Home Blog Page 1356

Cronaca nazionale/ Rapinata si mette a urlare: il fidanzato sente e riesce a bloccare uno dei ladri

0
FOTO DI REPERTORIO

Un tentativo di rapina per fortuna fallito. A Camaiore, in provincia di Lucca, una 26enne è stata affiancata improvvisamente un uomo che le ha sferrato un pugno per derubarla.

Il malvivente sarebbe poi fuggito indenne su uno scooter guidato da un complice se non fosse per la giovane che ha iniziato a urlare attirando l’attenzione del fidanzato, che è intervenuto riuscendo a bloccare il ciclomotore.

Nel parapiglia uno dei due malviventi è fuggito mentre l’altro è stato fermato dalle forze dell’ordine ed è stato arrestato per rapina e denunciato per evasione, perché risultava ai domiciliari.

La notizia su Toscana Media News.

foto di repertorio

Svezia/ Tragedia al concerto tributo degli Abba, due morti e un ferito

0

Doveva essere una grande festa, ma si è trasformata in tragedia. E’ accaduto all’Uppsala Konsert & Kongress hall, alle porte di Stoccolma, in Svezia: due persone sono morte e una terza è rimasta ferita dopo che un uomo è precipitato da una balconata nella sala da concerto dove si sarebbe dovuto tenere un concerto tributo per gli Abba. Lo show, in seguito all’incidente, è stato annullato.

Un 80enne è caduto dal settimo piano precipitando nell’atrio all’aperto e finendo su due persone, come ha riferito la polizia.
L’uomo è morto ed anche una delle persone colpite è deceduta.

Una terza persona, una donna sui 60 anni, è rimasta ferita e non è in pericolo di vita. Gli agenti stanno lavorando per stabilire la causa che ha provocato la caduta dell’uomo.

Foto di repertorio

Cronaca nazionale/ Scomparso dal 23 ottobre, il cadavere ritrovato da alcuni cacciatori

0
FOTO DI REPERTORIO

Le ricerche purtroppo non hanno dato l’esito sperato e l’epilogo della vicenda è stato tragico. E’ stato trovato da alcuni cacciatori nelle campagne di Coderno il corpo senza vita del 47enne scomparso da sabato 23 ottobre. 

L’uomo si era allontanato da casa in auto e il giorno dopo la sua auto era stata ritrovata dai carabinieri vicino alla centralina idroelettrica, poco distante dal canale Ledra.

Le ricerche erano scattate immediatamente; oggi, purtroppo la triste scoperta.

Foto di repertorio

Famiglia/ Congedo di paternità, Italia fanalino di coda

0

Anche per l’Italia è arrivato il momento di adeguarsi agli standard europei in tema di congedi parentali, secondo quanto recentemente annunciato dalla Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti. Già all’inizio dell’anno i giorni obbligatori di paternità sono stati aumentati da 3 a 10, un valore comunque inferiore ad altri Paesi. Ma a partire dal 2022 potrebbero salire gradualmente da 10 a 90, secondo le disposizioni introdotte nel Family Act, prossimo all’approvazione in Parlamento. Una misura che ha come scopo finale quello di ridurre il “gender gap” sui luoghi di lavoro, ovvero di equiparare le posizioni di madri e padri sul piano dei costi sostenuti dai datori di lavoro a fronte delle nuove nascite. Ma se l’Italia si accinge a riconoscere ai neo papà circa 3 mesi di congedo, come si comportano gli altri Paesi? Una risposta arriva dall’analisi realizzata dallo Studio legale Daverio & Florio, che in Italia rappresenta Innangard, il network internazionale specializzato in diritto del lavoro, che ha indagato le differenti misure applicate in 10 Paesi1 in merito ai congedi di paternità.

L’aumento in Italia a 90 giorni per i papà ridurrebbe il gap con Paesi più virtuosi come la Spagna (fino a 112 giorni per entrambi), la Svezia (480 giorni da dividere tra i due genitori), e la Germania (fino a 1.095 giorni per tutti e due), nazioni che fissano per madri e padri gli stessi diritti sul periodo di congedo in conformità con le linee guida europee, secondo cui alla nascita di un figlio entrambi i genitori hanno diritto ad almeno 4 mesi di congedo ciascuno. Parità che, al contrario, in altri Paesi (tra cui l’Italia) non esiste: in Belgio i giorni di congedo per i neo papà sono 15, in Irlanda e Regno Unito sono 10 e in Svizzera 14. In Francia i giorni sono recentemente aumentati a 25, ma ancora non raggiungono il livello delle madri.

L’Italia sta facendo passi da gigante nel processo di equiparazione dei diritti dei lavoratori – commenta Bernardina Calafiori, socio fondatore dello Studio Legale Daverio & Florio e vicepresidente di Innangard. Prima con l’allungamento della paternità a 10 giorni obbligatori e adesso con questa nuova misura del Family Act, anche se aspettiamo di capire se sarà approvata integralmente. Non dobbiamo sottovalutare il costo dell’intera operazione che difatti, come ha specificato la Ministra Bonetti, sarà graduale, ma è pur vero che questo è il momento di fare scelte coraggiose in linea con gli standard europei, in quanto possiamo contare sul sostanzioso aiuto del Pnrr.”

Se l’Italia inizia a muovere i primi passi nella direzione dell’attuazione di politiche più inclusive e paritarie in ambito occupazionale, è la Spagna il Paese che nel 2021 ha il merito di aver accorciato le distanze di trattamento tra lavoratrici e lavoratori quando si parla di figli. Dal 1° gennaio, il congedo parentale spagnolo è stato fissato per entrambi i genitori fino a 16 settimane (112 giorni), retribuite al 100%.

I Paesi scandinavi prevedono da anni la parità nei congedi concessi: la Svezia ne è un esempio. Qui, alla nascita del figlio entrambi i genitori hanno diritto a spartirsi 480 giorni, di cui 60 obbligatori per uno dei due e i restanti 420 divisi liberamente nella coppia, remunerati all’80% del salario. Anche in Germania vige la parità di trattamento tra madre e padre: entrambi quando hanno un figlio possono lasciare il lavoro per un massimo di 3 anni (1.095 giorni), durante i quali ricevono un’indennità parentale dallo Stato, per un massimo di 14 mesi combinati tra i due, equivalente a circa il 67% del proprio stipendio netto con un minimo di 300 e un massimo di 1.800 euro al mese. Tempo di novità in Francia, dove dal 1° luglio il congedo di paternità è aumentato da 11 (18 in caso di nascite multiple) a 25 giorni (32 per nascite multiple) in totale, di cui 4 giorni sono obbligatori, con retribuzione scalata secondo il tipo di contratto del lavoratore. Nei Paesi Bassi alla nascita di un figlio il padre riceve un congedo pagato di 1 settimana e non pagato di 5 settimane (35 giorni) da prendere entro i primi 6 mesi post parto.

Infine, in Belgio, ai papà spettano 15 giorni di congedo da prendere entro 4 mesi dal giorno della nascita del figlio, in Irlanda e Regno Unito il congedo obbligatorio equivale a 10 giorni lavorativi, mentre in Svizzera, il congedo introdotto solo nel 2021 equivale a 14 giorni, pagati all’80%, da prendere entro 6 mesi dalla nascita. Ogni Paese poi differenzia a seconda dei casi. In Irlanda, per esempio, si distingue tra maternità/paternità prima e subito dopo la nascita e congedo parentale successivo, concesso fino a un massimo di 5 settimane (25 giorni) pagato per ogni genitore durante i primi due anni di vita del bambino o, in caso di adozione, entro due anni. In Regno Unito invece il padre può ottenere, in aggiunta ai 10 previsti, altri giorni di congedo presi da quelli spettanti in origine alla madre.

Chi siamo

Lo Studio Legale Daverio&Florio è specializzato nel Diritto del Lavoro e nel Diritto della Previdenza Sociale e fornisce assistenza legale giudiziale e stragiudiziale in Italia e all’estero. E’ tra i fondatori di Innanagard (www.innangardglobal.com), il network internazionale di specialisti di diritto del lavoro nato con l’obiettivo di fornire ai propri clienti la migliore assistenza legale anche oltre i confini dei rispettivi Paesi, di cui l’Avvocato Bernardina Calafiori, socio fondatore dello Studio, è Vicepresidente. Possiede uno specifico Dipartimento Studi, diretto dal Prof. Vincenzo Ferrante, ordinario di Diritto del lavoro presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Milano, che ha curato, fra l’altro, la realizzazione del “Codice Europeo del Lavoro”, la prima raccolta delle più importanti norme comunitarie relative ai rapporti di lavoro.

Ufficio stampa studio legale Daverio & Florio MY PR

Lavoro/ La spesa assistenziale, utile a fini elettorali, fa crescere il lavoro nero

0

L’Inps ha diffuso i dati relativi al Reddito di cittadinanza, i  numeri dei beneficiari del Reddito e della Pensione di cittadinanza (di seguito Rdc e Pdc) continuano a crescere nonostante la ripresa economica e occupazionale. L’osservatorio Inps ha comunicato che; nei primi 9 mesi del 2021, hanno beneficiato dei sostegni 1.680.000 nuclei familiari con 3.730.000 componenti, per un importo medio d’ integrazione al reddito di 578 euro mensili per il Rdc, e di 270 euro per le 160 mila famiglie che hanno ottenuto la Pdc. Del Reddito di emergenza, provvedimento che ha integrato l’intervento del Rdc, nel corso del periodo Covid fino a maggio 2021 hanno beneficiato 590 mila famiglie e 1,3 milioni di componenti, per un importo medio mensile di 545 euro.

Sono state 2,3 milioni le famiglie, oltre 5 milioni le persone, che nel corso degli ultimi due anni hanno usufruito delle risorse pubbliche destinate a ridurre i livelli di povertà assoluta. Nei primi 9 mesi del 2021 sono state presentate un milione di nuove domande, comprensive di quelle finalizzate al rinnovo della prestazione, con un aumento di 110 mila domande rispetto al 2020,  dal 1 aprile 2019 sono stati spesi oltre 17 miliardi di euro. L’indagine relativa al 2020 dell’Istat sull’andamento dei redditi delle famiglie residenti in Italia, stima in 5,6 milioni il numero di persone in condizione di povertà assoluta con un incremento di circa 1 milione rispetto al 2019, nello stesso periodo sono stati erogati da circa 60 miliardi di euro per contenere gli effetti della crisi Covid sui redditi dei lavoratori e delle famiglie.

I difensori del Rdc rivendicano con orgoglio di aver contenuto i danni e utilizzano i numeri citati per rivendicare l’esigenza di potenziare il Rdc con l’iniezione di risorse aggiuntive, richiesta accolta nella Legge di bilancio con aggiunta di un miliardo di euro ai 7,8 miliardi di spesa già previsti per il 2022. Le indagini/denunce dimostrano che; i criteri di selezione dei beneficiari, la gestione approssimativa, priva di controlli efficaci delle domande inoltrate, finiscono per indirizzare le risorse verso soggetti, prevalentemente single e non povere, a discapito delle famiglie povere e numerose, dei migranti indigenti, che non possono accedere al Rdc perché privi del requisito dei 10 anni di residenza e di una quota rilevantissima di minori, circa mezzo milione, in condizioni di povertà assoluta. Al Sud e nelle Isole il numero dei beneficiari risulta superiore del 20% rispetto a quello stimato da Istat, mentre gli aventi diritto residenti al Nord risulta dimezzato nonostante lì nel 2020 è aumentata la povertà assoluta. L’introduzione dell’Assegno unico per figli a carico in favore delle famiglie incapienti, allargato a famiglie di origine straniera, per un importo di 170 euro mensili per ogni figlio carico che diventano 220 euro nel caso di 3 o più figli, corregge, parzialmente, le storture del Rdc, con un’iniezione di 2 miliardi, misura che consente di razionalizzare la scala di equivalenza delle integrazioni del Rdc per carichi familiari, con un risparmio di risorse e una riduzione delle nuove domande per l’effetto di contenimento preventivo dei rischi di impoverimento generato dalla nuova misura. La richiesta di nuove risorse fa leva sull’esigenza di far fronte ai fabbisogni di famiglie numerose, e sull’allargamento dei livelli di partecipazione degli immigrati ai benefici de Rdc.

La riforma, dovrebbe aumentare i controlli preventivi sulla congruità delle domande del Rdc, ridurre gli abusi e  introdurre vincoli più stringenti per l’accettazione delle nuove offerte di lavoro da parte dei beneficiari dei sussidi. Per i controlli non serve una riforma, basterebbero i  dati incrociati tra le amministrazioni per verificare la congruità delle dichiarazioni dei redditi e le patrimoniali, disposizioni  aggirate da autocertificazioni,a volte mendaci, e una politica attiva del lavoro per i beneficiari del Rdc, tutta da inventare. Senza una riforma la spesa assistenziale del Rdc è  destinata a crescere, a prescindere dai reali fabbisogni, per l’effetto paradossale di non avere una reale politica attiva del lavoro , rischiando così di alimentare una specie di trappola della povertà, destinata a sovvenzionare il lavoro sommerso, terra fertile utilizzata per fini elettorali.

Alfredo Magnifico

Bologna/ Alla sala dello Stabat Mater dell’Archiginnasio, presentazione de:“Una voce nella città, predicatori e società da Domenico alla Riforma”

0

Giovedì 4 novembre alle 12, alla sala dello Stabat Mater del palazzo dell’Archiginnasio (piazza Galvani 1), si terrà la presentazione con visita guidata della mostra Una voce nella città. Predicatori e società da Domenico alla Riforma.

Interverranno:

Veronica Ceruti, direttrice settore biblioteche comunali
Alessandra Curti, responsabile biblioteca dell’Archiginnasio
Pietro Delcorno, curatore della mostra

La mostra

Da ottocento anni c’è un legame profondo tra Domenico e Bologna. Nel 1221 il fondatore dell’Ordine dei predicatori morì nella nostra città, tra i maggiori centri culturali dell’epoca. In rapporto simbiotico con la società urbana, i predicatori contribuirono a formare un orizzonte culturale e religioso largamente condiviso. Simbolo di questo legame è anche l’immagine che guida la mostra, che riproduce Domenico che regge in mano una città. Si tratta di una rivendicazione precisa, che nella Firenze di Savonarola o nella Wittenberg di Lutero troverà tentativi di attuazione. La predicazione poteva infatti aggregare, creare consenso e, al contempo, essere un’arma contro i nemici della fede. Guardare i libri legati alla predicazione è un modo per recuperare «una voce nella città»: certo non unica, ma cruciale. Nel silenzio dei libri, parole e immagini ridanno voce a questi maestri della comunicazione che, nel bene e nel male, contribuirono a plasmare la nostra società.

La mostra sarà visitabile gratuitamente dal 4 novembre 2021 al 2 febbraio 2022. Orari: da lunedì a venerdì 9-19; sabato 9-18; domenica chiusa.

La mostra è disponibile anche online al sito

Australia, si studia ad un vaccino ‘universale’ contro tutte le varianti del coronavirus

0
FOTO DI REPERTORIO

I progressi nella lotta al coronavirus sono evidenti e i vaccini restano l’arma migliore contro la pendemia. L’Australia al lavoro per sviluppare un nuovo vaccino in grado di adattarsi a tutte le nuove varianti. L’obiettivo è realizzare un vaccino universale, capace di attivare anticorpi che neutralizzano la parte ‘immutabile’ della proteina spike del Sars-CoV-2.

È il progetto in cui sono all’opera gli scienziati del Garvan Institute di Sydney, che hanno studiato in laboratorio migliaia di anticorpi per identificare quelli che facilitano una risposta immunitaria, puntando sulla parte della proteina spike del coronavirus che rimane immutata quando il virus muta.

I ricercatori hanno già testato diverse immunizzazioni in topi di laboratorio, con i risultati pubblicati sulla rivista Immunity. L’obiettivo è di generare anticorpi che puntino su una regione della proteina spike chiamata ‘class 4 epitope region’, che non varia geneticamente fra ceppi di coronavirus e ha quindi meno capacità di mutare nel futuro.

“Nella prossima fase del progetto, saranno testate formulazioni di tali vaccini di prossima generazione in modelli pre-clinici per determinare se possono generare anticorpi per proteggere da differenti ceppi del virus”, spiegano i ricercatori.

Cronaca nazionale/ Albero crolla nel parcheggio dell’ospedale e distrugge otto autovetture

0

Tanta paura e adesso si dovrà fare la conta dei danni. Un albero è caduto sopra 8 auto nel parcheggio accanto all’ospedale di San Donà di Piave (Venezia): per fortuna nessuna persona è rimasta ferita.

La squadra dei pompieri e il personale intervenuto da Mestre con l’autogrù sono state impegnare per riprstinare una situazione di normalità.

Foto di repertorio

Roma/ Lutto nel mondo del calcio locale, ex-attaccante muore 12 giorni dopo l’incidente stradale

0
L'ospedale San Camillo

Una storia triste ed una giovane vita spezzata a causa di un incidente stradale. Era stato un bravo calciatore il 38enne ex attaccante conosciutissimo nel calcio laziale deceduto dopo 12 giorni di agonia. Troppo gravi i danni dell’incidente stradale a Roma, su via Ostiense  quando la sua auto si è scontrata con una vettura nella quale c’era un 24enne rimasto ferito.

Lavorava alla Siae e stava rientrando da lavoro nel momento dell’incidente: a ricostruire la dinamica, ancora in fase di accertamento, gli agenti del Comando della polizia locale.

Era stato trasportato in codice rosso al San Camillo ma le sue condizioni sono sembrate subito gravi.

Entrato in coma farmacologico, è stato ricoverato in terapia intensiva. Purtroppo non ce l’ha fatta.

Foto di repertorio

UnipolSai: assunzione di nuove figure. La compagnia assicurativa ricerca diplomati e laureati per le filiali in Italia

0
La compagnia assicurativa UnipolSai, che opera con semplicità, efficaciae trasparenza organizzativa per essere sempre più vicina alle esigenze degli oltre 16 milioni di clienti, ai quali offre soluzioni per la tutela, il supporto e la realizzazione dei loro progetti, assumerà nuove figure diplomate e laureate, da inserire presso le 3.000 agenzie assicurative e le oltre 5.700 subagenzie presenti sul territorio nazionale. 
La ricerca di nuovo personale riguarda Specialisti Gestione e Monitoraggio Rete Installatori, con capacità analitiche e organizzative, orientamento al lavoro in team e al risultato e capacità di problem solving, i quali dovranno monitorare la rete installatori, verificare l’adeguatezza dei service level agreement, dare supporto operativo alla rete nell’analisi e nella risoluzione di tutte le problematiche, coordinare un team di ispettori e realizzare la reportistica di sintesi sull’andamento della rete;  Addetti allo Sportello, con capacità analitiche e organizzative, orientamento al lavoro in team e al risultato e capacità nella risoluzione di problemi, che dovranno occuparsi dell’accoglienza ai clienti gestendo i primi contatti con essi, predisporre le fatture e archiviare i documenti; 
Addetti Amministrazioni del Personale, con precisione, orientamento al cliente, abilità nel lavorare in team, spiccate capacità relazionali e capacità di gestione dello stress, che dovranno elaborare il cedolino paga, gestire le chiusure mensili e gli adempimenti collegati a maternità, malattie e infortuni, calcolare gli elementi contributivi e previdenziali e dare consulenza ai dipendenti sulle tematiche di competenza; 
Specialisti in Reati Finanziari, con spiccata attenzione ai dettagli, autonomia decisionale e ottime capacità relazionali, che dovranno dare consulenza e assistenza sulle tematiche antiriciclaggio e antiterrorismo, svolgere le verifiche di competenza, gestire e monitorare la procedura informatica per la profilazione della clientela, rilevare le operazioni potenzialmente anomale, svolgere e predisporre la reportistica di competenza. 
Per verificare tutte le posizioni… continua a leggere