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Turismo, previsto un calo di 31 milioni di pernottamenti in Italia

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foto di repertorio

Notizie in breve sulla situazione dell’epidemia di Covid nel Paese

Il comparto turistico è quello che probabilmente più degli altri sta soffrendo, in termini economici, gli effetti dell’epidemia da coronavirus; e le previsioni sono tutt’altro che positive. Quest’anno in Italia pernotteranno 31 milioni di turisti in meno rispetto al 2019; lo riporta l’agenzia del turismo ENIT.
Restando in tema, da oggi sono consentiti gli spostamenti tra Austria e Italia senza limitazioni né controlli.
Tempi duri per chi utilizza il contante: nel piano per la ripresa sarà una priorità incentivare i pagamenti digitali. Lo dice il premier Conte agli Stati generali dell’economia.

Coronavirus, calo nelle terapie intensive, restano 177 pazienti

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Coronavirus, situazione sotto controllo: confermato il trend in calo degli attualmente positivi.

Il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 237.500, compresi deceduti e guariti, con un incremento rispetto a ieri di 210 nuovi casi.

Il numero totale di attualmente positivi è di 24.569, con una decrescita di 1.340 assistiti nelle ultime 24 ore. Tra questi, 177 sono in cura presso le terapie intensive ( – 30), 3.301 persone sono ricoverate con sintomi ( – 188), 21.091 persone (-1.122) sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 34 e portano il totale a 34.405.
Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 178.526 77 ( + 1.516).
I tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore sono 46.882 per un totale complessivo di 4.695.707.
In 8 regioni non ci sono stati incrementi di casi rispetto al giorno precedente: Campania, Puglia, Trento, Bolzano, Valle d’Aosta, Calabria, Molise e Basilicata.
Non si sono registrati decessi in Campania, Trento, Sicilia, Friuli, Bolzano, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise e Basilicata.

Esami di maturità:avviata la campagna di sensibilizzazione contro le fake news

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FOTO DI REPERTORIO

Al via la campagna di sensibilizzazione della Polizia di Stato contro “fake news”, bufale e leggende metropolitane” legate agli esami di Maturità.
Il Protocollo di sicurezza e le tante notizie contrastanti circolate in questi mesi confondono ulteriormente i ragazzi: secondo una ricerca di Skuola.net 1 maturando su 4 pensa che non potrà abbassare la mascherina neanche mentre parla di fronte alla commissione, 1 su 2 che gli verrà misurata la febbre all’ingresso di scuola e che dovrà indossare i guanti.


Non ci saranno come in passato le fughe di notizie legate alle tracce d’esame. E neanche la lotta contro l’uso degli smartphone durante le prove. Ma, anche in occasione della Maturità 2020, il pericolo che tra gli studenti si diffondano ‘fake news’ è comunque in agguato. Perché l’esame di Stato di quest’anno – che verrà ricordato come quello svolto ‘ai tempi del coronavirus’ – presta benissimo il fianco a interpretazioni sbagliate. Una maturità la cui veste definitiva è stata ufficializzata solo un mese fa per via delle incertezze legate allo scenario epidemiologico e alle relative misure da adottare. L’esame avrà così una formula del tutto inedita (niente scritti ma solo un colloquio orale, peraltro diverso dal passato). Con, in più, un Protocollo di sicurezza da osservare per svolgere la prova in presenza a scuola. Un lungo elenco di informazioni che i maturandi non hanno ancora pienamente digerito.

Proprio questo sarà il tema centrale della tradizionale campagna di sensibilizzazione che la Polizia Postale e delle Comunicazioni porta avanti in collaborazione con il portale degli studenti Skuola.net, giunta al tredicesimo anno consecutivo. L’obiettivo di “Maturità al sicuro” è sempre quello di contrastare alla vigilia dell’esame fake news, bufale e leggende metropolitane. Per evitare che i ragazzi perdano tempo prezioso dietro a notizie fuorvianti. Ma, soprattutto, per tranquillizzarli. Visto che, travolti da un’enorme quantità di consigli (spesso dall’approccio pessimistico) per evitare il contagio da Covid-19, è come se tra gli studenti si sia diffusa una specie di terrore da orale ‘dal vivo’.

A confermarlo è l’annuale monitoraggio realizzato da Skuola.net per la Polizia di Stato, su un campione di circa 5.000 studenti del quinto anno delle superiori. Che stavolta si è concentrato proprio sulle norme socio-sanitarie adottate dal ministero dell’Istruzione in base alle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico. Circa 1 maturando su 4, ad esempio, pensa che sarà costretto ad avere la mascherina ben fissata sul volto per tutta la sua permanenza nell’edificio scolastico, anche durante il colloquio; quando, invece, le Linee Guida concedono allo studente, la possibilità di ‘abbassarla’ per svolgere il colloquio, visto che la disposizione delle postazioni impone il rigido rispetto di un distanziamento di almeno due metri tra i presenti in aula. E il 21% è rassegnato all’idea di doversi presentare a scuola da solo, senza nessuno; mentre il Protocollo non vieta a un accompagnatore (uno soltanto) di assistere all’esame.

Un tema particolarmente controverso è quello sulle regole per l’accesso a scuola: agli studenti (e ai commissari) non verrà misurata la febbre ma gli basterà produrre una dichiarazione che attesti l’assenza di sintomi riconducibili al Covid-19. Peccato che solo 1 su 3 ne sia al corrente; la maggioranza (46%) pensa che invece la misurazione della temperatura sarà obbligatoria; mentre il 19%, all’esatto opposto, è convinto che non ci sarà alcun controllo in tal senso. Lo stesso si può dire per la questione guanti: nessun obbligo, secondo il Protocollo basterà igienizzarsi frequentemente le mani (con i gel messi a disposizione dall’istituto), ma solo 1 su 2 è aggiornato su questa procedura. L’unico passaggio veramente chiaro è quello dei tempi di permanenza nelle strutture: quasi tutti (92%) sanno che potranno arrivare circa 15 minuti del proprio esame e che dovranno andare via immediatamente una volta finita la prova.

L’iniziativa “antibufale” di Polizia di Stato e Skuola.net serve proprio per veicolare i messaggi corretti e sgomberare il campo da quelli errati. L’esame di maturità è un appuntamento molto importante per i ragazzi e per questo è necessario che mantengano la serenità necessaria per affrontarli. Le false notizie, invece, possono portare a sterili distrazioni e, specie in un momento storico come quello attuale, si corre il rischio che i più giovani perdano la concentrazione che merita uno degli appuntamenti più importanti della loro vita da studenti.

Per questo, per rafforzare il messaggio utilizzando un linguaggio più vicino a quello dei maturandi, è stato anche realizzato un video in collaborazione con lo youtuber Nikolais, che verrà diffuso su Skuola.net e sui suoi canali Facebook, Instagram e YouTube. Un contenuto ironico che passa in rassegna i comportamenti sbagliati che uno studente potrebbe assumere leggendo in modo distorto il Protocollo di sicurezza: ci sono il negazionista e il fobico, l’assembratore e l’ansioso, il collezionista di autodichiarazioni e il distanziatore sociale.

In più, gli operatori del Commissariato di P.S. online anche quest’anno saranno a disposizione dei ragazzi nelle ore immediatamente precedenti l’inizio del maxi-orale, per rispondere a tutti i loro quesiti e dubbi sulle informazioni che circolano in rete. Con un rappresentante della Polizia di Stato che sarà anche presente alla tradizionale diretta di Skuola.net alla vigilia del primo giorno d’esami, per fare il proprio in bocca al lupo e tranquillizzare ulteriormente tutti gli studenti alle prese con questa anomala Maturità 2020.

Per vedere il video clicca qui

Fase 3 \ L’on.Castelli: “Rivedere l’Iva per aumentare la domanda interna”

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Laura Castelli

“Adesso dobbiamo rilanciare la domanda interna, facendo ripartire i consumi. Questo, accompagnato con le misure di sostegno al reddito per i lavoratori ed alle misure per garantire la liquidità alle imprese, ci aiuterà a recuperare quanto perduto in questo periodo.

Facciamo cadere il tabù che esiste attorno all’IVA e lavoriamo per abbassarla, come è stato fatto anche in altri Paesi. Farlo, anche per un tempo limitato, in abbinamento ad una transizione verso i pagamenti digitali, rappresenta una buona misura per incentivare anche il turismo, il settore della ristorazione e dell’abbigliamento. Una diminuzione della tassazione indiretta che, per effetto dell’aumento dei consumi, avrebbe un effetto tutt’altro che negativo sui conti pubblici.

Le tasse si possono, e si devono, abbassare. Per farlo dobbiamo agire in tre direzioni: rivedere l’IRPEF per renderla più equa, fiscalità di vantaggio per le imprese e riduzione dell’IVA per rilanciare i settori maggiormente colpiti. Questo percorso può tranquillamente stare anche nella scia della pianificazione delle risorse europee come quelle del Recovery Fund. È una proposta su cui, nei mesi scorsi, abbiamo già lavorato e quindi, con la condivisione della maggioranza, i tempi di attuazione potrebbero essere brevissimi“.

Così, in un post sui social, il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.

Ufficio Stampa On. Laura Castelli Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze

Prevenzione in sanità, presentata la piattaforma di social learning per i Rls

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 Nella fase 3 dell’emergenza epidemiologica, con il riavvio completo delle attività produttive e, in prospettiva, anche nei mesi a venire, il ruolo dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) che operano in ospedali e aziende sanitarie è destinato ad avere una centralità ancora più forte. A facilitare questa funzione possono contribuire anche le strumentazioni informatiche oggi a disposizione, opportunamente implementate. E’ questo il messaggio emerso nel webinar conclusivo del progetto LEFETY  (Learning Environment For SafETY), trasmesso in videocollegamento giovedì 11 giugno.

Un progetto nato dall’avviso pubblico Inail del 2015. Il progetto rientra nell’accordo di collaborazione siglato nel 2018 fra l’Inail – Direzione centrale prevenzione e il raggruppamento temporaneo di operatori formato dal gruppo Ecosafety in associazione con Safety Service e Associazione Aris, e scaturisce dall’avviso pubblico Inail dell’ottobre 2015 sul tema dell’informazione e dello sviluppo della cultura della prevenzione per la figura del Rls, specialmente in edilizia, agricoltura e sanità.

Una piattaforma telematica di formazione/informazione per la community dei Rls. Obiettivo dell’attività progettuale è stato quello di mettere a punto una piattaforma di social learning per i Rls del comparto sanitario, allo scopo di veicolare conoscenze e condivisioni di normative, linee guida, buone prassi, notizie e altre informazioni, favorendone fruibilità e trasmissibilità, e innescando processi virtuosi di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nelle aziende sanitarie e ospedaliere.

Un lavoro congiunto di Consulenza innovazione tecnologica e Direzione centrale prevenzione. A intervenire per l’Inail nel webinar, moderato da Vivietta Bellagamba, segretario nazionale della Federazione italiana responsabili e addetti alla sicurezza – servizi di protezione e prevenzione (Firas), sono stati Paolo Guidelli, coordinatore generale della Consulenza per l’innovazione tecnologica, e Tommaso De Nicola, vicario della Direzione centrale prevenzione. Dopo aver ripercorso brevemente le tappe che hanno portato all’individuazione dei progetti, a partire dal Piano nazionale di prevenzione approvato nel 2014 e al successivo accordo stipulato con la Conferenza delle Regioni e il Ministero della Salute l’anno seguente, De Nicola ha ricordato che sono 14 i progetti selezionati a seguito dell’avviso pubblico, di cui 5 nel settore sanità, 3 in agricoltura e 1 nel comparto delle costruzioni, mentre ammontano a 5 i progetti trasversali ripartiti su più settori. Da parte sua, Guidelli ha sottolineato l’importanza del lavoro realizzato con il progetto LEFETY, che ora è pienamente disponibile e dimostra che la tecnologia è uno strumento concreto e pragmatico per facilitare processi organizzativi e gestionali di lavoro in rete.

La piattaforma è disponibile anche su smartphone e tablet. A soffermarsi sulla piattaforma, utilizzabile grazie ad un’app da diversi dispositivi (pc, tablet, smartphone), sono intervenuti Fulvio Basili, responsabile del progetto LEFETY, Nicoletta D’Onofrio, componente del tavolo tecnico, e Massimiliano Caporaso, responsabile dei servizi informatici del gruppo Ecosafety. Per Basili, il progetto è nato con l’obiettivo di dare valore a una figura del sistema di prevenzione aziendale in grado di fornire un grande contributo operativo in quanto interfaccia tra i servizi interni e i lavoratori.

Moduli e forum di discussione, video per i social media. La strutturazione della piattaforma, illustrata in dettaglio da D’Onofrio e Caporaso, permetterà ai Rls di saperne di più su procedure interne, aggiornamenti relativi a linee guida e norme tecniche, riferimenti a buone prassi validate e replicabili. A questi moduli si aggiungono una check list di autovalutazione, una sezione eventi, un’area news, un forum di discussione per la community e, infine, uno spazio denominato “pillole”, con tutorial, slide e video da rilanciare sui social network. La ricerca di argomenti e contenuti è stata facilitata dalla creazione di appositi tag, individuati attraverso due categorizzazioni differenti.  

Criticità e prospettive sul ruolo dei Rls. Di questo aspetto, a conclusione del webinar, ha parlato Lorenzo Fantini, responsabile scientifico di LEFETY. Per Fantini è necessario mirare, a maggior ragione nella fase di rilancio successiva alla pandemia, a un sistema condiviso di coinvolgimento dei lavoratori, che costituisce la base fondante del decreto legislativo 81/2008. Occorre superare la logica del Rls come ruolo di mera delega sindacale, e proprio l’emergenza sanitaria ha dimostrato il vantaggio qualitativo di imprese e aziende dove la rappresentanza dei lavoratori godeva di una relazione collaudata. Un ulteriore contributo, ha concluso Fantini, potrebbe arrivare anche dall’attuazione dell’art.52 del decreto legislativo, che prevede la costituzione presso l’Inail di un fondo al sistema della pariteticità.

Economia/ Stati Generali, Prudenzano:” Non ci né risorse finanziarie né volontà politica”

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Francesco Prudenzano

Riceviamo e pubblichiamo
Roma, 16 giu. (askanews) –
“Ieri abbiamo visto e ascoltato l’esposizione del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sullo Stato che vorremmo tutti e Confintesa si dichiara anche d’accordo con Conte sui contenuti della sua relazione. Peccato che non ci siano risorse né risorse finanziarie né volontà politica per realizzare il libro dei sogni illustrato alle organizzazioni sindacali dal Premier”.
Lo dichiara il segretario Generale di Confintesa Francesco Prudenzano al termine della riunione degli Stati Generali cui ha partecipato assieme ad altre sigle sindacali.
“Diamo atto – continua Prudenzano – al Presidente Conte di aver disegnato un quadro di un Paese modello che va dalla valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico agli investimenti sulle infrastrutture, dalla sostenibilità ambientale alla riforma della pubblica amministrazione e tanto altro. Un piano che tratta di tutto ma che necessita di investimenti finanziari talmente grandi che fanno rimanere tutte le 9 filiere e i relativi 54 temi sciorinati nel documento presentato, un vero e proprio libro dei sogni. Confintesa ha chiesto invece al Governo di focalizzare l’attenzione solo su pochi punti, vitali per per la ripresa economica del dopo Covid, quali una riduzione della tassazione, investimenti pubblici per sostenere imprese piccole e grandi con interventi finanziari anche a fondo perduto, un sistema di protezione sociale per i lavoratori a rischio di disoccupazione, sostegno alle famiglie e sblocco dei cantieri in un quadro di rilancio di ammodernamento delle infrastrutture che favoriscano anche investimenti sul territorio”.
“Inutile – ha concluso Prudenzano nel suo intervento – parlare di mega-sistemi quando l’Europa ci obbliga a non aumentare il debito pubblico e quando ci sono ancora lavoratori che da quattro mesi aspettano la cassa integrazione o imprese che non riescono ad accedere ai prestiti bancari o commercianti che non riusciranno a far ripartire le loro attivit per i troppi vincoli connessi alla riapertura. Stare con i piedi per terra giova al Paese e il Professor Conte lo tenga a mente senza progettare cose impossibili da fare tutte insieme”.
DA ASKANEWS

Scuola, Ministero: “Sulla data d’inizio dell’anno scolastico 2020/2021 le ipotesi di stampa sono infondate”

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Con riferimento alle possibili date di inizio dell’anno scolastico 2020/2021 riportate da alcuni organi di stampa, il Ministero dell’Istruzione precisa che non è ancora stata presa una decisione definitiva in merito. Tutte le ipotesi in circolazione attualmente sono, quindi, infondate e premature.

Sulla definizione del calendario scolastico è in corso un confronto con le Regioni. Ogni notizia ufficiale verrà comunicata, come sempre, dal Ministero, tramite i propri canali istituzionali.

Roma/ Massimo Carminati libero per decorrenza dei termini

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E’ stato uno dei principali imputati nell’inchiesta che ha fatto luce su vari episodi di criminalità romana.
Massimo Carminati uscirà dal carcere di Oristano oggi e tornerà libero dopo 5 anni e 7 mesi di detenzione. Come riporta Adnkronos, la scarcerazione per uno dei principali protagonisti dell’inchiesta Mafia Capitale tornerà libero per la scadenza dei termini di custodia cautelare a seguito di tre rigetti della Corte d’Appello.
Carminati è stato condannato a 14 anni e 6 mesi di reclusione per l’inchiesta Mondo di Mezzo.

Ambiente/ “Caratterizzazione, progettazione ed esecuzione di interventi di risanamento ambientale e discariche abusive: aspetti giuridici e tecnici”, convegno online il 25 giugno

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Il Consiglio Nazionale dei Geologi, in collaborazione con l’Ordine dei Geologi della Regione Calabria, organizza il 25 giugno dalle ore 10 alle 12.30 il Convegno online “Caratterizzazione, Progettazione ed Esecuzione di interventi di risanamento ambientale e discariche abusive: aspetti giuridici e tecnici”.
Al centro del convegno ci saranno i temi dello smaltimento illecito di rifiuti, spesso pericolosi e della lotta alle discariche abusive su tutto il territorio nazionale, in particolar modo si prenderà in considerazione la questione dei rifiuti speciali abbandonati in Calabria. Tra i punti che saranno affrontati anche la messa in sicurezza e la bonifica dei siti inquinati oltre che il risanamento ambientale di aree particolarmente degradate. Inoltre si parlerà anche del ruolo, delle funzioni e della gestione degli appalti nelle gare di lavori pubblici.
Al Convegno online parteciperanno numerosi esperti e personalità istituzionali del settore, tra cui il Colonnello Sergio De Caprio, Assessore all’Ambiente della Regione Calabria; il Generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà, Commissario Straordinario per la Bonifica delle Discariche Abusive; Roberto Morassut, Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; Vincenzo Giovine, Vice Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi; Francesco Arcangelo Violo, Segretario Generale Consiglio Nazionale Geologi e Alfonso Aliperta, Presidente dell’Ordine Geologi della Regione Calabria.
Un appuntamento importante che si tiene qualche mese dopo la firma del Protocollo di collaborazione, tra il Consiglio Nazionale dei Geologi e il Commissario straordinario per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive, Generale dei Carabinieri, Giuseppe Vadalà, per la promozione della sostenibilità ambientale e per l’innovazione tecnologica nell’attività di bonifica delle discariche abusive localizzate sul territorio nazionale.
Domenico ANGELONE – Responsabile Comunicazione del Consiglio Nazionale dei Geologi

Sicilia/ Blitz dei carabinieri nel Trapanese, 13 arresti

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Maxi blitz in Sicilia. Scattata all’alba di oggi una maxi operazione dei carabinieri di Trapani che hanno eseguito tredici arresti. Nell’ambito dell’operazione risulta indagato anche il sindaco di Castellammare del Golfo (Trapani) eletto nel 2018. Indagati anche due ex consiglieri comunali di Castellammare del Golfo.
Le accuse a carico dei tredici arrestati vanno dall’associazione di tipo mafioso, estorsione, furto, favoreggiamento, violazione della sorveglianza speciale e altro, tutti reati aggravati dal metodo mafioso.

Nell’ordinanza era inclusa una 14esima persona ma nel frattempo è deceduta.

Altre 11 persone sono state denunciate a piede libero. FOTO DI REPERTORIO