La ‘sindrome da coronavirus’ desta preoccupazione, al punto da far intervenire l’OMS. Anche la salute mentale, non solo quella fisica, è a rischio a causa della pandemia. Lo rileva la direttrice del dipartimento salute mentale dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Devora Kestel, presentando un rapporto Onu sul tema.
“L’isolamento, la paura, l’incertezza, le turbolenze economiche, tutti questi elementi causano o potrebbero causare sofferenze psicologiche”, ha aggiunto, giudicando probabile un aumento dei casi di malattie mentali, questione che i governi dovrebbero mettere “in primo piano”.
La salute mentale e il benessere di intere società sono state gravemente colpite da questa crisi e sono una priorità’ da affrontare con urgenza”, ha detto la funzionaria dell’Oms ai giornalisti durante un briefing.
Coronavirus, l’OMS: ” A rischio anche la salute mentale”
Coronavirus, per la Ue non è agente di massimo rischio per i lavoratori
Potrebbe sembrare una semplice curiosità, ma ha un suo significato. La Commissione Ue non classifica il coronavirus come agente nella categoria più pericolosa per i lavoratori. Ha deciso in linea con quanto sostenuto dagli Stati che va classificato al livello 3 e non al livello 4.
La dicitura esatte prevede che: “possono causare malattie gravi in soggetti umani e costituiscono un serio rischio per i lavoratori, possono propagarsi nella comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche”; mentre nel gruppo 4 “non sono disponibili, di norma, efficaci misure profilattiche o terapeutiche”.
Adiconsum e le Associazioni Consumatori del CNCU chiedono maggiore coinvolgimento nelle strategie del Governo
Maggior coinvolgimento del Cncu nelle strategie del Governo in materia di politiche economiche e produttive al fine di individuare ulteriori strumenti di tutela dei consumatori su speculazioni dei prezzi e sui diritti violati, sia durante l’emergenza Covid-19 sia nella fase della ripartenza. E’ la proposta conclusiva del documento approvato dal Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti riunitosi in via straordinaria, e che il Sottosegretario Alessia Morani porterà all’attenzione del Presidente del Consiglio dei Ministri.“Le associazioni dei consumatori che costituiscono il Cncu sono un importantissimo strumento per la raccolta e la verifica delle segnalazioni sui casi di speculazione dei prezzi di alcuni beni di prima necessità, così come di ogni pratica commerciale scorretta, legata all’attuale emergenza sanitaria”, precisa Morani. “Le associazioni infatti sono in contatto con i cittadini e rilevano le criticità, pertanto rappresentano un importantissimo sensore dell’impatto reale delle misure adottate e ne consentono il miglioramento”.Più in particolare, infatti, nel documento approvato nel corso della seduta straordinaria del Consiglio, le associazioni sottolineano che “dalle segnalazioni ricevute dai cittadini emerge la necessità di intervenire in maniera più mirata in settori strategici quali Turismo, Tributi, Banche, Trasporti, Affitti e Utenze, per i quali il CNCU ha sviluppato delle proposte concrete”. Con questo obiettivo il Cncu mette a disposizione la propria competenza nel settore del consumerismo per portare avanti un lavoro fondamentale non solo per la tutela dei diritti degli utenti , ma per tutto il Paese. Pertanto sarebbe auspicabile, conclude il testo, “un maggiore coinvolgimento del Cncu nelle strategie del Governo al fine di individuare ulteriori strumenti di tutela dei consumatori, sia durante l’attuale emergenza che nella fase della ripartenza“.
Sicurezza/ Operazione ‘Mask’, tre denunce per frode nell’esercizio del commercio
Personale della Polizia di Stato ha denunciato tre persone, amministratori di società con sede a Brescia ed in provincia di Salerno, responsabili dei reati di frode nell’esercizio del commercio e falsità materiale commessa dal privato in certificati.
L’Operazione Mask, avviata nell’ambito del contrasto alla commercializzazione di DPI da destinare all’emergenza COVID-19, è stata condotta dal Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Cagliari con il coordinamento del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.
L’indagine è scaturita da una segnalazione di una nota farmacia di Cagliari la quale, ricevuta una partita di 1800 mascherine del tipo FFP2, acquistate attraverso un agente di commercio titolare di una società con sede in provincia di Salerno, ha avuto sospetti sull’autenticità della documentazione attestante l’idoneità e la conformità alle normative vigenti del prodotto acquistato.
Le indagini, condotte nell’immediatezza, hanno consentito di accertare che i DPI erano stati fabbricati in Cina ed importati in Italia da una società di Brescia, operante nel commercio all’ingrosso di prodotti medicali, e sia il certificato che la dichiarazione attestante la conformità alla normativa italiana erano falsi, e solo apparentemente emessi da una società della provincia di Mantova.
Nella giornata del 5 maggio u.s., con la collaborazione delle Sezioni Polizia Postale e delle Comunicazioni di Salerno e Brescia, sono state eseguite due perquisizioni delegate dalla A.G. cagliaritana nei confronti di altrettante società e relativi amministratori, attraverso le quali sono state rintracciate e sequestrate ulteriori mascherine (a Brescia e nella città di Sassari) nonché documentazione cartacea e contabile che ha consentito di ricostruire l’iter commerciale ed individuare due aziende cinesi che sembrerebbe abbiano fornito all’azienda bresciana la falsa certificazione.
Quest’ultima società conseguentemente sta procedendo a rintracciare sul territorio nazionale eventuali altri DPI non ancora messi in vendita, avendone chiesto il ritiro dal commercio e la restituzione.
Le indagini sono ancora in corso, anche con la collaborazione dell’OLAF, (Ufficio Europeo per la Lotta Antifrode presso la Commissione europea) per individuare i responsabili della falsificazione documentale.
Coronavirus, la curva dei ricoverati resta discendente
Il totale delle persone che hanno contratto il virus, compresi i deceduti e guariti dall’inizio contagio, è salito oggi a 223.096 con un incremento rispetto a ieri di 992 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 76.440, ( -2.017 rispetto a ieri). Tra gli attualmente positivi, 855 sono in cura presso le terapie intensive ( -38), mentre 11.453 persone sono ricoverate con sintomi ( – 719), 64.132 persone sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto a ieri i deceduti sono 262 e portano il totale a 31.368. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 115.288, ( + 2.747 rispetto a ieri).
Paolo Capone, Leader UGL: “Riapertura delle regioni dal 18 maggio, Sud Italia esempio virtuoso in Ue”
“Finalmente le Regioni avranno l’autonomia per decidere se anticipare l’apertura delle attività già dal 18 maggio e questo consentirà loro di ripartire anche in funzione del turismo e della stagione estiva. Mi riferisco, in particolare, alle Regioni del Sud meno colpite dal Covid-19 e che già da qualche giorno non hanno registrato nuovi casi di contagio. E’ tuttavia necessario rispettare i protocolli del Governo che consentiranno di svolgere tutte le attività in sicurezza. Le linee guida saranno essenziali per evitare che risalga la curva epidemiologica: il primo obiettivo è la tutela della salute dei cittadini e dei lavoratori. In questa nuova fase, quindi, il Mezzogiorno avrà l’occasione di ripartire con condizioni più favorevoli potendo anche diventare un esempio virtuoso per il resto del Paese e dell’Unione europea”. Lo ha detto Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alla possibilità per le Regioni di ripartire dal 18 maggio
Coronavirus, l’OMS: “Potrebbe anche non scomparire mai”
La dichiarazione ha avuto un forte impatto, perché rilasciata dalla massima autorità sanitaria.
“Abbiamo un nuovo virus che entra nella popolazione umana per la prima volta e quindi è molto difficile prevedere quando riusciremo a prevalere su di esso”.
Lo ha detto Mike Ryan, a capo del programma di emergenze sanitarie dell’Oms, nel briefing sul coronavirus.
“Questo virus potrebbe diventare solo un altro virus endemico nelle nostre comunità e potrebbe non scomparire mai. L’Hiv non è scomparso. Non sto confrontando le due malattie, ma penso sia importante che siamo realistici”.
Validazione straordinaria dei dpi, un nuovo servizio online per l’invio delle richieste all’Inail
Sul portale Inail sarà attivo il nuovo servizio online “Art. 15 Validazione DPI”, per la gestione informatizzata delle richieste di validazione dei dispositivi di protezione individuale, funzione attribuita in via straordinaria all’Istituto dal decreto Cura Italia dello scorso 17 marzo, fino al termine dell’emergenza Coronavirus. Le istanze di validazione di occhiali, visiere, semimaschere, indumenti di protezione e guanti, funzionali a mitigare i rischi connessi all’epidemia, da domani dovranno essere presentate all’Inail utilizzando esclusivamente il nuovo servizio. La casella di posta elettronica certificata dedicata alla procedura, infatti, non sarà più attiva e le richieste pervenute alla data di chiusura della pec saranno valutate sulla base della documentazione già prodotta.
La procedura di registrazione e i canali di assistenza. Per usufruire del nuovo servizio, chi non sia già in possesso delle credenziali per accedere ai servizi online dell’Inail deve registrarsi al portale istituzionale cliccando sul pulsante “Accedi ai servizi online”, presente sulla destra dell’home page, e selezionando dal menù a sinistra la voce “Registrazione”, quindi “Registrazione Utente Generico”. Per chiarire i dubbi legati all’utilizzo del nuovo applicativo informatico, è stato predisposto un manuale che contiene le istruzioni operative.Per informazioni e assistenza, inoltre, nella sezione “Supporto” del portale sono a disposizione le “Faq”, con le risposte alle domande più frequenti, e il servizio “Inail risponde”, che consente l’invio di richieste attraverso un form strutturato.
Al 4 maggio processate oltre 2.400 pratiche e validati 96 dispositivi di protezione individuale. Come rilevato nell’ultimo report sulle attività di validazione dei dpi, alla data del 4 maggio la task force multidisciplinare dell’Inail a cui è stata affidata la procedura ha processato a livello tecnico 2.458 pratiche, validando positivamente 96 dispositivi, il cui elenco, aggiornato periodicamente, è disponibile sul sito dell’Istituto. Il procedimento abbreviato di validazione, in deroga alle procedure ordinarie, prevede che il produttore, l’importatore o chi intende immettere in commercio il dpi autocertifichi, sotto la propria esclusiva responsabilità, le caratteristiche tecniche del dispositivo e il rispetto di tutti i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa vigente, allegando certificazioni e test report rilasciati da soggetti abilitati.
- Accedi ai servizi onlineInformazioni e documentazione necessaria per conoscere e utilizzare i servizi online dell’Istituto.
- Validazione in deroga DPI Covid-19L’Inail, in qualità di soggetto attuatore degli interventi di protezione civile che collabora alle misure di contenimento del rischio Covid-19, è autorizzato a validare i dispositivi di protezione individuale, in via straordinaria e in deroga alle procedure ordinarie.
Cagnano Varano/ Arriva il contributo per l’efficientamento energetico della nuova scuola media
l Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha accolto la richiesta avanzata dal Comune di Cagnano Varano per accedere all’incentivo finalizzato all’efficientamento energetico del nuovo edificio della Scuola Media. Il GSE, una società interamente controllata dal MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze), ha assegnato al Comune 820.449,65 euro, che vanno ad ampliare la quota di finanziamento destinata all’abbattimento dei consumi energetici già prevista nel progetto della nuova scuola. Un contributo importante, che si aggiunge al finanziamento di 3.200.000 euro ottenuto dalla Regione Puglia e che renderà il futuro edificio scolastico in linea con le più recenti disposizioni in materia di risparmio ed efficienza energetica.
Sarà, infatti, uno dei pochissimi edifici scolastici NZEB (Nearly Zero Energy Building) presenti in Puglia e non solo: un edificio, cioè, il cui consumo energetico sarà quasi pari a zero. Gli NZEB, infatti, sono edifici ad elevatissima prestazione, che riducono il più possibile i consumi per il loro funzionamento e l’impatto nocivo sull’ambiente, in quanto la domanda energetica per riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, produzione di acqua calda sanitaria ed elettricità resta molto bassa.
A breve partiranno le procedure d’appalto per la costruzione della nuova scuola media: un impegno economico di oltre 4 milioni di euro, con i quali si provvederà all’abbattimento degli edifici esistenti e alla costruzione del nuovo plesso scolastico con annessa palestra e campo esterno polivalente (vedi planimetria e prospetto qui sotto). Terminato l’iter dell’appalto, prenderanno il via i lavori che dovranno essere completati al massimo nel giro di tre anni.
“Per noi è altro grande risultato- commenta il sindaco Claudio Costanzucci Polino- in questa legislatura abbiamo posto grande attenzione alla sicurezza degli edifici scolastici. In soli 5 anni, infatti, l’Amministrazione è riuscita a realizzare una serie di verifiche diagnostiche su tutti gli edifici esistenti, ad accedere ai contributi dedicati agli interventi di riqualificazione degli edifici stessi (come gli interventi sui solai dei plessi scolastici “Giannone” e “Marconi” effettuati l’estate scorsa) e infine ad ottenere un finanziamento importante come questi 4 milioni di euro per la costruzione della nuova Scuola Media”.
UFFICIO STAMPA CIVICA CAGNANESE ([email protected])
Turismo/ Le raccomandazioni del CAI per la ripresa delle attività in montagna
Ogni appassionato di montagna è chiamato a fare la propria parte perché la ripresa delle attività non si trasformi in occasioni per la diffusione del contagio. Sono necessari una accentuata cautela e l’adozione di comportamenti responsabili, che innanzitutto significano rispetto del distanziamento fisico e svolgimento delle attività in maniera individuale o in compagnia delle persone conviventi. Il Club alpino italiano ha quindi predisposto le raccomandazioni essenziali rivolte non solo ai soci, ma a tutti i frequentatori delle terre alte:
a. Rispetta puntualmente le disposizioni adottate a livello nazionale e territoriale (regione e comune), con particolare riferimento alle limitazioni imposte e alla adozione di comportamenti come le distanze e l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, a tutela tua e degli altri.
b. Valuta correttamente le tue capacità e condizioni fisiche, oltre a quelle dei familiari che vengono con te, considerando gli effetti del lungo periodo di forzata inattività e scegliendo itinerari adeguati, preferibilmente al di sotto del tuo livello abituale; assumi diligentemente ogni più opportuna informazione sul percorso, sulle previsioni meteorologiche e sulla presenza di strutture di accoglienza aperte ed eventuale riparo.
c. Considera le limitazioni territoriali ai trasferimenti come l’occasione per andare alla scoperta delle valli e dei borghi più vicini, uscendo dalla spirale abitudinaria di privilegiare in molti la stessa località, scoprendo così bellezze inaspettate e sempre rispettando la natura, evitando concentrazioni pericolose di persone e limitando gli spostamenti.
d. Scegli un rifugio come meta, non per trovare in quota ricercatezze di pianura, quanto piuttosto una cortese accoglienza, consigli competenti e la sobria qualità di una ristorazione che esprima i sapori tradizionali di quella particolare zona di montagna; ricorda che il rifugista presidia un territorio prezioso e assicura i contatti per i soccorsi: collabora con lui e attieniti alle sue indicazioni per assicurare distanziamento e igiene; è importante la prenotazione.
e. Evita le attività più impegnative e che richiedono l’uso di attrezzature alpinistiche in comune e distanze ravvicinate con altri: la pazienza di oggi renderà ancora più gratificanti queste attività in un futuro non lontano.
f. Percorri con lentezza e prudenza l’itinerario che hai scelto, segui i sentieri segnalati e quando incontri altre persone mantieni la distanza e usa la mascherina.
g. Ricorda che in caso di incidente l’eventuale soccorso, già impegnativo per i luoghi, è reso ulteriormente critico dalla necessità di proteggere chi viene soccorso e quanti soccorrono, dal pericolo di contagio da coronavirus: per questo mantieni alta e costante la tua attenzione, risveglia i sensi assopiti. Attiva la funzione “seguimi” della app GeoResQ dello smartphone, tenendolo silenziato e utilizzandolo solo per necessità.
h. Considera sempre che i luoghi che per te sono occasione di svago e benessere, rappresentano la “casa” delle popolazioni che in quelle montagne vivono, contribuendo a mantenerle ospitali, e che il tuo comportamento influisce sulle loro condizioni di vita e di salute.
In questo momento di generale difficoltà il rispetto di queste raccomandazioni equivarrà ad attenzione per sé e per gli altri, oltre che per la montagna e per chi vi abita.
Ufficio stampa Club Alpino Italiano









