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McDonald’s: seleziona personale

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La nota catena di fast food offre interessanti opportunità di lavoro nei ristoranti, anche per nuove aperture. 

Figure ricercate:

ADDETTI RISTORAZIONE – ROMA, BRESCIA, VALENZA
Attività: i candidati selezionati si occuperanno di accogliere il cliente accompagnandolo dalla fase dell’ordinazione al pagamento. Eseguiranno, inoltre, tutte le attività previste nelle postazioni Cucina, Cassa, McCafé, Cassa Automatica, Delivery e Magazzino.

Requisiti: per candidarsi a ricoprire questo ruolo è necessario essere diplomati e domiciliati presso la sede di riferimento. Inoltre, bisogna possedere ottime doti relazionali ed essere disponibili a lavorare su turni, durante il weekend e nei giorni festivi.

AREA PROPERTY – MILANO
Si ricerca una risorsa da inserire in stage all’interno dell’area Property, nella direzione Sviluppo. La risorsa individuata verrà seguita da una figura senior (Tutor) e, sotto supervisione della stessa, si occuperà della gestione dei processi legali e amministrativi legati alle attività svolte dall’ufficio in ambito immobiliare.

ALTRE OPPORTUNITA’ DI LAVORO

Periodicamente si cercano anche i seguenti profili.

HOSTESS/STEWARD
Le risorse selezionate si occuperanno di accogliere e assistere i clienti, facendoli sentire benvenuti. Dovranno gestire gli eventi speciali organizzati all’interno del punto vendita e promuoverne di nuovi.

Requisiti: i candidati ideali sono diplomati e, preferibilmente, conoscono almeno una lingua straniera. Sono flessibili e disponibili a lavorare part time, su turni giornalieri e notturni, anche nei fine settimana e durante le festività. Sanno lavorare in squadra e possiedono ottime capacità di relazione.

RESTAURANT MANAGER

Attività: questa figura ha la responsabilità dell’organizzazione dei turni, della qualità del servizio, dell’accoglienza e della soddisfazione della clientela. Si occupa della supervisione e del coordinamento di tutte le postazioni, nel rispetto delle norme di sicurezza e igiene, segue e valuta le performance dei collaboratori, organizzandone la formazione.

Requisiti: per questo ruolo si cercano candidati con esperienza pregressa in ruoli di responsabilità o nella gestione di team di lavoro. Devono essere diplomati e auto/moto muniti e avere buone capacità organizzative e doti di leadership. Richieste anche flessibilità oraria e disponibilità a lavorare il sabato e nei giorni festivi, e a piccole trasferte per training.

candidatura

Cronaca nazionale/ Bacoli, trovato a casa con un coltello nel petto, muore poco dopo

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FOTO DI REPERTORIO

Dramma nel Napoletano. E’ stato trovato dai carabinieri nel proprio appartamento di Bacoli riverso a terra con una ferita al petto causata da un’arma da taglio.
Inutili i tentativi di salvataggio dell’uomo, morto mentre il personale medico del 118 tentava di rianimarlo.
Non si esclude alcuna pista, comprese quella del suicidio e dell’omicidio da parte del figlio trentenne, affetto da problemi di natura psichica.

foto di repertorio

Yemen: Save the Children, a rischio la vita di moltissimi bambini dopo le nuove designazioni nelle liste terroristiche da parte degli USA

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La crisi umanitaria in Yemen potrebbe aggravarsi nelle prossime settimane, mettendo migliaia di bambini a ulteriore rischio di fame e malattie, dopo che il governo degli Stati Uniti ha annunciato la sua decisione di designare nella lista delle organizzazioni terroristiche i gruppi che fanno capo ad Ansar Allah, che sono anche le autorità de facto nello Yemen settentrionale. Questa decisione potrebbe minacciare direttamente la fornitura di cibo, carburante e medicinali salvavita in Yemen, aggiungendo ostacoli alla risposta umanitaria e ostacolando gli sforzi per porre fine al conflitto, in un momento in cui – secondo i dati – milioni di persone nel Paese sono sempre più vicine alla carestia. Questa la posizione espressa da Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro.

“Gli attori umanitari da settimane avvertono che le conseguenze di questa decisione potrebbero essere catastrofiche per moltissimi bambini e per le loro famiglie che in Yemen sopravvivono a malapena “, ha detto Janti Soeripto, Presidente e CEO di Save the Children. “Se da un lato accogliamo con favore la decisione degli Stati Uniti di escludere dalle sanzioni alcune azioni umanitarie e alcuni beni commerciali critici come cibo e medicine, deve immediatamente essere chiarito come funzioneranno nella pratica queste esenzioni. E nonostante queste esenzioni, è necessario sottolineare che queste sanzioni potrebbero ancora creare gravi interruzioni per l’economia dello Yemen, che è già prossima al collasso, mettendo in pericolo molte famiglie vulnerabili”.

Con questa nuova politica, l’amministrazione Trump ha in pratica vietato alcune interazioni con le autorità de facto del Nord. Molti temono che le imprese, come le banche e chi si occupa di spedizioni, eviteranno di lavorare in Yemen per paura di violare la legge degli Stati Uniti, con conseguente carenza diffusa di cibo, carburante e medicinali essenziali.

Questa designazione arriva in un momento particolarmente allarmante della crisi in Yemen. Recenti dati pubblicati il mese scorso hanno mostrato che quasi 50.000 persone potrebbero presto trovarsi in “condizioni di carestia” in tutto lo Yemen. I dati mostrano anche che più di 20.000 bambini sono già a rischio fame all’inizio del 2021, anche senza la designazione da parte degli USA.

“Quasi dieci anni fa, il mondo ha assistito con orrore alla carestia in Somalia che ha causato più di 250.000 vittime. Quella carestia è stata aggravata dai ritardi negli aiuti derivanti dallo stesso tipo di politiche che non sono riuscite a dare la priorità ai bisogni umanitari. Dovremmo imparare dalla storia e non condannare i bambini yemeniti e le loro famiglie alla stessa sorte”, ha concluso Soeripto.

Coronavirus, da oggi è disponibile anche il vaccino di Moderna

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Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus.

a) Dopo un inizio incerto, in Italia prosegue spedita la campagna di vaccinazione.

Da oggi saranno consegnate le prime dosi del vaccino anti-COVID sviluppato da Moderna;

b) Una donna aveva nel suo organismo il virus SARS-COV-2 già a novembre 2019, rivela uno studio scientifico dell’Università Statale di Milano;

c) I casi confermati nel mondo dall’inizio della pandemia hanno superato i 90 milioni, calcola la Johns Hopkins University.

Agricoltura/ Sviluppo Rurale: nel 2020 erogati oltre 3 miliardi di euro alle imprese agricole

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Ammontano ad oltre 3 miliardi di euro i finanziamenti erogati nell’esercizio 2020 in favore del settore agricolo attraverso i Programmi di sviluppo rurale, cofinanziati dall’Unione europea grazie al Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale).
Interventi rilevanti perché destinati al sostegno di investimenti ed impegni volti ad accelerare il processo di transizione digitale ed ecologica del settore agricolo, in linea con le più recenti indicazioni europee e internazionali in materia di sostenibilità economica, ambientale e sociale.
Dei 20.9 miliardi di euro complessivamente disponibili per l’intero periodo 2014-2020, oltre un quarto (27.3%) è destinato al sostegno di investimenti in favore delle imprese agricole ed agroalimentari che intendono introdurre innovazioni nei processi produttivi; il 22.1% delle risorse è destinato al sostegno delle imprese agricole che mettono in atto impegni particolarmente virtuosi dal punto di vista ambientale (in particolare agricoltura biologica, con quasi il 10% delle risorse programmate); il 7.8% dei fondi è riservato alle imprese agricole che operano in aree montane e svantaggiate, il 7.1% è finalizzato al sostegno dei giovani che desiderano avviare nuove attività imprenditoriali nel settore agricolo, mentre il 7.0% dei fondi è destinato a misure di gestione del rischio, per indennizzare gli agricoltori danneggiati da calamità naturali conseguenti ai cambiamenti climatici. Alle altre misure dei Programmi di sviluppo rurale sono assegnate quote via via decrescenti, i cui dettagli sono riscontrabili consultando il sito della rete rurale, al link: https://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/21981.Complessivamente, alla fine del 2020, sono stati utilizzati 12.1 miliardi di euro (58%) dei fondi assegnati all’Italia l’intero periodo 2014-2020, ammontanti come detto a 20.9 miliardi di euro. Gli altri 9 miliardi potranno essere utilizzati nei prossimi 3 anni.
Si conferma quindi stabile il trend di spesa degli ultimi anni nel settore dello sviluppo rurale, sempre al di sopra dei 3 miliardi di euro l’anno: 3.19 miliardi nel 2018; 3.03 miliardi nel 2019; 3.05 miliardi nel 2020.
Ottime le performances della Provincia autonoma di Bolzano, del Veneto e della Valle d’Aosta, con un avanzamento complessivo della spesa, rilevata sull’intero periodo, rispettivamente pari al 78.3%, 69.5% e 67.4% della dotazione assegnata. I ritardi maggiori si riscontrano a carico di alcune Regioni del Sud. Permangono problemi di spesa a carico del Psr Puglia.

Sicurezza/ Aumentano i crimini informatici

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L’analisi del dato emergente dalle attività del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC), relativo al periodo intercorso tra gennaio e dicembre 2020, permette di rilevare, in primo luogo, come, sia gli attacchi diretti alle grandi infrastrutture erogatrici di servizi essenziali (approvvigionamento idrico ed energetico, pubblica amministrazione, sanità, comunicazione, trasporti, finanza sistemica), che gli attacchi apparentemente isolati (diretti a singoli enti, imprese o cittadini), siano connotati da una dimensione criminale organizzata, essendo ascrivibili all’operato di sodalizi ben strutturati, spesso operanti a livello transnazionale.

Le tipologie di eventi cyber che hanno maggiormente impegnato gli operatori del Centro sono rappresentate dagli attacchi a mezzo malware, soprattutto di tipo ransomware, attacchi DDoS con finalità estorsiva, accessi abusivi con l’intento di carpire dati sensibili, campagne di phishing e, in ultimo, campagne APT (Advanced Persistent Threats), particolarmente insidiose poiché ricollegabili ad attori malevoli dotati di notevole expertise tecnico e rilevanti risorse.

L’emergenza Covid-19, in particolare, ha costituito un’ulteriore occasione per strutturare e dirigere attacchi ad ampio spettro, volti a sfruttare per scopi illeciti la situazione di particolare esposizione e maggior vulnerabilità in cui il Paese è risultato, e tuttora risulta, esposto.

Nello specifico, alcune delle più rilevanti infrastrutture sanitarie impegnate nel trattamento dei pazienti “Covid” sono state oggetto di campagne di cyber-estorsione volte alla veicolazione all’interno dei sistemi ospedalieri di sofisticati ransomware – concepiti allo scopo di rendere inservibili, mediante cifratura, i dati sanitari contenuti al loro interno – a fronte di richieste di pagamento del prezzo estorsivo, per lo più in cryptovalute (es. Bitcoin), onde ottenere il ripristino dell’operatività.          

Il sistema sanitario e della ricerca è stato inoltre bersaglio di diversi attacchi APT, con lo scopo della esfiltrazione di informazioni riservate riguardanti lo stato di avanzamento della pandemia e l’elaborazione di misure di contrasto, specie con riguardo all’approntamento di vaccini e terapie anti-Covid.

Si sono moltiplicati i casi di phishing ai danni di enti ed imprese, veicolati attraverso messaggi di posta elettronica i quali, dietro apparenti comunicazioni di Ministeri, organizzazioni sanitarie ed altri enti, relative all’andamento del contagio o alla pubblicazione di misure di contrasto, nascondevano in realtà sofisticati virus informatici in grado di assumere il controllo dei sistemi attaccati (c.d. virus RAT) e procedere così all’esfiltrazione di dati personali e sensibili, alla captazione di password di accesso a domini riservati, finanche all’attivazione di intercettazioni audio-video illegali.

Sul piano degli attacchi al sistema produttivo del Paese, si è registrato un generale aumento delle minacce legato all’adozione su larga scala dei modelli di lavoro a distanza, c.d. “smartworking”, modelli che se da un lato hanno consentito la prosecuzione di attività essenziali, hanno d’altro canto prodotto una considerevole estensione del perimetro informatico delle aziende, con una conseguente maggior esposizione ad azioni ostili esterne.

Nel delineare l’identità degli autori del reato, il trend legato all’andamento degli attacchi ai danni delle infrastrutture critiche fa registrare, nel complesso, l’emersione di una matrice criminale di natura puramente economica, orientata al conseguimento di profitti illeciti, che si pone in misura oggi prevalente rispetto alle condotte ispirate da ragioni di cyber-hacktivism, ideologicamente o politicamente orientato. 

L’azione di contrasto attuata dal CNAIPIC, nell’anno in corso, è stata orientata sia all’attività di contrasto dei reati, sia, soprattutto, ad assicurare interventi di tipo preventivo e di protezione, incentrati sulla capacità di analisi e di allerta precoce finalizzata alla diffusione, in tempo reale, degli IoC (c.d. indicatori di compromissione) relativi alle minacce in corso, a beneficio dell’intero panorama delle infrastrutture critiche nazionali.

L’aggiornato quadro informativo riferibile alle specifiche fenomenologie delittuose può essere agevolmente evidenziato attraverso la tabella statistica, di seguito indicata, che offre il confronto tra il periodo gennaio/dicembre 2019 e quello riferibile all’anno 2020, periodo, quest’ultimo, caratterizzato dall’emergenza epidemiologica in atto che ha favorito, come detto, l’andamento crescente del numero di attacchi complessivamente verificatisi ai danni delle Infrastrutture critiche del nostro Paese:

 20192020
Attacchi rilevati239507
Alert diramati77.59679.209
Indagini avviate8899
Persone arrestate321
Persone denunciate5379
Richiesta di cooperazione internazionale in ambito Rete 24/7 High Tech Crime G8 (Convenzione Budapest)7465

Dalla tabella si evince che, ad oggi, gli attacchi rilevati sono più che raddoppiati, con un conseguente quasi equivalente incremento delle persone identificate ed indagate.

Coronavirus/ Diminuiscono i postivi ma con pochi tamponi, torna a salire la curva dei deceduti nelle 24 ore

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Diminuiscono i positivi ma con pochi tamponi; questa la situazione dell’epidemia da Coronavirus in Italia, secondo il bollettino del Ministero della Salute.
I nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 12.532 con 91.656 tamponi . Molti ,448, i morti (ieri erano stati 361). Con 16.035 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 575.979, ( -3.953).
Il totale delle vittime da coronavirus nel nostro Paese dall’inizio della pandemia sale a 79.203. Il totale dei casi di Covid-19 dall’inizio della pandemia in Italia è dunque di 2.289.021, di cui 1.633.839 dimessi e guariti.
Del totale dei positivi sono 549.734 quelli in isolamento domiciliare (-4.156), 23.603 ricoverati in altri reparti (+176) mentre i malati in terapia intensiva sono 2.642 (+27).

Agenzia delle Entrate/Inviati tutti i bonifici automatici del “Decreto Natale” per oltre 628 mln di euro

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Partiti i bonifici automatici per i ristori del “Decreto Natale”, più di 628 milioni di euro che arriveranno direttamente sul conto corrente dei titolari di partita Iva interessati dalle restrizioni dirette a contenere l’emergenza sanitaria da Covid-19 durante le festività natalizie. Con questa ultima tranche, i contributi e i ristori che l’Agenzia ha complessivamente erogato dall’inizio della pandemia superano quota 10 miliardi, accreditati con 3,3 milioni di bonifici sui conti correnti dei beneficiari in automatico o sulla base di specifiche domande a seguito dell’approvazione dei decreti “Rilancio”, “Agosto”, “Ristori da uno a quater” e “Natale”.

I ristori del Decreti Natale e i contributi per i centri storici– Con quest’ultimo invio di 221mila bonifici per 628 milioni di euro, sono stati pagati tutti i contributi automatici previsti dal Decreto Natale mentre è ancora possibile presentare le domande fino al prossimo 15 gennaio 2021. A questi pagamenti devono aggiungersi i contributi per i centri storici delle città turistiche italiane (35mila pagamenti per circa 87 milioni di euro).

I pagamenti dei Decreti Ristori – Con il Decreto Ristori, più i successivi Decreti Ristori bis, ter e quater, sono stati accreditati circa 2,66 miliardi di euro, con 672mila bonifici. Di questi, circa 2,36 miliardi sono stati erogati in maniera automatica, mentre 300 milioni sono stati erogati ai nuovi beneficiari degli indennizzi che hanno presentato domanda (circa 59mila beneficiari).

I contributi del Decreto Rilancio – Con l’inizio dell’emergenza, la prima tranche di erogazioni è stata prevista dal Decreto Rilancio, a seguito del quale l’Agenzia delle Entrate ha emesso bonifici a favore di 2,4 milioni di beneficiari che ne avevano fatto richiesta, per un importo complessivo di 6,6 miliardi.

Agricoltura/ Slow Food: “Nuovo tentativo di sdoganare gli Ogm”

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 È atteso per il 13 gennaio il parere della Commissione Agricoltura della Camera dei 4 decreti proposti dal Ministro dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, che con il pretesto dell’aggiornamento delle misure fitosanitarie, riorganizza il sistema sementiero nazionale, apre la strada alla diffusione degli Organismi Geneticamente Modificati (Ogm) e dei cosiddetti “nuovi” Ogm (ottenuti tramite le New Breeding Techniques – Nbt).

 Già lo scorso 28 dicembre, in sordina e con una seduta a ranghi ridotti per le festività, la Commissione Agricoltura del Senato ha espresso parere favorevole sui 4 decreti, che permettono di fatto la sperimentazione in campo non tracciabile di varietà di sementi e materiale di moltiplicazione ottenuti con le “nuove tecniche di miglioramento genetico” (Nbt) che, come ha confermato la sentenza del 2018 della Corte Europea di Giustizia, sono a tutti gli effetti Ogm e come tali devono sottostare alle normative europee esistenti in materia.

 Se la Commissione Agricoltura della Camera prenderà la stessa decisione di quella del Senato, Dop, Igp, vini di qualità, produzione biologica, prodotti dei territori, varietà locali e tradizionali potranno essere contaminate da prodotti ottenuti con le nuove tecniche di genome editing (Nbt) che non saranno etichettati come Ogm e quindi saranno irriconoscibili per i consumatori. Ne risulterà che coloro che vorranno prodotti “Gmo-free” garantiti, per esempio nell’export, rifiuteranno anche i prodotti etichettati come “non-Ogm” per mancanza di certezze. Chi pagherà i danni? Di fatto, con questi decreti, le sanzioni per il rilascio ambientale di Ogm sono esigue e, oltre a non avere funzione deterrente, aprono alla possibilità immediata di sperimentazione in pieno campo.

 In realtà, ci sarebbe l’obbligo di adeguare la normativa soltanto se si prevedesse di accettare la coltivazione di varietà Ogm, cosa che la legislazione italiana attuale esclude esplicitamente. Scelta che si estende alle nuove tecniche di correzione del genoma, in inglese genome editing, grazie alla sentenza esecutiva della Corte europea di Giustizia che nel 2018 ha stabilito che «Gli organismi ottenuti mediante tecniche o metodi di mutagenesi devono essere considerati come Ogm ai sensi dell’articolo 2, punto 2, della direttiva 2001/18…». La definizione di Ogm nel Protocollo di Cartagena – lo stesso che introduce il Principio di precauzione garante della tutela della nostra salute, del nostro ambiente e della biodiversità – si basa su chiari e inconfutabili criteri. Tutte le nuove tecniche di genome editing prevedono l’introduzione di segmenti di genoma e producono organismi modificati che soddisfano tali criteri. Tuttavia, queste tecniche comportano spesso anche mutazioni indesiderate (off target), rese sempre più evidenti e documentate dalla letteratura scientifica. Infine, i protocolli di genome editing coinvolgono normalmente le stesse tecniche base dei “vecchi” Ogm, responsabili di delezioni e riarrangiamenti non voluti.

 È grave inoltre che – surrettiziamente e alla chetichella – i decreti proposti aboliscano, insieme al diritto alla risemina, i diritti propri del sistema sementiero contadino, violando così l’articolo 9 del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche e per l’alimentazione e l’agricoltura (ITPGRFA). L’articolo stabilisce che «nessuna disposizione del presente articolo comporta una limitazione del diritto degli agricoltori di conservare, utilizzare, scambiare e vendere sementi o materiale di moltiplicazione».  

 Per tutti questi motivi un fronte sempre più ampio di associazioni ambientaliste, organizzazioni dell’agricoltura biologica e contadina, e associazioni di consumatori, denuncia il tentativo del Governo di aprire a nuovi e vecchi Ogm solo per favorire un ristrettissimo numero di imprese, la maggior parte grandi multinazionali, che vogliono ottenere il controllo delle filiere agroalimentari ed intendono mettere agricoltori e consumatori davanti al fatto compiuto, con prodotti brevettati, non tracciabili e privi di certezze qualitative, violando il Principio di precauzione posto a garanzia della salute, dell’ambiente e della biodiversità, per di più in assenza di qualunque analisi d’impatto sul sistema agricolo nazionale.

 In vista del voto della Commissione agricoltura della Camera le Associazioni lanciano un appello ai decisori politici: «da due decenni siamo mobilitati per tenere i nostri campi liberi da Ogm, mantenere in capo alle aziende la possibilità di produrre le proprie sementi e dare impulso al nostro sistema agricolo. Contrasteremo in ogni sede anche questo maldestro e subdolo attacco alla nostra filiera agroalimentare, la cui competitività deriva da ciò che la biodiversità coltivata è in grado di esprimere; chiediamo l’immediata esecuzione della sentenza della Corte di Giustizia Europea sulla natura Ogm dei mutanti Nbt ed il pieno rispetto del Trattato sulle risorse genetiche (ITPGRFA) e ci appelliamo ai deputati della Commissione Agricoltura affinché si esprimano contro i decreti, in quanto privi di qualsiasi reale o urgente motivazione. La discussione su scelte strategiche come quelle sugli Ogm e Nbt deve incardinarsi su tavoli trasparenti e partecipati, e al riparo dalle ingerenze delle lobby biotech».

 *Comunicato stampa per conto di: Acu; Aiab; Altragricoltura Bio; Ari; Ass. Agr. Biodinamica; Civiltà Contadina; Coord. Zero OGM; Crocevia; Deafal; Égalité; European Consumers; European Coordination Via Campesina; Fair Watch; FederBio; Firab; Greenpeace; Isde; Legambiente; Lipu; Navdanya; Pro Natura; Slow Food; Terra!; Unaapi; Wwf.

Roma/ Cerca d’impedire ai ladri di derubarlo degli attrezzi di lavoro, trascinato dall’auto in fuga per alcuni metri

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FOTO DI REPERTORIO

Sono stati attimi di terrore, che avrebbero potuto avere un epilogo ancora peggiore.

Ha visto un uomo che stava rubando una cassetta degli attrezzi dal suo furgone. Così ha cercato di fermarlo, ma il ladro è salito in auto dove lo aspettavano due complici e sono partiti trascinando il ragazzo per qualche metro.

È successo in zona Torre Spaccata, alla periferia di Roma.

Fortunatamente il 30enne non ha riportato conseguenze.

Sull’episodio indaga la polizia.

foto di repertorio