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Forze Speciali dell’Esercito : bando per reclutamento di 54 volontari

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Il Ministero della Difesa ha pubblicato un nuovo bando di concorso per il reclutamento di 54 VFP 4 nelle Forze Speciali dell’Esercito, rivolto ai volontari in ferma prefissata di un anno (VFP 1) dell’Esercito in servizio, anche in rafferma annuale, o in congedo per fine ferma, in possesso della qualifica di Operatore Basico per le Operazioni Speciali (OBOS)

Il bando di concorso scade in data 13 maggio 2021.

Il 10% dei posti a concorso è riservato alle seguenti categorie:
– diplomati presso le Scuole Militari;
– assistiti dell’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari di Carriera dell’Esercito;
– assistiti dell’Istituto Andrea Doria, per l’assistenza dei familiari e degli orfani del personale della Marina Militare; assistiti dell’Opera Nazionale Figli degli Aviatori;
– assistiti dell’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri;
– figli di militari deceduti in servizio.

Si precisa che coloro che partecipano a questo concorso non potranno partecipare al concorso per il reclutamento di VFP 4 che sarà indetto nel 2021.

Requisiti:

cittadinanza italiana;

godimento dei diritti civili e politici;

aver compiuto il 18° anno di età e non aver superato il giorno del compimento del 30° anno di età;

diploma di istruzione secondaria di primo grado (ex scuola media inferiore);

non essere stati destituiti, dispensati o dichiarati decaduti dall’impiego in una Pubblica Amministrazione, licenziati dal lavoro alle dipendenze di Pubbliche Amministrazioni a seguito di procedimento disciplinare, o prosciolti, d’autorità o d’ufficio, da precedente arruolamento nelle Forze Armate o di Polizia, a esclusione dei proscioglimenti a domanda e per inidoneità psico-fisica;

non essere stati condannati per delitti non colposi, anche con sentenza di applicazione della pena su richiesta, a pena condizionalmente sospesa o con decreto penale di condanna;
non essere in atto imputati in procedimenti penali per delitti non colposi;

non avere in atto un procedimento disciplinare avviato a seguito di un procedimento penale per delitto non colposo che non si sia concluso con sentenza irrevocabile di assoluzione perché il fatto non sussiste o perché l’imputato non lo ha commesso, pronunciata ai sensi dell’articolo 530 del codice di procedura penale;

non essere stati sottoposti a misure di prevenzione;

aver tenuto condotta incensurabile;

non aver tenuto comportamenti nei confronti delle istituzioni democratiche che non diano sicuro affidamento di scrupolosa fedeltà alla Costituzione repubblicana e alle ragioni di sicurezza dello Stato;

idoneità psico-fisica e attitudinale per l’impiego nelle Forze Armate in qualità di volontario in servizio permanente;

esito negativo agli accertamenti diagnostici per l’abuso di alcool e per l’uso, anche saltuario od occasionale, di sostanze stupefacenti nonché per l’utilizzo di sostanze psicotrope a scopo non terapeutico.

Inoltre, i candidati devono essere in possesso della qualifica di Operatore Basico per le Operazioni Speciali (OBOS) dell’Esercito.

BANDO

Coronavirus, da lunedì la Campania passa in zona arancione

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Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus

a) Cambia la colorazione delle zone in base al contagio

Lunedì la Campania passa dalla zona rossa a quella arancione; lo stabilisce un’ordinanza del Ministro della Salute Speranza

b) A livello globale i decessi di persone positive al coronavirus dall’inizio della pandemia sono più di 3 milioni, come comunica la Johns Hopkins University;

c) In India si registra un nuovo record giornaliero di casi: sono 234.692. Lo riportano le autorità sanitarie del Paese.

Coronavirus/ Interviene per sedare una rissa tra partenti e muore d’infarto

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FOTO DI REPERTORIO

Tragedia familiare, purtroppo con una vittima, durante una lite scoppiata in famiglia tra fratelli e cugini. Un uomo di 50 anni, padre di uno dei contendenti, intervenuto per sedare gli animi, è stato colto da malore ed è morto.

Sul fatto, ancora non chiaro nella sua dinamica, stanno indagando i carabinieri.

Sono subito stati chiamati i soccorsi, ma inutilmente. 

E’ accaduto  a Sabbioni, frazione di Viadana nel mantovano.

Cucina e dintorni/ Il menù, tra cucina e comunicazione

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di Stefano Manocchio*

Per decenni è stato considerato un supporto di carta scritto ‘per consuetudine’ visto che la gran parte delle cucine era rappresentato da trattorie fondate su due o tre pietanze tipiche; era una ‘gentilezza’ verso i clienti ed un modo per far capire che c’era una scelta, anche se non ampissima. Adesso il menù è tutt’altro, sintetizza, soprattutto nelle grandi strutture o nei ristoranti stellati, il lavoro dello chef e della brigata, l’acquisto di materie prime fresche, le lavorazioni e lo studio in cucina. Insomma il menù è oramai qualcosa legato alla cucina, ma con un occhio puntato verso la comunicazione. Deve essere semplice, ma accattivante, graficamente ben costruito ma ampio, contenere pietanze locali e nazionali, o anche internazionali.

E’ un elemento importante della presentazione di una cucina o di un ristorante in generale; la ‘cartolina’ del livello di qualità e deve rispondere anche a precise logiche di comunicazione, oltre che a regole ‘etiche’. Il menù tecnicamente è ‘solo’ la lista delle vivande proposta da un ristorante. La sua elaborazione, come detto, lo rende qualcosa di più e di importante. Un menù ben studiato e correttamente redatto però rappresentare un efficace strumento di vendita e agevolare la scelta della clientela.

LA RICETTA DELLA SETTIMANA. Filetti di sgombro alla crema di prezzemolo (ricetta e foto di Stefano Manocchio). Cuocere i filetti di sgombro in acqua e sale, con sedano, scalogno e carota; per la crema frullare ad immersione prezzemolo, aglio polverizzato, sale rosa dell’Himalaya, olio di semi, aceto dolce di mele e farina grezza, poi riporre il composto in congelatore per 90 minuti prima di servire in tavola.

*giornalista appassionato di cucina

FedEx: piano assunzioni per 800 Addetti alla Logistica. La società di trasporti cerca persone da destinare all’attività di smistamento

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FedEx,abbreviazione di Federal Express, è una società di trasporto americanaspecializzata in spedizioni espresse con servizi di posta e pacchi, che opera tramite trasporti sia aerei che via terra ed è la prima azienda al mondo ad offrire consegne entro il giorno successivo, servendo attualmente oltre 220 paesi e regioni in tutto il mondo. FedEx, che in Italia offre lavoro a 3.500 persone, grazie al nuovo piano di investimenti assumerà 800 nuovi collaboratori entro il 2022 da inserire presso gli “hub” presenti sul territorio nazionale, da destinare all’attività di smistamento, mansione svolta in precedenza da fornitori esterni. La ricerca è rivolta ad Addetti alla Logistica, i quali dovranno gestire e controllare tutto il ciclo produttivo, organizzare e gestire i centri di distribuzione per il ricevimento, lo smistamento, la movimentazione e lo stoccaggio delle merci, monitorare le consegne effettuate e l’integrità dei prodotti, programmare gli acquisti e le consegne insieme agli acquisitori e ai responsabili delle vendite, gestire le scorte di magazzino e coordinare le attività dei magazzinieri. Ai candidati non è richiesto nessun titolo di studio particolare, ma buone doti relazionali e commerciali, attenzione per i dettagli, puntualità, flessibilità, curiosità, capacità di adattamento e di problem solving e buone capacità di lavorare in team. Sul sito dell’azienda sono presenti anche diversi annunci di lavoro sia in Italia che all’estero, tra i quali: Addetti alle Operazioni di Stazione; Specialisti in Contratti Operativi; Amministratori di Liquidazione etc.

Per verificare le figure presenti al momento sul sito di FedEx… continua a leggere

Cremona/ Tragedia del volo, paracadutista si schianta al suolo e muore

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FOTO DI REPERTORIO

Un volo finito in tragedia. E’ accaduto a Cremona, dove un paracadutista è precipitato ed è morto. Da ricostruire la dinamica dell’accaduto: la vittima è un 60enne di Parma ma residente a Sant’Ilario d’Enza (Reggio Emilia).
La tragedia è all’aeroporto del Migliaro a Cremona. Vani i tentativi degli operatori del 118 di salvare il paracadutista dopo l’impatto: troppo gravi le ferite riportate nell’impatto con il terreno.

Coronavirus/ Leggero calo nell’ospedalizzazione nelle ultime 24 ore

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E’ il dato dell’ospedalizzazione, in lieve calo da giorni, quello da rimarcare nella situazione del contagio da Covid in Italia, leggendo i numeri del bollettino odierno. Sono 15.370 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del Ministero della Salute. Sono invece 310 le vittime in un giorno (ieri 429). Sono 331.734 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia. Ieri i test erano stati 327.704. Il tasso di positività è del 4,6%, ieri era stato del 4,8%.
Il numero degli attualmente positivi è di 505.308 ( – 1.430). I dimessi/guariti sono 16.484 per un totale di 3.235.459 dall’inizio dell’epidemia. Sono 3.340 le persone ricoverate in terapia intensiva ( – 26). Le persone ricoverate con sintomi sono 24.100 (-643).

Sondaggi politici/ Solo con Zingaretti il Pd si riprende Roma

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Il sondaggio, svolto dal 12 al 14 aprile su un campione di 1.000 cittadini maggiorenni residenti nel comune di Roma, fotografa l’attuale situazione politica in vista delle prossime elezioni comunali. Sette Romani su dieci esprimono un giudizio negativo relativamente all’operato dell’amministrazione Raggi, che riscuote in giudizio positivo solo dagli elettori del Movimento 5 Stelle (79%) Abbiamo sondato il tasso di conoscenza e fiducia di alcuni esponenti politici. Ad eccezione di Fabio Rampelli (conoscenza 51%), i nomi sondati sono molto noti ai Romani. Nello specifico: Gualtieri (79%), Calenda (87%), Bertolaso (94%), Zimgaretti e Raggi (99% ognuno). Zingaretti risulta inoltre essere il politico di cui i Romani più si fidano (44%), seguito a pari merito da Bertolaso e Calenda (43%), Gualtieri (42%), Rampelli (33%) e a chiudere Raggi (28%) Carlo Calenda e Nicola Zingaretti risultano essere i politici che godono di maggior consenso trasversale. Il primo più nel centrodestra (3,7 dalla Lega e 4,7 da Fratelli d’Italia nella propensione al voto), Zingaretti tra i 5 Stelle (4,1)

Ipotizzando Guido Bertolaso come candidato del centrodestra che raggiunge il turno di ballottaggio (forte di quasi il 42% sulle intenzioni di voto per le politiche), risulterebbe ampiamente vincente contro Virginia Raggi (57,9 a 42,1) e contro Roberto Gualtieri (54,3 a 45,7). In caso di ballottaggio contro Calenda e Zingaretti avrebbe però la peggio (46,6 a 53,4 contro Zingaretti e 48,3 a 51,7 contro Calenda) Sulle intenzioni di voto per le politiche il PD è il primo partito col 24,2% seguito da Fratelli d’Italia (22,8%). Deboli i 5 Stelle (14,3%) e non esaltante il risultato di Azione al 3,3% nonostante la forza del suo leader. Complessivamente tra le coalizioni il centrodestra supera il centrosinistra di circa 5 punti (41,7% a 36,8%).

Bolkestein, Casanova (Lega): “Appello ad UE: stop ad approcci inutilmente intransigenti, a rischio settore cruciale italiano”

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“Sulla non applicazione della Bolkestein la Lega continua a mantenere la barra dritta, a difesa del comparto turistico-balneare italiano che sta drammaticamente soffrendo, tanto più in epoca Covid, e che non può continuare a navigare a vista, nella totale incertezza e col timore di veder cancellate d’un colpo centinaia di piccole e medie imprese. L’auspicio è che la Commissione Europea raccolga con urgenza le ragioni e i timori dell’Italia, assolutamente fondati, e dia dimostrazione di non essere solo l’UE delle multinazionali bensì delle migliaia di famiglie il cui destino è appeso all’applicazione della Direttiva Servizi”. Così in una nota l’eurodeputato Lega – ID Massimo Casanova, componente della Commissione Turismo, a commento dell’intervento in aula della collega leghista Alessandra Basso, che si è rivolta al Commissario Breton sollevando il problema della direttiva Bolkestein.

“Abbiamo fiducia che il Governo Draghi apra presto un negoziato per risolvere una volta per tutte l’annosa questione. Per parte nostra, come Lega, continuiamo a ribadire la bontà della riforma voluta dall’allora Ministro Centinaio che ha esteso le concessioni al 2033 sì da avere il giusto tempo di verifica dell’applicazione della Direttiva Servizi. Oggi più che mai servono atteggiamenti di apertura e disponibilità a collaborare con gli Stati Membri da parte della Commissione Europea e consentire alle economie nazionali, di cui il settore balneare è asse cruciale, di ripartire. Il momento è drammatico. Perpetrare un atteggiamento inutilmente intransigente è dannoso e fuori luogo”.

Messico/ Save the Children: “aumenta il numero dei minori migranti in transito nei centri di detenzione sovraffollati, a rischio Covid e abusi”

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Migliaia di minori che intraprendono il pericoloso viaggio verso gli Stati Uniti sono trattenuti in strutture messicane che si stanno rapidamente riempiendo e dove mancano, in alcuni casi, i beni di prima necessità. Lo afferma Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro. Il numero crescente di migranti e richiedenti asilo da El Salvador, Guatemala e Honduras che sperano di attraversare il confine con gli Stati Uniti vede un aumento dei minori non accompagnati. I dati del governo degli Stati Uniti mostrano che nel solo mese di marzo sono stati identificati 18.890 bambini e adolescenti in entrata negli Stati Uniti.

Il numero di minori non accompagnati ha subito un incremento notevole negli ultimi mesi. Da gennaio a marzo di quest’anno, 34.173 bambini e adolescenti soli sono stati identificati al confine tra Messico e Stati Uniti, in aumento rispetto ai 14.414 individuati da ottobre a dicembre dello scorso anno. Alcuni di questi minori stavano precedentemente in Messico con le loro famiglie o con altre persone che volevano attraversare il confine, ma ora, a causa delle modifiche alle politiche di non espulsione dei minori non accompagnati, vengono inviati negli Stati Uniti da soli, separandoli dalle famiglie ed esponendoli a rischi significativi ai valichi di frontiera.

“Oltre al flusso significativo di minori non accompagnati in arrivo negli Stati Uniti, il nostro personale sul campo ha rilevato una crescita del numero di migranti e richiedenti asilo lungo il confine tra Stati Uniti e Messico. Il viaggio sta diventando sempre più pericoloso in quanto stanno arrivando in Messico attraverso rotte non sicure per evitare i controlli dell’immigrazione. La situazione sta diventando critica: le strutture allestite dal governo o dalla società civile in diverse parti del Paese si stanno riempiendo e rischiano di diventare sovraffollate. In alcune mancano il cibo o l’acqua pulita e non ci sono misure per prevenire la diffusione di COVID-19. In questi centri è stato rilevato un 15% della popolazione con possibili sintomi di COVID-19. Gli spazi sovraffollati sono anche un pericolo per i più piccoli, in quanto li mettono a rischio di violenza, inclusi abusi e sfruttamento sessuale” ha affermato Jorge Vidal Arnaud, Direttore dei programmi di Save the Children in Messico.

I minori stanno compiendo un lungo e pericoloso viaggio per fuggire dalla povertà, dal reclutamento forzato, dalla violenza e dagli abusi. Altri stanno cercando di ricongiungersi con la famiglia negli Stati Uniti o cercano un nuovo inizio, dopo la devastazione causata dagli uragani Iota ed Eta alla fine dell’anno scorso e i continui impatti della crisi climatica e del “corridoio secco”[1].

“Il mio sogno è diventare un’insegnante. Io e la mia famiglia siamo fuggiti da casa perché abbiamo perso tutto a causa dell’uragano. Mi manca la mia vita in Honduras, ma sono felice di poter imparare e giocare grazie a Save the Children “, ha detto Susana, 10 anni *.

“Vengo dall’Honduras. Ho subito molti abusi dal mio partner”, ha confidato a Save the Children la 35enne Marta*. “Mi ha percosso. L’ultima volta ha quasi ucciso me e i miei tre figli. Ecco perché ho deciso di andarmene. Siamo entrati negli Stati Uniti, ma ci hanno arrestato. Il mio bambino si è ammalato e ci hanno portato in ospedale, ma mi hanno separato dagli altri due bambini per quattro giorni. Poi le autorità mi hanno riportato in Messico e sono qui da 15 mesi, sperando di attraversare presto il confine”, ha aggiunto.

Save the Children ritiene che il numero di bambini e di minori non accompagnati potrebbe aumentare ancora. L’Organizzazione chiede a tutti i paesi della regione di promuovere politiche che proteggano i diritti dei bambini, aumentino il sostegno umanitario e affrontino i bisogni dei minori in tutte le rotte dei migranti.

“Centinaia di migliaia di famiglie sono fuggite dalla violenza e dall’instabilità nel Triangolo settentrionale dell’America centrale, che comprende Guatemala, Honduras ed El Salvador. I bambini e le loro famiglie, durante la migrazione, vivono in uno stato di grave bisogno umanitario aggravato dagli effetti della pandemia di COVID-19 che esacerba la loro vulnerabilità. Chiediamo ai governi di garantire che i loro diritti siano rispettati indipendentemente dal loro status migratorio”, ha affermato Victoria Ward, Direttore regionale di Save the Children in America Latina e nei Caraibi.

Recentemente, il Messico ha approvato una legislazione per dare maggiore protezione ai minori migranti, che comprende, tra l’altro, il divieto di separazione delle famiglie e di detenzione da parte delle autorità preposte all’immigrazione e l’obbligo di fornire protezione e alloggio adeguati durante la risoluzione della loro situazione. Save the Children chiede al governo messicano di applicare queste misure e proteggere il benessere dei bambini e degli adolescenti migranti, molti dei quali sono stati bloccati in strutture per due anni, in attesa di una risoluzione del loro processo di immigrazione negli Stati Uniti.

Save the Children Italia Onlus