Importante blitz a Roma per smantellare un corposo traffico di stupefacenti. Prendevano le ordinazioni dalla loro base di San Basilio e consegnavano la droga a domicilio. Una struttura per ricevere ordini telefonici di cocaina, di cui poi curavano la consegna in tutta Roma tramite pony express reclutati, in prevalenza, tra i clienti in difficoltà economiche.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno smantellato una banda di pusher eseguendo dalla mattinata dal 18 giugno, sette misure di custodia cautelare (3 in carcere e 4 ai domiciliari).
Roma/ Centrale della droga a San Basilio, 7 arresti
Comune di Campobasso: aperti 5 bandi di concorso
L’Amministrazione comunale di Campobasso rende noto che sono indetti cinque bandi di concorso per:
– n. 2 posti di “Istruttore Direttivo Vigilanza Urbana” (cat. D1);Pubblicità
– n. 2 posti di “Funzionario Farmacista” (cat. D1);
– n. 2 posti di “Autista Scuolabus e Mezzi Complessi” (cat B3);
– n. 3 posti di “Istruttore Direttivo Contabile” (cat. D1);
– n. 4 posti di “Istruttore Direttivo Tecnico” (cat. D1)
Scadenza presentazione domande: 17 luglio 2020.
Per consultare gli avvisi e scaricare la modulistica, si può accedere alla sezione concorsi del sito web del comune di Campobasso, all’indirizzo: Comune di Campobasso
Lavoro/ UnipolSai: assunzioni di diplomati e laureati
Il gruppo UnipolSai, leader in Italia nel ramo danni, in particolare nell’RCAuto, ma anche nel ramo Vita, assumerà diplomati e laureati da inserire presso le circa 3.000 agenzie assicurative e le oltre 5.700 subagenzie distribuite su tutto il territorio nazionale.Gli Addetti Commerciali rappresentano la figura maggiormente richiesta dal gruppo. Essi dovranno sviluppare la clientela anche attraverso attività di telemarketing, seguire la gestione dei clienti già acquisiti secondo i criteri e i target aziendali e assicurare il raggiungimento degli obiettivi di budget definiti.
UnipolSai ricerca anche Assuntori Rischi Auto, che dovranno gestire e sviluppare i rapporti con clienti e brokers, gestire il portafoglio Auto, offrire assistenza tecnico-assuntiva Auto, emettere polizze; Addetti Gestione Tecnica Amministrativa, che dovranno elaborare, analizzare e controllare le esposizioni sui portafogli rami danni, controllare le polizze, gestire la documentazione; costruire e controllare i profili di portafoglio, aggiornare e gestire la rubrica rami; Esperti Qualità Prodotti Pre-Post Produzione, i quali dovranno esaminare i prodotti, i processi di sviluppo/produzione e i sistemi per determinare gli eventuali miglioramenti da apportare, analizzare i rischi prodotto ed individuare le certificazioni/omologazioni necessarie etc. Inoltre la compagnia offre… continua a leggere
Finanza sostenibile, definiti indicatori ambientali per investimenti green
Proseguono gli incontri del gruppo di lavoro sulla finanza sostenibile, presieduto dal capo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente, Pier Luigi Petrillo, e composto dai consiglieri economici Leonardo Becchetti e Pierluigi Morone, dai rappresentanti di Consob, Banca d’Italia, Banca Nazionale del Lavoro, Intesa San Paolo,Gruppo Cassa Centrale – Credito Cooperativo Italiano, Ente Nazionale per il Microcredito, ICCREA e Cassa depositi e prestiti.
In particolare, nell’incontro odierno il gruppo ha definito gli indicatori ambientali necessari per selezionare gli investimenti green da finanziare in via prioritaria, costruendo un vero e proprio sistema di ‘ranking ambientale’ valido per le imprese che chiedono finanziamenti alle banche e per i progetti da finanziare.
“Passo dopo passo – ha commentato il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa – stiamo lavorando per implementare la finanza verde, incentivando le iniziative che marciano in direzione della sostenibilità ambientale”.
Nei prossimi giorni, il gruppo di lavoro definirà il percorso di sperimentazione degli indicatori ambientali che, a regime, serviranno a fornire graduatorie di sostenibilità al mondo delle imprese e degli investimenti.
STOP ALLA BUROCRAZIA/ Le ipocrisie che rendono impossibile la semplificazione
L’opinione pubblica associa l’immagine dell’impiegato pubblico al nullafacente e ai furbetti del cartellino, risultato? le cose vanno male è tutta colpa della burocrazia! Il burocrate è diventato la rappresentazione del male assoluto, colui che boicotta i buoni propositi dei governanti, e a complica la vita dei cittadini.
Semplificare i procedimenti e ridurre il peso della burocrazia è diventato l’obiettivo primario di tutte le forze politiche, i vari presidenti del Consiglio, da Cavour in poi, lo hanno sempre considerato la madre di tutte le riforme, ma ogni legge, decreto, norma vede al proprio interno centinaia di rinvii a leggi preesistenti o a provvedimenti attuativi, destinati ad allungare i tempi di realizzazione e a vanificare l’efficacia economica.
Le criticità esistenti non sono addebitabili solo al ruolo svolto dai funzionari pubblici, ma anche e soprattutto alle derive giustizialiste che hanno connotato gli orientamenti della maggioranza delle forze politiche italiane dagli anni ’90 a questa parte, e che hanno falsato il corretto rapporto tra le istituzioni e i cittadini.
Si è diffuso il pregiudizio che nei procedimenti di affidamento appalti e forniture alle pubbliche amministrazioni e nelle pratiche che riguardano i singoli cittadini, le imprese che partecipano a gare, e i funzionari che gestiscono le procedure siano potenziali delinquenti in combutta tra loro per aggirare le regole dell’amministrazione.
Questa deriva ha prodotto la proliferazione di atti per accertare i requisiti di concorrenti e beneficiari e moltiplicato le modalità di controllo che porta al dirottamento di risorse verso apparati dedicati al controllo degli adempimenti, a discapito di operatività, accrescendo numericamente professionalità con formazione giuridica con utilizzo di magistrati, a discapito di personale tecnico per la progettualità e la valutazione economica dei risultati.
I dirigenti si chiudono a riccio con comportamenti prudenziali nel rendere operative le scelte di spesa, causa il rischio contestazioni e potenziali danni erariali per i reati di abuso di ufficio. Questi timori hanno moltiplicato comportamenti opportunistici nei partecipanti alle gare volti ad attivare contenziosi e alzare il potere contrattuale nei confronti della pubblica amministrazione e dei concorrenti.
In realtà, come riportano gli organi di coordinamento e di rappresentanza della magistratura, tutto questo non ha ridotto i livelli di corruzione, anzi la lotta alla corruzione è diventata fonte di potere e di incarichi, sono aumentate indagini e rinvii a giudizio, specie sul reato d’abuso di ufficio, tutti o quasi sfocianti in proscioglimenti e assoluzioni.
Mentre sono inesistenti procedure verso funzionari responsabili di aver ritardato l’attuazione dei provvedimenti di spesa con il rischio di dover restituire risorse non utilizzate dei fondi europei.
Due innovazioni potevano essere introdotte per semplificare i procedimenti amministrativi e migliorare la qualità dei servizi; non richiedere ai cittadini informazioni già in possesso delle amministrazioni, e coinvolgere gli utenti nella valutazione dei servizi.
La creazione di Anac, (Autorità nazionale anticorruzione) con la nomina di un famoso magistrato alla guida, è l’ultimo prodotto di questa cultura politica, attivata col varo del nuovo Codice degli appalti, ha sublimato; proroga dei servizi appaltati e ritardo dei sistemi informativi.
Deriva giustizialista, intreccio tra politica e correnti della magistratura, uso della giustizia finalizzato a distruggere la reputazione di avversari politici, portano alle vicende che hanno coinvolto il Procuratore Palamara.
La classe dirigente preferisce rifugiarsi in proclami che annunciano risultati prima di averli ottenuti, salvo poi attribuire responsabilità dei fallimenti all’ottusità dei burocrati.
I ritardi dovuti alla mancata erogazione dei prestiti alle imprese, inseriti nei recenti provvedimenti, sono dovuti alla scelta politica di non introdurre la penalità verso i funzionari delle banche nell’erogazione di prestiti a imprese in sofferenza.
I provvedimenti sull’erogazione di sostegni al reddito sono frutto di decisioni governative di disperdere risorse su miriadi di interventi, che hanno semi-collassato l’INPS.
Per attivare una semplificazione dei procedimenti amministrativi è necessario ribaltare radicalmente la filosofia che ha ispirato le riforme degli anni trascorsi, nell’ottica di una valorizzazione dei risultati economici dell’operato dei dirigenti e dei funzionari pubblici, del potenziamento delle risorse umane dedicate a questo scopo, del coinvolgimento degli utenti nella valutazione dei servizi.
E’ noto, però, che nell’attuale maggioranza di governo si annidano le principali forze che hanno cavalcato la deriva giustizialista beneficiandone in termini di rendita politica per cui dubito che questo cambio di passo, avvenga con l’attuale Governo.
Negli USA il coronavirus ha fatto più vittime della Prima guerra mondiale
E’ preoccupante il bilancio dell’epidemia da coronavirus nel mondo.
I numeri più alti in assoluto come contagio restano quelli degli Usa, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati 24mila nuovi positivi; e i media, in base agli ultimi dati forniti dalla Johns Hopkins University, scrivono che la pandemia ha fatto più vittime statunitensi della Prima guerra mondiale.
Ma la situazione peggiore nel breve periodo è quella del Brasile, con 1.338 nuovi morti nelle ultime 24 ore, portando a 45.241 il totale dei decessi. Lo ha reso noto il ministero della Sanità brasiliano, aggiornando a 923.189 il totale delle persone contagiate, 37.278 in più rispetto a ieri. Si tratta dell’aumento di positivi più alto in un solo giorno dall’esplosione della pandemia nel Paese tre mesi fa, ha sottolineato il Ministero della Sanità diffondendo il bollettino quotidiano.
In Svezia le vittime diventano 5mila, mentre in Germania è stato individuato un nuovo focolaio all’interno di un mattatoio in Nordreno-Vesftalia, con 400 dipendenti positivi.
Intanto a Pechino è stato cancellato oltre il 60% dei voli commerciali ed è salito il livello di allerta dopo una nuova ondata di contagi.
E nel mondo i casi totali salgono a 8.163.940, con 443.685 morti, sempre secondo i dati della Johns Hopkins University.
Coronavirus, peggiora il dato di contagiati e deceduti nelle 24 ore
Potrebbe essere definito un peggioramento, che comunque non è segnale di qualcosa e potrebbe rimanere fenomeno isolato. Torna a salire il dato giornaliero dei contagi da coronavirus in Italia, con un incremento di 329 casi rispetto a ieri, quando si era registrata una crescita di 210.
Il dato della Protezione civile dice che sono 5 le regioni ad aumento zero: Puglia, Umbria, Valle d’Aosta, Calabria e Basilicata, più la Provincia autonoma di Bolzano.
Il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 237.828, compresi deceduti e guariti, con un incremento rispetto a ieri di 329 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 23.925 ( – 644).
Tra gli attualmente positivi, 163 sono in cura presso le terapie intensive ( – 14). Sono 3.113 le persone ricoverate con sintomi, ( – 188) , mentre 20.649 persone (-442) , sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto a ieri i deceduti sono 43 e portano il totale a 34.448.
Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 179.455, con un incremento di 929 persone rispetto a ieri.
Pubblicata l’informativa periodica “Attività Internazionale” del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti
Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato l’informativa periodica “Attività Internazionale”, una ricognizione sulle misure economiche adottate in ambito europeo ed internazionale in risposta alla crisi Covid 19. Tra le iniziative della Commissione Europea analizzate, la proposta di modifica del bilancio UE 2020 per destinare già da quest’anno 11,5 miliardi di euro per il rilancio economico soprattutto nei paesi più colpiti, l’avvio di nuove consultazioni con le parti sociali sulle modalità per garantire salari minimi equi a tutti i lavoratori europei e l’annuncio del progetto per il Solvency Support Instrument, un nuovo strumento che soddisferà le esigenze di ricapitalizzazione delle imprese europee in salute, ma a rischio per le gravi difficoltà di solvibilità dovute alla crisi. Le stime della Commissione basate sui dati aziendali suggeriscono che le necessità di sostegno alla solvibilità potrebbero ammontare nella regione a 720 miliardi di euro solo per il 2020, ma sarebbero anche più alte se le misure di lockdown dovessero rimanere in vigore per un periodo maggiore o nel caso di una seconda ondata pandemica, e in uno scenario di stress in cui il PIL si contrae del 15.5%, le necessità salirebbero a 1.200 miliardi.
Focus sull’economia blu: con un fatturato di 750 miliardi di euro nel 2018, gode di buona salute con un numero di occupati che nel 2018 ha raggiunto i cinque milioni, ed una crescita dell’11,6 % rispetto all’anno precedente, trainata principalmente dal turismo costiero. Nonostante le gravi ripercussioni della pandemia di coronavirus sul turismo costiero e marino, della pesca e dell’acquacoltura, nell’insieme l’economia blu è potenzialmente in grado di dare un enorme contributo alla ripresa in senso ecologico, la cosiddetta “ripresa verde”. L’UE, leader mondiale per la tecnologia energetica oceanica, si avvia infatti a produrre fino al 35% della sua energia elettrica da fonti offshore entro il 2050.
La Banca Centrale Europea ha quasi raddoppiato la dotazione del PEPP con altri 600 miliardi e una proroga fino a giugno 2021. Il piano pandemico di acquisto titoli arriva così a 1.350 miliardi che serviranno a sostenere la ripresa e a garantire migliori condizioni di finanziamento per l’economia reale, ma anche per le imprese e le famiglie.
Prospettive globali estremamente incerte quelle delineate nel nuovo rapporto OCSE sulle previsioni di crescita, che prevedono per l’Italia una caduta del PIL fino al -14%, con una ripresa del 5,3% nel 2021, nello scenario di una nuova ondata di contagi e conseguenti nuove chiusure, e una contrazione dell’11,3% con un rimbalzo di +7,7% per l’anno prossimo, nel caso in cui un nuovo lockdown non fosse necessario. Sulla stessa linea le recenti previsioni rese note dalla Banca mondiale che vedono un PIL in calo nel 90% dei paesi e il rischio di estrema povertà per milioni di persone in tutto il mondo. Nel 2020, il PIL mondiale potrebbe diminuire del 5,2% con una ripresa del 4,2% nel 2021, mentre per il commercio la contrazione prevista è del 13%. Secondo la Banca mondiale, la flessione per l’Eurozona sarebbe la peggiore tra le economie avanzate con un -9,1% e una parziale ripresa del 4,5% nel 2021.
L’informativa si conclude con un’analisi del sondaggio svolto da OnPay in base al quale il 61% delle PMI è pienamente soddisfatto della gamma di servizi offerti dai commercialisti e la maggior parte definirebbe il proprio commercialista un “consulente fidato”.Il sondaggio mostra anche che le buste paga, attivi e passivi, proiezioni finanziarie, flussi di cassa, consulenza aziendale sono funzioni chiave che i proprietari delle PMI vogliono dai propri commercialisti. Un numero significativo di PMI si aspetta inoltre dal proprio commercialista consulenze sui software, sui benefici per i dipendenti e risorse umane. L’83% delle PMI invece chiede al proprio commercialista anche consulenze in ambito tecnologico.
Nell’ultima sezione un calendario di conferenze via web delle più importanti istituzioni e associazioni del settore economico-fiscale sui temi di stretta attualità.
Coronavirus/ La Commissione europea stanzia 2,4 miliardi di euro per i vaccini
Notizie in breve sull’epidemia da coronavirus
a) La UE ‘investe’ risorse ingenti sui vaccini anti-Covid.
Infatti la Commissione europea ha deciso di stanziare 2,4 miliardi di euro per garantire una produzione di vaccini adeguata a coprire le necessità dell’UE
b) Intanto L’Italia presenterà a settembre il suo Recovery plan, annuncia il premier Conte alla Camera
c) Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria sospende le scarcerazioni dei detenuti con gravi patologie legate all’emergenza sanitaria
Covid-19, i contagi sul lavoro denunciati all’Inail sono 47mila. Online le schede regionali
Le denunce di infortunio sul lavoro da nuovo Coronavirus pervenute all’Inail alla data del 31 maggio sono 47.022, 3.623 in più rispetto al monitoraggio precedente del 15 maggio. I casi mortali sono 208 (+37), pari a circa il 40% del totale dei decessi sul lavoro denunciati all’Istituto nel periodo preso in esame e concentrati soprattutto nei mesi di marzo (40%) e aprile (56%). A rilevarlo è il quarto report nazionale elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Inail, che rispetto ai precedenti si arricchisce di un approfondimento a livello territoriale, con la predisposizione di 21 schede relative ai casi registrati nelle 19 regioni italiane e nelle due province autonome di Trento e Bolzano, che saranno aggiornate con cadenza mensile.
La Lombardia si conferma la regione più colpita. Più della metà delle denunce (55,8%) e quasi sei casi mortali su 10 (58,7%) ricadono nel Nord-Ovest. La Lombardia, in particolare, si conferma la regione più colpita, con il 35,5% delle denunce di contagio sul lavoro e il 45,2% dei decessi. Il 30,4% delle 16.700 infezioni denunciate nel territorio lombardo riguardano la provincia di Milano, ma il primato negativo dei casi mortali, con 25 decessi, è della provincia di Bergamo.
La maggioranza dei casi nel settore della sanità e assistenza sociale. Il settore della Sanità e assistenza sociale – che comprende ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche, policlinici universitari, residenze per anziani e disabili – registra, insieme agli organismi pubblici preposti alla sanità, l’81,6% delle denunce (e il 39,3% dei casi mortali). Seguono i servizi di vigilanza, pulizia, call center, il settore manifatturiero (industria alimentare, chimica e farmaceutica), le attività di alloggio e ristorazione e il commercio.
Più vittime tra infermieri e medici. L’analisi per professione evidenzia la categoria dei tecnici della salute come quella più coinvolta da contagi, con il 41,3% delle denunce complessive, circa l’84% delle quali relative a infermieri. Seguono gli operatori socio-sanitari (21,5%), i medici (11,0%), gli operatori socio-assistenziali (8,3%) e il personale non qualificato nei servizi sanitari, come ausiliari, portantini e barellieri (4,8%). Circa la metà dei decessi riguarda il personale sanitario e socio-assistenziale. Le categorie più colpite sono quelle dei tecnici della salute (il 66% sono infermieri), con il 14,2% dei casi mortali codificati, e dei medici (13,2%).
Sette morti su 10 nella fascia di età 50-64 anni. Il 71,7% dei contagiati sono donne e il 28,3% uomini, ma il rapporto tra i generi si inverte nei casi mortali. I decessi degli uomini, infatti, sono pari all’82,7% del totale. L’età media dei lavoratori che hanno contratto il virus è di 47 anni per entrambi i sessi, ma sale a 59 anni (57 per le donne e 59 per gli uomini) per i casi mortali. Il 71,2% dei decessi è concentrato nella fascia di età 50-64 anni, seguita da quella over 64 anni (18,3%). La quota dei lavoratori stranieri è pari al 15,6% del totale delle denunce e al 10,1% dei decessi.











