E’ un caso significativo dell’abilità raggiunta dai corrieri della droga nel commettere reati anche gravi. La sostanza stupefacente viaggiava su un’auto del corpo diplomatico i cui viaggiatori non possono venire perquisiti e fermati.
Con questa trovata e grazie alla complicità del segretario di un ufficio di rappresentanza di uno Stato estero, centinaia di chili di hashish, marjuana e cocaina venivano consegnati nelle piazze di spaccio di Primavalle.
Il ‘giro’ è stato scoperto dai poliziotti, che hanno sequestrato 105 chili di “fumo”, 5 di “erba” e quasi un chilo di cocaina.
Tre persone finite in manette. Nell’ordinanza di custodia cautelare disposti gli arresti domiciliari ed un divieto di dimora nel comune di Roma. (foto di repertroio)
Roma/ La droga viaggiava su un’auto diplomatica, tre persone in manette
Cronaca nazionale/ Cadavere semi carbonizzato rinvenuto in un campo
Mistero fitto intorno ad un caso di cronaca nera. Scoperta choc a Filottrano (Ancona): il cadavere semi carbonizzato di un uomo è stato rinvenuto in un campo, nella zona di Villa Santa Maria.
Sul posto si sono portati i carabinieri e due equipaggi del 118: i medici hanno potuto soltanto constatare il decesso dell’uomo, un 60enne residente in zona, trovato tra le sterpaglie della tenuta di sua proprietà.
Sono in corso gli accertamenti: non si esclude alcuna ipotesi.
foto di repertorio
Cronaca nazionale/ Dimentica di tirare il freno a mano, travolto dall’auto muore un 69enne
Una disattenzione fatale. Parcheggia l’auto in una strada in discesa e si dimentica di tirare il freno a mano. L’auto si mette in movimento e travolge il suo proprietario uccidendolo.
L’incidente è avvenuto a Valdagno (Vicenza).
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i soccorsi del personale medico del Suem, ma per il 69enne travolto dalla propria auto non c’è stato nulla da fare.
Indagano i carabinieri.
Coronavirus, lieve calo nell’ospedalizzazione
Dati in chiaroscuro quelli dell’epidemia da Coronavirus in Italia, secondo il bollettino del Ministero della Salute: i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 15.774 con 175.429 tamponi, mentre sono 507 i morti (ieri erano stati 616). Con 20.532 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 564.774, ( -5.266).
Il tasso di positività è oggi dell’8,99% (ieri era del 10,05%). Il totale delle vittime da coronavirus nel nostro Paese dall’inizio della pandemia sale a 80.326. Il totale dei casi di Covid-19 dall’inizio della pandemia in Italia è dunque di 2.319.036, di cui 1.673.936 dimessi e guariti.
Del totale dei positivi sono 538.670 quelli in isolamento domiciliare (-5.022), 23.525 ricoverati in altri reparti (-187) mentre i malati in terapia intensiva sono 2.579 (-57).
Salute/Prevenzione sanitaria, in un fact sheet Inail le misure principali di protezione dagli agenti infettivi del gruppo 3
Evidenze scientifiche dimostrano che buoni piani di prevenzione e progettazione sono misure fondamentali per evitare la diffusione degli agenti infettivi nelle strutture sanitarie. Risulta quindi quanto mai attuale un recente fact sheet curato dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit) dell’Inail, un vademecum utile per rammentare le principali misure di protezione per il rischio biologico, a vantaggio sia degli operatori sanitari sia degli utenti.
La normativa di riferimento. Le misure di sicurezza, spiega preliminarmente la scheda, debbono essere conformi alla legislazione di riferimento vigente, al decreto legislativo 81/2008 e alle sue modificazioni successive. Il decreto, recependo nell’ordinamento nazionale le Direttive Ue su igiene e sicurezza in ambiente di lavoro, ha incluso al Titolo X (protezione dai rischi derivanti da esposizione ad agenti biologici) i contenuti della Direttiva 2000/54 Ce. Qui sono classificati al gruppo 3 e 3** di rischio alcuni agenti patogeni particolarmente temibili per la salute dei lavoratori e della comunità. Tra essi, la tubercolosi, il tifo, la peste, che sono veicolabili in aria, o i virus dell’epatite B e C, l’HIV, trasmessi generalmente per via ematica.
Le azioni di prevenzione e protezione collettiva. In base alle conoscenze scientifiche disponibili e alla normativa vigente, prosegue la nota, tutte le misure di prevenzione debbono essere individuate e adottate tenendo conto delle caratteristiche peculiari degli agenti biologici, degli ambienti di lavoro e delle mansioni svolte. Per quelle di tipo collettivo, il testo del Dit, citando le norme in vigore, ricorda che è fondamentale considerarle prioritarie rispetto a quelle individuali, e su di esse si sofferma nella trattazione.
Importante l’aerazione degli ambienti di lavoro. In particolare, negli ambienti sanitari di osservazione/degenza o dove si espletano attività di assistenza medica di varia tipologia nei confronti di soggetti sospetti di infezione da agenti del gruppo 3 dovrebbero essere utilizzati spazi in depressione con ricambi d’aria idonei, per evitare la permanenza in aria dell’agente infettivo e limitarne la diffusione negli ambienti circostanti. In queste aree deve essere garantito un adeguato numero di ricambi d’aria, calcolati attraverso il ‘recovery time’. L’estrazione dell’aria va effettuata con sistemi filtranti conformi alla norma tecnica europea En 1822 ed è indispensabile il controllo periodico del rispetto dei parametri di contenimento di pressione, direzione, portata dei flussi ed efficienza dei sistemi di filtrazione dell’aria.
Attività di disinfezione e uso delle cappe. Sulle attività di disinfezione, la scheda, rinviando alla lettura del documento del Ministero della Salute prodotto per l’emergenza Ebola e citato nel testo, si sofferma sull’elaborazione da parte del Comitato Europeo di Normazione (CEN) di norme tecniche comunitarie relative all’approccio metodologico delle attività di disinfezione. Queste sono essenziali negli ambienti dedicati all’osservazione del soggetto potenzialmente infetto, e in quelli di assistenza sanitaria e terapeutica di varia tipologia. Viene richiesta, quindi, una doverosa e appropriata disinfezione delle superfici di ambienti e dispositivi medici, apparecchiature e strumenti tramite procedure di aerosolizzazione, considerate misure adeguate di protezione sanitaria. Inoltre, per i laboratori di tipo BSL3 o P3, accanto alle misure sopradescritte, si può indicare tra le misure di prevenzione e protezione di tipo collettivo l’impiego di cappe a flusso laminare, con caratteristiche e dimensioni appropriate per le attività che devono essere eseguite in laboratorio e regolarmente certificate in conformità alle norme tecniche di riferimento.
I dispositivi di protezione individuale per mani e corpo. Il fact sheet passa poi in rassegna i principali dispositivi di protezione individuale che tutelano dal rischio di esposizione agli agenti infettivi del gruppo 3, da utilizzare sulla base della valutazione del rischio. Le mani, ad esempio, vanno protette con guanti che devono essere resistenti ad abrasione, taglio, strappo e perforazione e sono generalmente realizzati in nitrile oppure in lattice e neoprene (riutilizzabili o monouso). Per quanto attiene al corpo, è necessario indossare una tuta completa monouso idrorepellente in tessuto non tessuto, con maniche, polsino e cuciture realizzate con tecnologia antipermeazione e antipenetrazione.
Gli altri dispositivi per piedi, vie respiratorie, volto e occhi. Per la protezione dei piedi è necessario adoperare sovrascarpe o calzari monouso con chiusura elastica oppure stivali in gomma. Il dispositivo più usato per la protezione delle vie respiratorie è la semimaschera filtrante, dispositivo di III categoria, che deve essere conforme alle norme tecniche. Quanto al volto, i visori o schermi facciali devono essere indossati per quelle procedure nelle quali sia necessario proteggere il volto da schizzi e/o sversamenti. Dispositivi di II o III categoria, i visori devono essere conformi alle norme tecniche. Essendo riutilizzabili, questi dispositivi necessitano di disinfezione dopo ogni utilizzo. Va quindi indicata la resistenza ai disinfettanti e la durata dei cicli di disinfezione per assicurare le adeguate proprietà ottiche.
Cronaca nazionale/ Contromano in autostrada per 40 chilometri, la fuga interrotta dall’intervento della polizia
Scene drammatiche sull’autostrada del Sole. Un 34enne vicentino è stato arrestato oggi per resistenza a pubblico ufficiale e possesso di oggetti atti a offendere dalla Polizia stradale mentre percorreva contromano l’autostrada A1 all’altezza di Calenzano (Firenze) con la sua Ford Fiesta Sw. La folle corsa è durata circa 40 km.
Quando gli agenti gli hanno intimato l’alt ha tentato di sfuggire al controllo ingranando la retromarcia. Una pattuglia della Polstrada lo ha inseguito e bloccato dopo pochi metri, speronando la sua auto. Gli agenti poi si sono avvicinati e hanno esploso alcuni colpi di pistola verso gli pneumatici della vettura, per impedire una nuova fuga.
Nessuna persona è rimasta ferita. Nell’auto sono stati trovati anche un’ascia, un coltello, una falce e attrezzatura da campeggio.
Inps/ Cessione quinto pensioni: aggiornamento tassi primo trimestre 2021
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro ha indicato i Tassi Effettivi Globali Medi (TEGM) praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari, rilevati dalla Banca d’Italia e in vigore per il periodo 1° gennaio 2021 – 31 marzo 2021.
Con il messaggio 5 gennaio 2021, n. 29, l’Istituto riporta il valore dei tassi da applicarsi nel periodo indicato per i prestiti estinguibili con cessione del quinto dello stipendio e della pensione.
Venezia/ Giovane donna muore di colpo mentre è a passeggio con il marito
Di fronte a certi fatti tristi si rimane senza parole. La vita di una28enne improvvisamente si è spezzata in Strada Nova. La giovane mamma di Sacca Fisola, secondo testimoni, si trovava in passeggiata col marito, gondoliere in Bacino Orseolo, quando ha accusato un malore, è caduta ed è stata subito portata al pronto soccorso dell’ospedale Civile.
I medici hanno provato a salvarle la vita ma non c’è stato nulla da fare.
La notizia ha scosso tutta la comunità della Giudecca.
Cronaca nazionale/ Giovane infermiera muore nel sonno
La comunità locale è ancora incredula. Un’infermiera dell’ospedale di Frosinone è morta nel sonno a soli 39 anni. Piedimonte San Germano, il comune dove viveva, e Aquino, di cui era originaria, piangono una loro figlia. La donna, sposata e madre di un bambino, lavorava nell’ospedale del capoluogo. A novembre, dopo tanti anni di precariato, era riuscita ad ottenere un contratto a tempo determinato.
A dare l’allarme sono stati i familiari ma quando i soccorsi dell’Ares 118 sono arrivati sul posto per lei non c’era oramai più nulla da fare.
Sul posto anche i carabinieri e il medico legale che ha accertato la morte per cause naturali, forse un un arresto cardiaco mentre dormiva.
foto di repertorio
Lodi/ Scomparsa da casa, ritrovato il cadavere dopo due giorni
Ora si aratterà di capire i motivi del drammatico epilogo della vicenda.
Era scomparsa da due giorni, ma le sue ricerche si sono concluse nella maniera più tragica. Una donna di 52 anni è stata trovata morta nel pomeriggio di lunedì 11 gennaio, nei pressi di una roggia a Lodi Vecchio, in provincia di Lodi. i vigili del fuoco avevano scandagliato le sponde della roggia Balzarina.
La 52enne era scomparsa da casa nella notte tra sabato 9 e domenica 10 gennaio: da allora erano scattate le sue ricerche, con la speranza, purtroppo vana, di ritrovare sana e salva la 52enne.Non sono state precisate le cause della morte.
foto di repertorio












