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Validazione straordinaria dei dpi, aggiornati il report e l’elenco dei prodotti autorizzati

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I dispositivi di protezione individuale (dpi) validati positivamente dall’Inail sono 96, pari a circa il 4% delle 2.458 pratiche processate a livello tecnico. A tracciare il quadro aggiornato dell’attività svolta nell’ultimo mese e mezzo dalla task force multidisciplinare a cui è stata affidata la procedura è il nuovo report pubblicato oggi sulle attività di validazione dei dpi da produrre, importare o immettere in commercio, funzione attribuita in via straordinaria all’Istituto, fino al termine dell’emergenza Coronavirus, dall’art. 15 del decreto Cura Italia dello scorso 17 marzo.

Sul sito dell’Istituto la lista dei dpi validati positivamente. L’elenco dei dpi validati positivamente, che viene periodicamente aggiornato, è disponibile sul sito dell’Istituto. Per ciascun dispositivo è riportata la data di validazione, la tipologia di prodotto (occhiali, visiere, semimaschere, indumenti di protezione, guanti, calzari), il nominativo del produttore e/o dell’importatore con la regione/nazione di riferimento, e un’immagine, se disponibile. La validazione in deroga dell’Inail riguarda soltanto i singoli modelli di dpi presi in considerazione e non può essere estesa in alcun modo all’intera produzione/importazione di altri dispositivi, anche della stessa serie, da parte delle imprese presenti nell’elenco.

La procedura abbreviata prevede l’invio di un’autocertificazione e della documentazione tecnica. Il procedimento abbreviato di validazione prevede l’invio all’Inail di un’autocertificazione nella quale, sotto la propria esclusiva responsabilità, il produttore, l’importatore o chi intende immettere in commercio il dispositivo di protezione individuale attesta le sue caratteristiche tecniche e il rispetto di tutti i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa vigente, allegando certificazioni e test report rilasciati da soggetti abilitati. Le validazioni in deroga dell’Istituto prevedono un esame sia della rispondenza documentale, sia del rispetto dei parametri e limiti imposti dalla normativa di riferimento.

Giudizio di non conformità per il 95% delle pratiche esaminate. Dal report pubblicato oggi emerge che in circa l’1% dei casi le richieste presentate erano relative a dpi già marcati CE, che possono essere messi in commercio senza la validazione dell’Istituto. Il 95% delle pratiche si è concluso, invece, con un giudizio di non conformità, che ha riguardato prodotti non valutabili come dpi (pari a circa il 15% dei provvedimenti negativi), prodotti configurabili come simil-mascherine chirurgiche, eventualmente valutabili dall’Istituto superiore di sanità (12%), e prodotti che non garantiscono i requisiti di qualità e sicurezza per la protezione di lavoratori e operatori sanitari (73%), per l’assenza di relazioni sulle prove effettuate sui dispositivi, la presentazione di “attestazioni di conformità” o di “certificati di compliance” non valutabili, perché rilasciati su base volontaria da enti non accreditati per i dpi (e in alcuni casi non risultati presenti nei relativi database), o per la mancata indicazione puntuale dei modelli di prodotto o del produttore.

Solidarietà/ Papa Francesco scrive al Codacons

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Una inaspettata lettera di Papa Francesco è giunta ieri al Codacons, per il tramite della sezione Affari Generali della Segreteria di Stato vaticana. Al centro della missiva del Pontefice l’iniziativa avviata dal Codacons assieme all’imprenditore Roberto Battaglia, e che ha portato a donare quasi 1.000 mozzarelle di bufala ai medici romani dei Covid Hospital Columbus e Tor Vergata impegnati nella lotta al coronavirus, come segno di ringraziamento da parte dei cittadini.

Scrive Papa Francesco nella sua lettera:

Il Sommo Pontefice, nel ringraziare per il significativo atto di omaggio e per i sentimenti che lo hanno suggerito, esprime il suo vivo compiacimento per tale gesto di solidarietà che sollecita ogni uomo di buona volontà a riflettere e ad impegnarsi attivamente affinché nessuno, ad immagine del buon Samaritano, sia estraneo e distante nei confronti di coloro che si trovano ad affrontare momenti di difficoltà e di bisogno. Egli, mentre affida ciascuno alla materna intercessione della Vergine Maria, di cuore invia a Lei, agli organizzatori e in modo particolare al signor Battaglia e a quanti hanno collaborato all’iniziativa in parola la Benedizione Apostolica, pegno di resurrezione e di viva speranza”.

“Siamo commossi per la lettera del Papa, che riconosce l’impegno del Codacons e di Roberto Battaglia per la solidarietà in favore dei medici impegnati contro il Covid – afferma il presidente Carlo Rienzi – La nostra iniziativa prosegue, e dopo Columbus e Tor Vergata, altri due Covid Hospital della capitale (Spallanzani e Casal Palocco) riceveranno giovedì 14 maggio una fornitura di mozzarelle di bufala per medici e infermieri in servizio presso i due nosocomi”.

Alla consegna sono stati invitati il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e la sindaca di Roma Virginia Raggi. FOTO DI REPERTORIO

Codacons Ufficio Stampa

Enogastronomia/ senza gli eventi danno enorme per i Comuni

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E’ l’evento pubblico, generalmente in piazza il motore turistico di migliaia di piccoli comuni in Italia; e ad esso è in genere legata la degustazione gastronomica, compreso l’assaggio dei vini locali.
In Italia ogni anno di questi eventi ce ne sono 42.000, per un fatturato di 900 milioni di euro. E nel caso degli eventi maggiori, i territori possono contare fino a 10 milioni di entrate.

Il momento clou, con oltre l’80% di eventi è tra giugno e settembre. Non farli, rappresenta una mancanza enorme, per tanti territori che, spesso, vivono dell’evento che li ha resi famosi, attraendo migliaia di persone, investendo tempo e denaro – molto, da parte di Comuni o singole aziende – durante tutto l’anno, lasciando un vuoto economico, ma anche identitario.
È lo scenario di un 2020 sabbatico che emerge dai “Dialoghi” sul web con gli esperti di Roberta Garibaldi.

Corso on line di informazione e formazione dei lavoratori sul rischio biologico (anticontagio COVID-19)

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Sono aperte le iscrizioni al corso di informazione e formazione dei lavoratori sul rischio biologico (anticontagio COVID-19), ai sensi degli artt. 36, 37 e 266 del D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i., correttivo D.Lgs. 106/09, della durata di 4 ore.

 Normativa

Ai sensi degli artt. 36, 37 e 266 del D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i., correttivo D.Lgs. 106/09.

Per le modalità di iscrizione inviare una mail a [email protected]

Economia/ Poste Italiane prima nella top 100 mondiale dei brand assicurativi

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Poste Italiane conquista il primo posto nella graduatoria mondiale per reputazione del marchio stilata da Brand Finance per il settore assicurativo. L’indicatore di forza Brand Strength Index (BSI) – che misura l’efficacia dell’immagine e della reputazione, analizza la gestione e gli investimenti che influenzano il marchio, la vicinanza al cliente, la soddisfazione dei dipendenti e il ritorno economico – assegna il primato globale a Poste Italiane, con un punteggio di 85.5 e un rating corrispondente di AAA. Il CEO di Brand Finance, David Haigh, ha dichiarato: “Una combinazione perfetta formata da onnipresenza, accessibilità, offerta di prodotti di livello internazionale, un’eccellente reputazione e livello di trasparenza, ha reso il brand assicurativo di Poste Italiane il più forte del mondo”.

L’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, ha commentato: “Il primato globale di Poste Italiane conferma la qualità dell’offerta di prodotti e servizi e il prestigio internazionale raggiunto dall’Azienda, che è stato rafforzato dalla rapidità e dalla flessibilità con la quale abbiamo garantito la continuità di servizi essenziali al Paese e abbiamo risposto ai nuovi bisogni legati all’emergenza prodotta dal Covid 19”.

Nella lotta al contrasto della diffusione del contagio da Covid-19, sottolinea l’analisi contenuta nell’edizione 2020 del Brand Finance Insurance 100, Poste Italiane ha confermato la sua tradizionale vocazione di vicinanza al territorio adottando una serie di misure eccezionali, dal pagamento anticipato delle pensioni con turnazioni in ordine alfabetico con l’obiettivo di evitare affollamenti, alla collaborazione con l’Arma dei Carabinieri per la consegna a domicilio degli assegni pensionistici agli over 75, fino alla collaborazione con le Istituzioni nella distribuzione di maschere protettive alla popolazione.

Queste iniziative, sostiene Brand Finance, “rappresentano investimenti che hanno rafforzato il brand di Poste Italiane, in linea con il business – con l’obiettivo di aumentare la fiducia e l’affidabilità percepite, che sono ingredienti essenziali nei servizi assicurativi, bancari e di corriere espresso – ed in linea con la prospettiva di uscire dalla pandemia con un valore del brand ancora più elevato”. Poste Italiane, conclude Brand Finance, è stata capace di valorizzare con successo la sua presenza capillare sul territorio, forte di oltre 12.000 Uffici Postali, coniugandola con servizi digitali all’avanguardia per 35 milioni di clienti, in aree di business che spaziano dalla logistica, ai servizi bancari e finanziari. Un ulteriore riconoscimento è stato raggiunto nel medesimo periodo attraverso le analisi sulla reputazione effettuate da Rep Track, azienda di analisi internazionale sui temi della reputazione, con cui Poste monitora regolarmente il livello di reputazione che gli stakeholders percepiscono, in funzione dei comportamenti e delle azioni quotidiane.

RepTrack, proprio in questa fase di emergenza da Covid-19, ha riscontrato un ulteriore e significativo incremento degli indici di valutazione di Poste: i cittadini, le aziende, la Pubblica Amministrazione, i media che fanno parte del panel degli intervistati, hanno riconosciuto all’impegno dell’azienda importanti progressi sui temi dell’organizzazione della attività, sulla tutela e la salvaguardia dei lavoratori, sull’essenzialità del servizio.

Le attività di vicinanza portate avanti in queste settimane – afferma RepTrack – hanno lavorato molto sulla percezione di Poste Italiane legata all’ambiente interno e alla propria organizzazione”, con particolare riferimento all’efficienza finanziaria, la proposta di servizi, l’eticità e la trasparenza.

Poste Italiane – Media Relations

USA/ Coronavirus, 80682 deceduti, e 232733 guariti

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Tocca sempre agli USA il triste primato dei decessi per coronavirus nel mondo; ma adesso i dati sono in calo rispetto ai giorni precedenti.
Il numero dei morti provocati dal coronavirus negli Stati Uniti è arrivato a 80.682 decessi, di cui 830 nelle ultime 24 ore, a fronte di 1.347.881 casi accertati.
Finora le persone guarite sono 232.733.
E’ quanto emerge dai dati pubblicati dall’università Johns Hopkins.

Corso on line per addetto alle operazioni di pulizia e sanificazione aziendale (rischio covid-19) Dlgs 81/08

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Sono aperte le iscrizioni al corso per addetto alle operazioni di pulizia e sanificazione aziendale (rischio covid-19), ai sensi degli artt. 37 e 266 del D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i., correttivo D.Lgs. 106/09, della durata di 16 ore.

 Normativa

Ai sensi degli artt. 37 e 266 del D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i., correttivo D.Lgs. 106/09

Per le modalità di iscrizione inviare una mail a [email protected]

Coronavirus, la cura con il plasma funziona: ridotta la mortalità

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Coronavirus, notizie confortanti dal mondo della ricerca scientifica. La mortalità dei pazienti curati con il plasma iperimmune è scesa dal 15% al 6%. E’ questo il risultato della sperimentazione, condotta su 46 persone, realizzata dal Policlinico San Matteo di Pavia con l’Asst di Mantova e presentata in Regione Lombardia.

“Da un decesso atteso ogni 6 si è passati a un decesso atteso ogni 16 pazienti”, ha spiegato il professor Fausto Baldanti, virologo del San Matteo. FOTO DI REPERTORIO

Lutto/ E’ morto il musicista Aldo Bassi

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Lutto nel mondo della musica. È scomparso all’età di 58 anni il trombettista jazz Aldo Bassi, da tempo malato di un male incurabile, come riporta l’Ansa. La famiglia aveva chiesto a chi lo aveva conosciuto e amato “un ideale squillo di tromba fortissimo” poco prima dell’annuncio ufficiale.
Tra coloro che lo hanno voluto ricordare anche Paolo Fresu e Nicki Nicolai.

Bulgaria/ Scoperti i resti più antichi dell’Homo sapiens in Europa

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Una scoperta ‘storica’. Hanno oltre 45mila anni i resti più antichi dell’Homo sapiens in Europa, che descrivono anche le interazioni dell’uomo moderno con i cugini Neanderthal.
Pubblicato sulle riviste Nature Ecology & Evolution e Nature, lo studio si deve a un gruppo internazionale coordinato dall’Istituto tedesco Max Planck per l’antropologia evolutiva e del quale l’Italia fa parte con l’Università di Bologna.