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Slow Food offre ai viaggiatori Airbnb le sue Esperienze, alla scoperta della tradizione gastronomica più autentica

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Slow Food, attraverso la sua rete globale di Comunità locali impegnate nella difesa della biodiversità e dei metodi tradizionali e sostenibili di produzione alimentare in 160 paesi del mondo, promuove anche modalità di viaggio innovative che portano le persone nel cuore delle culture alimentari.

Sempre più spesso chi viaggia è alla ricerca di esperienze autentiche da cui imparare, che consentano uno scambio culturale profondo. Con questo obiettivo, Slow Food offre ora le Esperienze Slow Food, disponibili su Airbnb Experiences, che offrono ai viaggiatori una visione unica delle culture e delle tradizioni alimentari locali.

Le prime esperienze sono già online e, a partire da oggi, i soci, gli attivisti e le Comunità Slow Food potranno organizzare e condurre esperienze di impatto sociale, certificate da Slow Food, e avere un’opportunità unica per promuovere la loro causa e sostenere le loro attività.

Le attività legate al food and drink sono tra le esperienze Airbnb più prenotate. Le prime 50 Esperienze Slow Food ora disponibili sulla piattaforma sono state create perfettamente in linea con i princìpi di Slow Food: l’host, ovvero l’organizzatore, deve essere un membro attivo della Comunità Slow Food locale, e ogni esperienza deve essere realizzata secondo i princìpi del buono, pulito e giusto. Queste esperienze hanno il potenziale di cambiare l’approccio dei turisti al cibo locale, dando l’opportunità non solo di sostenere le realtà tradizionali e artigianali del luogo, ma anche di ricevere conoscenze da portare a casa come consumatori consapevoli. Un’occasione unica insomma per confrontarsi con la gente e scoprire la vera identità gastronomica di un territorio, lontano da stereotipi e, soprattutto, da false rivendicazioni di autenticità spesso commercializzate ai turisti, problema sempre più diffuso con la globalizzazione del sistema alimentare.

Con le Esperienze Slow Food, le Comunità da parte loro hanno ora un nuovo strumento per avvicinare le persone e attirare più sostenitori per poter continuare a lavorare a favore di un sistema alimentare più sostenibile in tutto il mondo. Per far questo, è convinzione di Slow Food che dobbiamo cambiare le nostre abitudini e le nostre scelte, e questo cambiamento di comportamento dipende dalla nostra consapevolezza e conoscenza come individui.

Con le Esperienze Slow Food su Airbnb, gli attivisti Slow Food, gli agricoltori, i casari, i pastori, i macellai, i panettieri, i viticoltori… e gli chef di tutto il mondo possono condividere la loro passione per il cibo buono, pulito e giusto e fornire ai partecipanti una migliore comprensione della storia, delle persone e della cultura dei luoghi che visitano. In una città o in un’area rurale remota, le Comunità Slow Food non solo possiedono un sapere vissuto, ma conoscono anche l’importanza della convivialità nell’offrire esperienze alimentari uniche nel loro genere. Chi gestisce un’esperienza Slow Food su Airbnb diventa al tempo stesso narratore e guida del territorio, alla scoperta delle tradizioni locali.

«Credo che questa iniziativa possa aiutare molto a rafforzare ulteriormente la nostra rete», dice Paolo di Croce, Segretario Generale di Slow Food. «Offrendo le Esperienze Slow Food sulla piattaforma Airbnb, abbiamo l’opportunità di unire le forze nell’obiettivo comune di garantire che le esperienze di viaggio rimangano autentiche e aiutino a conoscere le Comunità locali e le pratiche alimentari sostenibili».

Slow Food lavora con Airbnb offrendo esperienze di impatto sociale, cioè organizzate da realtà no-profit per far entrare in contatto i viaggiatori con una buona causa, e tutti i proventi sono destinati a Slow Food per sostenere le sue attività. Ciò significa che le persone partecipanti alle esperienze sostengono Slow Food e la sua rete.

Le esperienze Slow Food vengono presentate in contemporanea con le più numerose Airbnb Cooking Experiences – una nuova categoria lanciata oggi sulla piattaforma Airbnb, che raggruppa le esperienze culinarie proposte da famiglie e cuochi di tutto il mondo. Le esperienze Slow Food all’interno di questa nuova categoria Cooking sono per esempio ‘Walk Cook & Eat‘ in Costiera Amalfitana e ‘Let’s Rescue Food’ a Cartagena, Colombia. Ci sono già 45 esperienze Slow Food in 4 continenti tra cui scegliere, visibili digitando airbnb.com/slowfood.

Ad esempio, Donna Simmons negli Stati Uniti è impegnata nella causa del benessere per gli animali da allevamento, con il suo lavoro incentrato sul pollame. Ha un particolare interesse nel preservare il patrimonio di razze rustiche. Gli ospiti si riuniscono nel suo giardino all’inglese che si affaccia su uno stagno e su zone umide boscose; mentre osservano gli uccelli imparano a conoscere le numerose e diverse razze dei polli di Donna, il loro aspetto e i loro caratteri unici. Gli ospiti possono vedere dove riposano, dove dormono, cosa bevono, mangiano e dove le galline depongono le uova e raccogliere uova fresche. Al termine della visita, sono accolti in casa per riscaldarsi davanti al camino, preparare uno spuntino e concludere la giornata in campagna.

In Giappone, Yasuhisa Serizawa è il rappresentante di Slow Food Monte Fuji e appartiene alla quinta generazione proprietaria di Kanesa Katsuobusi Co., l’unico produttore rimasto di shio-katsuo (pesce bonito conservato sotto sale), prodotto registrato nell’Arca del Gusto. Lo shio-katsuo è la forma originale del katsuobushi (bonito secco fermentato), che è un ingrediente essenziale della cucina giapponese. Gli ospiti visitano il laboratorio dove si fanno hio-katsuo-katsuo e katsuobushi, imparano la storia e il processo di produzione, così come la cultura gastronomica giapponese “dashi”, preservata per secoli.

In Italia, Antonio Puzzi, esperto di antropologia alimentare, racconta la vera e autentica realtà del cibo di strada napoletano. Gli ospiti visitano lo storico mercato di Pignasecca dove possono acquistare prodotti tradizionalmente utilizzati nella preparazione della pizza e degustare cibo di strada nel centro storico di Napoli. Il gruppo visita una pizzeria napoletana e lì impara i segreti e le tecniche dell’impasto, interagendo con un vero maestro pizzaiolo.

Questi esempi dimostrano che dietro ogni territorio ci sono infinite storie, tradizioni gastronomiche, sapori artigianali e pratiche antiche, conservate da donne e uomini le cui identità gastronomiche si sono formate nei secoli. Slow Food ha deciso di unire le forze con Airbnb affinché i viaggiatori possano scoprire le più autentiche tradizioni alimentari, direttamente dove vivono e si esprimono.

“Il cinema dei Papi. Documenti inediti dalla filmoteca vaticana”: presentato a Ortona l’ultimo lavoro di mons. Dario Viganò

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Una sapiente e magistrale ricostruzione delle “immagini in movimento dei pontificati novecenteschi” capace di ridisegnare la particolare forma della comunicazione rappresentata da pellicole: evidente segno di un coraggioso e riuscito tentativo atto a testimoniare, anche in quest’ambito, un bell’esempio di Chiesa in uscita; ovvero di un’istituzione ben conscia dell’importanza e della utilità di adattare tecniche e linguaggi nuovi nell’approccio con i fedeli e, più in generale, con l’essere umano. E ciò, per un esempio bello e concreto di quanto sia possibile veicolare in maniera efficace ed efficiente anche la Parola di Dio. Tanto si può constatare dall’agevole lettura del testo in cui l’autore “Avvalendosi di documentazione in gran parte inedita proveniente dagli archivi della Segreteria di Stato vaticana, del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e della Gendarmeria pontificia, ripercorre e analizza la genesi e il ruolo storico della Filmoteca vaticana, avviata nel 1953 con pellicole provenienti dall’appartamento provato di Pio XII e istituita formalmente nel 1959 da Giovanni XXIII”.

Il testo, di complessive 176 pagine, si articola in due parti: la prima incentrata proprio sulla figura di Eugenio Pacelli, ovvero Papa XII, la seconda sulla figura dell’indimenticabile Papa buono. Di tutto questo si è parlato a Ortona (CH) sabato pomeriggio 23 novembre 2019 presso la suggestiva location del teatro intitolato al compositore e musicista Francesco Paolo Tosti. Evento promosso e patrocinato dai Lions Club Ortona – We Serve -, dal Comune di Ortona e dall’Unione Cattolici della Stampa italiana (UCSI).

A moderare i lavori la giornalista e presidente Ucsi Molise Rita D’Addona che, con garbo e con tatto, ha saputo condurre e tessere i numerosi interventi che si sono succeduti nelle due ore di un conviviale e fine intrattenimento culturale. Quindi, i saluti da parte di Leo Castiglione, sindaco di Ortona, di Luigi Iubatti, presidente dei Lions Club di Ortona e di don Domenico Di Salvatore, responsabile dei Beni Culturali della Diocesi di Lanciano-Ortona. A seguire il cuore della manifestazione, contraddistinta dalla presentazione ragionata dei contenuti del testo attraverso una serie di domande e risposte tra l’intervistatore, il prof. Guido Gili, prorettore vicario dell’Università degli Studi del Molise, e l’autore, Mons. Viganò, vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Un confronto mediato e meditato da esilaranti intramezzi musicali e vocali che, in omaggio al musicista Tosti, hanno permesso di apprezzare la voce del soprano Gioia Granata e del pianista Mauro D’Alfonso. La platea si è congedata dopo le conclusioni espresse da Tommaso Dragani, governatore del Distretto 108 A. Se è vero che la lettura di un libro assolve solo al primo dei suoi fini, ma che sono le interiorizzazioni e le ricadute pratiche che ne scaturiscono a tracciarne il solco della memoria, con questi intenti si esprimono i migliori auguri all’uomo e allo scrittore, Prof. Dario Viganò.

Cambiamenti Climatici / al via COP25. Al Padiglione Italiano incontri promossi dalla società civile

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Prenderà avvio il 3 dicembre il fitto programma di incontri, seminari e presentazioni che verrà realizzato presso il padiglione italiano alla Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP25), prevista a Madrid dal 2 dicembre al 13 dicembre. All’invito rivolto dal Ministero dell’Ambiente hanno risposto università, amministrazioni pubbliche, organizzazioni internazionali, società civile e il settore privato.

Nel corso delle due settimane di eventi, Il Ministero dell’Ambiente, con la partecipazione di Connect4Climate (campagna globale di comunicazione sui cambiamenti climatici in seno a Banca Mondiale), richiamerà l’attenzione sul ruolo che possono svolgere i giovani nella lotta ai cambiamenti climatici quale motore della società civile e su come rendere più resilienti ai cambiamenti climatici gli insediamenti in Africa, dando la parola a rappresentanti di rilievo per ciascuno dei due incontri nella media zone che verrà allestita nello stesso padiglione dell’Italia.

Le università Bocconi di Milano e il Politecnico di Torino organizzeranno incontri sul cambiamento climatico, l’energia e le grandi città. Per quanto riguarda le regioni, l’Abruzzo, le Marche, l’Umbria e l’Emilia Romagna hanno promosso seminari sulle strategie di adattamento e mitigazione. In occasione dei numerosi side-event messi in cantiere dalle principali agenzie delle Nazioni Unite (FAO, UNDP, WHO, ecc.) verranno trattati diversi argomenti: dagli oceani alla gestione dell’emergenza climatica tramite soluzioni basate sulla natura, ai i legami tra cambiamenti climatici e salute, la trasparenza.

Il Ministero dell’Ambiente organizza un confronto su “La de-carbornizzazione del sistema Italia: sfida e opportunità” con la partecipazione dell’ISPRA, Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici e Politecnico di Milano.

Il programma del Padiglione Italiano (in inglese)

NAS Firenze: Stroncato commercio illecito in tutta Italia di sostanze dopanti importate dall’estero. 38 indagati

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Si è conclusa una prolungata e articolata indagine condotta dal NAS di Firenze, denominata “Mito”, finalizzata al contrasto del traffico/consumo illecito di sostanze e/o farmaci ad azione dopante.

L’attività d’indagine, avviata nel mese di novembre 2018 e coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze, ha tratto origine dal sequestro, presso un Ufficio Postale di Figline Valdarno (FI), di un plico, proveniente dalla Polonia, contenente sostanze vietate per doping, anche ad azione stupefacente. La successiva perquisizione eseguita a carico del destinatario del pacco, un personal trainer che esercitava la professione in alcune palestre della provincia di Firenze, consentiva il sequestro di ulteriori numerose compresse e fiale di sostanze analoghe (in particolare sono state rinvenute n.15 fiale di farmaco dopante, a base della sostanza stupefacente nandrolone, di provenienza estera (India) e prive di autorizzazione all’immissione in commercio nel territorio dello Stato Italiano).

Lo sviluppo investigativo permetteva di individuare un soggetto dimorante nella provincia di Torino, gestore di fatto di una rete distributiva illegale di sostanze vietate per doping, in grado di smerciarle su gran parte del territorio nazionale, attraverso la vendita ad una consolidata rete clientelare composta da 36 persone tra frequentatori di palestre e bodybuilders amatoriali, tutti denunciati all’Autorità Giudiziaria per ricettazione, per aver acquistato sostanze ad azione dopante di provenienza illecita. Sono state tracciate oltre un centinaio di spedizioni di plichi, con versamento di denaro su carte Postepay, intestate od in uso all’indagato, della somma di euro 50.000.

Nei giorni scorsi, un anno dopo dall’inizio delle indagini, è scattata l’operazione che ha interessato diverse regioni d’Italia: 150 militari del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute e dell’Arma Territoriale, nelle province di Bergamo, Bologna, Brescia, Catanzaro, Como, Cremona, Cuneo, Ferrara, Latina, Messina, Padova, Palermo, Pisa, Roma, Savona, Siracusa, Terni, Torino, Trapani, Udine, Vibo Valentia e Vicenza hanno eseguito 36 decreti di perquisizione locale e personale, che hanno portato al sequestro di 3.719 compresse e 604 fiale di farmaci/sostanze anabolizzanti (steroidi, ormoni, estrogeni, eritropoietina, nandrolone) per un valore di 35.000 euro, che si aggiungono alle quasi 500 unità già sequestrate nel corso delle indagini.

Salute/ Pasta, peperoncino, cioccolato e caffè salvano il cuore

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Quattro ingredienti che fanno bene alla salute. Pasta, peperoncino, cioccolato fondente e caffè, è l’alimentazione amica del cuore. Promossi a pieni voti la dieta mediterranea, le spezie, i carboidrati integrali. A fare il punto sulla dieta salva-cuore il congresso Platform of laboratories for advanced in cardiac experience (Place) che si è tenuto a Roma e a cui hanno preso parte 4 mila cardiologi di tutto il mondo.
No, dunque, alla demonizzazione del caffè (fino a tre al giorno) e della cioccolata (anche 30-40 grammi al giorno purché fondente all’80-85%), che hanno ottimi effetti antiossidanti sull’apparato cardiovascolare.

Inoltre si riconfermano super-food pane e pasta, preferibilmente integrali, di farro e di orzo.

Hanno poi un effetto potentissimo sulla longevità l’uso di spezie e aromi come origano, capperi, cipolla rossa, pepe, curry, zenzero, basilico, prezzemolo.

Napoli/ Blitz anticamorra alla Sanità,19 arresti

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Da mille a ventimila euro: è il tariffario del “pizzo” che veniva imposto dal clan Mauro nel rione Sanità di Napoli: è emerso anche questo dall’indagine dei carabinieri di Napoli che, coordinati dalla DDA, hanno eseguito 19 misure cautelari (18 in carcere e una ai domiciliari) nei confronti di altrettanti indagati ritenuti affiliati alla camorra. I reati contestati, a vario titolo, sono associazione a delinquere di stampo camorristico, associazione dedita al traffico di droga ed estorsioni, aggravate dal metodo e dalla finalità mafiosa.

Germania/ Muore dopo essere stato leccato dal cane

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Un uomo di 63 anni è morto in Germania dopo aver contratto una rara infezione, in seguito a un contatto con il suo cane.
Quest’ultimo avrebbe leccato il suo padrone trasmettendo il batterio capnocytophaga canimorsus che si trova comunemente nella bocca dei cani e dei gatti.
Soltanto in rari casi viene trasmesso all’uomo. FOTO DI REPERTORIO

Sostenibilità e refrigerazione industriale: Bofrost taglia il 50% dei consumi energetici e vince un premio europeo

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Bofrost, la più importante azienda italiana della vendita a domicilio di specialità surgelate, continua a investire in sostenibilità e innovazione e viene premiata a livello europeo. L’azienda è stata infatti premiata ad ATMOsphere Europe 2019, evento internazionale dedicato alla refrigerazione industriale, con il premio “Best in Europe in sector / Industry” per un innovativo impianto di refrigerazione a CO2 che taglia del 50% i consumi energetici dei magazzini frigoriferi nel polo di San Vito al Tagliamento (PN). Si tratta di una sede di 15.000 metri quadri che ospita gli uffici, i magazzini e le celle frigorifere a – 23°C dove vengono conservate 7.000 tonnellate di alimenti surgelati destinati agli oltre 1,2 milioni di famiglie italiane clienti Bofrost.

«Il nuovo impianto è entrato in funzione a giugno 2019 ed è un passo fondamentale nel percorso di Bofrost verso la riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività – spiega l’amministratore delegato di Bofrost Italia Gianluca Tesolin –. In particolare, per il nostro stabilimento centrale, abbiamo voluto realizzare qualcosa di innovativo: un impianto di refrigerazione a CO2, soluzione oggi all’avanguardia per tecnologia e sostenibilità, ma anche molto complessa da implementare su realtà di grandi dimensioni come la nostra. Altro motivo di orgoglio è essere riusciti nell’intento grazie a un progetto innovativo studiato assieme a un fornitore italiano, la Crea SpA di Bellusco (MB)».

Quello installato da Bofrost è un impianto di refrigerazione transcritica CO2 che ha sostituito il sistema precedente che impiegava fluidi refrigeranti HFC (idrofluorocarburi). Il nuovo impianto è costituito da due centrali frigorifere che forniscono oltre 800kW e serve sia a garantire le basse temperature nei magazzini dove sono stoccati i surgelati, sia a fornire aria condizionata agli uffici.

La scelta della CO2 per la refrigerazione offre numerosi vantaggi: «È un gas naturale, non tossico, non infiammabile e non dannoso per l’ozono, il cui impiego riduce l’emissione di gas serra» spiega Fabio Roncadin, responsabile Qualità e supply chain di Bofrost Italia.

Non solo: «L’impianto è alimentato dai pannelli solari installati sul tetto dell’edificio – prosegue Roncadin – e l’efficienza è tale che l’energia immagazzinata durante il giorno è sufficiente anche per la notte, quando l’impianto è spento. Inoltre, anche l’acqua calda che si ottiene come residuo del processo di raffreddamento del gas viene recuperata e utilizzata a fini interni».

Insomma, tutto il progetto è stato studiato per massimizzare, sotto ogni aspetto, sostenibilità e risparmio energetico, in uno stabilimento di un settore considerato tradizionalmente “energivoro” come quello della surgelazione industriale. «Il nostro impegno su questi temi è sempre alto – conclude l’amministratore delegato Tesolin – e si estende anche alle nostre filiali sul territorio italiano, una cinquantina, per le quali negli ultimi anni abbiamo intrapreso progetti di rinnovo che puntano sul fotovoltaico e su soluzioni innovative per la sostenibilità».

Germania/ Clamoroso furto da un miliardo di euro

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Un’azione criminosa da far impallidire il ladro più esperto. Clamoroso furto in Germania. Gioielli antichi, dal valore di circa un miliardo di euro, sono stati rubati nella sala delle famosissime “Gruene Gewoelbe” (“Volte verdi”) nel castello di Dresda.
I ladri, ha spiegato la polizia, sono riusciti a darsi alla fuga.
I media tedeschi hanno parlato del più grave furto di opere d’arte dalla Seconda guerra mondiale.

NAS Livorno: integratori, sequestrati 12mila prodotti irregolari

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Il NAS di Livorno ha segnalato all’Autorità Amministrativa il responsabile di una società specializzata nelle consegne espresse. A seguito di una serie di accertamenti, infatti, i militari toscani hanno scoperto che la ditta aveva posto in commercio degli integratori alimentari provenienti dall’estero senza avere adempiuto agli obblighi previsti dalla normativa vigente.
Nel corso degli accertamenti i Carabinieri hanno sequestrato quasi 12.000 integratori, dal valore complessivo di 400.000 euro circa.