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Cronaca nazionale/ In escursione con la famiglia, muore una 40enne

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FOTO DI REPERTORIO

Una vacanza finita in tragedia.

Una donna trevigiana di 40 anni, ha perso la vita ieri durante un’escursione in Valle Aurina.

La donna, che si trovava in villeggiatura con suo marito e i due figli, durante un’escursione verso il lago di Gries ha proseguito da sola. Quando nel tardo pomeriggio non ha fatto rientro è scattato l’allarme. Solo in tarda serata la salma è stata avvistata e recuperata dall’elicottero dell’Aiut Alpin in un canalone a circa 2.400 metri di quota

 La tragedia si è verificata a San Pietro, in Valle Aurina.

La donna, madre di due figli, è morta dopo una caduta di diversi metri. 

(foto di repertorio)

Poesia/ “La casa sotto le stelle” di Valeria Faillaci

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La chiarezza delle “cose” sta nella luce. L’arte, la poesia in quanto tali non sono espressione di una norma morale, piuttosto equivalgono ad un atto di donazione che l’artista esterna, mettendo a disposizione di tutti la propria esperienza. Valeria Faillaci vuole farci cogliere il senso dell’eterno, dell’amore. Ci vuole fare accostare ai suoi principi, vuole farci scavare dentro di noi, attraverso il simbolo, attraverso le sue metafore e i suoi pennelli interiori, che attingono colori da una matrice esterna a questo mondo… decisamente divina!
Quella di Valeria può considerarsi anche un’indagine psicologica, uno scandaglio interiore, un viaggio non dal presente nel passato, ma nell’attualizzazione del proprio vissuto interiore. È un dialogo che la poetessa fa con la propria vita, non solo quella vissuta nella propria gabbia corporea, ma anche quella vissuta in altre dimensioni. Noi possiamo ascoltare e rivedere, in questo dialogo conoscitivo, la ragione che dà spiegazione ai sentimenti in una fusione a tratti psicanalitica e simbolica. Valeria ha suddiviso, la raccolta poetica, “La casa sotto le stelle”, in tre parti, inserendo per prima una pubblicazione che, Fabio Furnari (Terre Sommerse) curò personalmente alla fine degli anni ’80, quando si accorse della luminosità della sua anima. Proprio la poesia, volutamente senza titolo, tratta dalla prima raccolta “Voci di altri luoghi”, tratteggia la fisionomia interiore dell’artista, altro non è che l’immagine di chi chiede giustizia per ciò che la propria anima ha affrontato, nel cammino delle esistenze. Un’anima non “personale” ma l’anima del mondo.
Cristo
lava i piedi
ai suoi persecutori
anche tu
potresti
lavare tutta una vita …
La seconda parte comprende delle poesie dal 1995 al 2005 “Come una lettera d’amore”. Sono gli anni dei cambiamenti, della sofferenza e delle perdite, ma anche gli anni della consapevolezza, della conoscenza di sé:
Ho sognato
una musica
che era un quadro
che era una poesia
che ero io.
L’ultima parte, invece, riguarda il periodo dal 2007 al 2019. È il ritrovarsi, il cercare se stessa attraverso il passato. Valeria volge sempre il suo sguardo verso il passato, è da lì che prende la maggiore ispirazione, la nostalgia per ciò che è stato. Attraverso il passato ci mette in guardia sul futuro, cogliendo, in anticipo, i tempi che verranno.
Mezzogiorno
solitudini d’ombre
sciolgono al tempo
trecce di destino
su lunghi orizzonti
di cera.
Bambina
volge l’anima
l’erta del cielo
col cerchio giocando
sui prati
in dolce meraviglia
Commentare ed esternare la propria visione rispetto all’opera artistica, di una persona che si conosce negli aspetti più intimi e personali non è cosa facile. Si rischia di perdere la rotta, di confonderne i ruoli. Ma nel caso del poeta, nel caso della poesia non ci si può mai sbagliare. La poesia ci detta la via, non è il poeta a parlare ma è la sua diretta connessione con la parte più alta, quella che nell’albero della vita della Cabala si definisce il punto più alto Keter, contrapposto a Malkuth. Il poeta è solo un tramite, un utile mezzo, e per noi che godiamo delle sue ispirazioni, delle sue intuizioni è un piacere raccoglierne il respiro. Il respiro dell’anima!
Biografia
Valeria Faillaci, poetessa, scrittrice, pittrice. E’ stata iniziata al suo percorso artistico pittorico e poetico dal compositore contemporaneo Giacinto Scelsi, luce e guida della sua ricerca. I primi lavori in ambito poetico risalgono al 1988, anno in cui pubblica un primo foglio di poesie dal titolo Voci di altri luoghi e avvia una propria ricerca sperimentale di creazione figurativa. Segue Il ricordo di Sara – Storia di una vita antica – romanzo breve pubblicato nel 2004 (Ed. Terre Sommerse). Nel 2010 pubblica la raccolta di poesie La palma e il minotauro (Ed. Terre Sommerse) nella quale sono inseriti alcuni suoi disegni. Nel 2013 pubblica il CD di musica e poesia Forma Muta (Ed. Terre Sommerse) con le musiche di Franco Di Luca e Birgit Cicha (soprano) e le poesie di Fabio Furnari, Niccolò Carosi e Valeria Faillaci. Nel 2014 pubblica un racconto dal titolo Piccola storia di un delirio (Ed. Terre Sommerse). Dal 1998 è fondatrice insieme a Fabio Furnari dell’Associazione Terre Sommerse dalla quale nascerà subito dopo l’omonima Casa Editrice e Discografica. Per la stessa Terre Sommerse è inoltre fondatrice e curatrice della rivista trimestrale di arte e cultura Corus Cafè e del semestrale I Quaderni di Corus sui quali ha pubblicato numerosi articoli. L’impulso derivatole dal Maestro Scelsi già dagli anni 80, la indirizza alla pittura che intuisce come visione associata al suono e alla parola. L’espressione pittorica si manifesta con forza a partire dal 2013 quale frutto della sua maturazione artistica. Negli anni partecipa con i suoi testi poetici a numerose manifestazioni artistiche. Nel 2012 porta in scena, insieme a Fabio Furnari e Niccolò Carosi, sulle musiche dal vivo di Franco di Luca e Birgit Chica, presso la libreria Bibli e la Fonderia delle Arti di Roma, lo spettacolo di musica e poesia dal titolo Forma Muta dal quale viene poi pubblicato l’omonimo CD.
Nel 2016 presenta la sua prima mostra personale dal titolo “Ho sognato una musica che era un quadro che era una poesia che ero io” presso la galleria Art G.A.P. in Trastevere, a cura di Naid Danesh per Ars Veritas. La mostra, accompagnata da una video proiezione su base musicale, è concepita sull’interazione di pittura e poesia, dove anche il testo poetico viene esposto accanto alle opere pittoriche. Nello stesso anno la personale viene rappresentata anche presso il Chiostro della Chiesa di S.Pietro a Piazza Armerina. Nel 2017 partecipa alla collettiva “Dall’iperrealismo alla realtà” a cura di Cleofe Ferrari con la presentazione di Giorgio Grasso, presso l’Hotel San Remo a Roma.

Bologna/ Fiera, il sindaco Merola indica tre donne per il nuovo consiglio d’amministrazione

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Dal Comune di Bologna riceviamo e pubblichiamo

Il Sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha partecipato questa mattina all’assemblea dei soci di BolognaFiere, convocata per l’approvazione del bilancio 2019. Nel corso dell’assemblea sono state anche presentate, e votate dai soci, le candidature per il nuovo consiglio di amministrazione. Il Sindaco ha indicato Patrizia Gabellini e Maurizia Migliori in rappresentanza del Comune di Bologna (14,707% del capitale di BolognaFiere) e Mariangela Conti in rappresentanza della Città Metropolitana di Bologna (11,287% del capitale). Tre donne che hanno ottenuto, come i nomi proposti dagli altri soci, il consenso unanime dell’assemblea. Patrizia Gabellini è docente di Urbanistica al Politecnico di Milano ed è stata assessore all’Urbanistica nella giunta Merola durante il mandato 2011-2016. Maurizia Migliori è avvocato ed è specializzata nel campo della tutela del diritto alla salute. Mariangela Conti è una professionista, commercialista e revisore contabile con ampia esperienza nell’attività di consulenza per imprese, enti, associazioni. Il Sindaco, per il Comune di Bologna, ha indicato infine Roberto Fiore nel collegio dei revisori dei conti

“Voglio esprimere – dichiara il Sindaco – il mio sincero ringraziamento alle tre consigliere uscenti per il lavoro svolto con passione e competenza. Sono certo che la stessa qualità d’impegno caratterizzerà le nuove consigliere alle quali va il mio augurio di buon lavoro. L’assemblea ha approvato oggi gli eccellenti risultati del bilancio 2019: le sfide vinte nel recente passato e il posizionamento della nostra Fiera sui mercati nazionale e internazionali sono il solido presupposto per affrontare, con lo stesso spirito, le sfide imposte dall’emergenza sanitaria e per realizzare gli importanti piani di sviluppo già programmati”.

Rifiuti e discariche abusive, la bonifica aree contaminate è un problema ambientale nazionale ed europeo

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FOTO DI REPERTORIO

“L’identificazione e la bonifica delle aree contaminate costituiscono oggi un problema ambientale di prioritaria importanza, sia a livello nazionale, sia a livello europeo” ha sottolineato il Colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, assessore all’Ambiente e all’energia della Regione Calabria aprendo il Convegno online “Caratterizzazione, Progettazione ed Esecuzione di interventi di risanamento ambientale e discariche abusive: aspetti giuridici e tecnici”, organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi, in collaborazione con l’Ordine dei Geologi della Regione Calabria, il 25 giugno dalle ore 10 alle 12.30.

“Le prime gravi manifestazioni di inquinamento delle matrici acqua e suolo, – prosegue – negli anni Settanta, hanno portato in luce una crescente coscienza sociale del problema. Oggi è evidente come la qualità dell’ambiente sia precondizione per la salute fisica dei suoi abitanti, non solo umani. È giunto il tempo di considerare anche nell’azione amministrativa di ogni giorno l’ecosistema quale unità indivisibile e tutelarlo, quale risorsa, anche economica”. Il dipartimento dell’ambiente e territorio della Regione Calabria ha così illustrato la situazione delle bonifiche e le prospettive alla luce del piano vigente delle bonifiche e da ultimo è stato esaminato il caso studio della Piana di Lamezia nell’ambito dei valori di fondo nella caratterizzazione ambientale. “La Calabria vuole vivere i suoi territori” conclude l’Assessore De Caprio: “Il nostro impegno è quello di affiancare i Comuni in questo percorso, programmando al meglio interventi e risorse”.
Tra gli argomenti affrontati in modalità telematica: lo smaltimento illecito di rifiuti, spesso pericolosi; la lotta alle discariche abusive su tutto il territorio nazionale; la messa in sicurezza e la bonifica dei siti inquinati; il risanamento ambientale di aree particolarmente degradate. Al centro dell’incontro anche il ruolo, le funzioni e la gestione degli appalti nelle gare di lavori pubblici di cui ha parlato l’esponente dell’Anac, Filippo Romano. Tra i partecipanti, il Generale di Brigata dei Carabinieri, Giuseppe Vadalà, Commissario straordinario per la bonifica delle discariche abusive.

“La mia adesione nasce dalla condivisione delle finalità dell’evento ovvero lo spirito di promuovere il valore del risanamento del territorio e del recupero ambientale che è poi quello che ci indirizza per la nostra missione di bonifica delle discariche abusive” afferma il Generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà, Commissario Straordinario per la Bonifica delle Discariche Abusive. “L’obiettivo del nostro incontro oggi è quello di poter comunicare, divulgare e ribadire il concetto che ‘fare sistema è l’arma vincente per il Paese’ – sottolinea – ringrazio il Consiglio Nazionale dei Geologi per il valido sostegno che ci sta dando nei lavori per la messa in sicurezza e bonifica delle discariche in infrazione specialmente nelle fasi di caratterizzazione e progettazione degli interventi. Infatti, ho voluto fin da subito stipulare un protocollo con il CNG al fine di poter porre la professionalità dei geologi come riferimento delle dinamiche attuative della nostra missione, la compartecipazione a questi eventi tecnici nasce anche dalla viva collaborazione che abbiamo instaurato con il Consiglio Nazionale” conclude il Commissario Straordinario Bonifica Discariche Abusive.
La grande quantità di rifiuti che produciamo ogni giorno può essere trasformata in risorsa: è questa la frontiera dell’economia circolare. “Il risanamento e il recupero delle aree inquinate consentono di ripensare il territorio portando le scelte urbanistiche verso il riuso, la rigenerazione del costruito, riducendo in tal senso il consumo di suolo” spiega Arcangelo Francesco Violo, Segretario del Consiglio Nazionale dei Geologi. “Il recupero di aree inquinate diventa un intervento di interesse pubblico – continua – che porta con sé la riqualificazione di aree che altrimenti sarebbero destinate all’abbandono ed al degrado, con le relative conseguenze anche dal punto di vista sociale. “Per raggiungere l’obiettivo di realizzare le bonifiche con tecniche adeguate, è necessario dare un ruolo chiave alle specializzazioni tecniche che operano in un settore che vede nella multidisciplinarietà un arricchimento culturale. In questo quadro, i geologi svolgono un ruolo fondamentale poiché sono dei professionisti tecnici capaci di leggere il territorio nella sua evoluzione ed interezza e sanno, quindi, proporre soluzioni concrete per trasformare la gestione delle bonifiche ambientali da mera passività ad opportunità di crescita. A tal fine bisogna progettare un modello di sviluppo, basato su un piano straordinario di interventi utili e sostenibili, di cui le bonifiche ambientali devono far parte integrante, superando le rigidità strutturali di un sistema che ha impedito un adeguato sviluppo agli investimenti pubblici e privati” conclude Violo.
(foto di repertorio)

Consiglio Nazionale dei Geologi – Ufficio stampa

Vino/ Emergenza Covid, 50 milioni di euro per la distillazione

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Una prima tranche di 50 milioni di euro: è il budget che sarà a disposizione dei produttori di vino per la distillazione di vini generici, mirata a smaltire un po’ di scorte che rischiano di rimanere in cantina a causa dell’impatto del Covid.
Sono risorse che arrivano da quanto non si è potuto o non si è riusciti a spendere dalle altre misure come la promozione, la ristrutturazione e così via.

Adesso è arrivato il via libera della Conferenza Stato Regioni al decreto delle Politiche Agricole.

foto di repertorio

Migranti, 28 positivi al Covid-19 sulla Moby Zazà

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Sono in quarantena su una nave in rada nei pressi delle coste siciliane.
Sono 28 i migranti, salvati in acque internazionali dalla nave Sea Watch e imbarcati sulla nave-quarantena Moby Zazà che è in rada a Porto Empedocle (Agrigento), che sono risultati positivi al Covid-19.
I tamponi rino-faringei sui 209 extracomunitari presenti sulla Moby Zazà erano stati effettuati nella mattinata di ieri.

E in meno di 24 ore è arrivato l’esito.

Coronavirus, Crisanti: “Il virus non sparirà durante l’estate”

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Una dichiarazione che sicuramente farà sollevare polemiche e tesi contrarie.

“Non possiamo aspettarci che Sars Cov2 sparisca come la Sars, nel giro di un’estate, perché ci sono milioni di contagiati in tutti e cinque i continenti. È soltanto diventato meno probabile infettarsi in Italia in questo preciso momento ed è un effetto positivo del lockdown, delle mascherine e della distanza. E del caldo secco.
Ma il nostro autunno sarà come i mattatoi tedeschi adesso, dove il virus, anche ora, sta facendo danni seri”.
Lo afferma Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e virologia dell’Università di Padova, in un’intervista a Il Fatto Quotidiano.

Messico/ La terra trema: scossa di terremoto di magnitudo 7.1

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La terra ha tremato paurosamente. Strade che sembrano aprirsi ed edifici che oscillano pericolosamente. Sono le immagini che provengono dal Messico, dove un terremoto di magnitudo 7.1 ha colpito il Paese nella parte centrale e meridionale ed è stato avvertito nella capitale.
L’epicentro, secondo l’Istituto sismologico locale, è avvenuto nello Stato di Oaxaca.

Un vino, un territorio- Campania-Asprinio Santa Patena de I Borboni

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Di Pietro Colagiovanni*


Il territorio: siamo in Campania, una regione dal punto vinicolo di antichissima tradizione. Parliamo della fertile Campania felix dei Romani e proprio da lì arrivava sulla tavola dell’Imperatore il vino più pregiato dell’epoca, il Falerno. La viticoltura campana da qualche decennio ha trovato una forza propulsiva nuova. Partendo dai grandi prodotti dell’Irpinia e del beneventano(Falanghina, Fiano, Greco di Tufo, Taurasi) il movimento vitivincolo campano si è poi esteso all’intero territorio regionale facendosi forza della riscoperta di antichi vitigni autoctoni e dando vita a produzioni originali e di elevata qualità. Oggi parliamo di una di queste produzioni centrate su vitigni autoctoni, espressione di un territorio, della sua cultura davvero un terroir originale. Parliamo dell’Asprinio di Aversa un vitigno ed un vino carico di storia, di tradizione, di amore per la vite e i suoi prodotti.Pubblicità

La cantina I Borboni ha sede a Lusciano, comune di 15.000 abitanti in provincia di Caserta, sino al 1946 aggregato al viciniore comune di Aversa. Siamo nel cuore della produzione dell’Asprinio, in quell’agro aversano, parte della terra di lavoro in cui i prodotti della terra sono da sempre abbondanti e pregiati.

Aversa è conosciuta per il vino Asprinio ma anche per la sua eccellente mozzarella di bufala. Ed è una zona carica di storia, a partire dal’Impero romano. Aversa è stata la prima contea normanna d’Italia e dal 1053 è sede vescovile. A Lusciano rilevante è il Palazzo Ducale Donnorso, edificato nel XIV secolo dall’omonima nobile famiglia napoletana. La cantina I Borboni della famiglia Numeroso sin dagli inizi del 900 attivi nella coltivazione della vite e a partire dagli anni 80 impegnata con successo nel recupero dell’Asprinio, un vitigno autoctono dalla coltivazione molto particolare che stava rischiando l’estinzione.


Il vitigno: l’Asprinio, vitigno a bacca bianca è originario della zona di Aversa ed si hanno sue notizie sin dall’antichità. Viene coltivato anche in Basilicata e Puglia ma è Aversa, come sostenne Louis Pierrefeu, cantiniere di corte di Roberto d’Angiò, il posto ideale per la sua coltivazione. La particolarità che ha dato notorietà internazionale all’Asprinio è il metodo di allevamento. La vite di Asprinio è una vita maritata perché si appoggia ai pioppi e raggiunge anche 15 metri di altezza. Il metodo di allevamento è chiamato Alberata Aversana e le immagini delle lunghe scale utilizzate per la sua coltivazione e vendemmia aggiungono grande fascino e suggestione a questo vitigno. Il vino da Asprinio è un vino leggero molto fresco. E’ un’uva ideale per la spumantizzazione, e l’Asprinio è anche conosciuto come lo spumante del Sud.


Il vino: l’Asprinio Santa Patena 2016 fermenta in acciaio inox e riposa per 12 mesi in vasche d’acciaio sulle fecce fini. Di colore dorato, esprime profumi predominanti di agrumi, di erbe aromatiche, di frutta gialla con qualche nota balsamica sullo sfondo. Al sorso la freschezza è la sua nota dominante, ma non prevaricante. E’ un vino vivace e gradevole, con personalità e identità, in cui si sente la forza di una storia antica, di un lavoro intenso e difficile. Un autoctono in tutto e per tutto quindi, espressione reale di un territorio. Ideale per accompagnare antipasti di pesce è davvero eccellente (la morte sua, si potrebbe dire) con il crudo di pesce.


Valutazione: 4/5
Prezzo medio: 20 euro
Rapporto qualità/prezzo: corretto

*fondatore del gruppo Terminus, comunicatore, sommellier Ais

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Casalpusterlengo, alunno si presenta all’esame con la pistola e chiede la promozione

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Un fatto che potrebbe sembrare surreale, ma estremamnete grave che per fortuna non ha avuto conseguenze tragiche.
“Scusatemi per questo gesto, ma dovete promuovermi”. Un ragazzo di 18 anni si è presentato davanti alla commissione nel giorno del suo orale dell’esame di maturità, impugnando la vecchia pistola del nonno. L’episodio, raccontato dal Corriere della Sera, è avvenuto all’Itis Cesaris di Casalpusterlengo, nel Lodigiano, in una delle prime zone rosse scattate per via del coronavirus.
Il ragazzo avrebbe puntato l’arma prima contro la presidente di commissione e poi, a turno, verso ognuno dei componenti del collegio. Una docente interna, professoressa di chimica, avrebbe però prontamente preso possesso della pistola, allertando immediatamente le forze dell’ordine.
Dopodiché il 18enne avrebbe aspettato con calma l‘arrivo dei carabinieri e di un’ambulanza, che lo ha portato nel vicino ospedale di Codogno.