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Coronavirus, continua il calo di malati e ricoverati

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Quotidiano bollettino della Protezione Civile. Tornano a salire i nuovi casi di Covid in Italia, 875 contro i 789 di ieri, per un totale di 224.760 persone colpite dal virus dall’inizio dell’epidemia, compresi guariti e deceduti. Si registra un netto calo dei decessi, 153 oggi contro i 242 di ieri. Era dal 9 marzo che non si registrava un dato più basso. Le vittime totali sono 31.763. I guariti sono 2.605 contro i 4.917 di 24 ore fa, 122.810 in tutto.
Continua la discesa degli attualmente positivi: -1.883 oggi, per un totale che scende a 70.187. Prosegue anche la riduzione dei ricoveri: quelli in regime ordinario sono 392 in meno, 10.400 totali, mentre le terapie intensive scendono quota 800 attestandosi a 775 (-33). Intanto sono 59.012 le persone in isolamento domiciliare. Infine, ancora alto il numero di tamponi eseguiti, 69.179 contro i 68.176 di ieri.

Decreto Rilancio/ Fai Cisl: “Bene la regolarizzazione, è una misura di civiltà”

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Rota, Segretario nazionale Fai Cisl

“La nostra proposta di regolarizzazione dei braccianti irregolari risale al novembre scorso, da ben prima dell’emergenza sanitaria e della mancanza di manodopera. Lo sappiamo che da sola non risolve le problematiche del mercato del lavoro agricolo, ma è una misura che per quanto parziale ci aiuta a contrastare lo sfruttamento e l’illegalità, a fare emergere tanta economia sommersa, e in questo momento anche a garantire maggiore sicurezza sanitaria”.

Così il segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota commenta la misura sulla regolarizzazione prevista nel Decreto Rilancio.

“Abbiamo portato avanti una battaglia di civiltà”, afferma il sindacalista: “Davanti all’emergenza sanitaria, poi, si è sovrapposto un corto circuito sociale, che unisce il rischio di contagio, specialmente nei ghetti, con la mancanza di manodopera, che avvantaggia i caporali. Dopo il sostegno di Papa Francesco al nostro appello, una misura concreta da parte della politica è un altro bel segnale di coraggio contro illegalità e concorrenza sleale e per la dignità del lavoro”.

“Quanto al problema della carenza di manodopera – conclude Rota – ora si deve accelerare su quelle misure già discusse tra sindacati, parti datoriali e ministeri competenti, a partire dalla valorizzazione degli enti bilaterali agricoli territoriali, sulla scia di quelle buone pratiche che riescono a garantire sia un più efficiente incrocio tra domanda e offerta di lavoro che un capillare controllo sull’applicazione delle misure anti Covid19. Va poi potenziata la piattaforma digitale My Anpal, dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, così come vanno sostenuti accordi specifici per i corridoi verdi dedicati agli stagionali. Mentre rimarrebbe inutile e dannosa un’ulteriore estensione dei voucher, già previsti per studenti, disoccupati e pensionati: il problema della manodopera va risolto offrendo il lavoro dignitoso garantito dal contratto nazionale”.

Ufficio stampa FAI-CISL

Ravenna/ Parte un innovativo progetto ospedaliero

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Ecco lanciato oggi insieme a Samso un nuovo incredibile progetto di sostenibilità ambientale ed energetica di Ener2Crowd (www.ener2crowd.com) che —a partire dalla green economy, dalle strutture per la protezione della salute del cittadino e dagli strumenti per la partecipazione diretta ai benefici economici derivanti— vuole essere la perfetta summa della «mission» della ripartenza italiana post emergenza sanitaria.

Oggi, giovedì 14 maggio 2020, a mezzogiorno Ener2Crowd lancia un nuovo incredibile progetto di sostenibilità ambientale ed energetica. Si tratta del secondo progetto proposto da SAMSO S.p.A. sul portale Ener2Crowd.com, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico. Dopo una prima positiva esperienza —andata in overfunding— per l’acquisto e l’installazione di un impianto di illuminazione a led presso una multinazionale americana leader mondiale nella produzione di batterie al piombo acido, con un fatturato globale di 2,4 miliardi di euro e con più sedi in Italia, Samso propone ora questo investimento green in un settore chiave per la ripartenza: quello ospedaliero.

«La raccolta punta a 250 mila euro in 45 giorni, con un allettante tasso di interesse del 5,5% —che sale al 6% per chi investe nei primi 10 giorni di apertura della campagna— ed una durata di 2 anni» spiega il ceo, ideatore e co-fondatore della piattaforma, Niccolò Sovico, scelto da Forbes come uno dei 100 talenti Italiani under-30 del 2020 e che ora —attraverso la sua piattaforma— vuole rimanere in prima linea per far ripartire l’economia italiana.

«Samso è stata la prima società ad usare l’energy crowdfunding scegliendo l’innovativa soluzione di Ener2Crowd e riparte ora con un progetto dall’elevato impatto in termini ambientali, e profondo significato sociale ed economico per il nostro Paese, per un ospedale a Ravenna» aggiunge Giorgio Mottironi, chief sustainability officer e co-fondatore di Ener2Crowd.

Il nuovo progetto è davvero la perfetta «summa» di una missione come quella della ripartenza italiana post emergenza sanitaria: green economy, strutture per la protezione della salute del cittadino e —non meno importante— strumenti per la partecipazione diretta ai benefici economici derivanti. I punti di forza? Il connubio —appunto— tra sanità e green economy per ricominciare proprio da là dove tutti indicano si debba imperniare la ripartenza ed il tasso di interesse che arriva al 6% su un fronte temporale di 2 anni: la durata perfetta per superare la crisi e mettere non solo a riparto ma far fruttare i propri risparmi. E —non meno importante— questo è il secondo progetto in 5 mesi da parte di Samso, il che sottolinea l’elevato grado di fiducia nello strumento e più in particolare in Ener2Crowd da parte da parte di una società che è un “big player” nel suo settore, nonché da parte degli investitori. A differenza della crisi più o meno diffusa causata dal Coronavirus che sta colpendo il mondo del lending crowdfunding, Ener2Crowd sta vivendo un momento di particolare crescita: ha appena chiuso un’altra mini raccolta in tempo record e sta lanciando altri 2 progetti, forte della resilienza della green economy, delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, rinnovando il rapporto di fiducia con 2 aziende: non solo Samso SpA ma anche Noleggio Energia Srl, altro “green player” già protagonista nei mesi precedenti insieme ad Ener2Crowd di un programma fotovoltaico con un investimento minimo di appena 300 euro che ha registrato velocissimamente un boom di adesioni.

AJ-Com.Net – Web Marketing & Press Office per Imprese e Professionisti

Scomparsa di Ezio Bosso, il cordoglio del Sindaco di Bologna

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Ezio Bosso

Appresa la notizia della scomparsa di Ezio Bosso, il Sindaco di Bologna Virginio Merola ha voluto esprimere il più profondo cordoglio con queste parole:
“Ezio Bosso è stato un compositore e un interprete straordinario. Ha amato Bologna e con questa città è stato generoso – non sempre ricambiato – dandole musica e momenti irripetibili. Per me è stato un amico e questo rende il dolore per la sua scomparsa ancora più forte.
Siamo orgogliosi di avergli attribuito il Nettuno d’Oro nel 2015.
Ciao Ezio, nessuno ti potrà dimenticare perché quello che hai lasciato è indelebile”.

Comune di Bologna – Ufficio Stampa

Decreto Rilancio, l’europarlamentare Adinolfi (M5S): “Inizia il percorso di rinascita del nostro paese”

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Riceviamo e pubblichiamo comunicato dell’On. Isabella Adinolfi.

“Inizia con l’approvazione del decreto Rilancio da 55 miliardi un percorso che mi auguro possa accompagnare quanto prima l’Italia verso una rinascita economica e sociale. Bene i fondi per la sanità, per i disabili e per la ricerca, bene gli aiuti per il comparto turistico, finalmente riconosciuta la dignità dei lavoratori del mondo dello spettacolo e della cultura. Più semplicemente è un decreto completo che non lascia indietro nessuno”. Commenta così l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Isabella Adinolfi, l’approvazione in serata da parte del Consiglio dei ministri del decreto “Rilancio”.

“Grande attenzione, finalmente, per le persone con disabilità con l’istituzione di un fondo per le strutture semi-residenziali, così da consentire ai portatori di handicap e alle loro famiglie di ricevere nuovamente quell’assistenza sanitaria e umana che purtroppo, in taluni casi, con l’emergenza Covid è venuta meno” evidenzia l’On. Adinolfi, per poi aggiungere sugli aiuti al comparto turistico: “Le risorse a fondo perduto per le agenzie di viaggi, l’esenzione Imu per gli alberghi, lo stop alla tassa sui tavolini all’aperto, i bonus vacanze per le famiglie con Isee sotto ai 40mila euro rappresentano un primo importante passo per avviare il percorso di ripresa di un comparto essenziale per l’economia del Paese, senza scendere a patti su eventuali corridoi turistici bilaterali a livello europeo”.

“Boccata d’ossigeno – conclude l’europarlamentare – per il mondo della cultura e dello spettacolo che riceveranno un’indennità di 600€ per i mesi di aprile e maggio, oltre allo stanziamento di 50 milioni di euro per il fondo cultura. Ci vorrà sicuramente del tempo, ma l’Italia, la storia ce l’insegna, è riuscita sempre a superare brillantemente tutte le più grandi difficoltà. Ce la faremo anche stavolta”. . Restano mal di pancia in maggioranza e scetticismo nell’opposizione, che prenderanno la forma di emendamenti in Parlamento. Ma all’ultimo miglio si risolvono i problemi di coperture che avevano tenuto banco, costringendo a limare le misure, limitare le platee. Sono passate le 18, dopo giornate di lavoro sul testo, quando inizia il Consiglio dei ministri. Tre ore dopo il decreto da oltre 250 articoli e’ approvato. E’ un passo per evitare un avvitamento della crisi economica, il decreto Rilancio. “Servirà un altro decreto da 20 miliardi“, gia’ dice la viceministra M5s Laura Castelli. “Questo e’ un cerotto, adesso servono misure per un rilancio vero”, osserva da Iv Ettore Rosato. Il prossimo intervento sara’ un decreto “per la Rinascita” del Paese, con semplificazioni, sblocco dei cantieri, investimenti. A impensierire, in vista di una seconda meta’ dell’anno che si annuncia tutt’altro che facile, e’ anche la questione delle risorse per le nuove misure a sostegno di famiglie e imprese. Ecco perché il premier spinge sull’Europa, sul recovery fund. Per gli ammortizzatori sociali l’Italia potrà usare il programma Sure e per la sanità si porrà il tema se aderire al Mes (inevitabile, secondo Pd e Iv). C’e’ l’intesa sulla regolarizzazione dei migranti e l’emersione del nero di chi lavora come bracciante, colf o badante. La ministra Teresa Bellanova piange annunciando una misura che anche Luciana Lamorgese dice necessaria a dare “dignità” ai lavoratori. Il M5s dice si’ dopo aver avuto garanzie di severità ed esclusione di chi sia condannato per caporalato o altri gravi reati (ma c’e’ una sanatoria penale per l’emersione del nero). Resta un doppio binario per regolarizzare: il primo prevede l’emersione del nero, con pagamento di un forfait di 400 euro, da parte di datori di lavoro che dichiarino un contratto in corso con italiani o stranieri che fossero in Italia prima dell’8 marzo. Il secondo prevede che lo straniero con permesso scaduto dal 31 ottobre, pagando 160 euro, possa ottenere un permesso temporaneo di sei mesi entro i quali, dietro esibizione di contratto, può convertirlo in permesso di lavoro. La manovra stanzia 55 miliardi e che, secondo il ministero dell’Economia, mobilita 130 miliardi di liquidità. E’ assai corposo il pacchetto Turismo, con 2,4 miliardi solo per il tax credit vacanza, le risorse a fondo perduto per agenzie di viaggi, l’esenzione Imu per alberghi, lo stop alla tassa sui tavolini all’aperto. Tutto risolto? No, perché proprio sul turismo, come sul Reddito di emergenza, con un assegno di due mesi ai meno abbienti, resta critica Italia viva. Mentre Leu con Maria Cecilia Guerra dichiara di non condividere la scelta di eliminare la rata di giugno dell’Irap, come auspicato da Confindustria, per tutti. Una posizione “sconcertante”, dice Italia Viva.

Antonio Vuolo

Milano/ La Sigea interviene in merito all’esondazione del Seveso e del Lambro

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Dichiarazioni in merito all’esondazione del Seveso e del Lambro a Milano.

Fiore (SIGEA): “Dal 1969 al 2018 ben 1132 morti per frana, 581 per inondazioni e ben 148.353 evacuati e senza tetto. Poi ci sono i danni degli eventi registrati tra Novembre e Dicembre 2019. Tra dissesto e pandemia in alcune città si è in emergenza da Novembre! L’economia ne risentirà parecchio”.
“Ma oggi l’Italia è come ieri? Ma oggi, soprattutto con una pandemia in corso che sta rendendo ancora più fragile l’economia italiana, ci possiamo permettere che eventi con un decorso naturale, accentuati dal cambiamento climatico e da un uso improprio del territorio, possano creare vittime e danni alle infrastrutture e alle aree produttive? Alle prime piogge primaverili esondano già Seveso e Lambro mentre l’Italia tenta di progettare il suo futuro partendo da un riavvio prudente. Se volessimo analizzare il dissesto idrogeologico in Italia, i dati parlano chiaro negli ultimi 60 anni si sono verificati oltre 3500 eventi naturali a carattere disastroso. Eventi questi collegabili principalmente a fenomeni quali improvvise inondazioni torrenziali, frane o colate di fango e detriti. Centinaia di migliaia il numero di sfollati e senzatetto, migliaia i morti; ingenti danni al patrimonio immobiliare e culturale”.

Lo ha dichiarato poco fa Antonello Fiore, Presidente della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA).
Ben 1132 morti per frana e 581 per inondazioni.
“A gennaio 2020 il CNR ha pubblicato l’ultimo Rapporto Periodico sul Rischio posto alla Popolazione italiana da Frane e Inondazioni (Anno 2019)
Le statistiche degli eventi di frana e di inondazione con vittime nel periodo 1969-2018 che hanno interessato 3629 località in 2068 Comuni italiani sono severe, ma ormai note da tempo.
Morti; per Frana 1132. Per Inondazione 581.Totale 1713
Dispersi; per Frana 10. Per Inondazione 50. Totale 60
Feriti; per Frana 1457. Per Inondazione 454. Totale 1911
Evacuati e Senza tetto 148353. Per Inondazione 171.764. Totale 320.117
Da sempre lo schema del post evento calamitoso – ha concluso Fiore – e limitato solo a un breve periodo del post evento, è sempre lo stesso: si contano le vittime, si stimano i danni, si crea la solidarietà nazionale con raccolta fondi e fiaccolate di solidarietà, si cerca di capire le cause, si approccia con cautela a comprendere le responsabilità tecniche e politiche, si stanziano i fondi per ricostruire. Magari la ricostruzione sarà nello stesso luogo, dove la natura ha tentato di riprendersi i suoi spazi. Lo schema ormai collaudato è pronto per essere applicato per altro evento calamitoso, in altra stagione e in altra regione. Tra le cause si è ormai consapevoli che concorrono con incidenza diversa secondo le situazioni l’abbandono delle campagne, l’edilizia distratta dagli interessi economici, l’abusivismo edilizio, l’assenza di manutenzione dei corsi d’acqua, gli incendi boschivi, i cambiamenti climatici, e altro. Si nota come, nel non completo elenco sopra riportato, delle cause che concorrono al dissesto idrogeologico, la maggior parte delle cause sono attribuibili direttamente e indirettamente all’azione dell’uomo. Oggi si può affermare che all’origine del tragico ripetersi degli eventi calamitosi c’è un problema esclusivamente di ordine culturale e non tecnico, un problema che può essere affrontato e risolti solo da un’azione politica che abbia la seria volontà di ritornare a curare la popolazione e il territorio, lasciando a quest’ultimo il suo naturale evolversi.
Sorprende la sorpresa dei più nel registrare gli eventi alluvionali che in questo periodo hanno causato ingenti danni; sorprende ritrovare tanti decisori affetti da vuoti di memoria che li costringono a vivere la storia solo dall’inizio del proprio mandato e a programmare e pianificare, la qualità della vita e talvolta la sopravvivenza della popolazione, nell’intervallo che non va oltre la fine del proprio mandato. Per la corta memoria dei decisori dovremmo insegnare ai piccoli, che diventeranno da grandi potenziali decisori, una filastrocca simile a quella che serve per ricordare il numero dei giorni dei mesi; così si potrebbe iniziare con “alluvioni a novembre con frane per tutto aprile, maggio e settembre; mareggiate a febbraio e marzo, siccità a giugno luglio e agosto….”
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale

Solidarietà/ Donati oltre 440 mila euro per aiutare chi non ha un tetto o non ha accesso al cibo

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Sono state mosse dallo spirito di solidarietà e dal fortissimo sentimento di liberazione che attraversa tutta l’Italia, le oltre 10mila persone che hanno contribuito alla raccolta fondi collegata a 25 Aprile 2020 #iorestolibera #iorestolibero. Grazie all’iniziativa, 441.088,24 euro sono stati distribuiti in egual misura tra Caritas Italiana e Croce Rossa Italiana, destinati ad aiutare chi è senza un tetto o senza accesso al cibo. Lanciato lo scorso 7 aprile e sostenuto da migliaia di firmatari e messaggi di invito a donare di personaggi del mondo della società civile, della cultura, dello spettacolo  e dello sport italiani, il progetto è stato sviluppato da un numeroso team di professionisti che hanno lavorato volontariamente sia per la campagna di raccolta sia per realizzare la trasmissione che il 25 aprile alle 14.30 è stata seguita in streaming su diverse piattaforme da oltre 750 mila persone. Ecco nel dettaglio tutti i numeri. La piattaforma GoFundMe ha raccolto complessivamente 449.210,00 euro. Tramite bonifico bancario sono stati raccolti 6.825,00 euro. Altri 5.000,00 euro sono stati versati da un sostenitore della nostra campagna direttamente a Croce Rossa Italiana. La cifra complessiva raccolta è quindi pari a 461.035 euro. Il totale dei costi ammonta a 19.946,76 euro (15.613,76 euro sono le tariffe della piattaforma di crowdfunding, 4.148 sono i costi per la produzione e trasmissione del video il 25 aprile, 185 euro sono i costi per l’hosting del sito). Per cui oggi, venerdì 15 maggio, Slow Food Italia, che ha messo a disposizione dell’iniziativa un conto corrente per gestire tutte le transazioni, ha effettuato i seguenti bonifici: a Caritas Italiana 220.544,12 euro a Croce Rossa Italiana 215.544,12 euro (come detto, 5.000 euro sono stati versati direttamente da un donatore della nostra campagna). Il numero di donatori, la cifra raccolta, il numero di persone che hanno firmato l’appello, quello dei soggetti che hanno interagito sui diversi canali di comunicazione e infine quello del pubblico che ha seguito la trasmissione il 25 aprile (o l’ha vista nei giorni seguenti), dimostrano da un lato quanto questa celebrazione sia ancora fortemente sentita da moltissimi italiani, e dall’altro quanto – nonostante tutto – ci sia ancora da ben sperare per l’avvenire del nostro Paese: finché resisteranno la solidarietà e la volontà corale di non lasciare indietro nessuno, qualsiasi sfida sarà possibile. Il 25 aprile di ogni anno ci ricorda che la libertà è tale solo se è per tutti. L’ampia partecipazione degli italiani ha contributo al raggiungimento di questo obiettivo e al successo sorprendente di tutta l’iniziativa.

Ufficio stampa – Valter Musso e Elisa Virgillito

Musica/ Domenica in diretta streaming su YouTube il sassofonista Claudio Jr De Rosa

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Visioninmusica “Live at Home” continua la sua rassegna di musica trasversale da casa proponendo un nuovo appuntamento: in diretta dalla loro abitazione di Rotterdam questa volta si esibiranno il sassofonista Claudio Jr De Rosa e la pianista Vivienne Chuliao. Legati da famiglia e musica, i due si esibiranno in alcune delle loro composizioni. Lo streaming, in programma domenica 17 maggio alle ore 19:30 sul canale YouTube di Visioninmusica, offrirà al solito la possibilità agli utenti di partecipare e commentare dal vivo, oltreché contribuire volontariamente a personali donazioni a favore dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni, città natale di Visioninmusica, a sostegno del diritto alle migliori cure per i pazienti colpiti da Covid-19 nel contesto di una sicurezza sanitaria di interesse generale.

Info e modalità per donare al seguente link: https://www.aospterni.it/pagine/donazioni

 Questo invece il calendario delle prossime performance della rassegna: 21 maggio – Nadimop (Nadia Straccia); 24 maggio – Giuseppe Albanese; 28 maggio – Livio Minafra; 31 maggio – Irene Jalenti; 4 giugno – Jean-Philippe Koch; 7 giugno – Federico Mondelci/Paolo Biondi; 11 giugno – Rebel Bit. Tutti i live saranno accessibili in diretta streaming sul canale YouTube di Visioninmusica. Sarà inoltre disponibile il link alla pagina del concerto in diretta sulle pagine FacebookInstagram Twitter ufficiali del festival. Visioninmusica “Live at Home” fa parte di “JIP ON STREAMING”, il primo festival nazionale di jazz sul web, lanciato da Jazz Italian Platform.
Visioninmusica è socio fondatore di Jazz Italian Platform (JIP), associazione nazionale di promoter, assieme a Umbria Jazz, Bologna Jazz Festival, Jazz in Sardegna, Jazz Network, Pomigliano Jazz, Saint Louis College of Music, Veneto Jazz. JIP condivide sulle sue pagine social tutte le iniziative dei propri associati.

Claudio Jr De Rosa – classe 1992 – è un sassofonista, arrangiatore e compositore alla ribalta nella scena jazz europea. Nel 2016 è stato vincitore dei premi ‘1st Asian Saxophone Congress, Taiwan’, ‘Premio Nazionale C. Bettinardi’, ‘Louis van Dijk Jazz Award’, mentre nel 2015 del ‘Leiden Jazz Award’. Dal 2013 vive tra Olanda e Italia, dove è leader e ‘sideman’ di numerosi ensemble. Ha concluso gli studi accademici nei conservatori di Salerno, Roma e L’Aja. Sebbene sia ancora molto giovane, si è già esibito in numerosi festival e jazz club in Italia, Olanda, Francia, Belgio, Romania, Inghilterra e Taiwan. Ha composto e arrangiato musica per ‘Call it Sextet’, ‘CJDR Jazz Ensemble’, ‘RC Big Band’, ‘S.Louis Big Band’, ‘CvA Big Band’, ‘NSJO Orchestra’ e per il Ministero delle finanze olandese. Nel novembre 2016 ha collaborato con la prestigiosa ‘Jazz Orchestra of the Concertgebouw’ di Amsterdam. Dopo il successo ottenuto con il suo ‘Zadeno Trio’, ha formato nel 2016 il ‘Claudio Jr De Rosa Jazz 4et’: una formazione dal taglio internazionale che lo vede impegnato con altri giovani musicisti attivi in Olanda.

Sito web: http://www.claudiojrderosa.com/


Visioninmusica 2020 è sostenuta da: MIBACT, Regione Umbria, Camera di Commercio di Terni e Fondazione Carit.   Supporter 2020: All Food, Fucine Umbre, Avis Comunale Terni, Hotel Michelangelo, Bar Umbria, Ristorante “Bettolone”, STAS, Studio Foscoli Consulenza. Media partner 2020: Fedeltà del Suono, Costruire HiFi, Radio Galileo, Radio Incontro, Umbria 24, Vivo Umbria, Umbria Eventi.   Partner 2020: FAI Delegazione di Terni, Jazz Italian Platform, Europe Jazz Network.

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

Coronavirus, il parlare a voce alta favorisce la diffusione per 14 minuti

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Nuove brutte notizie sull’epidemia da Covid-19. Tosse e starnuti potrebbero non essere le uniche modalità di contagio. Anche il semplice parlare potrebbe spedire migliaia di piccole particelle nell’aria, portando alla formazione di aerosol virale in grado di resistere sospeso nell’aria tra gli 8 e i 14 minuti.
Lo sottolinea un nuovo studio pubblicato su The Proceedings of the National Academy of Sciences, sottolineando che questo elemento potrebbe spiegare il perché alcune persone con sintomi lievi o asintomatiche possono infettare altri nelle vicinanze, per esempio in ufficio, sulle navi e in altri spazi ristretti.

Coronavirus/ Save the Children: “Grande preoccupazione per il primo caso confermato nel campo profughi dei Rohingya a Cox’s Bazar”

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Coronavirus, il Bangladesh rischia di perdere decenni di progressi nello sviluppo dei bambini mentre l’epidemia si diffonde nel Paese
La notizia confermata dai media del primo caso di coronavirus nel campo profughi di Cox’s Bazar desta molta preoccupazione per l’impatto catastrofico di COVID-19 sul Bangladesh, nel momento in cui il numero di contagiati nel Paese si avvicina a 20.000. Ora che il virus è entrato nel più grande insediamento di rifugiati del mondo, quello dei Rohingya a Cox’s Bazar, si teme per la vita di migliaia di persone. La pandemia potrebbe riportare indietro il Bangladesh di decenni. A lanciare l’allarme è Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e garantire loro un futuro.
“Nonostante i migliori sforzi delle agenzie internazionali e del governo del Bangladesh, la capacità di assistenza sanitaria nei campi profughi è limitata e in tutto il Paese è sopraffatta a causa del COVID 19. Ci sono solo circa 2.000 ventilatori in tutto il Bangladesh su una popolazione di 160 milioni di persone. Nel campo profughi dei Rohingya, che ospita quasi un milione di rifugiati, al momento non ci sono letti di terapia intensiva” ha dichiarato Athena Rayburn, Advocacy Manager di Save the Children a Cox’s Bazar.
“Save the Children chiede con urgenza che la comunità internazionale sia solidale con il Bangladesh e fornisca fondi e risorse mediche indispensabili per proteggere la popolazione Rohingya e la comunità ospitante. L’inazione potrebbe portare a una perdita di vite disastrosa e prevenibile. Un campo profughi non è un luogo in cui un bambino possa crescere. Il COVID-19 ha rivelato quanto siano vulnerabili i rifugiati Rohingya. La comunità internazionale deve quindi trovare urgentemente una soluzione a lungo termine alla loro situazione. I bambini rifugiati Rohingya non possono trascorrere la propria vita senza accesso all’istruzione formale, all’assistenza sanitaria e con gravi restrizioni alla loro libertà di movimento ” ha concluso Athena Rayburn, Advocacy Manager di Save the Children a Cox’s Bazar.
Per ulteriori informazioni: [email protected]

Save the Children Italia Onlus