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Coronavirus, in una settimana contagio aumentato del 33%

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Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus.
a) L’incremento del contagio, dovuto soprattutto alla variante inglese, è un fenomeno preoccupante e serio.
Nell’ultima settimana si registra in Italia un incremento dei nuovi casi del 33%.
Il dato è riportato dalla fondazione GIMBE;
b) La Lombardia diventa arancione scuro dal 5 al 14 marzo: chiudono tutte le scuole tranne gli asili nido;
c) L’Agenzia europea del farmaco avvia la valutazione del vaccino russo anti-COVID Sputnik V.

Venezia/ Cadavere ‘mummificato’ trovato in casa: forse è morto nel 2011

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Una scoperta macabra ed uno spettacolo alla vista degli intervenuti che sicuramente non dimenticheranno facilmente.
Un cadavere ‘mummificato’ è stato trovato in un appartamento in calle del Cristo, a Santa Marta. Le indagini dei carabinieri mirano ad accertare l’identità della salma che aveva superato da tempo la fase di putrefazione ed è stata scoperta per caso, da un vicino, domenica pomeriggio.
Nel portafoglio testimonianze del 2011 e si presume che sia questa l’ultima data in vita; ora si controllano i conti e i carabinieri di Venezia stanno ricostruendo esattamente le ultime fasi della vita dell’uomo.
I militari hanno sentito, inoltre, la sorella dell’uomo. Lei vive al Lido, ma il fratello non lo sentiva più da dieci anni.

Coronavirus, aumenta la curva del contagio in Italia

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Aumenta ancora il contagio da Coronavirus in Italia, leggendo il bollettino del Ministero della Salute.
I nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 22.865 su 339.635 tamponi (ieri erano stati 20.884 su 358.884 tamponi). Sono i 339 i morti di oggi (ieri erano stati 347). Con 13.488 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 446.439, ( + 9.018). Il tasso di positività è oggi del 6,7% (ieri era stato del 5,8%).
Il totale dei casi di Covid-19 dall’inizio della pandemia in Italia è dunque di 2.999.119, di cui 2.453.706 dimessi e guariti.
Del totale dei positivi sono 446.439 quelli in isolamento domiciliare (+8.560), 20.157 ricoverati in altri reparti (+394) mentre i malati in terapia intensiva sono 2.475 (+64).

Politica/ Nicola Zingaretti si dimette da segretario del PD

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Terremoto nel PD: Nicola Zingaretti si è dimesso da segretario del partito. Il presidente della Regione Lazio ha anticipato su Facebook la sua intenzione di lasciare l’incarico di leader dei democratici, precisando: “Scriverò una lettera alla presidente nelle prossime ore”.
La sua è l’immediata risposta alle critiche diffuse, nelle rappresentanze delle opposizioni interne, dopo che lo stesso segretario nella direzione di alcuni giorni fa aveva escluso l’ipotesi di un congresso sulla leadership nei prossimi due anni.

Coronavirus, sarà possibile la vaccinazione ai soggetti già infettati

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Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus
a) E’ stato un argomento molto dibattuto sull’argomento vaccini.
Via libera del Ministero della Salute alla somministrazione di una sola dose di vaccino ai soggetti che hanno avuto un’infezione da SARS-CoV-2;
b) Continuano le norme restrittive anche negli altri paesi europei.
La Germania prolunga le attuali restrizioni fino al 28 marzo, ma da lunedì prossimo saranno permessi gli incontri fra due nuclei abitativi per un massimo di 5 persone.
La Grecia estende il lockdown nazionale fino al 16 marzo dopo aver registrato 2.702 contagi in 24 ore: è il dato più alto dall’inizio dell’emergenza;

Roma/ Chiede l’elemosina, al rifiuto minaccia un minorenne con un coltello

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Un brutto gesti di violenza, ma il presunto colpevole è stato fermato dalla polizia.

Dovrà rispondere di tentata rapina un romano di 30 anni, già noto alle forze dell’ordine, che, intento a chiedere l’elemosina, si è avvicinato a due ragazzi, ma quando questi si sono rifiutati di pagare, ha afferrato uno dei due, 17enne, minacciandolo con un coltello e poi colpendolo con uno schiaffo in faccia.

L’uomo ha tentato la fuga ma è stato bloccato dai poliziotti e arrestato.

Vino/Le fiere provano a ripartire

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Il sistema fieristico italiano cerca di ripartire tra incertezze e paradossi. A dispetto di ingenti risorse di ristoro (408 milioni di euro di ristori dal Governo e 450 di finanziamenti tramite Simest) resta il nodo del “de minimis”, che, invece, la Germania ha già superato.

Intanto ad oggi è confermato l’evento principale, cioè Vinitaly (dal 20 al 23 giugno) seppur fortemente contingentato; una manifestazione che potrà essere proprio il simbolo della ripresa,ammesso che per quel periodo la situazione nazionale permetta di tornare ad operare in presenza.

Ma se non si supera il “de minimis”, “si verificherebbe una grave disparità con i competitor europei, non solo per Verona ma per l’intero settore; e questo è da evitare assolutamente.

SINDACATO; il rischio di rimanere fuori dai giochi coi nuovi lavori

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L’Oil, (Organizzazione internazionale del lavoro),  ha presentato un rapporto, molto interessante, sul sindacato, ed ha messo in evidenza i rischi che corre con le trasformazioni del mercato del lavoro, il calo dell’occupazione nel settore manifatturiero, la nascita di nuove forme di lavoro flessibili e atipiche attraverso il subappalto e  le esternalizzazione , nonché l’espansione dell’economia informale nei paesi in via di sviluppo, fattori questi che hanno provocato una contrazione dei tassi di sindacalizzazione in quasi tutti i paesi del mondo.

La copertura della contrattazione collettiva, in molte parti del mondo, è pericolosamente bassa e in continuo calo a causa degli stravolgimenti avvenuti nel commercio internazionale, nei flussi migratori, nella struttura industriale, nel comportamento e nelle politiche delle imprese.

Si è creata una situazione abnorme: una grande instabilità che tende a caratterizzare i rapporti di lavoro del XXI secolo, compromettendo i regimi normativi che hanno organizzato e governato i mercati e i rapporti di lavoro per gran parte del XX secolo.

I sindacati si devono confrontare, da una parte, con  l’avanzata dell’economia digitale e il divario sociale, dall’ altra;con lavoratori stabili e ben retribuiti e  con disoccupati o lavoratori instabili mal pagati e precari.

Intelligenza artificiale e robotica possono creare e allo stesso tempo distruggere posti di lavoro, ma dal punto di vista dei sindacati sono i posti di lavoro sbagliati quelli a essere distrutti.

Le statistiche sull’occupazione indicano un calo di posti di lavoro; nelle posizioni intermedie dei settori manifatturieri, nei qualificati e semi-qualificati del settore industriale che storicamente i sindacati hanno contribuito a rafforzare e che sono stati la principale roccaforte del loro potere e della loro influenza nella politica e nei rapporti di lavoro.

Il rapporto descrive l’attuale stato dei sindacati, analizza l’andamento di appartenenza e i tassi di sindacalizzazione in relazione ai cambiamenti del settore economico e del mercato del lavoro e si concentra sui livelli di adesione sindacale e sulla composizione degli  stessi, valuta l’influenza di vari fattori, esterni e interni al mondo sindacale; tassi di sindacalizzazione, livelli di reddito, quota dell’agricoltura o dell’industria, la dimensione dell’economia informale, la diversità etnica e i conflitti, le violazioni dei diritti dei lavoratori, le istituzioni della contrattazione collettiva e delle relazioni sindacali e la frammentarietà dei sindacati.

Si conclude con l’analisi di quattro scenari per il futuro dei sindacati; emarginazione: proseguendo con i trend attuali, caratterizzati da un calo della partecipazione sindacale e dal declino del potere e dell’influenza dei sindacati nei mercati del lavoro emergenti, si andrà incontro a una graduale emarginazione dei sindacati stessi. Questo può essere interpretato come il risultato di un processo di liberalizzazione dei movimenti e di svincolo del capitale dalla sua dipendenza dal lavoro, dagli Stati nazionali e dagli obblighi internazionali.

I sindacati, invece di deteriorarsi lentamente difenderanno le loro posizioni e resisteranno negli ambiti in cui sono attualmente maggiormente radicati (nelle grandi imprese, tra i lavoratori qualificati e gli operai del settore industriale e della logistica, tra i professionisti del settore pubblico e dei servizi sociali) ,considerata la crescente instabilità del lavoro, ci sarà un divario sempre più netto tra imprese sindacalizzate e non sindacalizzate, dove le seconde prevarranno sulle prime.

I sindacati lasceranno gradualmente il posto ad altre forme di azione e di rappresentanza sociale previste dalla legge, garanzie sui salari minimi, commissioni salariali, comitati aziendali, comitati di produttività, organi arbitrali e di revisione, promosse con i datori di lavoro, coinvolgimento dei lavoratori, codici etici, modelli di partecipazione e di condivisione da parte di intermediari, studi legali, agenzie di intermediazione del lavoro, uffici di consulenza e nate da forme più o meno volontarie e sistematiche di azione sociale.

I sindacati troveranno un modo per rinnovare le pratiche sindacali, invertire l’attuale tendenza, reinventarsi, estendere il loro ambito d’azione e garantire protezione e rappresentanza alla “nuova forza lavoro instabile” dell’economia digitale.

Lo scenario non è uniforme in tutti i Paesi sviluppati, vi sono profonde differenze per quanto riguarda i tassi di sindacalizzazione e i livelli di copertura contrattuale, anche gli sviluppi possono intersecarsi nelle realtà specifiche di ciascun Paese  con altre forme di azione e di rappresentanza sociale non sono affatto incompatibili con il ruolo di un sindacato che accetti di articolare meglio la propria funzione di tutela e di presenza nel mondo del lavoro e nella società, anzi aprirsi ad altre forme di azione e di rappresentanza sarà sicuramente una terapia utile ad evitare la marginalizzazione.

Energia: ARERA, mercato libero scelto 56% delle famiglie

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Se è vero che il 56% delle famiglie è passato nel 2020 al mercato libero dell’energia, è altrettanto vero che il settore è una vera e propria giungla nel quale i consumatori fanno fatica a districarsi, firmando contratti di fornitura spesso enza conoscere pienamente tariffe e condizioni applicate.
Lo afferma il Codacons, commentando i numeri sul mercato energetico diffusi oggi da Arera.
Da mesi oramai si sono affacciati sul mercato dell’energia operatori, anche piccoli, che bersagliano consumatori e imprese con offerte e promozioni le quali nascondono spesso trappole e una non reale convenienza rispetto al mercato tutelato – spiega il Codacons – Una strategia commerciale aggressiva tesa ad acquisire clientela, senza però garantire reali capacità, qualità del servizio e correttezza verso consumatori e imprese.
Per tale motivo il Codacons ha chiesto con apposita istanza ad Arera di creare un albo dei venditori che non sia un mero elenco di società fornitrici, ma un vero albo in cui si operi una selezione degli operatori virtuosi. Le caratteristiche e gli standard devono essere decisi da Arera con il supporto attivo delle associazioni dei consumatori. Diversamente, senza le garanzie di un albo funzionante ed operativo, si renderà necessario rinviare ulteriormente la fine del mercato tutelato, al fine di tutelare i consumatori che hanno necessità di garanzie precise e non possono ritrovarsi nella giungla del mercato libero senza alcun riferimento

Save the Children, i video-consigli per genitori e adulti per prevenire i rischi delle sfide estreme online sempre più frequenti anche sotto ai 10 anni

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I recenti fatti di cronaca hanno messo in evidenza i gravi rischi ai quali sono esposti i minori, spesso giovanissimi, nella loro vita social in rete, in particolare rispetto alle cosiddette sfide o challenge che sono sempre più diffuse sul web e suscitano l’interesse di un numero sempre maggiore di bambine, bambini e adolescenti spesso non consapevoli dei possibili pericoli connessi a queste pratiche.

Per questo Save the Children, l’organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro, lancia oggi sui canali social più diffusi un nuovo video incalzante e coinvolgente realizzato dal creator e youtuber Pika Palindromo, L’obiettivo è quello di raggiungere insieme, in modo diretto ed efficace, il maggior numero possibile di genitori e adulti di riferimento per invitarli a giocare un ruolo attivo e positivo con ragazze e ragazzi, bambine e bambini, per prevenire o contenere gli eventuali rischi di conseguenze deleterie.

Infatti, il ruolo di prevenzione dei genitori e degli adulti di riferimento può essere un fattore chiave se agito nel modo più opportuno. Benché la partecipazione alle sfide online non sia una consuetudine che comporta pericoli di per sé, nel caso in cui le challenge siano estreme e spingano ad atti pericolosi per dimostrare un “presunto” coraggio, mettono concretamente a rischio la salute fisica o psicologica, o l’incolumità dei protagonisti più piccoli.

Nel video, che richiama in una rapida sequenza le emozioni e i rischi tipici delle challenge estreme, Save the Children propone alcuni suggerimenti pratici per genitori e adulti di riferimento rispetto a come comportarsi con i propri figli:

  • Stabilire con loro regole precise sulla vita social, sui tempi di utilizzo e sulla condivisione
  • Supportare la gestione dei loro profili social, soprattutto all’inizio, cercando di non diventare invadenti
  • Parlare, interessarsi e verificare i contenuti con cui i bambini vengono in contatto
  • Confrontarsi con gli adolescenti e aiutarli a sviluppare senso di responsabilità e autonomia. Far capire loro che possono contare sempre sui propri genitori, anche se si sono messi nei guai.

“La rete oggi è il mio mondo, è dove sono cresciuto e ho sviluppato i miei talenti, dove ho trovato tanti stimoli e opportunità. Lì ho avuto la possibilità di incontrare tantissimi ragazzi e ragazze che come me erano pieni di curiosità e di passioni, e che avevano bisogno di conoscere il mondo e capire chi erano confrontandosi con gli altri per scoprire i propri talenti, misurarsi con le proprie paure e sentirsi accettati, sentire di far parte di qualcosa di speciale, un ingrediente fondamentale per costruire la strada del proprio futuro. Sento una forte responsabilità nel proteggere e sviluppare questa dimensione positiva, soprattutto per i navigatori più giovani o giovanissimi che possono essere esposti ai rischi più gravi.”  ha dichiarato Pika Palindromo.

Con la crisi di Covid-19 si è assistito ad un aumento delle vulnerabilità e dell’esposizione dei minori a possibili rischi online perché si è ampliata la fruizione di ambienti virtuali per rispondere a moltissimi bisogni che prima erano soddisfatti anche o prevalentemente nella dimensione fisica, ed è una tendenza che è aumentata in particolare anche per una fascia d’età prima relativamente meno esposta come quella dei bambini sotto i 10 anni.

“Non bisogna dimenticare che bambini e adolescenti sfidano se stessi e gli altri da ben prima della diffusione delle tecnologie digitali per un processo di crescita naturale, soprattutto durante l’adolescenza, per poter dimostrare a se stessi e agli altri di essere coraggiosi in situazioni pericolose e di sapersi misurare con i propri limiti, e conquistarsi così attenzione e stima dai propri coetanei. Va evidenziato però che con la diffusione dei social media la natura di queste sfide è caratterizzata da nuove dinamiche di accelerazione e amplificazione, come un pubblico potenzialmente enorme e la possibilità di ottenere subito “like” e commenti, o anche la possibilità di creare contenuti e video che possono diventare virali con rischi di emulazione molto forti. La pressione tra pari, che è il motore del meccanismo delle challenge in rete, può spingere a imitare e impressionare i propri amici offuscando la percezione dei reali rischi e delle possibili conseguenze.” ha dichiarato Antonella Inverno, Responsabile Politiche per l’Infanzia di Save the Children Italia.

“Parlare, interessarsi e prevenire sono le parole chiave per tutti i genitori e gli adulti di riferimento, con alcune importanti differenze. Infatti, se nel caso dei bambini più piccoli la pratica di verificare i contenuti a cui nostro figlio o figlia ha accesso può essere un comportamento consigliabile, facendone sempre oggetto di dialogo e come pretesto per spunti educativi, ciò potrebbe anche essere inutile e controproducente con gli adolescenti. Inutile per il moltiplicarsi di spazi, canali e luoghi virtuali a cui è possibile accedere con particolari abilità informatiche, e controproducente perché allontana e lede la privacy a cui hanno diritto ragazze e ragazzi. E’ sempre importante invece in questo caso tentare di adottare una dinamica educativa basata sulla responsabilizzazione, la progressiva autonomia e la fiducia.”

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