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Cantieri bloccati, Paolo Capone (UGL): “Paese paralizzato dalla burocrazia, preoccupa il Sud”

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“I dati forniti dall’Ance restituiscono l’immagine di un Paese paralizzato dalle inefficienze e dalle lungaggini burocratiche. Sono 749 i cantieri ancora bloccati, di cui almeno due terzi al Sud, per un valore stimato di oltre 60 miliardi di euro. L’elenco delle opere strategiche immediatamente cantierabili è ampio: dai trasporti, all’edilizia scolastica al piano per contrastare il dissesto idrogeologico. È quindi indispensabile mettere in campo politiche infrastrutturali che consentano di modernizzare l’Italia e al tempo stesso di creare occupazione, in particolare nel Mezzogiorno. Il rilancio auspicato dal Governo rimane purtroppo un lontano miraggio. Infatti, per il 2020 l’Istat prevede un calo del Pil pari al -8,3%. Pertanto chiediamo all’Esecutivo di intervenire semplificando procedure amministrative farraginose che ostacolano la libera iniziativa economica.”
Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alla necessità di far ripartire i numerosi cantieri ancora bloccati.
Raffaele Natalucci

Coronavirus, il prof.Silvestri: “Il virus era presente già tra ottobre dicembre”

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Il prof. Guido Silvestri, virologo docente alla Emory University di Atlanta, conferma quello che si sospettava da tempo. Ossia che il Covid-19 circolasse già da prima che la Cina annunciasse ufficialmente la diffusione del virus. Inoltre dopo 34 e 20 giorni dalle “aperture” di maggio non c’è alcun segno di quel ritorno della pandemia che certi esperti davano per scontato. Questo ultimo punto è importante e deve essere ricordato con chiarezza.
Interessante un articolo del gruppo di Francois Balloux all’Istituto di Genetica di University College of London dopo una complessa analisi di 7666 sequenze di SARS-CoV-2 provenienti da numerosi paesi di varie aree geografiche e raccolte fino al 20 aprile scorso, arriva a due importanti conclusioni: la prima è che l’origine temporale del virus può essere stimata tra il 6 ottobre ed il 11 dicembre 2019 (quindi ben prima dei cosiddetti “primi casi” del mercato di Wuhan di fine dicembre 2019); La seconda conclusione è che l’evoluzione di SARS-CoV-2 nelle diverse parti del mondo è caratterizzata da alti livelli di omoplasia. Questa è il fenomeno per cui un virus muta in modo “indipendentemente simile” in diverse aree geografiche, e senza avere un progenitore comune. La tesi va a favore dell’ipotesi di un rapido, progressivo e convergente adattamento di SARS-CoV-2 all’ospite umano.

Salute/ Tempi brevi per il primo farmaco anti-Covid

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Buone notizie sul fronte anti-cornavirus.
Entro poche settimane l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) potrebbe autorizzare il primo trattamento ‘ufficiale’ per il Covid-19 nel vecchio continente. L’ente regolatorio con base ad Amsterdam, ha infatti annunciato di aver ricevuto la domanda di autorizzazione all’immissione in commercio condizionata per il farmaco antivirale remdesivir come terapia per Covid-19, e di aver avviato formalmente la sua valutazione.
L’iter di esame dei benefici e dei rischi di remdesivir si svolge secondo un calendario ridotto – spiega l’Ema – e la decisione sul via libera potrebbe essere emessa entro poche settimane, a seconda della solidità dei dati presentati e se saranno o meno necessarie ulteriori informazioni.

FOTO DI REPERTORIO

Coronavirus, l’OMS: “Niente guanti usate il disinfettante”

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Uso dei guanti, le organizzazioni sanitarie smentiscono le istituzioni. I nuovi orientamenti vengono direttamente dalla massima organizzazione sanitaria mondiale.
“L’Oms non raccomanda l’uso di guanti per contenere la diffusione del coronavirus perché può aumentare il rischio di infezione, dal momento che può portare ad una autocontaminazione o a una trasmissione ad altri quando si toccano le superfici contaminate e quindi il viso”.
E’ quanto specifica l’Oms, consigliando quindi l’uso dei disinfettanti per le mani.

Ok al credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda.

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E’ possibile utilizzare il credito d’imposta del 60 per cento del canone mensile per la locazione, il leasing o la concessione di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento di attività industriali, commerciali, artigianali, agricole. Lo rende noto l’Agenzia delle entrate con la risoluzione n. 32/E – pdf che ha istituito il codice tributo “6920” che consente alle imprese la compensazione con modello F24, utilizzando i servizi telematici delle Entrate. È inoltre disponibile la circolare n. 14 – pdf firmata dal Direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, che fornisce i primi chiarimenti sull’utilizzo della misura agevolativa prevista dall’articolo 28 del decreto Rilancio. Dai requisiti per accedere sino alle modalità di fruizione del credito, il documento di prassi si sofferma anche sui beneficiari includendo anche i forfetari e gli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, che svolgono attività istituzionale di interesse generale.

In cosa consiste –  Il credito d’imposta è pari al 60 per cento del canone locazione degli immobili ad uso non abitativo e al 30 per cento del canone nei casi contratti di affitto d’azienda. L’importo da prendere a riferimento è quello versato nel periodo d’imposta 2020 per ciascuno dei mesi di marzo, aprile e maggio. È comunque necessario che il canone sia stato corrisposto. In caso di mancato pagamento la possibilità di utilizzare il credito d’imposta resta sospesa fino al momento del versamento. Se il canone invece è stato versato in via anticipata, sarà necessario individuare le rate relative ai mesi di fruizione del beneficio parametrandole alla durata complessiva del contratto. Quando le spese condominiali sono pattuite come voce unitaria all’interno del canone di locazione e tale circostanza risulti dal contratto, anche le spese condominiali possano concorrere alla determinazione dell’importo sul quale calcolare il credito d’imposta.

A chi spetta – Beneficia del credito d’imposta per canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda chi svolge attività d’impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto Rilancio. Il credito di imposta è riconosciuto alle strutture alberghiere e agrituristiche a prescindere dal volume di ricavi e compensi registrato nel periodo d’imposta precedente. Vi rientrano anche gli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti. Per questi ultimi l’eventuale svolgimento di attività commerciale in maniera non prevalente rispetto a quella istituzionale non pregiudica la fruizione del credito d’imposta anche in relazione a quest’ultima attività. Si ritengono inclusi i forfetari e le imprese agricole. Sono inclusi anche coloro che svolgono un’attività alberghiera o agrituristica stagionale; in tal caso, i mesi da prendere a riferimento ai fini del credito d’imposta sono quelli relativi al pagamento dei canoni di aprile, maggio e giugno.

Requisiti – Il credito d’imposta spetta a condizione che i soggetti esercenti attività economica abbiano subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi in ciascuno dei mesi di marzo, aprile e maggio di almeno il cinquanta per cento rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente. Il calo del fatturato o dei corrispettivi deve essere verificato mese per mese. Quindi può verificarsi il caso, ad esempio, che spetti il credito d’imposta solo per uno dei tre mesi. La condizione del calo del fatturato si applica esclusivamente ai locatari esercenti attività economica. Per gli enti non commerciali non è prevista tale verifica con riferimento all’attività istituzionale. Per questi soggetti, quindi, il requisito da rispettare ai fini della fruizione del credito d’imposta (oltre al non aver conseguito nell’anno precedente flussi reddituali in misura superiore a 5 milioni di euro) è che l’immobile per cui viene corrisposto il canone abbia una destinazione non abitativa e sia destinato allo svolgimento dell’attività istituzionale. La circolare inoltre chiarisce che il credito spetta a prescindere dalla categoria catastale dell’immobile, rilevando l’effettivo utilizzo dello stesso nelle attività sopra menzionate.

Utilizzo del credito – Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione, nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa; o, in alternativa può essere ceduto. La cessione può avvenire a favore del locatore o del concedente, oppure di altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari, con facoltà di successiva cessione del credito per questi ultimi. Nell’ipotesi in cui il credito d’imposta sia oggetto di cessione al locatore o concedente il versamento del canone è da considerarsi avvenuto contestualmente al momento di efficacia della cessione, nei confronti dell’amministrazione finanziaria. In altri termini, in questa particolare ipotesi è possibile fruire del credito anche in assenza di pagamento, fermo restando, però, che deve intervenire il pagamento della differenza dovuta rispetto all’importo della cessione pattuita. Le modalità attuative delle disposizioni relative alla cessione del credito d’imposta saranno definite nel provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate previsto per le altre misure emanate per fronteggiare l’emergenza da COVID-19.

Compensazione del credito – Il credito è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa oppure in compensazione (articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 24) successivamente all’avvenuto pagamento dei canoni. La compensazione avviene utilizzando il modello F24 da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate e indicando il codice tributo “6920”.

Ministero dell’Ambiente, al via i concorsi per i funzionari internazionali

Il ministero dell’Ambiente prosegue il percorso avviato nel 2019 per consentire a giovani competenti di diventare funzionari del Ministero.  Oggi in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il bando per il concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di 32 funzionari con spiccate competente nella cooperazione ambientale e nelle attività internazionali ambientali. 
Dopo 34 anni dalla istituzione del Ministero dell’Ambiente, è la prima volta che si svolge un concorso per funzionari internazionali, professionalità che, fino ad ora, era stata ricoperta da consulenti esterni. 

«Per fronteggiare le sfide globali e assicurare una costante presenza nei negoziati europei ed internazionali, è essenziale dotare il Ministero di una squadra di professionalità preparate e appassionate pronte a far valere gli obiettivi del Green New Deal, della tutela della biodiversità, dell’acqua come bene comune, della sostenibilità permanente, nei contesti mondiali. I funzionari selezionati con questo concorso pubblico e trasparente saranno chiamati a sostenere le politiche di sviluppo ambientale del nostro Paese, favorendo posizioni condivise per consentire la crescita sostenibile».  

«Sarà anche il primo concorso digitale, secondo la nuova normativa prevista nel decreto legge Rilancio. Una procedura digitalizzata che consente uno svolgimento più rapido e in sicurezza, voluto dal ministro per la Pubblica amministrazione Fabiana Dadone, alla quale vanno i miei personali ringraziamenti – sottolinea il ministro Costa –. La prova orale potrà essere tenuta in videoconferenza, attraverso l’utilizzo di mezzi informatici e digitali, come indica il bando. Sono sicuro che parteciperanno le ragazze e i ragazzi migliori di questo Paese».

Coronavirus, curva del contagio discendente in Italia

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Continua il trend in discesa del contagio da coronavirus in Italia, come si evince dai dati forniti dalla Protezione civile.

I deceduti nelle ultime 24 ore sono 65, in totale 33.964. I guariti e dimessi sono 747, complessivamente sono 166.584. I casi totali aumentano di 280 unità, e in tutto sono 235.278 compresi guariti e deceduti, dall’inizio della pandemia in Italia.
Il totale degli attualmente positivi è di 34.730 ( – 532).
I ricoverati con sintomi sono 4.729 (-135), quelli in terapia intensiva 283 (-4), e in isolamento domiciliare sono 29.718 (-393).

Bellanova: “Formazione strategica per il futuro del made in Italy agroalimentare.

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“Va rimarcato un messaggio semplice e chiarissimo: i cuochi, gli chef, gli addetti alla ristorazione sono gli ambasciatori della dieta mediterranea. Per questo dobbiamo formare quelle energie che devono costruire il futuro e rafforzare questo ruolo di paradigma della buona alimentazione che l’Italia rappresenta nel mondo”.

Così la Ministra Teresa Bellanova questa mattina nel corso dell’evento “Dal mare alla tavola attraverso le ragazze ed i ragazzi degli istituti alberghieri italiani”, durante il quale è stato siglato il protocollo d’Intesa tra AssoIttica Italia e Istituto Alberghiero Tor Carbone con l’obiettivo realizzare la “Rete Nazionale degli Istituti alberghieri dell’Ittico”: un network tra gli istituti alberghieri delle diverse regioni italiane per siglare un’alleanza tra filiera ittica, luoghi della formazione, nuove generazioni, ristorazione.

“Dobbiamo investire sempre di più nella formazione, favorire la crescita di professionalità”, ha sottolineato Bellanova, “rafforzare l’attenzione verso gli istituti agrari, gli alberghieri, le facoltà universitarie di Agraria”, ma anche “modificare l’approccio verso lavori da molti considerati umili e che invece sono fondamentali, e che vanno sostenuti con la buona formazione”.

La ministra ha quindi voluto evidenziare ancora una volta l’importanza del settore agroalimentare, “la filiera della vita”, che in questi mesi non si è mai fermata, garantendo approvvigionamenti costanti nonostante le difficoltà di alcuni comparti, come quello ittico.

“Durante la fase di lockdown – ha evidenziato Bellanova – abbiamo garantito un bene essenziale come il cibo e spazi di quotidiana normalità perché c’è stata una filiera che non ha mai smesso di lavorare. Facendo i conti con gravi difficoltà e ricadute negative come il blocco del canale ho.re.ca. E con i ristoranti chiusi, interi settori di eccellenza, come ad esempio l’ittica, hanno subito fortissimi contraccolpi. Ora dobbiamo ripartire. E nel farlo dobbiamo valorizzare il ruolo della ristorazione: i cuochi, gli chef, sono gli ambasciatori della dieta mediterranea”.

“Investire sulla formazione di chi farà il cuoco o servirà un piatto a tavola è un tassello importante. L’Italia guadagnerà spazi di competizione nel mondo quanto più saranno i prodotti di eccellenza e la capacità di posizionamento: la promozione e la comunicazione sono fondamentali “, ha aggiunto Teresa Bellanova.

E’ fondamentale quindi “rafforzare la cultura della somministrazione, incentivare un consumo consapevole dei prodotti ittici a livello domestico e nella ristorazione, sapere quando, come e perché è importante seguire una dieta ricca di prodotti ittici per una alimentazione sana. In questo cammino abbiamo bisogno di tutta la competenza e passione di voi dirigenti scolastici e docenti” – ha concluso la ministra rivolgendosi ai numerosi dirigenti e i docenti collegati in videoconferenza all’evento. 

Amianto, dall’Inail una ricerca sulle rocce a rischio in Calabria

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Le ofioliti, o pietre verdi, sono rocce di origine magmatica diffuse sul territorio calabrese che possono contenere amianto e costituire una fonte di rischio sia per i lavoratori del comparto estrattivo, sia per la popolazione. Molto utilizzate nel passato come materiali da costruzione o decorativi e come inerti, le pietre verdi sono presenti in vaste aree del territorio regionale, anche in prossimità di centri abitati, mentre le cave sono quasi tutte inattive, ma spesso abbandonate e non messe in sicurezza. Il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) dell’Inail ha sviluppato un progetto di ricerca per la caratterizzazione chimico-mineralogica delle ofioliti. Le attività sono state svolte dai Centri ricerche di Monte Porzio Catone e di Lamezia Terme, in collaborazione con l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) e il Servizio prevenzione igiene e sicurezza ambienti lavoro dell’azienda sanitaria provinciale (Spisal-Asp) di Catanzaro.
 
Raccolti 220 campioni nelle aree selezionate. Le attività di ricerca si sono concentrate sugli affioramenti ofiolitici della Catena costiera e della Sila piccola. Più nel dettaglio, le aree prese in esame comprendono la costa tirrenica centro-settentrionale della provincia di Cosenza, la zona sulla costa tirrenica al confine tra le province di Cosenza e Catanzaro e in particolare il comprensorio del monte Reventino in provincia di Catanzaro. Nel corso dell’indagine sono stati raccolti 220 campioni di pietre verdi sulla base delle loro caratteristiche macroscopiche, ossia differente colorazione e friabilità del materiale roccioso.
 
Gli strumenti utilizzati e le tecniche analitiche. Ciascun campione è stato osservato allo stereomicroscopio, per la selezione delle fasi fibrose, e al microscopio ottico in contrasto di fase utilizzando liquidi ad indice di rifrazione noto, per l’identificazione del materiale fibroso. Successivamente, ogni campione è stato analizzato mediante differenti metodologie analitiche al fine di determinarne la composizione chimico-mineralogica e la morfologia. Le tecniche impiegate per la caratterizzazione delle fasi fibrose sono la microscopia ottica in contrasto di fase (MOCF), la microscopia elettronica a scansione (SEM) e a trasmissione (TEM), la diffrattometria a raggi X (DRX) e la spettrofotometria di assorbimento infrarosso in trasformata di Fourier (FTIR).
 
Possibile lo sfruttamento incontrollato della pietra friabile nelle cave inattive. Come dimostrato dalla ricerca, i minerali di amianto del gruppo anfibolico, tra cui la tremolite, sono il tipo più comune di amianto presente nelle ofioliti del Monte Reventino. Attualmente, in quell’area ci sono cave inattive che potrebbero portare allo sfruttamento incontrollato della pietra friabile, con il conseguente rilascio di fibre nell’ambiente circostante. Oltre alla tremolite, i risultati dello studio indicano un’importante presenza di antigorite contaminata da crisotilo. L’antigorite fibrosa non è classificata come amianto, ma è stata già individuata in altre aree, anche in altri Paesi, destando interesse per il suo potenziale pericolo per la salute umana, anche se ci sono pochi studi che hanno affrontato il problema di una sua possibile azione cancerogena. In assenza di informazioni specifiche e di studi epidemiologici, è opportuno, quindi, utilizzare le stesse misure di prevenzione delle fibre di amianto, per evitare o ridurre un possibile rischio.

Coronavirus/ Vaccino, il prof. Galli: “Sarà difficile raggiungere l’immunità di gregge”

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Le speranze di un vaccino anti-Covid sono concrete, ma sorgono i primi problemi.
“Riuscire a ottenere la protezione della popolazione con il vaccino contro il Covid non sarà facile”. Lo dice su Rai 3, Massimo Galli, direttore del dipartimento Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano.
“Per il vaccino ci sono diversi ottimi candidati. Se si troverà quello giusto e se avremo una buona copertura, potremo avere una protezione significativa e immunità di gregge. Ma non sarà un cammino breve”.