Il crollo della spesa delle famiglie del -10,7% nel 2020 equivale a 114 miliardi di euro di consumi bruciati in un solo anno, come effetto della crisi generata dal Covid. Lo afferma il Codacons, commentando i dati diffusi dall’Istat.
“I numeri sui consumi delle famiglie sono impietosi e confermano le più nere previsioni – spiega il presidente Carlo Rienzi – Il lockdown di marzo unitamente alle misure anti-contagio che sono proseguite per tutto il 2020, e il generale impoverimento dei nuclei familiari, hanno portato ad una drastica riduzione della spesa, al punto che ogni singola famiglia italiana lo scorso anno ha ridotto i consumi in media per 4.384 euro”.
“Di questo passo e considerato l’andamento dell’emergenza che ancora oggi causa limiti, restrizioni e divieti, per tornare ai livelli di spesa pre-Covid ci vorranno anni e anni – prosegue Rienzi – Per salvare l’economia nazionale è indispensabile quindi che il nuovo Governo adotti misure in grado di dare nuovo slancio ai consumi delle famiglie nel corso del 2021, consumi che ancora oggi risultano al palo con effetti a cascata su commercio e industria”.
Istat:consumi famiglie -10,7%, CODACONS: bruciati 113 miliardi di euro
L’evento/ Incontro tra il Ministro Patuanelli e il Direttore Generale della FAO Qu Dongyu
Il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Stefano Patuanelli, ha avuto un proficuo incontro, in modalità virtuale, con il Direttore Generale della FAO, Qu Dongyu, nel corso del quale sono state passate in rassegna le principali tematiche di comune interesse tra cui la lotta contro la fame nel mondo, soprattutto a livello infantile, lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile e redditizia che tenga sempre più conto dei rischi di cambiamento climatico e la necessità di incrementare aree verdi.
Da parte del Direttore della FAO è stato sottolineato lo stato di difficoltà del settore agricolo a causa della pandemia e si è appellato all’Italia per continuare lo storico sostegno alla sua organizzazione, appello che è stato subito accolto dal Ministro Patuanelli.
È stato inoltre menzionato l’importante ruolo che l’Italia può svolgere come Presidenza del G20 ribadendo come da parte del Governo italiano ci sia la forte volontà di proporre e sostenere iniziative e risultati concreti.
Il Ministro Patuanelli ha successivamente sottolineato come sia necessario aumentare la produttività e la redditività in chiave ecosostenibile in agricoltura e, per quanto concerne l’Italia, ha informato il Direttore Generale della FAO dell’iniziativa italiana “Agricoltura 4.0” che già oggi mette a disposizione una serie di strumenti in questo senso.
In un più ampio ambito programmatico, il Ministro Patuanelli ha proposto un programma articolato in tre sezioni: una riflessione sulla sostenibilità, declinata nelle sue dimensioni economica, sociale ed ambientale.
La sostenibilità economica richiama i problemi delle filiere, dei redditi degli agricoltori e degli altri attori rilevanti, la trasparenza dei mercati, il commercio internazionale, l’impatto economico della globalizzazione, l’impatto della rivoluzione digitale sulle filiere agro alimentari.
La sostenibilità ambientale si collega al cambiamento climatico. Occorrerà quindi affrontare i problemi dell’effetto serra, lo sviluppo dell’economia circolare, l’agricoltura di precisione e l’Intelligenza Artificiale, la tracciabilità dei prodotti alimentari, la trasformazione energetica in agricoltura, la protezione delle aree rurali, la conservazione e la valorizzazione delle biodiversità.
La sostenibilità sociale servirà ad interrogarsi sulle modalità per eliminare la povertà nelle aree rurali e la sperequazione dello sviluppo.
McDonald’s festeggia 25 anni di McDrive in Italia.
Quest’anno si festeggia il centenario della nascita del primo ristorante Drive-in al mondo, inaugurato a Kirby’s Pig Stand aperto a Dallas nel 1921, antesignano delle moderne catene di ristorazione e il venticinquesimo anniversario della nascita del primo McDrive di McDonald’s tutto italiano: il McDonald’s Roma Magliana aperto nel 1996.
Due compleanni importanti per una formula che negli ultimi mesi è tornata a farsi largo nella nostra quotidianità, sotto una veste spesso inaspettata. Dai comizi elettorali del neoeletto Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ai tamponi in auto per il Covid-19, dalla sosta per ritirare un pasto al McDrive consentita anche in zona rossa, ad originale location per matrimoni, con tanto di rinfresco in auto, come è accaduto recentemente a Treviso. Un servizio dunque tutt’altro che tramontato, che rappresenta oggi uno stile di vita e che, complice la pandemia, è diventato negli ultimi mesi parte della nostra routine quotidiana che coinvolge famiglie e giovanissimi.
I cambiamenti radicali negli stili di vita dovuti allo stato di emergenza hanno modificato anche la percezione di tempo, spazio, convivialità e l’idea stessa di sicurezza. L’automobile che nella formula del Drive gioca un “ruolo chiave” ha acquisito un nuovo significato: è diventato un luogo intermedio tra ambiente privato e spazio pubblico, un involucro ibrido tra dentro e fuori, in cui oggi ci si sente protetti come a casa e contemporaneamente liberi e liberati dal confinamento fisico grazie alla sua mobilità. Secondo un’indagine condotta da AstraRicerche (novembre 2020) la motivazione principale di chi sceglie l’automobile come unico mezzo di trasporto è per il 74% degli intervistati proprio la sicurezza.
Da qui il successo di questa formula unica che consente di usufruire di servizi/entertainment, come acquistare il proprio menu McDonald’s preferito, nella sicurezza della propria automobile, segnando una nuova abitudine di consumo. Si pensi che solo nel 2020, McDonald’s, con i suoi 389 McDrive ha servito quasi 34 milioni di auto, ossia circa 3 milioni di auto al mese. Un incremento degli ordini che sono passati dal 28% del 2019 al 41% del 2020. Sono 309 le auto che transitano in media ogni giorno, in ciascuna delle corsie dei McDrive italiani, ben 62 in più rispetto al 2019.
Distribuiti in 325 città su tutto il territorio nazionale, i McDrive italiani fanno parlare di sé non solo per gli importanti numeri che fanno registrare, ma anche per le curiose location in cui si trovano. Come il McDonald’s di Cagliari Poetto che da una parte si affaccia sulla meravigliosa spiaggia sarda e dall’altra su una riserva di fenicotteri; o il McDonald’s Marino Sull’Appia Antica, a Frattocchie, che è il primo ristorante museo del mondo, che, attraverso una pavimentazione trasparente, consente di vedere le antiche rovine della strada sottostante; o ancora lo speciale McDonald’s di Via Nomentana a Roma, costruito all’interno di un ex casolare.
Sicurezza/ Malprof 2015-2016, pubblicato il nono rapporto Inail-Regioni sulle malattie professionali
È online sul sito dell’Inail il nono rapporto del sistema di sorveglianza Malprof, che dal 2000 registra le malattie professionali rilevate dai dipartimenti di prevenzione del Servizio sanitario nazionale, classificandole secondo il settore economico e la professione in cui è stata riconosciuta l’esposizione, consentendo quindi un’analisi dei dati anche in relazione alle attività che possono aver provocato l’insorgenza della patologia.
Integrati per la prima volta i dati di Abruzzo e Calabria e della Provincia di Bolzano. In linea con le edizioni precedenti, il nuovo rapporto propone una panoramica a livello nazionale e regionale dei dati riguardanti le segnalazioni di malattie professionali raccolte e analizzate dai servizi di prevenzione delle Asl nel biennio 2015-2016, integrate per la prima volta con i dati provenienti da Abruzzo e Calabria e dalla Provincia autonoma di Bolzano, che hanno esteso il network di sistema a 16 Regioni e due Province autonome. La sintesi nazionale, in particolare, comprende 24 tabelle, riguardanti sia segnalazioni che nessi causali, mentre la seconda parte è costituita da 10 tabelle per ciascuna Regione o Provincia autonoma.
Rilevato un tasso medio di 31,8 casi ogni 100mila abitanti. A livello nazionale le segnalazioni raccolte sono 32.454 rispetto alle 32.846 del biennio 2013-2014. Si osserva, in particolare, un tasso medio di 31,8 segnalazioni di malattia ogni 100mila abitanti, in diminuzione rispetto al biennio precedente anche se rimane sostanzialmente stabile la quota per le lavoratrici (26%). Con riferimento all’età, tra le donne la classe 30-59 anni racchiude il 76% delle segnalazioni, mentre tra gli uomini si attesta al 64%.
Le malattie della pelle al primo posto tra i lavoratori più giovani. Le segnalazioni valutabili, ovvero quelle accompagnate da un corredo informativo adeguato sia per l’anamnesi lavorativa che per la diagnosi, riguardano soprattutto le malattie muscoloscheletriche, in crescita e pari al 69% nel biennio preso in considerazione, ma con una quota tra le donne che raggiunge l’87%. Tra i lavoratori over 60, le patologie dell’apparato respiratorio e i tumori hanno un peso percentuale maggiore rispetto alle altre fasce di età, mentre le malattie della pelle figurano al primo posto (31%) tra i lavoratori più giovani. Il 42% dei casi dei lavoratori stranieri riguardano Marocco, Albania e Romania. Quest’ultimo è anche il Paese che ha la maggiore percentuale tra le donne straniere (17%), pari a oltre il doppio rispetto alle altre nazioni.
Le costruzioni guidano la classifica dei settori più colpiti. La distribuzione per settore economico e sesso dei casi con nesso causale positivo, ovvero le segnalazioni valutabili per le quali è stato individuato un probabile legame causale tra attività lavorativa e malattia, è guidata dal settore delle costruzioni (22%), seguito dall’agricoltura (11%) e dalla fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, escluse macchine e impianti (6%). La quota maggiore di casi che riguardano le donne si riscontra nei settori della sanità e altri servizi sociali (14%) e in agricoltura (12%), che risulta in crescita rispetto al biennio precedente.
La ripartizione per professione. Dalla ripartizione tra le professioni emerge che per le donne quella con più segnalazioni con nesso positivo nel biennio 2015-2016 è la categoria delle artigiane e delle operaie addette alle lavorazioni alimentari, del legno, del tessile, dell’abbigliamento, delle pelli e del cuoio (14%), seguita dalla categoria delle lavoratrici agricole, zootecniche e forestali (10%) e dalle professioni legate a specifici servizi per le famiglie (10%). Le professioni specifiche per le donne del settore sanitario si attestano nel complesso al 7%. Per gli uomini, invece, le prime posizioni riguardano gli operai e artigiani dell’industria estrattiva e dell’edilizia (30%) e quelli metalmeccanici (17%).
Medici competenti e patronati le fonti principali. La fonte di provenienza delle segnalazioni vede confermato il ruolo dei medici competenti per quanto riguarda le ipoacusie e quello dei patronati per gli altri gruppi di malattia. Rispetto agli anni precedenti, inoltre, aumenta il peso dei medici di base. Le segnalazioni rilevate dalle stesse Asl superano nel biennio il 5% e derivano dalle loro attività di vigilanza, ricerca attiva o ambulatoriale. Le segnalazioni a cui è stato attribuito un nesso positivo corrispondono al 92% di quelle valutabili e all’86% di quelle ricevute complessivamente nel biennio.
Nel portale web dedicato gli strumenti per un’analisi ancora più dettagliata. Per una ricerca e selezione di informazioni più dettagliate, è possibile consultare il portale web dedicato al sistema presente sul sito dell’Inail, dove sono presenti lo strumento MalprofStat, che permette all’utente percorsi di approfondimento nella ricerca e lettura dei casi, e il datawarehouse MaProDw, per l’analisi dei casi di malattia professionale identificati dai servizi di prevenzione delle Asl nel periodo 1999-2018.
Roma/ Inchiesta sulle mascherine, tre arresti
L’argomento è di quelli ‘caldi’ sulle cronache nazionali da giorni. Operazione della Guardia di Finanza nell’ambito dell’inchiesta della procura di Roma sulle mascherine acquistate dalla Cina nella prima fase dell’emergenza coronavirus. I militari del comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito l’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali nei confronti tre indagati, a vario titolo, per frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata nonché, per due di loro anche per traffico di influenze illecite.
L’autorità giudiziaria ha, inoltre, disposto il sequestro preventivo del profitto dei reati contestati, per un importo di quasi 22 milioni di euro, a carico dei tre arrestati e di una società milanese, nei cui confronti è stata emessa la misura interdittiva del divieto di contrarre con la pubblica amministrazione. (foto di repertorio)
Coronavirus, Galli: “Con la variante inglese il solito metro e mezzo di distanziamento non basta”
Coronavirus, la variante inglese è più contagiosa e con maggiore capacità infettiva. A parlarne durante un’intervista rilasciata all’Agi, è Massimo Galli, ordinario di Malattie Infettive alla Università Statale di Milano e direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano.
Diventerà prevalente ed ha una capacità di trasmissione superiore anche del 40%.
“Probabilmente il virus va anche più lontano del solito metro e mezzo e infetta più efficacemente bambini e ragazzi anche se per fortuna non sembra più capace di ammazzare”, ha detto ancora Galli.
Castiglione della Pescaia/ Si allontana da casa, rinvenuto il cadavere in una piscina
È stata trovata morta in una piscina nei pressi della sua abitazione a Castiglione della Pescaia una donna di 76 anni di cui si erano perse le tracce.
Per la ricerca si erano mobilitate le unità dei vigili del fuoco, con l’ausilio di due unità cinofile e l’elicottero.
Ignote le cause del decesso.
Sul posto anche unità dei carabinieri e della guardia di finanza, la Croce rossa e 12 volontari Vab.
foto di repertorio
Un vino,un territorio/ Valle d’Aosta- Rayon Cave Blanc de Morgex et de La Salle

Pietro Colagiovanni*
Il territorio: in tutte le regioni italiane si produce vino, inclusa la più piccola di tutte la Valle d’Aosta. E qui ai piedi delle montagne più imponenti d’Italia una viticoltura di nicchia si arrampica sulle pendici montuose per coltivare vitigni per lo più autoctoni, numerosi e vari. La cooperativa Cave Blancd de Morgex et de La Salle, una delle più rilevanti della Val d’Aosta ha sede a Morgex, piccolo centro di 2000 abitanti nella Valle d’Aosta nordoccidentale. In epoca romana a Morgex passava la via delle Gallie, la strada fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padania alla Gallia.
Nei secoli è stato snodo militare ed oggi è un centro turistico, sia estivo che invernale considerata la sua vicinanza a rinomate e famosissime stazioni sciistiche come Courmayer. La coltivazione del vitigno autoctono prie blanc con cui è prodotto anche il vino di questa settimana è un altro motivo di interesse per questo piccolo comune posto a 900 metri sul livello del mare. Da vedere oltre ovviamente alle attrazione turistiche del comprensorio montano sono, in paese, la Tour de l’Archet e in località La Riune il Castello Pascal de La Ruine nonché diverse fortificazioni militari della zona.

Il vitigno: il Rayon è ottenuto in purezza dal vitigno autctono valdostano Prie Blanc. Di origini incerte, forse proveniente dalla Savoia, ha una lunghissima tradizione colturale su questi impervi pendii. La sua resistenza alle gelate e la sua spiccata acidità lo rendono adatto ad una coltivazione di montagna sino a 1000 metri di altitudine, quota cosiderata quasi impossibile per un vigneto tradizionale. Dà origine a vini dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, dai profumi fruttati ed erbacei e dalla freschezza significativa. E’utilizzato per produrre sia vini fermi, come è il caso nostro, sia spumanti.
Il vino: la Cave Blanc de Morgex et de La Salle è una cantina cooperativa fondata nel 1983 e riunisce circa 100 soci. I circa venti ettari di proprietà sono situati tra i 900 e i 1200 metri, ai piedi dei ghiacciai del Monte Bianco e sono incentrati nella produzione, rispettosa della tradizione, del vitigno principe della Valdigne il Priè Blanc. Il Rayon vine prodotto in modo tradizionale con un lungo batonnage in vasca e senza stabilizzazione né chiarifica. Il risultato è un vino dal colore paglierino con qualche riflesso verdolino con preponderanti profumi di frutta bianca mescolati a chiari richiami della montagna, erba e fiori alpini in particolare. Al sorso il mix fruttato minerale si ripropone ma la preponderante acidità del vitigno alla fine la fa da padrone, schiacciano un tantino l’interessante e particolare bouquet del vino. Probabilmente si tratta di un vitigno che può dare il meglio di sé nella produzione di spumanti mentre per il vino fermo pur esprimendo il territorio difficile in cui la vite veine coltivato rischia di essere subordinato alla sua spiccata freschezza. Gli abbinamenti non possono non risentire di questa notazione e quindi il Rayon si accompagna bene a piatti abbastanza carichi di grassi, come una fruttura di pesce.
Valutazione: 3,375/5
Prezzo medio: 15 euro
Rapporto qualità/prezzo: non particolarmente favorevole
* fondatore e amministratore del gruppo Terminus, giornalista, sommellier Ais
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Coronavirus: le nuove diposizioni a partire dal 6 marzo
Erano le norme anti Covid più attese, quelle presenti nel primo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, che entrerà in vigore dal 6 marzo e sarà valido fino al 6 aprile (Pasqua compresa).
Confermata la suddivisione dell’Italia in fasce colorate: bianca, gialla, arancione e rossa. E ancora:
– resta in vigore fino al prossimo 6 aprile il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino, tranne che per gli “spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”;
– stop agli spostamenti tra Regioni almeno fino al 27 marzo. Restano consentiti gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È sempre permesso il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione;
– bar e ristoranti, ma anche pub, pasticcerie, gelaterie, restano chiusi al pubblico dopo le 18. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio, fino alle 22 è permessa la ristorazione con asporto, “con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”;
– barbieri e parrucchieri: “sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell’allegato 24” in cui, a differenza del precedente provvedimento, non vengono menzionati i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere;
– cinema e teatri possono riaprire dal 27 marzo, ma solo in zona gialla, con risetto di rigorose norme di sicurezza dettagliate nel provvedimento;
– fiere, congressi, ma anche discoteche, restano chiuse anche in zona bianca, sia negli spazi aperti sia in quelli chiusi;
– i musei dal 27 marzo potranno aprire anche nei week end, non solo dal lunedì al venerdì, con una serie di condizioni, mentre a far data dal 27 marzo 2021, il sabato e i giorni festivi il servizio è assicurato a condizione che l’ingresso sia stato prenotato on line o telefonicamente con almeno un giorno di anticipo;
– le scuole di ogni ordine e grado saranno chiuse nelle zone rosse, quelle dove la circolazione del virus è più alta. La novità del Dpcm è il ricorso alla Dad per tutti non solo nella fascia rossa ma anche nelle zone ad alta incidenza di contagi con 250 positivi ogni 100mila abitanti;
– restano chiuse palestre e piscine, centri benessere e centri termali. Invece l’attività sportiva di base e l’attività motoria è permessa nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento. Sono altresì consentite le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative o terapeutiche.
Coronavirus, aumenta la curva dei decessi nelle 24ore
Continuano a salire i nuovi positivi, ma soprattutto, purtroppo, aumentano ancora i decessi nelle 24 ore.
Sono 17.083 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore (ieri ne erano stati 13.114): lo riporta il bollettino della Protezione civile.
Dallo scoppio della pandemia di coronavirus i contagi nel nostro Paese sono 2.955.434. I test effettuati, tra antigenici e molecolari, sono stati 335.983. Nelle ultime ventiquattro ore sono stati registrati 343 decessi per Covid (ieri erano 246), per un totale di 98.288 morti dall’inizio dell’emergenza sanitaria.
I guariti salgono a 2.426.150 (+10,057). I casi attualmente positivi sono invece 430.996 (+6,663).











