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Economia/ Mes, l’on. Castelli: “Pensare solo agli interessi dei cittadini”

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Laura Castelli

“Quelli che fanno politica da molti anni pensano di potersi reinventare ogni volta, sperando che i cittadini dimentichino. E allora provano a cambiare la versione dei fatti, focalizzandosi su particolari irrilevanti per distrarre l’opinione pubblica dalle responsabilità politiche, che invece ci sono e restano in eterno. 
C’è chi ha sostenuto i peggiori Governi degli ultimi 20 anni, o addirittura vi ha fatto parte, ed ora pensa, perché si trova all’opposizione, di poter far passare il messaggio che è sulla scena politica solo da qualche settimana.
La stessa cosa sta accadendo con il MES, che è stato negoziato dal Governo in cui sedeva Giorgia Meloni, quando era Ministro della Gioventù, ed era composto da esponenti di primissimo piano della Lega. Oggi fanno finta di dimenticarsene e cercano di avvelenare il clima politico. Peccato, perché, nonostante questo atteggiamento dei due leader, con molti Parlamentari delle due forze politiche, e con tanti altri rappresentanti dell’opposizione, collaboriamo in modo concreto per il bene dell’Italia, lasciando da parte gli interessi di partito.
Noi continuiamo a lavorare per ottenere dall’Europa nuovi strumenti utili a fronteggiare un’emergenza simmetrica, impossibile da prevedere, che coinvolge non solo il nostro Paese ma l’intera UE. 
Sul MES non aggiungo altro, la mia posizione ma anche quella del Governo è estremamente chiara.
In Italia, e in Europa, bisogna pensare solo agli interessi dei cittadini”.

Lo ha scritto, su Facebook, il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.

Ufficio Stampa On. Laura Castelli- Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze

Coronavirus, Cai dona ad Anpas 50 auto per l’assistenza

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Se è vero che “le montagne sanno aspettare”, lo stesso non si può dire per coloro che hanno bisogno di assistenza, soprattutto nei giorni dell’isolamento forzato per contenere la diffusione del coronavirus.Il Club alpino italiano ha voluto compiere un gesto concreto di solidarietà stanziando mezzo milione di euro per sostenere in tutto il Paese l’assistenza domiciliare a chi ne ha più bisogno. A cominciare da anziani, malati e disabili.Il Cai rinnova così la collaborazione con Anpas: i 500mila euro saranno utilizzati per l’acquisto di 50 Fiat Panda, donate e messe a disposizione delle pubbliche assistenze di tutto il territorio nazionale per raggiungere le case di chi è in difficoltà a causa dell’emergenza in corso.

«Sono giorni difficili per tutti, anche per noi, che siamo costretti a rimanere nelle nostre case anziché andare sulle amate montagne. Ma se saremo capaci di valorizzarli, non saranno giorni inutili» spiega il Presidente generale del Cai, Vincenzo Torti. «La somma stanziata vuole essere l’espressione della solidarietà del Club alpino italiano nei confronti dell’intero nostro Paese. Abbiamo scelto di devolverla attraverso una collaborazione con Anpas, nostra amica nella costruzione della Casa della Montagna di Amatrice, che ha bisogno di mezzi per consentire ai propri volontari di raggiungere le case di coloro che hanno bisogno di assistenza per età, malattia o disabilità. Queste cinquanta autovetture andranno ai volontari, in tutte le regioni, rappresentando così un Sentiero Italia CAI della solidarietà».

La conferma dell’efficacia di questa collaborazione di reciprocità solidale – che, come ricordato da Torti, ha portato alla realizzazione della Casa della Montagna di Amatrice, che oggi ospita il Centro operativo comunale per la gestione dell’emergenza Covid-19 – arriva proprio dalle Pubbliche assistenze. «Un grazie a nome di tutti i nostri volontari ai nostri compagni di viaggio del Cai» commenta il presidente di Anpas nazionale e virologo, Fabrizio Pregliasco. «È in momenti come questi che si vede veramente il valore dell’amicizia e della vicinanza tra due associazioni come il Club alpino italiano e Anpas. Un riconoscimento importante, prima di tutto a livello etico, del nostro agire. Un grazie personale al presidente Torti, che si è particolarmente attivato affinché fosse possibile questa donazione che aiuterà a migliorare ulteriormente l’efficacia del nostro impegno quotidiano in tutta Italia nell’assistenza domiciliare».

Secondo il Presidente generale del Cai, questo è «il modo migliore con cui scambiarci gli auguri di Pasqua. Una Pasqua che – conclude – ci possa accompagnare nel cambiamento, per potere fare sempre meglio. Con una presenza del Cai intelligente, solidale e onesta. Stando a casa, ovviamente. Perché le nostre montagne sanno aspettare».

Cura Italia, ROTA: “Bene Senato su ammortizzatori e rifiuto voucher”

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“Troviamo positivo che il Senato abbia confermato le indennità a favore del lavoro agricolo e respinto gli emendamenti per l’estensione dei voucher: ora più che mai il Paese deve tamponare l’emergenza e progettare una rinascita che parta dal lavoro dignitoso e dagli asset strategici dell’agroalimentare e dell’ambiente, non certo da strumenti che mortificano la contrattazione e le tutele”.
Lo afferma il segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, commentando l’approvazione in Senato dell’emendamento interamente sostitutivo del ddl n. 1766 di conversione in legge del decreto Cura Italia.
“Tra le misure positive, sulle quali avevamo contato fin dall’inizio della crisi e che abbiamo ottenuto grazie anche al pieno sostegno della Cisl – aggiunge Rota – ci sono gli incrementi ai permessi retribuiti per legge 104, i quindici giorni aggiuntivi di congedo parentale con metà retribuzione, la sospensione delle procedure di licenziamento, la cassa integrazione in deroga, che ha incluso anche gli operai agricoli e gli addetti della pesca, il premio di cento euro e l’indennizzo di 600 euro per chi ha continuato a lavorare anche a marzo per garantire beni di prima necessità a tutta la popolazione. Non meno importante, aver posticipato la scadenza dei permessi di soggiorno per consentire a tanti lavoratori di origine straniera di non essere estromessi dai circuiti della legalità proprio in questo delicato momento. E soprattutto, è un fatto positivo essere riusciti per ora a scongiurare un’ulteriore estensione dei voucher in agricoltura: continueremo a vigilare affinché il mercato del lavoro agricolo sia governato con gli strumenti della contrattazione e la valorizzazione della bilateralità, senza mortificare i lavoratori con strumenti che non servono a nulla se non a far venire meno i diritti su pensione, salute, ammortizzatori sociali”.
“Oltre alle misure del Cura Italia – conclude Rota – riteniamo un bene l’approvazione, da parte dell’Enpaia, di una delibera che stanzia un ulteriore bonus di 100 euro: se approvato dai Ministeri vigilanti, sarà elargito a tutti gli impiegati e tecnici agricoli, ai dipendenti dei Consorzi di Bonifica e delle Associazioni degli Allevatori iscritti all’ente che nel mese di marzo erano impegnati al lavoro, anche in modalità smart-working”.

Commercio al dettaglio

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A febbraio 2020 si stima, per le vendite al dettaglio, una variazione congiunturale positiva dello 0,8% in valore e dello 0,9% in volume. In aumento sia le vendite dei beni alimentari (+1,1% in valore e +1,2% in volume), sia quelle dei beni non alimentari (+0,5% in valore e +0,6% in volume). Nel trimestre dicembre 2019-febbraio 2020, le vendite al dettaglio registrano una crescita dello 0,6% in valore e dello 0,7% in volume rispetto al trimestre precedente. Sono in aumento sia le vendite dei beni alimentari (+1,1% in valore e +1,0% in volume) sia le vendite dei beni non alimentari (+0,4% in valore e +0,7% in volume). Su base tendenziale, a febbraio, si registra una crescita del 5,7% in valore e del 5,8% in volume. L’aumento riguarda soprattutto le vendite dei beni alimentari (+8,2% in valore e +7,8% in volume), ma risultano in crescita anche quelle dei beni non alimentari (+3,8% in valore e +4,3% in volume). Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali positive per tutti i gruppi di prodotti. Gli aumenti maggiori riguardano Generi casalinghi durevoli e non durevoli (+7,6%) e Utensileria per la casa e la ferramenta (+6,3%) mentre l’aumento minore si registra per Cartoleria, libri, giornali e riviste (+1,0%). Rispetto a febbraio 2019, il valore delle vendite al dettaglio aumenta dell’8,4% per la grande distribuzione e del 3,3% per le imprese operanti su piccole superfici. Le vendite al di fuori dei negozi calano dello 0,1% mentre è in crescita sostenuta il commercio elettronico (+15,3%).

Lampedusa/ “Fermare gli sbarchi sull’isola”, gli abitanti si appellano al governatore

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E’ una delle opzioni da valutare durante l’emergenza da Covid-19.
Fermare gli sbarchi a Lampedusa e impedire l’approdo della nave Alan Kurdi che naviga a sud della Sicilia perché nell’isola dell’accoglienza “non ci sono le condizioni di sicurezza e sarebbe un’ecatombe”.
E’ l’allarme lanciato da abitanti e imprenditori locali, che hanno anche scritto al governatore Nello Musumeci, “chiedendo aiuto” nel vedere “una nave di una Ong che vorrebbe attraccare” e che ha bordo ha più di 100 migranti, con qualcuno di loro che starebbe male”.

Coronavirus, aumentano i casi positivi, diminuiscono i ricoveri in terapia intensiva

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Quotidiana conferenza stampa della Protezione Civile sull’emergenza coronavirus; la situazione è definita “di stabilità in senso positivo”.
Il numero dei contagiati totali in Italia – compresi morti e guariti – è di 152.271, con un incremento rispetto a ieri di 4.694. I decessi salgono a 19.468 (619 in un giorno). Le persone guarite sono in totale 32.534 (+2079).
Cala anche il numero delle persone in terapia intensiva. Intanto sono 116,9 milioni di euro le donazioni raccolte in favore della Protezione Civile per provvedere soprattutto all’acquisto di attrezzature e dispositivi sanitari per fronteggiare l’emergenza.

Conti economici nazionali per settore istituzionale

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Le serie dei conti nazionali dei settori istituzionali qui presentate sono l’aggiornamento di quelle diffuse il 23 settembre 2019 , in occasione della recente revisione generale dei Conti Nazionali, concordata in sede europea a cinque anni dal passaggio al nuovo Regolamento Sec2010. I dati presentati oggi, dunque, presentano una discontinuità con quelli precedenti alla revisione, pubblicati il 12 aprile 2019.

I conti non finanziari per settore istituzionale descrivono i risultati conseguiti da famiglie, imprese, istituzioni non profit e amministrazioni pubbliche nelle diverse fasi del processo economico. Il comportamento degli operatori residenti viene descritto partendo dalla formazione del reddito prodotto sul territorio economico e dalla sua distribuzione ai fattori produttivi che hanno contribuito a realizzarlo. Si rappresentano, poi, gli effetti prodotti dalle politiche redistributive attuate dal settore pubblico e dagli altri settori privati (residenti e non) arrivando così a misurare le risorse che gli operatori economici hanno effettivamente a disposizione per le loro spese per consumi (nel caso delle famiglie e delle amministrazioni pubbliche) o che decidono di risparmiare per l’investimento in attività reali e/o finanziarie.

Quando il risparmio non è sufficiente a finanziare l’investimento si crea un indebitamento, che è necessario coprire ricorrendo al finanziamento esterno; al contrario, un esubero di risorse disponibili rispetto alle necessità di spesa indica una capacità di finanziamento.

La posizione complessiva del nostro Paese verso l’estero è in attivo dal 2013. Nel 2019 l’accreditamento dell’Italia raggiunge i 51,3 miliardi di euro, circa 8 miliardi in più rispetto al 2018. Al risultato complessivo contribuisce la diminuzione di 9,5 miliardi del disavanzo delle amministrazioni pubbliche e il miglioramento del saldo delle società non finanziarie (+8,5 miliardi). Prosegue il logoramento dell’accreditamento delle società finanziarie, che registra un ulteriore ridimensionamento di circa 7,5 miliardi (era sceso di quasi 2 miliardi anche nel 2018). Anche le famiglie nel loro complesso vedono un peggioramento del saldo di 2,3 miliardi di euro rispetto all’anno precedente, determinato dal risultato delle famiglie produttrici, che nel 2019 registrano un indebitamento (-826 milioni) per la prima volta dal 2011.

Coronavirus, Arcuri: “L’emergenza finirà solo quando avremo il vaccino”

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L’emergenza coronavirus è ancora reale e non bisogna abbassare la guardia. “Noi ci metteremo definitivamente alle spalle questa drammatica emergenza solo quando verrà scoperto un vaccino”.
“Non possiamo e non dobbiamo sbagliare i tempi di uscita dalla fase 1. Se fosse sbagliato il momento di definire una sia pure graduale uscita avremmo corso il rischio che il contagio si ripresenti con la forza e la massa che siamo finora riusciti a contenere e produrrebbe danni pesanti”, ha detto il commissario Domenico Arcuri nel punto stampa nella sede del Dipartimento di Protezione Civile.

Coronavirus: dopo video delle Iene Codacons chiede a Ministero della Salute verifiche su tempi di incubazione

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Dopo il video-inchiesta de “Le Iene” il Codacons ha inviato una formale istanza al Ministero della Salute e al Commissario Straordinario Per l’Emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, in cui si chiede di avviare verifiche sui tempi di incubazione del coronavirus e su un eventuale ampliamento del periodo di quarantena per i soggetti positivi, attualmente fissato a 14 giorni.
I ricercatori hanno messo in evidenza la possibilità che su 10.000 persone messe in quarantena, circa 101 potrebbero sviluppare i sintomi della malattia anche dopo la fine del periodo di isolamento, ma tale dato non è mai emerso con chiarezza e sicurezza – spiega il Codacons – L’Organizzazione mondiale della sanità ha raccomandato da subito la sorveglianza sanitaria per 14 giorni delle persone a rischio, indicazione fornita in particolare monitorando quanto stava succedendo in Cina, epicentro della diffusione del Covid-19, ma non è stato mai preso in considerazione un periodo di quarantena più lungo di 14 giorni.
Quanto mostrato in un filmato dal giornalista de “Le Iene” Alessandro Politi, positivo al Covid-19 per oltre 30 giorni, fa emergere dubbi sull’individuazione del tempo certo di incubazione del virus, e rende necessario fornire le giuste informazioni a tutti i cittadini i quali, indotti a credere che “il tempo di incubazione del Covid 19 abbia una durata di 14 giorni”, potrebbero agire con leggerezza trascorsa tale tempistica e comportarsi normalmente quando, invece, potrebbero essere fonte (inconsapevole) di diffusione del virus.
Per tale motivo il Codacons ha chiesto al Ministero e al Commissario Arcuri di attivarsi affinché si verifichi con attenzione e sicurezza il giusto periodo di incubazione del Covid-19 e conseguentemente la necessaria quarantena per i soggetti contagiati e positivi al test diagnostico, e quindi disporre un periodo di quarantena più lungo di quello attualmente previsto pari ad almeno 40 giorni.

Sicurezza/ Il ministro Lamorgese: “Rischio di focolai di espressione estremistica”

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La situazione economica al centro dell’attenzione del Ministero dell’Interno. C’è paura al Viminale per le conseguenze scatenate dall’emergenza coronavirus.
“Alle difficoltà delle imprese e del mondo del lavoro – avverte il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese – potrebbero accompagnarsi gravi tensioni a cui possono fare eco, da un lato, la recrudescenza di tipologie di delittuosità comune e il manifestarsi di focolai di espressione estremistica, dall’altro, il rischio che nelle pieghe dei nuovi bisogni si annidino perniciose opportunità per le organizzazioni criminali”.
Per questo si ritiene necessario agevolare la ripresa del sistema economico.