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Coronavirus/ USA, lascia le dosi del vaccino fuori dal frigorifero: è sabotaggio

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E’ più di un gesto sconsiderato e probabilmente le severe norme americane troveranno la giusta condanna per il folle autore.
Circa 500 dosi di vaccino distrutte per un sabotaggio. Il dipendente di un ospedale di Grafton, in Wisconsin, ha deliberatamente danneggiato quasi 500 dosi di vaccino Moderna.
Lo hanno appurato le indagini condotte dal dipartimento di polizia di Grafton, in relazione all’episodio avvenuto nell’Aurora Medical Center.
Le dosi sono state lasciate fuori dal frigorifero con il preciso intento di alterarle, poiché senza adeguato sistema refrigerante il vaccino è inutilizzabile. Il dipendente intanto è stato licenziato.

Cucina e dintorni/ ‘Take away’ la nuova moda nella gastronomia

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di Stefano Manocchio*
Aldilà dell’effetto nel titolo, continuerò a definirla ‘da asporto’: è la nuova frontiera della gastronomia, soprattutto nelle grandi città. Nata come necessità per chi non ha il tempo di cucinare, almeno nei feriali e non vuole accontentarsi di cibi precotti o surgelati, il fenomeno sta dilagando ovunque, anche grazie alla forza della logistica rispetto al passato. In India esiste da decenni ed ha un punto di forza nella velocità di consegna, numero dei pasti lavorati efficienza di tutta la filiera, dal ristorante al ‘pony express’; ma in generale in Europa inizia a funzionare bene e ad essere diffusa, con numeri alti nel settore della pizzeria, ma non solo.
E’ il mondo che cambia e la cucina si adegua come e prima di altri; con il tempo il cibo di asporto migliorerà ancora e si diffonderà ulteriormente, quindi meglio abituarsi all’idea e casomai utilizzarla come leva lavorativa o economica.
LA RICETTA DELLA SETTIMANA.Insalata di sgombri su letto di ortaggi.
Pulire lo sgombro, deviscerarlo e togliere coda e pinne, poi lavarlo e lessarlo; una volta cotto, deliscarlo togliere la pelle superiore e realizzare dei filetti; preparare un trito di carciofini, cipolla e peperone, disporlo in una ciotola e condirlo con olio ,succo di limone e sale e trito di prezzemolo e metterlo a riposare per un’ora. Una parte del preparato disporlo come base di impiattamento e poggiarvi sopra lo sgombro e coprire il tutto con altro trito di ortaggi, infine aggiungere un filo d’olio.
*giornalista appassionato di cucina

Cronaca nazionale/ Donna aggredita in strada, si cerca il colpevole

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Sul caso le indagini riveleranno particolari e movente. Aggressione in strada la scorsa notte a Corsico, comune alle porte di Milano.

I sanitari hanno dovuto soccorrere una donna di 32 anni trovata a terra con una contusione alla testa e ferite al collo e agli arti.

La giovane è stata trasportata all’ospedale San Carlo.

Sul caso indagano i carabinieri.

Busto Arsizio/ Ritrovato cadavere di una donna in un container

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Macabro ritrovamento in questo fine d’anno. Il cadavere di una donna è stato trovato dalla polizia a Busto Arsizio, in provincia di Varese. Il corpo della donna, di origine straniera, è stato rinvenuto in un container installato nell’area di un cantiere abbandonato della cittadina.

La donna, secondo le prime indagini condotte dalla squadra mobile, sarebbe vittima di un omicidio maturato all’interno di una comunità di persone senza fissa dimora e dedite al consumo di alcool e sostanze stupefacenti.

foto di repertorio

Coronavirus/ Impennata nei positivi, molti anche i deceduti

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Sono numeri preoccupanti, quelli del Coronavirus in Italia, secodo il bollettino di oggi con i dati del Ministero della Salute. I nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 23.477 con 186.004 tamponi e 555 morti. 

Con 17.421 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 569.896 ( +5.501). La percentuale di tamponi positivi risale al 12,62%.

Il totale delle vittime da coronavirus nel nostro Paese dall’inizio della pandemia sale a 74.15. Il totale dei casi di Covid-19 dall’inizio della pandemia in Italia è dunque di 2.107.166, di cui 1.463.111 dimessi e guariti.

Del totale dei positivi sono 544.190 quelli in isolamento domiciliare (+5.889), 23.151 ricoverati in altri reparti (-415) mentre i malati in terapia intensiva sono 2.555 (+27).

Economia/ Merlo (Federlogistica): “Allarme rosso” per il litorale e le spiagge italiane”

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Non è certo piacevole ottenere dalla realtà conferma di previsioni negative e catastrofali, ma forse è davvero venuto il momento che il sistema Paese assuma contezza del fatto che il litorale italiano, e non alcuni casi isolati, è oggi e sarà ancora più domani esposto a rischi di vera e propria cancellazione sia per l’innalzamento in atto del mare, sia per fenomeni meteo marini come la mareggiata che ha impattato in queste ore il golfo di Napoli. Federlogistica Conftrasporto, anche sulla base di importanti studi specifici condotti in collaborazione con Enea, aveva già due anni fa fatto scattare il segnale di allarme. E lo stesso aveva fatto più volte proprio Confcommercio Napoli.

“In occasione della presentazione dello studio nel 2019 – ricorda Luigi Merlo, Presidente di Federlogistica – avevamo evidenziato come proprio Napoli figurasse ai primi posti nella lista delle località più a rischio per l’innalzamento del mare. Cosa è stato fatto nel frattempo? Nulla! Avevamo affermato a chiare lettere che Venezia è solo il simbolo evidente di un fenomeno generalizzato. In altre parole, Venezia è la punta di un iceberg, che nell’arco di pochi anni, rischia di colpire e far finire sotto l’acqua più del 50% delle nostre coste e delle spiagge letteralmente spazzandole via”.

Contrariamente a molti paesi come l’Olanda, il Giappone, Singapore e parte degli Stati Uniti, l’Italia – denuncia Merlo – è all’anno zero nella costruzione di un progetto di resilienza marina; noi come Federlogistica Conftrasporto continueremo a batterci in prima linea per far capire come questo tema debba essere collocato in cima alla lista delle priorità del Paese e delle sue Istituzioni, e trovare spazio da subito nei progetti da presentare e finanziare con il Recovery fund.

Cronaca nazionale/ Spiegamento di forze per impedire trasgressioni alle norme anti-Covid

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a) Controlli del territorio e della rete per impedire che per il Capodanno si moltiplichino i comportamenti trasgressivi delle norme di sicurezza anti-Covid.
“Abbiamo uno spiegamento di forze dell’ordine imponente e monitoriamo Internet per impedire l’affitto di case e barche dove riunirsi”.
Lo afferma la ministra dell’Interno, Lamorgese.
Intanto oggi l’Italia è tornata in zona rossa: fino al 3 gennaio è consentito far visita ai congiunti una volta al giorno, ma solo nella stessa Regione e in due persone, eventualmente con minori di 14 anni;
b) L’indice di contagio Rt è salito da 0,90 a 0,93 nell’ultima settimana in Italia, come riportano Istituto Superiore di sanità e Ministero della Salute.

foto di repertorio

La riflessione/ L’assegno unico: sarà rivoluzione?

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Con la legge di Bilancio 2021, dal primo luglio l’assegno unico arriva nelle tasche degli italiani la misura per la prima volta diventa strutturale e renderà più equa la vita delle famiglie italiane, di certo non basta a far ripartire la natalità, ma rappresenta una vera rivoluzione ed è destinato a chi ha figli fino a 21 anni, con un importo tra i 200- 250 euro al mese. Una rivoluzione di giustizia nei confronti delle famiglie visto che crescere un figlio da 0 a 18 anni costa in media 172mila euro e che nel nostro Paese non c’è alcun sostegno alle spese ordinarie dai pannolini alle attività fisiche e culturali. La politica sullo sviluppo della famiglia si regge su quattro gambe: la conciliazione del tempo di lavoro e della famiglia, l’educazione, la cura. E i soldi. Servono politiche stabili per progettare la vita di una famiglia; dalla conciliazione famiglia- lavoro, con attenzione alla condizione della donna; con il tema educativo (scuola, adolescenza), il tema dei servizi socio-sanitari e della cura (anziani, disabilità).

L’assegno unico “figlio” discende dagli assegni familiari col pregio di riguardare tutti, non solo i dipendenti,fino ad oggi  ci sono state  solo agevolazioni mirate o e finalizzate a tempo come i bonus bebè della durata di due o tre anni o per target come le agevolazioni per le famiglie numerose selettive o a termine, ma mai strutturali. Questa dell’assegno unico è una delle poche misure che va oltre la logica del bonus ed è strutturale, votata all’unanimità da maggioranza e opposizionea differenza di quanto succedeva nel passato che sulle politiche familiari si sono sempre schierati  contro i sindacati e il mondo femminista perché sembrava allora una misura contro il lavoro femminile e rivolta ai redditi medio alti.

L’assegno unico universale ha tre scaglioni di reddito, sarà una quota fissa e, poi, una variabile in base al reddito; basso, medio e alto, agli stipendi alti una cifra simbolica per riconoscere il valore del figlio in quanto tale, come avviene negli altri Paesi europei, il ceto medio (il più bistrattato) sarà il più aiutato, sia chi ha un lavoro dipendente sia chi ha partita iva o un lavoro precario. Una misura rivoluzionaria perché per la prima volta mette i soldi nelle mani delle famiglie: dà loro fiducia e la possibilità di scegliere ,a livello culturale è una novità assoluta: perché ribadisce che il figlio è un bene comune e sottolinea la differenza tra assistenzialismo e sussidiarietà.

L’assegno unico va gestito bene, non ci sono ancora le linee guida di certo non è lo strumento che fa ripartire la natalità ma, di certo, renderà più equa la vita delle famiglie italiane. Se nel Ricovery Fund non si prevede un piano per la natalità l’Italia non andrà da nessuna parte, la natalità non riparte con l’assegno unico; altrimenti, si rischia di sopravvalutare una misura che punta all’equità.L’Amoris Letitia è stata determinante perché ha aiutato a raccontare la famiglia partendo dalle fragilità e non da un fattore identitario ideologico, che nel passato ha creato barriere e divergenze, con l’amoris Laetitia si è creato un dialogo tra tutte le forze politiche.

Alfredo Magnifico

Acqua/ La pandemia frena i comportamenti virtuosi: i piccoli gesti per continuare ad essere sostenibili senza sacrifici

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Protezione della famiglia e onestà si affermano come i valori maggiormente sposati dagli italiani dall’avvento del Covid, subito seguiti da semplicità e parsimonia. Questi i dati emersi dall’ultima ricerca di mercato realizzata da W-Mind per SodaStream Italia e finalizzata a comprendere come si sono evolute le priorità degli italiani da quando la pandemia è diventata, purtroppo, parte della nostra quotidianità. La ricerca è stata condotta su un panel di 1000 italiani che bevono acqua frizzante a casa, statisticamente rappresentativi della popolazione italiana. Dall’indagine emerge che la protezione dell’ambiente per gli italiani rimane, nonostante la pandemia, in cima alle loro preoccupazioni. Infatti, Il 36% delle famiglie italiane non acquista più prodotti o servizi con un impatto negativo sull’ambiente o sulla società e il 30% evita merci con imballaggio in plastica, se esiste un’alternativa. Inoltre, più del 50% delle famiglie italiane si aspetta che le aziende commercializzino packaging riciclabili al 100% e/o prodotti con materiali alternativi alla plastica. La sostenibilità prende quindi sempre più piede ma, complici le oggettive difficoltà del momento, alcuni comportamenti virtuosi – soprattutto quelli più legati alla sfera della spesa – sono rimasti indietro. In alcuni casi l’onda verde è stata frenata dai costi. Non tutte le abitudini green sono però più costose di quelle meno virtuose. L’acqua del sindaco è infatti assai più economica rispetto all’acqua in bottiglia, oltre a essere decisamente più “green” e rispettosa dell’ambiente. E su questo fronte gli italiani hanno ampi margini di miglioramento: il panel intervistato solo nel 25% dei casi dichiara di consumare sia acqua frizzante in bottiglia che acqua del rubinetto, il restante 75% predilige l’acqua in bottiglia. L’Italia infatti è ancora il Paese in Europa con il più alto consumo di acqua in bottiglia. Ogni singolo cittadino ne beve più di 220 litri all’anno, per un totale di circa 11 miliardi di bottiglie, di queste ben l’84% è in plastica. Tutto questo si traduce nel consumo di 5,87 milioni di barili di petrolio in un solo anno!

L’impatto ambientale è evidente. Opportunamente il Parlamento è intervenuto inserendo nella recentissima Legge di Bilancio il “bonus rubinetti” per coloro che decidono di sostituire i rubinetti vecchi e di installare sistemi di filtraggio dell’acqua potabile: questo provvedimento dovrebbe far abbandonare ogni indugio anche a coloro che non bevono l’acqua del rubinetto per timore che non sia buona e salubre come quella in bottiglia. Anche chi predilige l’acqua frizzante può fare altrettanto una scelta a basso impatto ambientale ricorrendo ai gasatori domestici. Secondo i dati di SodaStream Italia infatti dal 2008 ad oggi è stato possibile risparmiare oltre 6 miliardi di bottigliette di plastica grazie all’utilizzo del gasatore. Un piccolo e semplice gesto con grandi e concreti risultati.

Ma perché in Italia si consuma così tanta acqua in plastica monouso?

Dalla ricerca condotta da SodaStream Italia si scopre quali sono le principali cause di questo consumo di acqua in bottiglie di plastica monouso: il 28% degli intervistati non si fida della qualità dell’acqua di rubinetto e il 14% sostiene di non apprezzare il gusto dell’acqua corrente nonostante si tratti di un prodotto sottoposto a controlli stringenti e costanti. A fare particolare impressione è inoltre il dato sui millennials che, pur non avendo riserve verso il gusto dell’acqua, sono convinti per il 33% che l’acqua di rubinetto sia di scarsa qualità prediligendo quella in bottiglia. I dati però raccontano una realtà diversa: l’acqua di rubinetto viene infatti controllata più volte durante l’anno; inoltre l’acqua di rubinetto è estremamente sicura in quanto potabilizzata attraverso un processo di clorazione finalizzato ad eliminare le contaminazioni batteriche a differenza di quella in bottiglia in plastica monouso che, se esposta ad agenti esterni non idonei, può perdere qualità. Infine l’acqua corrente è evidentemente più economica e più rispettosa per l’ambiente perché non implica il consumo di energia e materie prime per la produzione di materiali per imballaggio e l’inquinamento connesso al trasporto e allo stoccaggio. L’Italia comunque non è unita su questo tema. Se ci sono intere zone che rispecchiano il sentimento di diffidenza di cui si è detto, ce ne sono altre particolarmente virtuose e con un vero animo green: al nord dove complessivamente si utilizza di più l’acqua del rubinetto troviamo in testa Friuli Venezia Giulia, Trentino e Valle d’Aosta che prediligono l’acqua di fonte per più del 50% degli intervistati e sono particolarmente attenti agli acquisti plastic free, seguiti in percentuali però meno significative da Piemonte (29%) e Liguria (26%). Al centro primeggia il Lazio (26%), seguito a poca distanza dalle altre regioni della zona. Mentre al sud ad eccezione della Calabria dove il consumo di acqua del rubinetto è al 26% come in Lazio, nelle altre regioni è ancora piuttosto marginale; nonostante ciò alcune regioni come Molise, Basilicata e Sardegna si rivelano molto sensibili agli acquisti plastic free.

Su Sodastream

SodaStream è leader mondiale nella produzione e distribuzione di sistemi di gasatura domestica di bevande, che permettono ai consumatori di trasformare in modo semplice e istantaneo la normale acqua di rubinetto in bibite gasate e acqua frizzante. I gasatori SodaStream offrono una soluzione altamente differenziata e innovativa per i consumatori di bibite gassate e acqua frizzante, in bottiglia o in lattina. I prodotti SodaStream sono ecologici, economici, promuovono salute e benessere, sono personalizzabili, divertenti e facili da usare. Inoltre, offrono convenienza e vantaggi, eliminando la necessità di trasportare le bottiglie dal supermercato a casa, di sistemarle in casa e di smistarle regolarmente una volta vuote. I prodotti Sodastream sono disponibili in oltre 80.000 punti vendita in 45 paesi in tutto il mondo. Per maggiori informazioni visita il sito www.sodastream.it

Contatti ufficio stampa green&sustainability: Mediatyche (Sara Orsenigo-Giovanni Facchini)

Benessere/ ‘Movenze al femminile’, il nuovo percorso per riscoprire il benessere dell’essere donna

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Dall’incontro tra l’arte della danza e la scienza delle frequenze sonore nasce un nuovo percorso dedicato all’universo femminile: Movenze al Femminile, dove il movimento si unisce alle vibrazioni energetiche sotto la guida di Beatrice Carbone, ballerina Solista del Teatro alla Scala di Milano, e Julia Nemes, naturopata esperta in medicina energetica e biorisonanza, ideatrici del metodo. Il percorso avrà inizio il 1° febbraio 2021 ed è prevista una Open Class di prova gratuita domenica 17 gennaio alle ore 18 su Zoom (per iscriversi all’Open Class: bit.ly/Open-Class-Movenze-al-Femminile). Quattro mesi di lavoro, a cadenza settimanale, pensati appositamente online per dedicarsi del tempo per il proprio benessere psicofisico, oggi più che mai essenziale per fronteggiare il periodo complesso in cui stiamo vivendo, caratterizzato da continui mutamenti, incertezze e, spesso, senso di solitudine e isolamento. Per gestire lo stress derivante da questo momento particolare, ma anche la frenesia quotidiana che caratterizza le nostre vite, il nuovo metodo Movenze al Femminile si pone quale risposta in grado di riportare ciascuna donna in contatto con la più autentica espressione della propria essenza femminile, attraverso una pratica di circa un’ora impostata su un movimento guidato che lavora non solo sul corpo fisico ma anche sui corpi sottili (mentale, emotivo e spirituale). Tramite una nuova e naturale gestualità originata da stimolazioni energetiche, accompagnate da Beatrice e Julia si intraprende un viaggio consapevole dentro di sé, per scoprire come femminilità e sensualità siano caratteristiche intrinseche all’essere donna; come termini quali dolcezza, emotività e sensibilità si liberino dalle connotazioni negative che rimandano a fragilità, debolezza e instabilità emozionale; come anche un gesto gentile può rivelarsi colmo di energia se eseguito con piena consapevolezza.

Non sono necessarie particolari conoscenze o forma fisica ed elasticità straordinarie. Il corso è stato pensato per tutte le donne che desiderino riscoprire la propria energia creativa, riprendere il contatto con il proprio corpo, imparare ad ascoltarne i segnali e rispettarne i tempi, per ritrovare un rinnovato equilibrio tra corpo, mente e anima e riconoscersi donna nel proprio corpo femminile. Inoltre, in questo percorso non solo si stimoleranno creatività, intuizione e soft skills individuali, come autostima, fiducia in se stesse e resistenza allo stress, ma si potrà raggiungere anche un miglioramento delle relazioni, con lo sviluppo di empatia, altruismo e leadership, grazie a una nuova pratica di benessere capace di agire sui nostri centri fisici, culla delle nostre emozioni. Due gli elementi chiave di ciascuna lezione: il Movimento Consapevole, studiato a partire dall’eleganza e dalla compostezza della danza, per dare delicatamente forma alla propria femminilità, e la Vibrazione Sonora sottoforma di frequenze, una tipologia di biorisonanza che agisce a livello cellulare per armonizzare la propria energia e, di conseguenza, riequilibrare mente, corpo e spirito.

«Durante la creazione dei movimenti per le piccole coreografie proposte a lezione – afferma Beatrice Carbone – non si eseguono passi di danza o posizioni accademiche codificate; si dà corpo, invece, ai gesti del cuore, si esprimono emozioni. Le coreografie nascono proprio dall’emozione specifica sulla quale stiamo lavorando con Julia e le ragazze connesse online, in quel momento preciso, dal vivo. È allora che i movimenti si creano come da soli e sanno arrivare al cuore di ogni donna, anche attraverso lo schermo, affinché poi ciascuna li possa fare veramente e profondamente propri».

Ad ogni incontro si approfondirà quindi una stimolazione differente, in un percorso evolutivo finalizzato a trasformare e potenziare l’energia dei corpi sottili attraverso il movimento del corpo fisico, per sbloccare le emozioni legate alla sfera intima della femminilità e della sensualità, che troppo spesso si ignorano o si trascurano. Questo, grazie anche alla consapevolezza focalizzata, che userà la mente per potenziare il movimento e lasciarsi penetrare da emozioni positive creatrici di nuovi stati di coscienza, mentre si lasciano andare i nodi che ostacolano il flusso della propria energia ottimale. Dai mantra indiani ai suoni di guarigione tibetani – approfondisce Julia Nemes –, dai canti sciamanici ai suoni aborigeni, il potere del suono è sempre stato utilizzato per la guarigione. Infatti, come ricorda il dott. Antonio Morandi, “ogni parte del nostro corpo ha una propria frequenza di risonanza che corrisponde allo stato di salute: quando la frequenza si desintonizza abbiamo la malattia”.

Secondo gli studi e le ricerche del dott. Masaru Emoto la struttura molecolare dell’acqua cambia per influenza dei campi elettromagnetici circostanti, in positivo quando è sottoposta a vibrazioni alte (emozioni e intenzioni positive), mentre in negativo quando è sottoposta a vibrazioni basse (più basse di quelle organiche), perdendo coerenza energetica. Se consideriamo che il corpo umano è costituito per il 75% da acqua, appare subito evidente come le vibrazioni – che possono essere trasmesse in molti modi, anche solo con semplici suoni o parole – siano in grado di armonizzare sia elementi fisici, sia fattori emotivi e mentali».

Il corso online è composto da lezioni di movimento, una a settimana di sessanta minuti ciascuna – disponibili on demand dal lunedì e per tutta la settimana fino alla lezione successiva -, e pratiche settimanali di riflessione volte a creare un dialogo con sé e il gruppo attorno alle tematiche affrontate a lezione, oltre a masterclass di approfondimento nel corso dell’anno. Si sviluppa in un primo trimestre incentrato innanzitutto sul risveglio della femminilità, ispirata al modello universalmente riconosciuto di Audrey Hepburn, che lavora su ciascun “centro”, mentale, causale, emotivo e fisico, e sulla conoscenza del proprio corpo; quindi, si va ad approfondire la sensualità suggerita da un’altra icona assoluta, quale Marilyn Monroe, sviluppando il movimento per ogni centro vitale: mente, cuore, plesso solare e bacino. L’ultima fase del corso agisce, poi, sull’integrazione e la sinergia di quanto appreso nei primi due mesi, al fine di trovare la propria personale risposta. È, poi, possibile proseguire la pratica con un quarto mese di approfondimento, volto a esplorare femminilità e sensualità appartenenti a diverse culture, a completamento del percorso. Per informazioni su modalità di iscrizione, frequenza e costi visitare il sito internet www.movenzealfemminile.it o scrivere a [email protected]. Per iscriversi all’Open Class gratuita del 17 gennaio: bit.ly/Open-Class-Movenze-al-Femminile.

Biografie

Beatrice Carbone è ballerina Solista del Teatro alla Scala di Milano. Figlia d’arte, inizia a studiare danza con la madre, Iride Sauri, già Prima Ballerina al Teatro La Fenice di Venezia, mentre il padre Giuseppe Carbone vanta una lunga carriera come Direttore del Ballo in molti grandi teatri in Italia e all’estero. Dopo una formazione alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala, dove si diploma brillantemente in soli tre anni, entra subito a far parte del Corpo di ballo scaligero e inizia ad interpretare importanti ruoli che la portano, a soli ventun anni ad essere promossa Solista dall’allora direttrice Elisabetta Terabust. Vince numerosi premi come giovane promessa della danza italiana e, nella sua brillante carriera, affronta tutti i più importanti titoli del repertorio classico e le creazioni dei più grandi coreografi contemporanei. Tra i suoi partner sulla scena troviamo grandi nomi del balletto internazionale, come Roberto Bolle, Maximiliano Guerra e Massimo Murru, ed è spesso ospite in spettacoli e gala di prestigio in importanti teatri internazionali, oltre a trasmissioni televisive. Inoltre, per un anno è Solista ospite al Ballet du Capitole di Toulouse. Negli ultimi anni al suo ruolo di danzatrice affianca anche quello di insegnante ed è, inoltre, impegnata nella promozione di giovani stelle della danza in eventi di prestigio e nell’organizzazione di spettacoli coreutici. Grazie all’incontro con Julia Nemes, Beatrice decide, quindi, di mettere la sua esperienza di oltre 25 anni di palcoscenico al servizio di nuovi progetti di alto livello creativo e impatto sociale. Da qui nasce Movenze al Femminile.

Julia Nemes è naturopata, specializzata in medicina energetica e biorisonanza. Diplomata alla scuola di Naturopatia di Riza, ha quindi studiato Master Energy Dynamics e Holosets Technologies all’Institute for Harmonic Resonance Technology con il dott. Richard Bartlett. Pratica Raja Yoga dal 1998 e dal 2004 è istruttrice di meditazione. Da diversi anni utilizza tecnologie di biorisonanza e si occupa della formazione in medicina energetica per professionisti e privati. Ideatrice del percorso Health Empowerment e del metodo Matrici Quantiche, Julia ama esplorare le nuove frontiere della medicina naturale e condividere pratiche e strumenti utili per l’evoluzione della vita. Dal suo incontro con Beatrice Carbone, nasce l’idea di unire l’eleganza del movimento al potere energetico delle frequenze, incontro che ha dato vita al nuovo metodo Movenze al Femminile.