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Olanda/ Vivono nove anni in cantina in attesa della fine del mondo

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Una storia incredibile, quasi da fantascienza, ma vera. Chiusi nello scantinato della loro fattoria per nove anni, senza contatti con il mondo esterno, aspettando la fine del mondo: è vissuta così una famiglia olandese, in una località isolata del centro del Paese, finché qualche giorno fa il figlio più grande, venticinquenne, non ha lasciato l’abitazione ed è comparso nel pub del villaggio più vicino raccontando confusamente i dettagli della vicenda su cui la polizia sta ora indagando.

Diversi media olandesi riportano la storia che piano piano viene alla luce dopo che la polizia è andata a perquisire la fattoria di Ruinerwold.
Nella casa, che un bosco isolava da altre abitazioni, gli agenti hanno scoperto una scala nascosta dietro a una credenza che conduceva allo scantinato nel quale hanno trovato un uomo allettato a causa di un ictus e i suoi sei figli, di età compresa tra i 18 e i 25 anni, non registrati all’anagrafe.

Trovato morto l’escursionista scomparso sul monte Pasubio

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Ennesima tragedia della montagna.

E’ stato trovato morto stamattina in un dirupo vicino alla 45esima galleria l’escursionista ravennate disperso da ieri sera sulla Strada delle 52 Gallerie sul monte Pasubio. L’uomo è precipitato per 120 metri, morendo probabilmente sul colpo. Le ricerche, dopo l’allarme scattato ieri, erano ripartite all’alba, anche con l’ausilio di un elicottero; in azione soccorso alpino, vigili del fuoco e carabinieri).
Attorno alle 9, all’uscita della 43a galleria, sono stati individuati due bastoncini e un orologio e una squadra che stava seguendo un vecchissimo sentiero di guerra che passa sotto i canali ha trovato sulla verticale il corpo senza vita dell’uomo, precipitato per 120 metri.

Milano/ Auto contro autobus, un ferito grave

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FOTO DI REPERTORIO

Brutto incidente a Milano, tra un’auto e un bus dell’Atm. Sei i feriti: 5 persone (che erano tutte sull’auto) e il conducente del mezzo, che era senza passeggeri.
Una donna è stata trasportata in prognosi riservata al Policlinico. Un’altra donna e i suoi due bambini di 5 e 6 anni, sono stati trasportati dal 118 in codice giallo al San Carlo, e un uomo di 54 ha rifiutato il trasporto.
Ricoverato anche l’autista del bus. FOTO DI REPERTORIO

World Food Day/ la violenza si conferma come proncipale fattore scatenante di crisi alimentari

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Questa tendenza, iniziata nel 2016, è confermata: la violenza è ormai diventata il principale fattore scatenante delle crisi alimentari. Nel 2018 c’erano 113 milioni di persone in situazione di crisi alimentare, quindi ai livelli 3 (stadio dal quale si richiede un intervento d’emergenza), 4 e 5 dei 5 previsti dalla classificazione internazionale. Di questi, 74 milioni vivono in 21 paesi in conflitto. Yemen, Rep. Democratica del Congo e Afghanistan guidano, con 40 milioni di persone in urgente bisogno di aiuti alimentari, le principali crisi alimentari del mondo.

Più attenzione alle tensioni sul controllo del territorio o dell’acqua.
Mentre siamo ben consapevoli degli effetti immediati delle violenze sulla sicurezza nutrizionale della popolazione (che si traducono in spostamenti di massa, perdite di raccolti, distruzione dei mercati, strade e infrastrutture idriche) si parla sempre meno o poco del legame tra guerra e fame in senso inverso. È urgente sviluppare meccanismi di allerta subitanea per documentare casi in cui la conflittualità sulle risorse produttive o su quelle risorse naturali possa arriva innescare o aggravare guerre. Da Azione contro la Fame questo lo vediamo quotidianamente in regioni come il Sahel o l’Africa orientale e per questo insistiamo sulla necessità di affrontare i nessi tra conflitti e la fame con un’adeguata risposta di emergenza ma soprattutto preventiva.

Ostacoli agli aiuti: attacchi e norme antiterrorismo
Negli ultimi anni, gli aiuti umanitari sono stati oggetto di frequenti attacchi da parte dei gruppi armati. Solo nel 2018 sono stati registrati 310 atti di violenza contro il personale umanitario. Ciò contravviene ai principi fondamentali del diritto umanitario internazionale: negare l’accesso agli aiuti in aree come la Nigeria settentrionale implica condannare la fame a milioni di persone ed è un altro modo di usare la fame come arma di guerra. Su un altro fronte, le nuove regole antiterrorismo che gli enti donatori e i governi mettono in atto in contesti come la Nigeria, la Siria o il Sud Sudan stanno di fatto comportando importanti limitazioni agli aiuti. Le difficoltà nello svolgimento di transazioni finanziarie in alcuni paesi per chi lì deve operare, le limitazioni sui tipi di beni che possono essere forniti o persino la richiesta degli elenchi di beneficiari (una misura che si scontra direttamente col principio di neutralità dell’aiuto umanitario, basato sulle esigenze) potrebbe avere un impatto a breve termine, aumentando così la fame nelle zone di conflitto. Azione Contro la Fame, insieme ad altre organizzazioni internazionali, sta richiedendo l’allentamento di norme di questo tipo in determinati contesti.

Trasformare in realtà la Risoluzione 2417 dell’ONU
A un anno e mezzo dall’approvazione unanime della Risoluzione n. 2417 delle Nazioni Unite su fame e conflitti, è urgente sviluppare dei meccanismi per metterla davvero in pratica. “Abbiamo bisogno di meccanismi di informazione che possano portare prontamente all’attenzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite” dice Simone Garroni, Direttore Generale di Azione contro la Fame in Italia “tanto gli indicatori che evidenziano il momento in cui una situazione di insicurezza alimentare è sul punto di poter innescare un conflitto, quanto le prove dell’uso della fame come arma di guerra lì dove vivono le popolazioni, dove i campi agricoli vengono bruciati o dove pozzi, stalle o mercati vengono bombardati. Dobbiamo anche garantire dei meccanismi sanzionatori che siano efficaci e proporzionati a questo tipo di pratiche “.

A Leonessa (RI) la Club House dell’Unione Club Amici, acquistata con i fondi di beneficienza offerti dai club della Federazione e da centinaia di campeggiatori

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A distanza di due anni dal sisma che ha colpito i territori di Lazio, Marche ed Umbria, a seguito di diverse difficoltà burocratiche, nella giornata di ieri, alla presenza del sindaco, Gianluca Gizzi, dell’assessore, Eva Rauco, da Isernia, del presidente nazionale dell’Unione Club Amici, Ivan Perriera, da Cassino, del presidente per il Lazio e centro Sud, Benedetto Sinagoga, da Civitanova Marche, di quello del Centro Italia, Maria Pepi, il presidente del Rieti Camper Club, Giampiero Spadoni e di tantissimi presidenti dei club delle regioni limitrofe, si è svolta la cerimonia di consegna della Club House che avrà l’obiettivo di accogliere i turisti che sosteranno nella ridente cittadina di Leonessa, potendo utilizzare le colonnine di carico, scarico e corrente elettrica, acquistate sempre con gli stessi fondi raccolti.
Il presidente Perriera, durante il suo discorso introduttivo, ha raccontato le varie fasi di realizzazione, ringraziando pubblicamente la precedente Amministrazione per l’impegno ed il lavoro di realizzazione della Casetta in legno, di dimensioni 10 m. x 5, senza il quale non sarebbe stato possibile poter effettuare la cerimonia in essere oltre, ovviamente, a dimostrare gratitudine per l’attuale Giunta che ne porterà a termine i lavori.

La gestione dalla Club House è stata affidata al Rieti Camper Club, per conto dell’Unione Club Amici e alla Pro Loco che, come concordato con la presidente, Maria Casula, verrà utilizzata anche per incontri turistico/culturali per la promozione del territorio.
Il sindaco, Gianluca Gizzi, ha sottolineato che la nuova amministrazione si è trovata ad essere coinvolta nella realizzazione di un progetto portato avanti dai suoi predecessori, a dimostrazione che il turismo è uno di quei settori nei quali non possono che esserci progetti bipartisan e che tutti devono vedere unità di intenti per il bene dell’intera comunità.

Una volta installata la colonnina di Carico e Scarico, già in possesso del Comune, l’Unione Club Amici proporrà alla nuova Giunta, di entrare a far parte del circuito nazionale “Comune Amico del Turismo Itinerante” iniziativa promossa dalla stessa Federazione di campeggiatori, in modo da tornare a Leonessa per l’inaugurazione dell’area sosta camper e per la cerimonia di adesione all’importante progetto.
Arrivederci, quindi, a Leonessa!

Manovra, Bellanova: “No a nuove tasse per agricoltori con azzeramento irpef agricola”

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L’agricoltura è tornata nell’agenda economica da protagonista e ha avuto l’attenzione che merita, pur in un contesto di risorse limitate. Abbiamo mantenuto l’impegno di non aumentare le tasse agli agricoltori. Per questo sono soddisfatta dell’azzeramento Irpef per chi vive di agricoltura, che significa quasi 200 milioni di euro che lasciamo alle imprese per investire. Non ci saranno aumenti sull’imposta di registro e, come era già confermato con il Ministro Gualtieri, le agevolazioni per il gasolio agricolo non subiscono tagli”.

Così la Ministra delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova sulla manovra di bilancio.

Milano/ Studentessa straniera violentata fuori da una discoteca

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Milano- FOTO DI REPERTORIO

Non si ferma la spirale di violenza ai danni delle donne. L’ultimo caso riguarda una studentessa sudamericana, da poco residente a Milano, che sarebbe stata aggredita e violentata all’esterno di una famosa discoteca del centro.
Secondo il racconto fatto alla polizia, la ragazza avrebbe trascorso la serata nel locale, dove avrebbe conosciuto un uomo.
Una volta uscita, l’aggressore l’avrebbe raggiunta e costretta a subire abusi tra le auto parcheggiate.

Centro Protesi Inail, attivata l’officina ortopedica nella filiale di Lamezia Terme

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 Ha preso il via in questi giorni l’attività dell’officina ortopedica nella filiale di Lamezia Terme del Centro Protesi Inail, inaugurata lo scorso anno dall’Istituto per garantire anche nel Sud del Paese la possibilità di usufruire di prestazioni riabilitative e protesiche altamente qualificate.

Le prestazioni erogate in regime tecnico-ambulatoriale. L’attivazione dell’officina ortopedica, in particolare, consentirà di erogare agli infortunati sul lavoro e alle persone con disabilità congenita o acquisita di natura traumatica, vascolare o oncologica, una serie di prestazioni in regime tecnico-ambulatoriale: prime forniture e rinnovi di plantari predisposti e su misura, di calzature predisposte, di ortesi predisposte per arto inferiore e superiore, di protesi di arto superiore estetiche e cinematiche; prime forniture di protezioni in silicone per amputazioni falangee; rinnovi di protesi di arto inferiore transtibiali e transfemorali, con tecnologia tradizionale; riparazioni di protesi per amputazioni transtibiali e transfemorali e di protesi di arto superiore estetiche e cinematiche.

Il trattamento inizia con la prima visita dell’équipe multidisciplinare. Per tutti i livelli di amputazione il trattamento protesico inizia con la prima visita tecnico-sanitaria con colloquio psicosociale, effettuata da un’équipe multidisciplinare formata da un ingegnere, un tecnico ortopedico, un medico, un infermiere, un assistente sociale e uno psicologo. Per ogni persona l’équipe elabora un progetto protesico-riabilitativo personalizzato, in cui sono indicati il presidio ortopedico più idoneo e i tempi di realizzazione del trattamento. I presidi sono caratterizzati da elevata personalizzazione, tecniche di costruzione all’avanguardia e materiali innovativi, in grado di ridurne il peso e migliorarne il comfort.

Nel punto di assistenza ausili un servizio di consulenza specialistica. La filiale di Lamezia Terme del Centro Protesi Inail comprende anche un punto di assistenza ausili che offre un servizio di consulenza specialistica, personalizzazione e fornitura di ausili informatici e domotici e di dispositivi per la mobilità – come carrozzine, verticalizzatori, handbike e carrozzine sportive – e per la cura e igiene della persona.

  • Protesi e riabilitazione, inaugurato il nuovo Polo integrato di Lamezia TermeLa struttura, ubicata all’interno della Fondazione Mediterranea Terina onlus, è frutto del protocollo d’intesa sottoscritto tra Inail e Regione Calabria e impiegherà complessivamente 110 operatori, tra professionalità sanitarie, tecniche e amministrative, per la presa in carico degli infortunati sul lavoro, dei tecnopatici e degli assistiti del Servizio sanitario regionale

In Italia l’economia sommersa vale 192 miliardi

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Dall’ultimo rapporto Istat sui dati del 2017 viene fuori che l’economia non osservata (cioè quella legata ad attività criminali e a lavoro irregolare) è un vero e proprio tesoro sommerso che vale 211 miliardi di euro, con un più 1,5% sull’anno precedente e il 12,1% del Pil e precisamente (erano 207,7 nel 2016), l’economia sommersa ammonta a poco meno di 192 miliardi di euro mentre le attività illegali a circa 19 miliardi.

Nel 2017 le unità di lavoro irregolari sono 3 milioni 700 mila, in crescita di 25 mila unità rispetto al 2016. L’aumento della componente non regolare (+0,7% rispetto al 2016) segna la ripresa di un fenomeno che nel 2016 si era attenuato (-0,7% rispetto al 2015).

Nel rapporto Istat si può notare, anche, un dato allo stesso tempo interessante e preoccupante: il 41,7% dell’economia sommersa fa riferimento a uno specifico settore, quello del commercio.

Il valore aggiunto generato dall’impiego di lavoro irregolare costituisce la seconda componente in termini di peso sul totale, attestandosi nel 2017 al 37,3% (-0,5 punti percentuali rispetto al 2016), l’Istat evidenzia una tendenza al calo del peso di questa componente dal 2014, quando si è registrato un valore pari a 38,2%.

In particolare, emergono dal rapporto Istat come più problematici i settori del commercio all’ingrosso e al dettaglio, di quello dei trasporti e del magazzinaggio, delle attività di alloggio e della ristorazione.

L’incidenza delle altre componenti dell’economia sommersa (mance, fitti in nero e integrazione domanda-offerta) si attesta al 7,6%, rimanendo sostanzialmente stabile rispetto al 2016. Il peso delle attività illegali invece presenta un andamento crescente dal 2014.In particolare, aumenta di 0,3 punti percentuali rispetto al 2016, portandosi nel 2017 al 9,0%.

L’incidenza del lavoro irregolare, è più elevata nel settore dei servizi (16,8%) e raggiunge livelli particolarmente elevati nel comparto degli altri servizi alle persone (47,7%) dove la domanda di prestazione lavorative non regolari da parte delle famiglie è rilevante.

Molto significativa risulta la presenza di lavoratori irregolari anche in agricoltura (18,4%), nelle costruzioni (17,0%) e nel commercio, trasporti, alloggio e ristorazione (15,8%).

In termini assoluti, nel comparto del commercio e quello degli altri servizi alle persone sono impiegate il 61% del totale delle unità di lavoro non regolari (il 63,9% delle Unità lavorative dipendenti e il 54,1% delle Unità lavorative indipendenti).

Nell’industria la diffusione del lavoro irregolare è contenuta (7,6%), il comparto della produzione di beni alimentari e di consumo presenta il tasso di irregolarità più elevato (9,3%).

Il confronto tra settori evidenzia che in agricoltura l’incidenza del lavoro irregolare dipendente è quasi 5 volte superiore a quello del lavoro indipendente (rispettivamente 38,3% e 7,8%), mentre negli altri servizi alle imprese e nel comparto istruzione, sanità e assistenza sociale, il tasso di irregolarità degli indipendenti è oltre il doppio di quello dei dipendenti.

Alfredo Magnifico

Università di Padova: 24 assunzioni

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L’Università di Padova ha indetto 14 concorsi pubblici per 24 assunzioni a tempo indeterminato in area tecnica, area biblioteche e area socio-sanitaria. I candidati saranno chiamati a superare prove scritte, pratiche e orali sulle materie elencate nei bandi. 

Le risorse selezionate verranno inserite nelle seguenti aree dell’Ateneo.

Cat. D posizione economica D1, area tecnica:

  • n. 1 risorsa come Tecnico di laboratorio di mineralogia;
  • n. 1 risorsa col Profilo di tecnico di laboratorio per le attività di facility “plants genome editing”;
  • n. 1 risorsa come Tecnico di laboratorio specializzato nella simulazione didattica in medicina;
  • n. 1 risorsa col Profilo di tecnico per la gestione del servizio di ittioteca scientifica multiutente (“Zebrafish Facility”);
  • n. 1 risorsa come Tecnico di Laboratorio nelle aree della robotica cognitiva e della visione computazionale;
  • n. 1 risorsa come Tecnico di Laboratorio di Idrologia forestale;
  • n. 1 risorsa come Tecnico a supporto del Laboratorio di analisi economica delle imprese e del mercato dei prodotti vitivinicoli.

Cat. C posizione economica C1, area tecnica:

  • n. 1 risorsa come Tecnico di laboratorio nell’ambito dei rivelatori;
  • n. 1 risorsa col Profilo Tecnico informatico a supporto della ricerca nelle attività che utilizzano infrastrutture complesse (“Cloud Veneto” o sistemi multi GPU);
  • n. 10 risorse col Profilo tecnico informatico.

Cat. D posizione economica D1, area biblioteche:

  • n. 1 Bibliotecario.

Cat. C posizione economica C1, area biblioteche:

  • n. 2 Bibliotecari.

Cat. D posizione economica D1, area socio-sanitaria:

  • n. 1 Tecnico di Neurofisiopatologia;
  • n. 1 Profilo tecnico esperto in esecuzione ed analisi di esami ecocardiografici sia convenzionali che avanzati.

Requisiti

Ai candidati ai concorsi dell’Università di Padova si richiedono i seguenti requisiti generici:

  • età non inferiore agli anni 18;
  • cittadinanza italiana o cittadinanza di un Paese dell’UE o di una delle categorie riportate sul bando;
  • godimento dei diritti politici;
  • idoneità fisica all’impiego;
  • regolarità con le leggi sugli obblighi militari;
  • non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo;
  • non essere stati destituiti o dispensati o dichiarati decaduti o licenziati da un impiego presso una Pubblica Amministrazione.

Per i requisiti specifici e titoli di studio relativi ad ogni posizione a concorso vi rimandiamo alla lettura dei singoli bandi

Prove d’esame

I candidati ai concorsi Università di Padova saranno chiamati a superare prove scritte, pratiche e orali sulle materie elencate nei bandi. È prevista anche la valutazione dei titoli dei candida

bandi