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Lavoro, Rota (Fai Cisl): “Primo Maggio nel segno della rinascita”

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Onofrio Rota

“Quello di quest’anno è un Primo Maggio particolare ma non meno importante, anzi, il fatto che il mondo del lavoro resti protagonista è fondamentale per restituire al Paese e in particolare a tutto il Sud la speranza e una concreta prospettiva di rinascita. Dovrà essere una ripartenza inclusiva, che non lasci indietro nessuno e riduca le diseguaglianze che mortificano le nostre tante potenzialità per crescere insieme. Torneremo a crescere se saremo in grado di fare leva sulla sicurezza in tutti i luoghi di lavoro e sulla salute delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Lo scrive il segretario generale della Fai Cisl nazionale Onofrio Rota in un articolo pubblicato oggi, in occasione del Primo Maggio, sul Corriere della Calabria.

“Possibilità concrete di rispondere alla crisi attuale non mancano”, aggiunge il sindacalista a proposito del problema manodopera in agricoltura: “Abbiamo proposto un tavolo interistituzionale per confrontarci ed evitare scorciatoie che rischiano di mortificare il lavoro e la contrattazione, come i voucher. Abbiamo avanzato alcune proposte di partenza, tra cui la valorizzazione degli enti bilaterali, come indicato dalla Legge 199/2016 contro il caporalato, il coinvolgimento delle agenzie interinali, purché gestito dagli enti bilaterali e nel rispetto del CCNL, la regolarizzazione dei braccianti irregolari per permettere alle imprese che operano nella legalità di poter assumere in piena trasparenza, la certificazione di corridoi verdi in Europa per agevolare la mobilità dei lavoratori stagionali. È cruciale rispondere a questi bisogni perché il settore primario, legato com’è alle filiere del turismo e alle politiche per l’ambiente, è il vero petrolio d’Italia. E il Paese tornerà ad essere grande solo dando il meglio di sé, non certo imitando ricette poco adatte a valorizzare le nostre potenzialità”.

“Bisogna ripartire – conclude il leader della federazione agroalimentare e ambientale della Cisl – da soluzioni innovative per ridare dignità al lavoro agricolo, per rendere attrattivo il settore anche per i tanti italiani che affronteranno nei prossimi mesi, e forse anni, tante difficoltà a causa della crisi attuale. Accanto a questo, lo sblocco di 130 miliardi fermi per i cantieri, investimenti in infrastrutture materiali e immateriali, nel digitale, nella ricerca, nella formazione, nella tutela dell’ambiente. Il senso del Primo Maggio rimane più forte che mai. Ci ricorda quanto sia importante cooperare uniti, con grande senso di responsabilità, per investire sul lavoro ben retribuito, tutelato e qualificato. Nella convinzione che tante risposte positive siano già radicate nel dna produttivo e culturale del Made in Italy”.

Ufficio stampa FAI-CISL

Coronavirus, la ministra Catalfo: “Reddito d’emergenza per 2-3 mesi”

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E’ una delle misure in previsione per dare ristoro a chi non ce la fa ad arrivare a fine mese. Il Reddito di emergenza sarà «un reddito temporaneo per due o tre mesi» e «immaginiamo una platea di 1 milione di famiglie e una spesa tra 1,2 e 1,8 miliardi. L’assegno varia da 400 euro per un single a 800 euro per una famiglia». Così la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, in una intervista su Repubblica.it.
Sarà possibile integrare Rem e Reddito di cittadinanza: per i «lavoratori poveri, compresi gli autonomi -spiega- sarà possibile sommare il piccolo sostegno che ricevono fino alla soglia del Rem. Chi prende 200 euro di Rdc potrà integrare fino ad arrivare a 400 euro di Rem».

Coronavirus, uno studio americano: “La pandemia durerà ancora 18-24 mesi”

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FOTO DI REPERTORIO

Brutte notizie sul fronte dell’epidemia da coronavirus. La pandemia durerà ancora per 18-24 mesi, ovvero fino a quando il 60-70% della popolazione mondiale non avrà contratto la malattia, e un vaccino potrebbe aiutare ma non in tempi rapidi.
E’ questa la previsione del “Center for Infectious Disease Research and Policy” dell’Università del Minnesota, secondo quanto riporta la Cnn.
“Questa cosa non si fermerà finché non infetta il 60-70% della popolazione”, afferma il direttore del centro.

Coronavirus, i lavoratori dello spettacolo sono al collasso

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FOTO DI REPERTORIO

La situazione economica in Italia, a causa dell’epidemia, è drammatica su vari fronti. Sono 1 milione e mezzo di lavoratori e producono il 10% del Pil nazionale, i lavoratori dello spettacolo, musica, teatro, cinema, da due mesi sono completamente fermi e riprenderanno solo quando ci sarà un vaccino per il Coronavirus.

Chiedono un reddito di quarantena per tutto il settore.

“In un settore dominato dal lavoro nero è impossibile accedere ai sussidi statali”.

Critiche sul primo maggio: “Faremo un’assemblea virtuale, miope la scelta del concertone in diretta Tv quando un’intero comporto sta morendo”.

Lavoro/ Ryanair, in vista 3mila esuberi

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FOTO DI REPERTORIO

La compagnia aerea a basso costo irlandese Ryanair prevede di tagliare 3mila posti di lavoro a causa della crisi del settore provocata dalla pandemia di coronavirus.

Lo ha annunciato oggi la stessa società. il costruttore di aeromobili americano Boeing, gravemente colpito dalla pandemia di coronavirus, ha lanciato un prestito obbligazionario da 25 miliardi di dollari rinunciando per il momento agli aiuti federali.

Lo rende noto un comunicato stampa.

Olio/ migliori extravergini del Centro Italia secondo Slow Food

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La Guida agli Extravergini da oltre vent’anni indispensabile strumento per conoscere i migliori oli della nostra penisola

La Guida agli Extravergini di Slow Food Italia è un indispensabile strumento per conoscere, scegliere e trovare i migliori oli della nostra penisola. Da oltre vent’anni il volume segnala il meglio della produzione italiana di qualità. Con i sui 100 collaboratori, che non sono solo esperti degustatori, ma persone presenti sul territorio, che conoscono le aziende dall’oliveto alla bottiglia, la Guida racconta 580 realtà tra frantoi, aziende agricole e oleifici, recensisce 943 oli tra gli oltre mille assaggiati. La nuova edizione si può acquistare su www.slowfoodeditore.it o scrivendo a [email protected].

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La Guida offre la possibilità di intraprende un bellissimo viaggio nel meraviglioso mondo dell’olio e del suo paesaggio attraverso schede dettagliate e numerose indicazioni sintetizzate da simboli che ne facilitano la lettura come l’indicazione:

Novità: segnalazione nuova rispetto all’edizione 2019 Foglia verde: indica un olio certificato biologico secondo il Reg. UE 848/2018 Simbolo dei Presìdi: olio incluso nel Presidio Slow Food dell’Olio extravergine italiano, il progetto che promuove il valore ambientale, paesaggistico, salutistico ed economico dell’olio, che tutela oliveti antichi, cultivar autoctone e raggruppa produttori che non adoperano fertilizzanti di sintesi e diserbanti chimici Disegno della casa: azienda dove si può pernottare Forchetta piatto e coltello: azienda che offre servizio di ristorazione Carrello della spesa: azienda che vende online La Chiocciola: simbolo assegnato alla realtà olivicola per il modo in cui interpreta valori (organolettici, territoriali e ambientali) in sintonia con la filosofia di Slow Food Sconto -10%: indica le aziende disponibili a fare uno sconto del 10% ai soci Slow Food che presenteranno la propria tessera.

La campagna 2019-2020

Secondo i dati aggiornati a metà marzo da ISMEA ammontano a 365 mila le tonnellate di olio di oliva prodotte nell’ultima campagna 2019-2020. Un quantitativo che equivale a oltre il doppio rispetto alla terribile annata 2018. I risultati produttivi, sottolinea l’ISMEA, dividono perfettamente in due la Penisola: al Nord ci sono delle riduzioni particolarmente significative che in alcuni casi hanno portato quasi all’azzeramento dei volumi, mentre gli incrementi sono tutti concentrati nelle regioni meridionali, alcune delle quali hanno raddoppiato o triplicato gli scarsi volumi della campagna scorsa. Il centro è in chiaroscuro.

Le regioni del Centro Italia

Qui l’andamento non è univoco. Alle regioni adriatiche che vedono un incremento della produzione di oltre il 50% (Abruzzo, Molise e Marche) rispetto al 2018, si contrappongono i dati negativi di Lazio, Toscana e Umbria, mediamente registrano una flessione intorno al 25%, dovuti alla ciclicità che caratterizza la produzione olivicola (ad esempio il cultivar Borgiona in Umbria non ha dato produzione) e al ritardo della fioritura causata dalle basse temperature di inizio primavera (maggio è risultato il più freddo degli ultimi 60 anni). In Toscana e parte dell’Umbria poi c’è stato il problema della mosca che è stata particolarmente aggressiva. In questa situazione la differenza qualitativa dell’olio l’ha fatta, poi, il momento della raccolta: chi non è stato particolarmente colpito da attacchi di mosca a fine estate e ha ritardato il momento del distacco dell’oliva aspettando le piogge ha in generale ottenuto oli eccellenti, mentre altri risentono della polpa poco idratata delle olive. Questa situazione non omogenea emerge molto bene dalle schede della guida e dai premi che la Guida agli Extravergini ha assegnato in questa porzione della penisola.

I riconoscimenti assegnati

Si inizia con il premio Grande Olio Slow riconosciuto all’olio eccellente, capace di emozionare in relazione a cultivar autoctone e territorio di appartenenza, ottenuto con pratiche agronomiche sostenibili:

Toscana

Moraiolo della Fattoria Ramerino, Bagno a Ripoli (Fi)

Compagnia degli Oliandoli Optimun Igp Toscano de L’Antellino, Bagno a Ripoli (Fi)

Igp Toscano Colline di Firenze e Idillio di Reto di Montisoni, Bagno a Ripoli (Fi)

Evo Le Torri de Le Torri, Barberino Val d’Elsa (Fi)

Plenum della Fattoria di Poggiopiano, Fiesole (Fi)

L’Olinto – Leccino dei Podere Grassi, Greve in Chianti (Fi)

Tradizionale della Fattoria Altomena, Pelago (Fi)

Selezione Grandis de La Ranocchiaia, San Casciano in Val di Pesa (Fi)

Frantoio di Torre Bianca, San Casciano in Val di Pesa (Fi)

Sacrapone di Buoni o Del Buono Maria Pia, Cetona (Si)

Moraiolo de Le Fontacce, Loro Ciuffenna (Ar)

Maurino di Val di Lama, Pontedera (Pi)

Malizia di Tosca di Pietrasca, Suvereto (Li)

Insieme di Bellandi, Uzzano (Pt)

Marche

Tenera Ascolana di Prosperino, Ascoli Piceno

Ascolana Tenera di Gioacchino Garofoli, Castelfidardo (An)

Ascolana Tenera di Montecappone, Jesi (An)

Ascolana Tenera di Olive Gregori, Montalto delle Marche (Ap)

Ascolana Tenera di Saladini Pilastri, Spinetoli (Ap)

Fra’ Bernardo di Conventino Monteciccardo, Monteciccardo (Pu)

Fra’ Pasquale di Conventino Monteciccardo, Monteciccardo (Pu)

Evo Officina del sole di Officina del sole, Montegiorgio (Fm)

Evo I Tre Filari e Mignola di I Tre Filari, Recanati (Mc)

Umbria

Mosto d’oliva di Giulio Mannelli, Bettona (Pg)

L’Affiorante di Marfuga, Campello sul Clitunno (Pg)

Trace Bio di Marfuga, Campello sul Clitunno (Pg)

Costa del Riparo di Viola, Foligno (Pg)

Lazio

Cetrone IN di Alfredo Cetrone, Sonnino (Lt)

Supremo Degà di Andrea Degiovanni, Vetralla (Vt)

Abruzzo

Intosso di Tommaso Masciantonio, Casoli (Ch)

Trappeto di Caprafico Dop Colline Teatine di Tommaso Masciantonio, Casoli (Ch)

Dritta di Delia Orsini, Loreto Aprutino (Pe)

Ninfa – Intosso di Frantoio Hermes, Penne (Pe)

Ascolana di Giardini di Giulio, Tocco da Casauria (Pe)

Molise

Gentile di Mafalda di Trespaldum, Mafalda (Cb)

Colle D’Angiò – Oliva Nera e Colle D’Angiò – Rumignana di Giorgio Tamaro, Termoli (Cb)

Un altro riconoscimento ambito è quello di Grande Olio attribuito agli extravergini che si sono distinti per particolari pregi dal punto di vista organolettico e perché ben rispecchiano territorio e cultivar assegnato a:

Toscana

Gran Cru e Riflessi di Fonte di Foiano, Castagneto Carducci (Li)

Villa Magra del Frantoio Franci, Castel del Piano (Gr)

Evo Maurizio Menichetti di Maurizio Menichetti, Manciano (Gr)

Laudemio dei Marchesi Frescobaldi, Firenze

Oro dei Tatanni de Il Casino di Sala, Greve in Chianti (Fi)

Evo Dimora Ghirlandaio de Dimora Ghirlandaio, Impruneta (Fi)

Pendolino de Solaia, Montespertoli (Fi)

Lucciole negli Ulivi – Frantoio de La Costa, San Casciano in Val di Pesa (Fi)

La Castellaccia – Leccio del Corno di Antonella Fedi, San Casciano Val di Pesa (Fi)

Leccio del Corno de I Greppi di Silli, San Casciano in Val di Pesa (Fi)

Dop Chianti Classico – Moraiolo di Ricasoli, Gaiole in Chianti (Si)

Maurino di Marini Giuseppe e Figli, Pistoia

Umbria

Emozione e Moraiolo di Decimi, Bettona (Pg)

I Frati e Manacco degli Eredi Mario Salmareggi, Foligno (Pg)

Fior d’oliva e Selection di Molino Il Fattore, Foligno (Pg)

Sincero di Viola, Foligno (Pg)

Dop Umbria Colli Martani di Arnaldo Caprai, Montefalco (Pg)

Evo Casa Lucentini di Casa Lucentini, Trevi (Pg)

Lazio

Cru Piscine Mau e Forte & Eccelso di Ione Zobbi, Canino (Vt)

Maurino di Laura De Parri, Canino (Vt)

Don Pasquale Dop Colline Pontine di Cosmo Di Russo, Gaeta (Lt)

Elektia di Francesca Boni, Vetralla (Vt)

Abruzzo

i Oil – Intosso di Marina Palusci, Pianella (Pe)

Intosso di Guardiani Farchione, Tocco da Casauria (Pe)

Raio di Mitera, Bremgarten (Ch)

Invece la nostra Chiocciola è stata assegnata in:

Toscana alla Tenuta Lenzini di Capannori (Lu), a Leonardo Salustri di Cinigiano (Gr), a Stefano Spinelli di Lamporecchio (Pt), alla Fattoria Altomena di Pelago (Fi) e a Val di Lama di Pontedera (Pi)

Marche a Fiorano di Cossignano (Ap), all’Agrobiologica Foglini Amurri di Petritoli (Fm), a I Tre Filari di Recanati (Mc)

Umbria a Dante Sambuchi di Città di Castello (Pg), a Fontanaro di Paciano (Pg) e a Giovanni Batta di Perugia

Lazio ai Colli Etruschi di Blera (Vt), a Paola Orsini di Priverno (Lt)

Abruzzo a Tommaso Masciantonio di Casoli (Ch), a Davide Iacovella di Chieti e a Frantoio Hermes di Penne (Pe)

Molise a Giorgio Tamaro di Termoli (Cb).

Buona lettura e perché no: buon viaggio.

Ufficio Stampa Slow Food: Valter Musso

Agricoltura/ Fai Cisl: “Da Enpaia ossigeno per il made in Italy”

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“La decisione assunta oggi dal Cda dell’Enpaia, Ente nazionale di previdenza per gli addetti e gli impiegati in agricoltura, di stanziare 10 milioni di euro per dimezzare la contribuzione all’Ente da parte delle imprese che producono Dop e Igp legati al territorio italiano, rappresenta un’ulteriore sostegno concreto per lavoratori e imprese della nostra agricoltura, una vera e propria boccata d’ossigeno per il Made in Italy”.

Lo afferma in una nota la segretaria nazionale della Fai Cisl Raffaella Buonaguro, componente del Cda dell’ente.

“La misura – spiega la sindacalista – riguarda il 2020 ed è rivolta alle imprese che utilizzano materie prime italiane. Il 20% delle risorse destinate alla decontribuzione serviranno a ridurre gli oneri a carico dei lavoratori iscritti all’Enpaia. Va detto che la delibera approvata oggi verrà verificata dai ministeri vigilanti e dalla Commissione Ue per ottenere l’autorizzazione prevista in tema di aiuti di stato, ma siamo certi di aver dato il via a un altro risultato importante per lavoratori e imprese”.

“Dopo aver stanziato un bonus di 100 euro per tutti i lavoratori iscritti alla Fondazione Enpaia che nel mese di marzo erano impegnati al lavoro, anche in modalità smart working – conclude Buonaguro – la  misura varata oggi è un’altra prova concreta di quanto possiamo fare con la leva della bilateralità per sostenere lavoratori e imprese in un momento difficile come quello attuale”.

Coronavirus/ il vaccino ‘italiano’ è efficace, sarà pronto a dicembre

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FOTO DI REPERTORIO

Nella sperimentazione dei vaccini anti coronavirus la ricerca italiana è in prima fila. Un vaccino per il coronavirus potrebbe essere disponibile già entro dicembre.
Lo Jenner Institute della Oxford University ha fatto sapere di avere prodotto un vaccino efficace, messo a punto in collaborazione con l’Irbm di Pomezia, e di volere effettuare test clinici su 5mila persone a giugno.
Sono incoraggianti non solo i risultati della sperimentazione sulle scimmie, ma anche quelli sui primi 320 volontari a cui è stato somministrato, evidenziando di essere “sicuro e ben tollerato”.

FOTO DI REPERTORIO

Coronavirus, chi guarisce sviluppa sempre anticorpi

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Chi guarisce dal Covid-19 sviluppa sempre gli anticorpi protettivi al virus. La conferma arriva da uno studio della Chongqing Medical University, pubblicato sulla rivista Nature Medicine, che ha rilevato nel 100% dei pazienti analizzati (285) la presenza degli anticorpi IgG, quelli prodotti durante la prima infezione e che proteggono a lungo termine.
Ciò significa che il test sierologico può essere utile per diagnosticare i pazienti sospetti.

foto di repertorio

Somma Vesuviana/ Il sindaco Di Sarno : “Sessanta commercianti mi hanno consegnato le chiavi delle loro attività. Un gesto davvero forte, simbolico ma forte”.

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Somma Vesuviana - i commercianti consegnano le chiavi al sindaco

“Oggi più di 60 commercianti mi hanno consegnato le chiavi delle loro attività. Un’azione fatta concretamente da loro ma che nella realtà ha rappresentato l’intera categoria dei commercianti e tutti i commercianti.  E’ stato un gesto davvero forte, simbolico ma forte e che non dimenticherò. Un gesto che non ha precedenti e non posso che testimoniare a tutti i commercianti la mia vicinanza. Io sono al fianco di tutti i commercianti di Somma Vesuviana.  Le macerie di questo dramma stanno venendo fuori con tutta la loro forza. Speriamo di rialzarci. E’ il momento di pensare alle imprese. E’ il momento di trovare quella liquidità necessaria da garantire le aziende. Da parte mia cercherò di valutare tutte le azioni possibili nell’ambito del rispetto della legalità e delle norme vigenti al fine di contribuire ad un abbassamento delle imposte o addirittura ad una sospensione . Io sono al loro fianco.  In queste ore ne stiamo verificando la fattibilità nelle more dei bilanci. In più dobbiamo contrastare con forza anche il fenomeno dell’abusivismo che potrebbe annidarsi negli spazi di questa emergenza sociale. Mi giungono, purtroppo già notizie che vanno in questa direzione. In queste ore scriverò al Governo affinché si possano valutare azioni di riapertura garantendo la sicurezza, di legalità e soprattutto di aiuti alle imprese”. Lo ha dichiarato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano e che in questi minuti ha lanciato un appello forte e senza precedenti.

Oggi circa 60 commercianti hanno consegnato le chiavi delle loro attività, in piazza, nel rispetto del distanziamento sociale e con mascherine. Un’iniziativa improvvisa e fortemente simbolica ma che testimonia l’emergenza sociale di oggi.   

“Oggi eravamo in 60 ma sicuramente abbiamo rappresentato posizione e pensiero di tutti i commercianti. Di certo non viviamo con i 600 euro. Non si è provveduto a sospendere le utenze che mensilmente arrivano. Inoltre ancora ad oggi non è stata versata la cassaintegrazione. Bar, ristoranti, pizzerie, parrucchieri, fotografi, centri estetici, pasticcerie, imprese manifatturiere, ludoteche, ambulanti, strutture per ricevimenti, artigiani, negozi di abbigliamento, tutti sono abbandonati e vivono nella grande incertezza. Tuttavia ci viene chiesto di riaprire con limitazioni commerciali – ha dichiarato Carmine Carotenuto, in rappresentanza di ben 60 commercianti di Somma Vesuviana –  riduzioni di orari, riduzione di personale, con importanti sforzi economici per rispettare le normative igienico sanitarie. Noi siamo il motore dell’economia locale e nazionale. Noi paghiamo le tasse con le quali a sua volta lo Stato paga servizi, pensioni e stipendi . Ora che sia il Governo a sostenerci. Chiediamo: abolizione delle tasse e contributi per tutto il 2020, riapertura con regole uguali per tutti che garantiscano la sicurezza di tutti, sostegno economico a fondo perduto ed al massimo prestiti diretti con lo Stato, ad interessi zero e diluiti in 20 anni. E soprattutto chiediamo meno burocrazia. Dunque oggi abbiamo consegnato le chiavi delle nostre attività al sindaco della nostra città, Somma Vesuviana”. 

Intanto la situazione attuale a Somma Vesuviana è la seguente: Clinica di Santa Maria del Pozzo 24 positivi, in città il totale è di 25 casi di cui 10 guariti, 2 deceduti, 13 attuali positivi.   

Giuseppe Ragosta – giornalista .