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Meduno (PN)/ Roncadin trasforma il welfare aziendale in servizio per le famiglie dei propri dipendenti

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Il centro estivo diventa occasione di welfare aziendale per Roncadin. L’azienda di Meduno (PN), leader nella produzione di pizze surgelate di alta qualità, in collaborazione con la Parrocchia di Meduno-Navarons e il Comune di Meduno, ha dato vita al Grest post vacanze, iniziato lunedì 30 agosto e che durerà fino al 10 settembre. Complessivamente due settimane di attività che Roncadin ha voluto per i figli dei propri dipendenti con l’intento di offrire un servizio importante alle famiglie, in attesa della ripresa delle scuole.

Sono una ventina i ragazzi, figli dei dipendenti Roncadin, che hanno aderito al progetto; a questi si aggiungono altrettanti giovanissimi medunesi che si sono iscritti e che partecipano alle diverse attività proposte dalla Parrocchia di Meduno, cui è stata affidata la gestione del centro estivo.

«L’idea di proporre un Grest post vacanze è emersa da un momento di incontro con il gruppo aziendale che coinvolge i lavoratori nello sviluppo di iniziative di welfare aziendale a sostegno dei dipendenti. In questo modo abbiamo messo a fuoco un’effettiva necessità delle famiglie con figli minori» osserva l’amministratore delegato, Dario Roncadin. «Le settimane che separano tradizionalmente il rientro dalle vacanze dalla ripresa delle attività scolastiche sono di fatto un periodo scoperto da servizi dedicati a bambini e ragazzi. In collaborazione con la Parrocchia abbiamo organizzato questo centro estivo, con la volontà di dare vita a una rete territoriale per costruire una risposta a un effettivo bisogno delle famiglie. I risultati sono stati ottimi in termini di numeri e apprezzamenti e siamo intenzionati a ripetere l’iniziativa in futuro».

«La parrocchia ha condiviso volentieri questa iniziativa, che per noi rappresenta la continuazione ideale delle sei settimane di centro estivo già proposte – commenta il parroco di Meduno Don Omar Bianco –. Per la nostra comunità è un esperimento e possiamo dire di essere contenti della risposta che c’è stata. Veniamo incontro a quella che, per le famiglie, è una necessità. Questo risultato positivo è frutto della condivisione che c’è stata sia con Roncadin, sia con l’amministrazione comunale, che ha supportato l’iniziativa per quanto riguarda i trasporti e la concessione di locali».

Roncadin è entrata anche nel merito delle attività proposte, aprendo l’azienda ai ragazzi. Sono state previste infatti visite allo stabilimento e al Roncadin Pizza Lab con gli esperti dell’azienda per carpire i segreti della lievitazione: in questa occasione i ragazzi hanno realizzato il proprio impasto da portare a casa assieme al kit di ingredienti per la farcitura, per poi cucinarlo la sera con le famiglie. Non sono mancate, naturalmente, degustazioni di pizza.

Roncadin SpA con sede a Meduno (Pordenone), nasce nel 1992 per la produzione di pizza italiana di qualità per la grande distribuzione nazionale ed internazionale. Oggi in azienda lavorano circa 750 persone, il fatturato 2020 ha raggiunto i 140 milioni di euro e si producono 100 milioni di pezzi all’anno. Pizze e snack sono realizzati con un esclusivo metodo brevettato e con l’impiego del 100% di energia sostenibile certificata.

Ufficio stampa Roncadin Spa: Eo Ipso Miriam Giudici

Cronaca nazionale/ Padre e figlio muoiono dello stesso male a 15 giorni di distanza l’uno dall’atro

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Il destino a volte si accanisce in maniera così cruenta da renderne impossibile la comprensione. Sono momenti di dolore per una comunità sconvolta dalla perdita di due persone, padre e figlio. Sono morti a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro. La stessa grave malattia, anche se in due organi differenti; il male si è portato via il padre, che è morto quasi due settimane dopo il figlio

Lo scrive Il Messaggero

Il padre un 55enne; Suo figlio è morto a soli 31anni il 25 agosto, aveva scoperto la malattia a gennaio. 

Il padre mentre lo portava a fare le terapie, verso marzo, accusa un malessere.

Il medico gli consiglia di fare alcune analisi specifiche e anche lui scopre di avere la stessa patologia del figlio. 

Cronaca nazionale/ Non si sente bene e saluta gli amici: arrivato a casa, muore

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FOTO DI REPERTORIO

Una morte improvvisa che ha lasciato una comunità nel dolore. “Non mi sento bene”: dirigente della squadra di calcio muore a 45 anni nel trevigiano ad Orsago. Un improvviso malore, quasi certamente un infarto, alla base del decesso.

Il 45enne era vicepresidente della locale squadra di calcio che milita in Seconda categoria.

Durante la serata aveva avvertito un leggero malessere e si era subito recato a casa ma le sue condizioni si sono aggravate sempre più fino alla morte.

foto di repertorio

Logistica/ Bureau Veritas: Nuova “BARRIERA” Anti-Covid,a Unicoop Tirreno la prima Iso Pas 45005

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Con l’assegnazione di una delle prime certificazioni ISO PAS 45005, riconosciuta a Unicoop Tirreno – Cooperativa di consumatori con sede e Piombino (LI) e presente con 94 supermercati, due piattaforme logistiche, 3.500 dipendenti e 580.000 soci in Toscana, Lazio, Umbria – Bureau Veritas Italia compie un ulteriore passo avanti nella gestione delle procedure per prevenire e affrontare il rischio Covid. ISO PAS 45005 è una sorta di “norma inclusiva” che riunisce le migliori pratiche internazionali su come gestire la salute e la sicurezza dei dipendenti e delle parti interessate durante la pandemia COVID-19, integrando le linee guida e le normative nazionali esistenti. Il documento ISO per la “Gestione della salute e sicurezza sul lavoro – Linee guida generali per lavorare in sicurezza durante la pandemia Covid-19” è applicabile alle organizzazioni di tutte le dimensioni e settori, comprese quelle che:

a) hanno funzionato durante tutta la pandemia;

b) stanno riprendendo o pianificando di riprendere le operazioni dopo la chiusura totale o parziale;

c) hanno rioccupato i luoghi di lavoro che sono stati chiusi in tutto o in parte;

d) sono nuove e hanno in programma di operare per la prima volta.

Unicoop Tirreno Società Cooperativa è dimensionalmente e qualitativamente (per gli sforzi attuati nella tutela del personale dal rischio Covid) la prima grande organizzazione a dotarsi in Italia di questo strumento che si traduce in una vera e propria guida operativa applicabile ad aziende di varie dimensioni e caratteristiche.

La ISO PAS 45005 fornisce indicazioni relative alla protezione dei lavoratori di ogni tipo (lavoratori dipendenti dall’organizzazione, lavoratori di fornitori esterni, appaltatori, lavoratori autonomi, lavoratori interinali, lavoratori anziani, lavoratori disabili e soccorritori, …) e di altre parti interessate pertinenti (ad esempio visitatori di un posto di lavoro, compreso il pubblico).

È applicabile anche dalle aziende non certificate ISO 45001, ma che vogliono dare evidenza dell’implementazione di azioni di controllo e di gestione efficaci durante il periodo pandemico, basandosi su un protocollo tecnico riconosciuto internazionalmente.

Star comunicazione in movimento/ Barbara Gazzale

www.starcomunicazione.com

Ambiente/ Il Molise è la regione italiana con il miglior incremento annuo nella raccolta differenziata di carta e cartone

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 Secondo il 26° Rapporto annuale sulla raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia curato da COMIECO, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, in Molise nel 2020 sono state raccolte e avviate a riciclo 8.785 tonnellate di carte e cartone. Con una crescita dell’8,2% rispetto all’anno precedente, il Molise mette a segno la regione italiana con il maggior incremento nazionale.

Nel 2020 la raccolta differenziata di carta e cartone cresce in tutto il Sud Italia. In particolare, il Molise ha registrato il primato nazionale in termini di crescita della raccolta ma i margini per ulteriori miglioramenti sono ampi, basti pensare che il livello di intercettazione della raccolta di carta e cartone rispetto al totale dei rifiuti urbani prodotti si attesta all’8%, rispetto ad una media dell’11,7%” – dichiara Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco. “Inoltre, ogni molisano ha raccolto mediamente 28 kg di carta e cartone: si tratta del dato pro capite più basso a livello nazionale, distante dalla media italiana pari a 57,2 kg/ab.”

Nel 2020, in Molise Comieco ha gestito direttamente 8.455 tonnellate (+10% rispetto all’anno precedente), equivalenti al 96,2% della raccolta differenziata di carta e cartone della regione, riconoscendo ai Comuni in convenzione oltre 478 mila euro. L’aumento del gestito di Comieco e, di conseguenza, dei corrispettivi economici riconosciuti ai Comuni molisani, è la diretta conseguenza del ritorno in convenzione di diversi Comuni i quali, a causa della pandemia e delle fluttuazioni del mercato dei maceri, hanno scelto di affidarsi alla garanzia di ritiro del Consorzio.

La raccolta per provincia  A livello provinciale, Campobasso cresce e traina la regione con 6.844 tonnellate di carta e cartone raccolte e con una media pro-capite di 30,2 kg/ab. Nella provincia di Isernia, invece, le tonnellate raccolte sono state solo 1.941 e la media pro-capite è pari a 22,4 kg/ab.  
Quantità e qualità della raccolta differenziata di carta e cartone in Italia        A livello nazionale, nel 2020 la raccolta differenziata di carta e cartone ha complessivamente tenuto in Italia, con quasi 3,5 milioni di tonnellate raccolte. In un contesto generale in cui i rifiuti si sono ridotti del 3% e le raccolte differenziate complessive sono calate del 2,5%, quella di carta e cartone è diminuita di poco, solo dello 0,6%. Ciò significa che l’attenzione per i rifiuti cellulosici, anche in questo scenario, è rimasta alta.  Spostando l’attenzione sulla qualità dei conferimenti dei cittadini, il 2020 consolida il cambio di passo iniziato nel 2019: per il secondo anno consecutivo, il dato medio (2,29%) di presenza di frazioni estranee rientra nei parametri stabiliti per la prima fascia qualità. La raccolta presso le attività commerciali si conferma di eccellente livello. Il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici ha raggiunto l’87,3%: sono stati quindi raggiunti e superati in anticipo gli obiettivi UE al 2030 e l’Italia si conferma così ai primi posti in Europa per i volumi di carta e cartone avviati a riciclo.

Giada Mentegari Media Relations Specialist Aida Partners srl

Navigazione/ I lavoratori del mare al centro dei programmi di vaccinazione COVID-19 nazionali

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FOTO DI REPERTORIO

Dalla Guardia Costiera riceviamo e publichiamo Il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobiltà sostenibili e la Direzione Generale della prevenzione del Ministero della Salute – anche in ragione di un rapporto di collaborazione già consolidato nel tempo – hanno dato impulso ad una mappatura dei marittimi italiani da vaccinare quantificabile in circa 30mila unità. Una categoria, quella dei lavoratori del mare, che con professionalità e competenza garantisce – così come hanno fatto, senza soluzione di continuità, anche durante tutto il difficile periodo dell’emergenza sanitaria – il trasporto delle persone e delle merci, fornendo un apporto essenziale per il funzionamento dell’economia globale. Grazie all’azione congiunta della Direzione Generale della prevenzione del Ministero della Salute, che ha richiesto alle Regioni di agevolare l’accesso del personale navigante alla vaccinazione anti-SARS-CoV-2, e del Comando generale delle Capitanerie di porto, che ha attivato i suoi 15 Comandi regionali che hanno a loro volta intrapreso diretti e proficui contatti con gli Assessorati alla Sanità regionali, il personale navigante è stato così introdotto nella “corsia” prioritaria delle vaccinazioni.
L’attività di mappatura ai fini della vaccinazione dei lavoratori marittimi scaturisce dai contenuti di una recente Circolare a firma congiunta del Segretario Generale dell’International Maritime Organization (IMO), dell’International Labour Organization e di altre Organizzazioni delle Nazioni Unite. La dichiarazione congiunta si propone di sollecitare tutti gli Stati membri a dare priorità al personale navigante nei programmi di vaccinazione COVID-19 nazionali, innanzitutto con la finalità di proteggerlo dalla pandemia in atto ma anche di assicurare loro una libera e sicura circolazione ed un altrettanto libero e sicuro attraversamento delle frontiere quali “Key workers”. Una forma di tutela dei lavoratori del mare, quest’ultima, che rafforza i contenuti di uno specifico protocollo, già pubblicato sul DPCM 2 marzo 2021, adottato per agevolare il raggiungimento di una nave per l’imbarco, nonchè per lo sbarco ai fini del rimpatrio. L’iniziativa virtuosa, che attesta l’attenzione rivolta ad una categoria di lavoratori strategica come quella dei marittimi, è stata peraltro comunicata dall’Italia all’Organizzazione Marittima Internazionale che l’ha successivamente circolarizzata a tutti gli Stati membri. 

Cucina/ In cucina con Slow Food, a lezione coi cuochi dell’Alleanza

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La pandemia non sembra aver scalfito il valore dei vigneti dei territori più importanti dell’Italia enoica. . Casi esemplari continuano ad essere Barolo, Bolgheri e Montalcino che, con il suo Brunello, è da anni nel firmamento dell’enologia mondiale. Grazie a due annate consecutive sul mercato ritenute universalmente di una qualità eccezionale, la 2015 e la 2016. Successo importante dove il vino si intreccia alla storia, alla cultura e ad una biodiversità agricola ed enogastronomica su cui sempre più aziende investono; così vede addirittura crescere il valore dei propri vigneti

Ci sono state operazioni di acquisto: uno ha riguardato la tenuta Scopone, della famiglia Genazzani, realtà di 11 ettari di terreno complessivi di cui 3,5 vitati a Brunello di Montalcino,mentre l’altro ha visto il Paradisone – Colle degli Angeli, con 3 ettari complessivi di terreno di cui 2 vitati e 0,8 a Brunello di Montalcino, della famiglia Locati,

Piccole operazioni, a cui potrebbero seguirne a giorni altre due, già con compromessi attivati, che raccontano, quindi, una vivacità delle compravendite a Montalcino che non si ferma.

In cucina con Slow Food, a lezione coi cuochi dell’Alleanza

Dieci appuntamenti con i cuochi Slow Food: incontri online per scoprire il meglio della gastronomia italiana di territorio e occasioni per coglierne e apprenderne metodi e ricette

In cucina con Slow Food, a lezione coi cuochi dell’Alleanza è il nuovo format di Slow Food Italia che affianca alla tecnica delle lezioni di cucina tutta l’esperienza, i valori e la conoscenza degli chef dell’Alleanza Slow Food dei Cuochi.

 Gastronomia, tradizioni locali e tecniche culinarie per un corso a tutto tondo dove approfondire origine, storia ed ecologia dei piatti proposti e conoscere a fondo materia prima e ingredienti, vero segreto di ogni cuoco in cucina.

 In cucina con Slow Food, a lezione coi cuochi dell’Alleanza è quindi molto più di un semplice corso di cucina, è una lezione di geografia, storia, sostenibilità, un modo per maturare e potenziare scelte alimentari consapevoli e ragionate. E riempire la dispensa di cibo buono, per noi e per l’ambiente. Per queste 10 lezioni abbiamo pensato a un format online per superare ogni confine e raggiungere tutte e tutti, sia per la semplicità delle tecniche illustrate sia per il costo accessibile di ciascuna lezione.

 In cucina con Slow Food, a lezione coi cuochi dell’Alleanza è anche il nostro modo per sostenere il settore della ristorazione di qualità e tutti quei produttori che a questo settore si rivolgono e che con la pandemia hanno visto moltiplicarsi le difficoltà.

IN CUCINA CON SLOW FOOD: TUTTI GLI APPUNTAMENTI E I CUOCHI PROTAGONISTI

La Sardegna nel piatto: la pasta fresca di Claudio Ara
4 ottobre alle 18
Ristorante Su tzilleri, Cagliari

Tutte le forme del pane. Il segreti del lievito madre svelati da Giovanni Civitillo
25 ottobre alle 18
Pizzeria Millennium, Cusano Mutri (Bn)

 Esaltare sughi e formati. La pasta secca di Mimmo De Gregorio
10 novembre alle 19

Ristorante Lo Stuzzichino a Sant’Agata sui Due Golfi

 La pizza fatta in casa, una scienza in cucina spiegata da Giulia Battafarano e Marco Locatelli
21 novembre 11
Rise live bistrot, Vimercate (Mb)

Dalla testa alla coda: il quinto quarto gourmet di Vittoria Tassoni
4 dicembre alle 11
Vittoria Tassoni, cuoca itinerante e fondatrice dell’Associazione il Prezzemolino

La gioia del convivio: la pasta ripiena secondo tradizione di Alberto Ruozzi
16 dicembre alle 18
Ristorante La Badessa, San Donnino di Liguria, Casalgrande (Re)

L’arte del recupero in cucina, le ricette antispreco di Raffaele Murani 
17 gennaio alle 18
Ristorante Terra Arsa, Foggia

La Spagna che non ti aspetti: i fili di Dio valenciani di Vanesa Bustos
29 gennaio alle 12

Come lavorare il pesce azzurro. Le ricette di Pamela Veronese
7 febbraio alle 18
Osteria Arcadia di Santa Giulia, Rovigo

N CUCINA CON SLOW FOOD: ISTRUZIONI PER L’USO

Ogni lezione ha un costo di 16 euro per i soci Slow Food e 20 per i non soci. A partire da giovedì 2 settembre sarà acquistabile online fino una settimana prima dell’incontro.

Alla chiusura delle iscrizioni verrà inviata una email con alcune informazioni utili:

– La lista della spesa, con tutti gli ingredienti necessari per l’esecuzione della ricetta

– Le modalità di svolgimento della ricetta che sarà illustrata dalla cuoca in diretta

– Le attrezzature necessarie (non ti preoccupare! Abbiamo pensato a ricette da svolgere con attrezzature di uso quotidiano)

– Una dispensa con alcuni approfondimenti sull’argomento trattato durante la lezione (il formaggio, il pesce azzurro, la pasta, la pizza, il lievito madre…).

– A casa tramite corriere invece verrà consegnato un kit che contiene:

– 2 pacchi di pasta Di Martino, necessari per lo svolgimento della ricetta

– 1 grembiule graficato Slow Food e realizzato da Arcobaleno

– 2 lattine Acqua S. Bernardo nel nuovo packaging in alluminio completamente riciclabile

In cucina con Slow Food, a lezione coi cuochi dell’Alleanza è pensato insieme al Pastificio Di Martino, con la collaborazione di Acqua S.Bernardo e il sostegno di Arcobaleno in cucina.

Ufficio stampa Slow Food

Vino e territorio/ Grande interesse ed investimenti su Montalcino

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La pandemia non sembra aver scalfito il valore dei vigneti dei territori più importanti dell’Italia enoica. Casi esemplari continuano ad essere Barolo, Bolgheri e Montalcino che, con il suo Brunello, è da anni nel firmamento dell’enologia mondiale, grazie soprattutto a due annate consecutive sul mercato ritenute universalmente di una qualità eccezionale, la 2015 e la 2016. Successo importante dove il vino si intreccia alla storia, alla cultura e ad una biodiversità agricola ed enogastronomica su cui sempre più aziende investono; così vede addirittura crescere il valore dei propri vigneti

Ci sono state operazioni di acquisto: uno ha riguardato la tenuta Scopone, della famiglia Genazzani, realtà di 11 ettari di terreno complessivi di cui 3,5 vitati a Brunello di Montalcino, mentre l’altro ha visto il Paradisone – Colle degli Angeli, con 3 ettari complessivi di terreno di cui 2 vitati e 0,8 a Brunello di Montalcino, della famiglia Locati.

Piccole operazioni, a cui potrebbero seguirne a giorni altre due, già con compromessi attivati, che raccontano, quindi, una vivacità delle compravendite a Montalcino che non si ferma.

Coronavirus, i non vaccinati hanno 11 volte più probabilità di morire

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Notizie in breve.

a) E’ un dato che deve far riflettere e afferma la necessità e l’importanza della campagna di vaccinazione in corso. Secondo uno studio delle autorità sanitarie statunitensi, i non vaccinati hanno 11 volte più probabilità di morire per COVID rispetto ai vaccinati;

b) “Bisogna estendere il Green pass a tutte le categorie di lavoratori, nel pubblico e nel privato”; lo dice il ministro della Pubblica amministrazione, Brunetta.

c) Gli atenei potranno riaccogliere in presenza il 75% degli studenti. Lo annuncia la ministra dell’Università, Messa.

Cronaca nazionale/ Operaio muore schiacciato da materiale ceramico

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E’ terribilmente lunga la lista dei morti sul lavoro; e purtroppo si aggiorna continuamente.

Morto un operaio di 39 anni, di Gravina in Puglia (Bari), schiacciato dal materiale ceramico che gli è caduto addosso sul posto di lavoro. L’incidente è avvenuto nell’azienda in cui l’uomo lavorava, a Genzano di Lucania (Potenza).

Trasportato con un’eliambulanza del 118 all’ospedale San Carlo di Potenza, la vittima è morta poco dopo. 

foto di repertorio