane e, intorno alle 2.00 di notte, ha ferito con una coltellata un netturbino e un agente della Questura, rimasto ferito nella colluttazione mentre, insieme ai colleghi, tentava di disarmarlo.

L’uomo, senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine, ora è in carcere.

Foto di repertorio

Roma/ Tragico incidente stradale, muore una 22enne

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Ancora una giovanissima vittima della strada. Tragedia sulle strade di Roma, Una ragazza di 22 anni è morta in via di Lunghezzina, zona est della Capitale.

La ragazza era alla guida di una Range Rover, l’unica auto coinvolta nell’incidente.

Sul posto sono intervenute le pattuglie della Polizia Locale.

Sono in corso le indagini per ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto.

foto di repertorio

Cronaca nazionale/ Anziano spara alla moglie, avvisa i carabinieri e si suicida

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Le indagini chiariranno i motivi del folle gesto.

Omicidio suicidio a Torino. Un uomo di 78 anni, ha prima ucciso nel sonno,  con un colpo di pistola, la moglie 75enne, poi con la medesima arma si è sparato un colpo alla tempia. Dopo aver sparato alla moglie, nel letto, l’uomo ha chiamato il 112 quindi ha rivolto l’arma contro se stesso. Erano entrambi pugliesi.

All’arrivo i carabinieri hanno trovato l’uomo riverso sul divano e la pistola regolarmente detenuta. Su un tavolo i militari hanno anche trovato  un biglietto di scuse ai figli per il gesto.

foto di repertorio

Cronaca nazionale/ Incidente di caccia, ferita una donna

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Ennesimo incidente di caccia, per fortuna questa volta senza conseguenze mortali.

Un cacciatore ha sparato per uccidere un animale selvatico, ma ha sbagliato mira e ha ferito una donna. L’episodio è l’ennesimo incidente di caccia. E’ accaduto nel territorio del Comune di Serrone, in provincia di Frosinone. Secondo le informazioni apprese il cacciatore, avendo trovato un animale, lo aveva puntato con il suo fucile, ma qualcosa è andato storto. Il proiettile ha raggiunto una donna che si trovava nei paraggi e che probabilmente era impegnata con il lavoro in campagna, che è rimasta ferita.

A soccorrerla per prima è stato il cacciatore stesso, che le ha prestato aiuto chiamando il 112 e chiedendo l’intervento di un’ambulanza. Sul posto è intervenuto il personale sanitario, che ha soccorso la donna e l’ha trasportata in ospedale.

Il proiettile l’avrebbe colpita solo di striscio, senza ferirla in modo serio.

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Cronaca nazionale/ In seimila per un rave party vicino Torino, l’intervento delle forze dell’ordine impedisce l’arrivo di altri diecimila

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L’usanza dei rave party abusvi con il apssa parola sui social sta creando grossi disagi di natura sociale ovunque in Italia.

Carabinieri e polizia sono stati costretti a chiedere rinforzi anche dalle province limitrofe per bloccare le strade e impedire l’afflusso di altre persone; alle porte di Torino col passaparola sui social si erano infatti ritrovate almeno seimila persone, nell’area industriale abbandonata tra Borgaretto e Nichelino, alle porte del capoluogo piemontese e di fatto hanno mandato in tilt la circolazione stradale.

Decine di pattuglie di militari dell’Arma sono intervenute sul posto bloccando le strade tra Stupinigi e Beinasco ma anche alcuni accessi alla tangenziale di Torino dove ci sono stati altri disagi per chi viaggiava.

Il tempestivo intervento dei carabinieri, in collaborazione con le altre forze dell’ordine, ha evitatol’arrivo di almeno altre 10mila persone.

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Cronaca nazionale/ Rissa nella comunità indiana, un morto e dieci feriti

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Una storia di assurda violenza sulle cui cause faranno luce le indagini in corso.

E’ accaduto a Borgo Montello a Latina. Qui alcuni membri di una comunità indiana sono stati i protagonisti di una rissa che purtroppo ha portato alla morte di un uomo mentre altri dieci sono rimasti feriti.

A perdere la vita è stato un uomo di 29 anni a causa delle profonde lesioni riportate durante l’aggressione.

Altre dieci persone sono state trovare ferite a terra: soccorse, sono state trasportate in ospedale per le medicazioni del caso.

Oltre ai medici e paramedici del 118, sul posto sono arrivate anche le volanti della Questura di Latina e quella della Squadra mobile.

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Coronavirus, sale la curva del contagio nelle 24 ore

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Sale il contagio da Covid in Italia, leggendo il bollettino odierno del del ministero della Salute, si evince che sono 4.526 i contagi e 26 i morti (-11).

Il totale dei contagiati così a 4.771.965 mentre i decessi totali  sono diventati 132.100. Nell’ultima giornata sono stati eseguiti 350.170 test, tra tamponi molecolari e antigenici, con il tasso di positività che si attesta all’1,3%.

Gli attualmente positivi salgono a quota 82.448. I guariti totali sono 4.557.417(+2.432 ).

Cronaca nazionale/ Litigio finisce in tragedia, 45enne ucciso dalla convivente

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Un litigio familiare finito in tragedia. Ha ucciso il convivente a coltellate; il delitto è avvenuto a Trapani.  La vittima è un 45enne appartenente a una famiglia di ristoratori molto conosciuta.

Arrestata dai carabinieri, avrebbe subito confessato il delitto. La vittima aveva precedenti penali per droga e omicidio colposo.

Dopo una violenta lite con la donna questa avrebbe sferrato un fendente al petto con un coltello, uccidendolo sul colpo.

La donna si trova adesso rinchiusa al “Pagliarelli” di Palermo.

foto di repertorio

Cop26, Save the Children: “i minori attivisti provenienti da Norvegia, Sri Lanka e Zambia lanciano l’allarme sul riscaldamento globale”

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I leader devono agire ora per evitare che il catastrofico cambiamento climatico destabilizzi il futuro dei giovani di tutto il mondo, dicono i ragazzi in vista della COP26. I minori attivisti provenienti da Norvegia, Sri Lanka e Zambia affermano che il tempo stringe per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi sopra i livelli preindustriali e prevenire un'”ingiustizia intergenerazionale”. Una recente ricerca pubblicata da Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, e dalla Vrije Universiteit Brussels (VUB) ha rilevato che i bambini nati nel 2020 dovranno affrontare molte più ondate di calore, inondazioni, siccità e incendi rispetto ai loro nonni in base agli impegni di riduzione delle emissioni concordati a Parigi nel 2015. Secondo il rapporto, i Paesi a reddito medio e le comunità svantaggiate saranno i più colpiti. “Vedo spesso gli impatti dei cambiamenti climatici nel mio Paese, che si tratti di siccità, inondazioni o frane. Di fatto questo significa che i bambini a volte non possono andare a scuola perché non possono arrivarci fisicamente. Viviamo in prima persona l’impatto che il cambiamento climatico sta già avendo sull’istruzione. Questo mi rattrista perché l’istruzione è un bisogno fondamentale: è il nostro futuro” ha detto Dilmani, 14 anni, dello Sri Lanka. Emanuel, 14 anni, è un attivista per il clima e fa parte di un gruppo di minori esperti sul clima in Norvegia. Ha affermato: “Noi giovani forse non siamo climatologi, ma sappiamo qualcosa di importante. Dobbiamo agire ora! Prima che sia troppo tardi, allora ci pentiremo. I leader di oggi hanno il futuro dell’umanità sulle loro spalle, il nostro futuro”.

La crisi climatica è una crisi dei diritti dei bambini, sostiene Save the Children. Sta rimodellando il nostro mondo con gravi implicazioni per i minori di oggi e le generazioni future. Secondo il rapporto di Save the Children e VUB, “Born into the Climate Crisis: perché dobbiamo agire ora per garantire i diritti dei bambini”, i nati lo scorso anno dovranno affrontare in media sette volte più ondate di caldo torrido, 2,6 volte episodi di siccità, 2,8 volte di inondazioni fluviali, quasi il triplo dei fallimenti dei raccolti e il doppio degli incendi di quelli nati 60 anni fa. Molti bambini in tutto il mondo stanno già subendo gli effetti della crisi climatica. La tredicenne Bailasan* e la sua famiglia vivono in una città nel nord-est della Siria, dove la siccità, il basso livello dei fiumi e le infrastrutture danneggiate hanno privato milioni di persone di acqua. A causa di questa crisi idrica, la famiglia di Bailasan non ha ottenuto alcun raccolto in quattro anni. Insieme a molte altre famiglie della zona, sta seriamente pensando di partire per trovare una nuova terra. A Bailasan manca la natura con cui è cresciuta, sottolinea che è stata rovinata dalla siccità: “La vegetazione era così bella prima. C’erano melograni e ulivi qui. C’era anche un grande albero di mirtilli. Mangiavamo i suoi frutti. Mio padre metteva le altalene sugli alberi e i miei fratelli e io ci giocavamo, ma ora non c’è più perché il fiume Al Khabour non ha più acqua. Tutti i miei ricordi sono andati con quegli alberi. Non è rimasta acqua di cui la vegetazione possa nutrirsi. Si è prosciugato tutto”.

Senza drastiche azioni di mitigazione da parte dei Paesi ad alto reddito e di azioni di riduzione delle emissioni per limitare il riscaldamento a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, i ragazzi affermano che saranno i bambini a essere gravati dagli impatti più pericolosi della crisi climatica. Secondo Save the Children, le azioni dovrebbero essere fondate sull’interesse superiore dei bambini che hanno ereditato un problema non causato da loro. L’avvertimento per i più piccoli arriva settimane dopo che il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha adottato risoluzioni rivoluzionarie che riconoscono l’accesso a un ambiente pulito e sano come diritto fondamentale e istituito un nuovo Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla promozione e la protezione dei diritti umani nel contesto del cambiamento climatico. I principali esperti di salute pubblica hanno anche avvertito dei crescenti problemi di salute mentale per i bambini e i giovani preoccupati per l’ambiente.

“Ogni giorno i bambini con cui lavoriamo ci dicono che i leader non stanno facendo abbastanza per limitare i catastrofici cambiamenti climatici e che hanno bisogno di vedere più azioni. I più giovani, in particolare quelli provenienti da Paesi a basso reddito, hanno contribuito di meno alla crisi climatica, ma continueranno a soffrire di più. L’ONU ha affermato che questo è un codice rosso per l’umanità, crediamo che sia soprattutto un codice rosso per i bambini. Tuttavia, proprio i più colpiti continuano ad avere meno voce e rappresentanza, i leader devono ascoltare e rispondere alle preoccupazioni dei minori e fare tutto il possibile per proteggere il loro futuro. Questa COP rappresenta una delle ultime opportunità per tenere sotto controllo l’emergenza climatica e stabilizzare l’aumento delle temperature. La COP26 sarà definita dalla sua ambizione e leadership per un’azione drastica per il clima o dalla sua incapacità di ascoltare i bambini e proteggere il loro futuro” ha dichiarato Yolande Wright, Global Director of Child Poverty and Climate presso Save the Children.

Save the Children chiede ai leader della COP26 di intraprendere un’azione urgente sulla crisi climatica. Ritiene che dovrebbero impegnarsi a incrementare i finanziamenti per l’adattamento e il sostegno ai Paesi a basso e medio reddito più colpiti che stanno già affrontando gli impatti dei cambiamenti climatici. Queste sono alcune delle raccomandazioni[1] dei ragazzi ai leader della COP26: i decisori dovrebbero prendere in considerazione tutte le informazioni che ricevono sui cambiamenti climatici, ridurre i combustibili fossili e passare all’energia rinnovabile e verde, i governi dovrebbero dare più sostegno alle comunità per ridurre l’inquinamento e l’uso di combustibili fossili e assicurarsi che le alternative di energia verde e rinnovabile siano accessibili a tutte le persone, assicurarsi che i diritti di ogni bambino siano sempre riconosciuti, i bambini sono i leader di domani e le loro voci devono sempre essere rispettate e incluse nelle decisioni sul clima.

 Save the Children Italia Onlus