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Cronaca nazionale/ Auto sbanda e si schianta contro un ablero, muore un 21enne

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Ennesimo incidente sulle strade lombarde, purtroppo si cocnta anche una vittima, un ragazzo.

L’auto ha sbandato, schiantandosi contro un albero e finendo nei campi a bordo carreggiata. Morto sul colpo un ragazzo di 21 anni. E’ accaduto sulla provinciale 104, nel territorio comunale di Truccazzano (Milano). 

La vittima è di Cassano d’Adda ; un suo amico 29enne, residente nello stesso paese, si è salvato. 

Sul posto sono accorse due ambulanze e due auto mediche del 118.

Editoria/ Cardi Gallery presenta il volume ‘Agostino Bonalumi. Small Gems’

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Cardi Gallery presenta il volume Agostino Bonalumi. Small Gems, a cura di Antonella Soldaini con Veronica Locatelli ed edito da Silvana Editoriale in collaborazione con l’Archivio Bonalumi. La pubblicazione, pur prendendo spunto dalla mostra presentata nella sede milanese della galleria nel 2021, procede in modo autonomo analizzando per la prima volta la produzione complessiva di opere di piccolo formato dell’artista, considerate come un corpus unico.

 Attraverso ricchi apparati scientifici, questa particolare produzione di Agostino Bonalumi viene indagata dalle curatrici con uno sguardo attento all’evoluzione linguistica e processuale che ha caratterizzato l’intero percorso dell’artista, dagli esordi in chiave informale alla fine degli anni Cinquanta, fino al termine della sua carriera, quando sperimentava ancora tenacemente sulle possibilità trasformative delle estroflessioni. La monografia presenta un testo critico di Antonella Soldaini, una cronologia di Veronica Locatelli e un ampio apparato di immagini arricchito da un’intervista sulle tecniche utilizzate dall’artista a Fabrizio Bonalumi, presidente dell’Archivio Bonalumi.

 Il libro costituisce il primo contributo storico-critico su questa specifica produzione di Agostino Bonalumi realizzata tra il 1958 e il 2013, raramente esibita prima e finalmente raccolta e indagata scientificamente in un volume unico e completo. Analizzando il susseguirsi dei diversi cambiamenti avvenuti nella realizzazione delle piccole opere a parete, la pubblicazione mette in luce le varie fasi creative che hanno contraddistinto la carriera di Bonalumi.

 “Conosciuto e apprezzato a livello internazionale quale uno dei più significativi animatori del dibattito culturale europeo, Bonalumi ha saputo trascendere il linguaggio informale in nome di una nuova oggettualizzazione dell’opera d’arte. Le estroflessioni, ottenute conformando la superficie della tela su centine in legno o su elementi metallici posti al verso della tela stessa, raggiungono, nelle opere di piccolo formato, una dimensione più intima e sono esempi della costante e metodica riflessione sul proprio fare che ha caratterizzato le modalità operative con cui Bonalumi ha affrontato la sua arte.”

Nicolò Cardi, Group CEO & President Cardi Gallery.

 Il volume è disponibile nelle librerie e online sul sito www.silvanaeditoriale.it.

Cardi Gallery | Milano

Cronaca nazionale/ Minorenne positivo all’alcol test ruba l’auto al padre e si schianta: cinque ragazzi feriti, uno in coma

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Un gesto assurdo e irresponsabilie che ha provocato una tragedia, con un ragazzo ora in coma.

Cinque minorenni sono rimasti feriti in un incidente stradale avvenuto a Bono, in provincia di Sassari. Uno di loro, un 14enne, è ricoverato in coma all’ospedale San Francesco di Nuoro.

Il conducente dell’auto, un 15enne di Bono, risultato poi positivo all’alcol test, aveva rubato la vettura al padre, una Golf, per fare un giro con gli amici dopo una serata di baldoria.

Coronavirus, stabile la curva del contagio

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Coronavirus in Italia, alto il numero di nuovi positivi, stabile la curva del contagio. I nuovi positivi al coronavirus sono 11.555: per trovare una cifra simile bisogna tornare indietro di oltre sei mesi, al 6 maggio, quando furono 11.807. A maggio, però, era molto alto il bilancio delle vittime, 258. Oggi sono 49.

 Sono 574.812 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del Ministero della Salute. Ieri erano stati 534.690.

Il tasso di positività è al 2%, stabile rispetto a quello registrato ieri. 

Agricoltura/ PAC, Fai-Flai-Uila a europarlamentari italiani: “Approvate la riforma”

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In vista del voto finale da parte del Parlamento europeo, il prossimo 23 novembre, sull’accordo politico raggiunto nello scorso mese di giugno dal “Trilogo” sulla riforma della PAC, che contiene la clausola sulla “condizionalità sociale”, i Segretari Generali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno scritto a tutti i componenti italiani del parlamento europeo, invitandoli a confermare, con il loro voto favorevole, l’approvazione definitiva della Riforma.

“L’introduzione del principio della ‘condizionalità sociale’, per il quale le aziende che non rispettano i contratti e la legislazione in materia di condizioni di lavoro non debbano ricevere aiuti pubblici”, scrivono Onofrio Rota, Giovanni Mininni e Stefano Mantegazza, “ci sembra un grande passo avanti nella costruzione di una PAC più sociale e sostenibile ma anche di un’Europa più attenta ai temi del lavoro”.

Per questo, concludono i tre Segretari Generali nella lettera, “vi chiediamo di confermare, con il vostro voto favorevole, la nostra visione sul futuro dell’agricoltura europea e di sostenere, per quanto nelle vostre competenze e possibilità d’azione, gli sforzi che Fai-Flai-Uila stanno mettendo in campo per poter attuare al meglio, sin dal gennaio 2023, la ‘condizionalità sociale’ della PAC nel nostro paese”.

Vino/ Celebrati a Berlino i 20 anni di storia di Oreno di Tenuta Sette Ponti

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 Vino elegante e strutturato, espressione di internazionalità della realtà vitivinicola di Tenuta Sette Ponti, Oreno ha celebrato il suo successo anche all’estero, con un evento dedicato a giornalisti e critici esperti nel mondo del vino al Bocca di Bacco di Berlino lo scorso 25 ottobre. A presentare la serata il Caporedattore di Falstaff Italia nonché esperto di vini Othmar Kiem, che insieme ad Alberto Moretti Cuseri ha guidato la narrazione delle 8 annate di Oreno 1999, 2003, 2006, 2008, 2010, 2012, 2016, 2019.
 Dalla prima annata del 1999, costituita da un blend di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot – nel 2008 il Sangiovese è stato tolto dalla cuvée che è ora composta da Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot – alla 2019, l’ultima produzione presentata a Milano lo scorso 1° ottobre. 2003 e 2010 sono state le annate particolarmente apprezzate dal pubblico tedesco che ha poi gustato la cucina dello chef Alessandro Mannozzi con uno speciale menù in abbinamento ad alcuni vini della famiglia Moretti Cuseri, quali Family & Friends 2019 di Feudo Maccari; Vigna dell’Impero 2016 e Oreno 2019 di Tenuta Sette Ponti; e Sultana 2014 di Feudo Maccari.

Etichetta di punta della famiglia Moretti Cuseri, Oreno è un vino di altissimo livello: dalla cura in vigna, in fase di vendemmia, alla vinificazione fino all’affinamento in bottiglia ogni dettaglio nella sua creazione è seguito con rigore; ogni scelta e ogni gesto fanno in modo che unicità e riconoscibilità siano parte di questo vino dal grande potenziale di invecchiamento con il suo elegante taglio bordolese con tocco toscano. «Oreno nasce dal desiderio di fare un grande vino, cercando di fare meglio e sempre di più» spiega Antonio Moretti Cuseri.

 Oreno, che prende nome dal torrente che attraversa la tenuta, ricorda nei suoi sentori il territorio da cui proviene; nato da un blend che coniuga la struttura del Merlot, la classe del Cabernet Sauvignon, l’eleganza del Petit Verdot, esprime al meglio il territorio e la stessa idea di vino della famiglia Moretti Cuseri. Contraddistinto da qualità, eleganza e struttura, vanta numerosi riconoscimenti a livello mondiale, tra i più importanti il 5°, 10° e il 15° miglior vino della Wine Spectator TOP 100 del mondo, pochi anni dopo la prima vendemmia, il premio Miglior vino d’Italia al Biwa 2017 con l’annata 2015, l’assegnazione di 99 punti da parte di James Suckling nelle annate 2016 e 2019.

Ufficio Stampa & PR: smstudio srl | stefania mafalda

Lavoro/ Dall’inizio della pandemia crollo dei lavoratori autonomi

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FOTO DI REPERTORIO

L’Ufficio studi della Cgia afferma che, da febbraio 2020, la crisi occupazionale, provocata dal Covid, non ha colpito tutti ma che a pagare il conto più “salato”, purtroppo, sono stati i lavoratori autonomi e partite Iva, che dal febbraio 2020 (mese pre Covid), al settembre 2021 sono diminuiti di 327 mila unità (-6,3%). I lavoratori dipendenti, nello stesso periodo, sono invece aumentati: il numero di impiegati e operai è salito di 13 mila unità (+0,1%). Aumentano i lavoratori a tempo determinato; che tra febbraio 2020 e settembre di quest’anno, sono cresciuti di +108 mila unità; mentre gli occupati a tempo indeterminato sono diminuiti di 95 mila, rispetto al dato pre pandemia è più basso di 314 mila unità (-1,4 per cento). Negli ultimi 20 mesi cala l’occupazione di giovani (15-34 anni) e mezza età (35-49 anni): rispettivamente di 98 mila e di 371 mila unità, ad aumenta la platea degli over 50 cresciuta di 154 mila unità, incremento riconducibile al fatto che molti autonomi e collaboratori familiari o soci di cooperative di una certa età abbiano chiuso la propria posizione Inps; rientrando nel mercato del lavoro come dipendenti, sfruttando l’esperienza e la professionalità acquisita in tanti decenni di onorata carriera.

Le città d’arte, hanno sofferto maggiormente gli effetti della crisi, vere e proprie eccellenze nei settori della moda, del gioiello e dell’artigianato di qualità; queste attività di alta gamma beneficiano degli stessi flussi turistici che sostengono le attività ricettive, pubblici esercizi e trasporto pubblico locale (taxi e noleggio con conducente), con i quali spesso si sviluppano sinergie importanti, tutti comparti che, in genere, costituiscono un’importante attrazione turistica per il nostro Paese. In città come Firenze e Venezia il giro d’affari di queste attività commerciali-artigianali dipende, almeno per il 60/70% dagli acquisti di turisti stranieri, di provenienza extra Ue, che in questi ultimi 2 anni sono mancati totalmente; ad esempio il crollo del turismo croceristico ha messo a repentaglio migliaia e migliaia di posti di lavoro.

Occorre intervenire per “tappare” una crisi che sta gravemente compromettendo le imprese della ricettività, del trasporto locale e dei servizi turistici, di ristoranti, botteghe e negozi delle mete culturali e dei centri storici, rimasti senza “fiato”, che devono essere sostenute più a lungo, con contributi a fondo perduto, ammortizzatori sociali e credito di imposta per gli affitti. Serve aprire tavoli nazionali e regionali per dare risposte al mondo delle partite Iva  che sta vivendo una situazione delicata, anche se,  in questo ultimo anno e mezzo oltre ai ristori del tutto insufficienti, i governi hanno approvato l’Iscro, esteso l’utilizzo dell’assegno universale per i figli a carico anche agli autonomi ed introdotto il reddito di emergenza per chi è ancora in attività, misure importanti, ma insufficienti ad arginare le difficoltà emerse in questi mesi di pandemia.

I negozi dei centri storici e le tante botteghe artigiane hanno bisogno di sostegno perché garantiscono la coesione sociale e con meno serrande aperte le città e i quartieri sono meno vivibili, più insicure, è a mettono a rischio la qualità del nostro made in Italy. e filiere più colpite; tessile, abbigliamento, calzature, servizi, terziario e commercio al dettaglio, eventi (congressi, matrimoni, cerimonie, etc.); fieristi (ambulanti, food street, etc.); Le micro imprese soffrono oltre a un eccessivo carico di tasse, burocrazia e cronica mancanza di liquidità, anche per chiusure imposte per decreto, limitazioni alla mobilità, crollo dei consumi delle famiglie e il boom dell’e-commerce che in questi 20 mesi hanno aggravato la situazione di tanti autonomi; per molti non c’è stata altra scelta se non quella di chiudere definitivamente l’attività.

Le micro realtà vivono quasi esclusivamente di domanda interna, legata al territorio in cui operano, ipotizzare un nuovo lockdown in vista del prossimo Natale sarebbe una sciagura che, salvo un drammatico peggioramento della situazione epidemiologica, deve essere assolutamente evitata. L’edilizia, invece, sta vivendo un momento di grande espansione, grazie alla messa di bonus introdotti in questi ultimi anni (110 per cento, facciate, sisma, ristrutturazione e riqualificazione energetica), il comparto sta registrando numeri  estremamente positivi che potrebbero però alimentare una bolla con conseguenze molto negative anche per i settori collegati (cemento, laterizi, ferro, acciaio, etc.).  

Rimane sempre valido il principio che quando si abbassano le tasse, la ripresa non tarda ad arrivare.

Alfredo Magnifico

Cinema/ Gabriele Mainetti e “L’ Armata Brancaleone” al Multisala Moderno di Bolsena

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Un incontro che intende approfondire discendenze, filiazioni, complicità, elementi di rottura fra il cinema italiano di ieri e di oggi, attraverso l’analisi di un capolavoro e le sue dichiarate o più implicite eredità: questo il percorso, che promette sorprese, tracciato da Franco Montini, curatore del penultimo appuntamento dell’iniziativa I CINEMA: “SALE” DELLA VITA che avrà luogo al Multisala Moderno di Bolsena (VT) mercoledì 24 novembre alle ore 19:00. Protagonisti in campo un regista tra i più acclamati delle ultime stagioni cinematografiche, Gabriele Mainetti, e un “cult movie” che ha rappresentato un momento di svolta e di assoluta novità nel panorama della commedia italiana, L’armata Brancaleone.

 L’iniziativa, realizzata dall’Agis con il sostegno della Regione Lazio e in collaborazione con Associazione Nazionale Esercenti Cinema del Lazio, intende far rivivere le sale cinematografiche come luogo di scambio attivo di passioni e condivisione di emozioni e conoscenza, attraverso un modello di proiezioni e incontri con significativi personaggi del nostro cinema nazionale.

 Il legame tra il film di Mario Monicelli, realizzato nel 1966 e baciato da straordinari consensi di pubblico e critica, e Gabriele Mainetti, il regista che maggiormente può ricordare, rievocare e ricostruire l’epopea de L’armata Brancaleone è stato pensato per costruire un’immaginaria e prolifica linea artistica che possa far emergere trame di convergenze, stili e identità in una informale conversazione critica e partecipativa col pubblico in sala.

 Come spiega Montini “per diversi motivi, a cominciare dall’ambientazione medioevale e dall’uso di una lingua inventata, L’armata Brancaleone prendeva spunto da una serie di atmosfere, temi, costumi che svariavano dalla tradizione del cinema autarchico di cappa e spada ai grandi esempi internazionali. Basti pensare al trucco e all’armatura del protagonista, Brancaleone da Norcia (Vittorio Gassman), che rimandava a La sfida del samurai di Kurosawa. In poche parole, L’armata Brancaleone era la dimostrazione che anche in Italia era possibile realizzare dei film diversi dal solito, sfidando le produzioni più spettacolari e popolari tipiche delle cinematografie maggiormente evolute. Allo stesso modo, con i suoi due lungometraggi, Lo chiamavano Jeeg Robot e il recentissimo Freaks Out, Mainetti ha dimostrato che anche in Italia si possono realizzare film capaci di competere con la spettacolarità hollywoodiana, mescolando azione e commedia. In fondo sia il protagonista del primo film di Mainetti, che il quartetto dei personaggi principali di Freaks Out, oltre che somigliare agli eroi dai superpoteri cari alla tradizione fumettistica americana, rimandano appunto anche ai burattini di Brancaleone & Co., ai disperati della commedia italiana, ai soliti ignoti dell’omonimo film, alla coppia di antieroi de La grande guerra, non a caso tutti film firmati da Monicelli. Per questo ci è sembrato opportuno creare questo connubio che, nell’incontro di Bolsena, riserverà sicuramente un percorso ricco di sorprese”.

Cronaca/ Scossa di terremoto di magnitudo 3.5 al largo di Livorno

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La terra trema ma per fortuna senza grosse conseguenze. Tre scosse di terremoto sono state registrate sulla costa livornese dall’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la più forte delle quali è stata di magnitudo 3.5.

La scia sismica è stata avvertita non solo nella città di Livorno ma in diversi comuni della provincia e sulla costa toscana.

La prima scossa, di magnitudo 3.5, è stata rilevata dai sismografi alle 6.21, ad una profondità di 13 km.

Coronavirus, imprenditore no vax rifiuta il ricovero e si cura a casa: morto dopo una settimana

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FOTO DI REPERTORIO

Il ‘caso’ probabilmente riaprirà la polemica tra no-vax e vaccinati. Un imprenditore residente a Padriciano (Trieste) è morto dopo aver contratto il Covid-19. Conosciuto come convinto no vax, era positivo da una settimana, da alcuni giorni presentava dei sintomi legati al Coronavirus e aveva avviato delle cure domiciliari, nonostante i medici gli avessero consigliato diversamente.

Poi le sue condizioni sono peggiorate fino al decesso, come riporta il quotidiano Il Piccolo.

Dopo aver avuto una crisi cardiaca, giunti sul posto, i sanitari del 118 hanno tentato di rianimare l’uomo per 40 minuti senza esito.

Anche la moglie e i due figli, di 6 e 8 anni, sono sintomatici.

foto di repertorio