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Andria/ Mappa interattiva per localizzare i negozi che accettano i buoni spesa

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Iniziativa del Comune di Andria per facilitare l’accesso agli esercizi commerciali presso cui utilizzare i buoni spesa per l’emergenza Covid-19.

Come comunica il COC-Funzione Comunicazione, nella persona del dr.Vincenzo Rutigliano, è stata predisposta una mappa interattiva che localizza tutti i riferimenti degli operatori coinvolti. Di seguito il link da cliccare: https://andria.terrasolidale.it/mappaesercenti.html.

Astronomia/ Stasera si potrà vedere la ‘Superluna’

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FOTO DI REPERTORIO

E’ la notte della Superluna. La notte tra il 7 e l’8 aprile il nostro satellite raggiungerà la fase di Luna Piena in prossimità della minima distanza dalla Terra (perigeo), che toccherà alle 20,10 del 7 aprile, quando si troverà a 356.908 km da noi, contro una distanza media di poco più di 384.000 chilometri. Il nostro satellite ci apparirà più grande di circa l’11/12% e più luminoso del 25/30%.
Per osservare la Superluna non servono particolari indicazioni, l’unica condizione è che il cielo sia sereno e a quanto pare ci dovrebbe andare bene, grazie all’alta pressione. Spettacolo quindi garantito per tutta l’Italia dal momento in cui sorgerà la Luna, a un orario variabile tra le 18:30 e le 19:30 ma con ovviamente maggiore luminosità dopo le 20, fino alle 6-7 circa del mattino dell’8 aprile, orario del tramonto. La prossima Superluna, l’ultima significativa del 2020, sarà il 7 maggio.

Salute/ Smart working e mal di schiena: come risolvere il problema con l’aiuto della chiropratica

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Riceviamo e pubblichiamo

Si chiama “lavoro agile”, smart working dall’inglese, ma per la colonna vertebrale è tutt’altro che agile il lavoro da casa. Adoperare sedute improvvisate per l’utilizzo dei dispositivi che consentono di lavorare fuori dall’ufficio, pc, tablet, smartphone, può essere dannoso per la salute e scatenare quel fastidioso mal di schiena, che è considerato il male del secolo. In questi giorni più che mai, a lavorare su tavoli e sedie, addirittura dal divano, quindi non utilizzando sedie ergonomiche alla giusta altezza di una scrivania che consenta il corretto funzionamento del nostro sistema scheletrico, si rischia d acuire patologie pregresse o agevolare il diffondersi del dolore lombare, dorsale, cervicale, che nella maggior parte dei casi dipende da una stimolazione dei nervi, spesso associata a una contrattura diffusa della muscolatura paravertebrale.

È possibile trovare nella Chiropratica un alleato che consente di porre rimedio al dolore senza ricorrere all’utilizzo dei farmaci. Ciò perché si tratta di una cura del tutto naturale, che fa soprattutto uso delle tecniche manuali, frutto dell’esperienza e dell’accurata conoscenza delle discipline scientifiche da parte del Dottore Chiropratico. «Identificare il tipo specifico di mal di schiena, che sia da stress, di tipo muscolo tensivo, da sforzo o di altra natura, permetterà di fornire al paziente specifici consigli e miglioramenti sullo stile di vita, sulle soluzioni ergonomiche e le attività fisiche più idonee – spiega John Williams, presidente dell’Associazione Italiana Chiropratici –  Molto spesso, i piccoli o grandi stress della vita quotidiana portano a trascurare la nostra salute, favorendo la sedentarietà e una maggiore tensione anche a livello muscolare; di conseguenza, il dolore si intensifica con l’aumentare della tensione fino a diventare insopportabile».

Le “sublussazioni” alla base del mal di schiena. Come si formano e come affrontarle.

Il mal di schiena e le disabilità che ne possono conseguire sono tra le disfunzioni più comuni riscontrabili nella popolazione italiana. Traumi, abitudini lavorative scorrette, vita sedentaria, abitudini alimentari sbagliate e stress, possono essere individuati tra le cause più comuni. In seguito a uno o più fattori sopra elencati, può capitare che una o più vertebre presentino delle disfunzioni meccaniche che possono creare un’interferenza che può essere definita “sublussazione vertebrale”. Si può creare, cioè, un’interferenza nella normale comunicazione tra la radice del nervo spinale e il midollo spinale, e, di conseguenza, tra sistema nervoso centrale e periferico. Questo processo di trasmissione alterata viene troppo spesso sottovalutata. Una diminuzione o un aumento dello stimolo neurale può portare ,infatti, a una serie di compensazioni e infiammazioni che possono sfociare in sintomatologie spiacevoli, tra cui, solo per citarne alcuni: mal di schiena, dolori muscolari diffusi e cervicalgie.

Chi è il Dottore in Chiropratica? Come lavora? E perché non prescrive farmaci.

Il Dottore in Chiropratica, grazie a un percorso di studi con una laurea magistrale a tempo pieno e frequenza obbligatoria a ciclo unico di almeno cinque anni, è in grado di individuare le cause di questi problemi tramite un anamnesi accurata, che include vari aspetti dello stile di vita, e utilizzando dei test funzionali particolare alla Chiropratica e, qualora rientrasse nel suo campo di azione, è in grado di aiutare il paziente con un approccio di tipo “olistico conservativo”, in totale sicurezza, e spesso permettendo il paziente di non ricorrere ai farmaci.

Come riconoscere un Chiropratico affidabile (e laureato)?

Per completezza, bisogna sottolineare come sia fondamentale la comunicazione inter-disciplinare tra medici e Dottori Chiropratici. Questi ultimi, infatti, devono essere membri dell’Associazione Italiana Chiropratici – AIC, l’unica associazione operante in Italia e riconosciuta dalla comunità scientifica a livello internazionale. L’AIC, infatti, raggruppa i professionisti che esercitano questa disciplina riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’appartenenza all’Associazione, ad oggi, risulta per il paziente l’unica garanzia di trovarsi di fronte a professionisti sanitari con una preparazione scientifico-universitaria e con la capacità di capire quale sia il problema e al contempo di decidere velocemente se il paziente necessita di cure mediche. In conclusione, per garantire che il paziente sia tutelato al meglio, è necessaria una comunicazione chiara ed efficiente con altri professionisti della salute, per esempio, medici e fisioterapisti.

L’Associazione Italiana Chiropratici (AIC) nasce nel 1974 per rappresentare la professione Chiropratica, promuoverla e per garantire ai pazienti operatori qualificati. La Chiropratica è una professione sanitaria primaria che riconosce la capacità intrinseca del corpo di raggiungere e mantenere uno stato sano individuando i fattori esterni ed interni che possono interferire con il corretto funzionamento e interazione tra tutti i sistemi corporei.

Il Dottore Chiropratico individua i fattori causali ed elimina l’interferenza neurologica funzionale (sublussazione) ottimizzando l’integrità della colonna vertebrale. Assiste anche i pazienti nella identificazione e nella gestione degli stress di vita quotidiana che potrebbero compromettere quello stato di salute, in modo conservativo, e senza l’uso invasivo di farmaci o interventi chirurgici. In Italia sono membri AIC tutti i Dottori in Chiropratica che hanno conseguito la laurea presso i Colleges riconosciuti dall’Organismo Mondiale sulla Chiropratica.

Testori Comunicazione

Quattro milioni da Folletto per sostenere i suoi 4.500 venditori fermi a causa dell’emergenza Coronavirus

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Riceviamo e pubblichiamo

Quattro milioni di euro per coprire il periodo di inattività forzata, e quindi di mancati guadagni, dei suoi 4.500 venditori porta a porta: è questa la cifra stanziata da Folletto, l’azienda del gruppo Vorwerk che commercializza in Italia il celebre aspirapolvere, per sostenere i propri venditori, che sono lavoratori autonomi e che, come moltissimi italiani impossibilitati a svolgere la professione, subiscono in prima persona le conseguenze economiche dell’emergenza Coronavirus.

“I guadagni dei nostri incaricati -spiega Fabio Leoni, direttore commerciale Folletto- sono direttamente legati ai risultati della vendita a domicilio, attività che Folletto ha arrestato completamente in tutta Italia dall’11 marzo. Subito dopo questa decisione, il primo pensiero è stato quello di sostenere economicamente i nostri venditori, dai cui introiti dipende il benessere delle loro famiglie. E la famiglia Folletto non lascia soli i suoi collaboratori che in questo momento fanno grandi sacrifici nella battaglia al Coronavirus che unisce tutti gli italiani”.

La misura scelta da Folletto per questo primo periodo di fermo attività è un contributo straordinario che viene erogato domani, martedì 7 aprile. Sono stati stanziati in totale 4 milioni di euro che sono stati distribuiti ai venditori secondo criteri che considerano la media dei compensi degli ultimi 12 mesi, in modo da essere in linea con le performance che ciascun venditore esprime nell’attività (che è una forma di lavoro autonomo nella quale i guadagni sono legati a provvigioni  e incentivi che variano in base a diversi fattori).

“In questo difficile momento – conclude Leoni – i nostri venditori devono sapere che non sono soli e che Folletto è un’azienda solida, capace di essere al loro fianco anche nei momenti di emergenza. Sono certo che presto potremo tornare alla normalità, rientrare nelle case degli italiani e stringere le loro mani con gioia. E nelle strutture commerciali e di sede, anch’esse fisicamente ferme ma operative in smartworking, siamo già al lavoro per ripartire e offrire agli italiani la consulenza, i prodotti di qualità e anche le opportunità professionali per cui Folletto è conosciuta e apprezzata. Le nostre porte continuano a essere aperte a tutti coloro che vogliono mettersi in gioco ed entrare nel nostro mondo”.

Vorwerk Italia – Divisione Folletto – Presente in Italia dal 1938, da oltre 80 anni la Vorwerk è sinonimo di cura della casa per milioni di famiglie italiane. Il famoso sistema di pulizia per la casa Folletto viene distribuito esclusivamente tramite il canale di vendita porta a porta: 4.500 agenti contattano ogni anno più di due milioni e mezzo di famiglie, che possono contare su una rete di assistenza di oltre 400 centri assistenza autorizzati e 45 Vorwerk Point. La vendita al domicilio del cliente consente di proporre e consigliare la soluzione più adatta alle specifiche esigenze: una filosofia, questa, che dimostra come l’attenzione di Folletto si concentri sui bisogni della famiglia.

Ufficio stampa Divisione Folletto di Vorwerk Italia: Eo Ipso

Vino/ Coronavirus, senza liquidità 4 cantine su 10 a rischio

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L’impatto dell’epidemia sull’economia enoica è forte e si fa sentire. La previsione futura è di un crollo del fatturato nel 40% delle cantine italiane e l’allarme liquidità che mette a rischio il futuro del vino in Italia, in un comparto che occupa 1,3 milioni di persone per un giro d’affari di 11 miliardi di euro. Ciò si evince da un’indagine firmata da Ixè e dalla Coldiretti. I fattori sono molteplici: la chiusura forzata di alberghi, agriturismi, bar e ristoranti, intacca le vendite dei vini di qualità. E così le aziende non riescono a far fronte ai pagamenti e a finanziare il ciclo produttivo dalla campagna alla cantina.
Le misure contenitive, le proroghe delle scadenza e le sovvenzioni previste non fermeranno l’emorragia di risorse per le aziende; ci vuole altro, dai prestiti a lunga scadenza a tasso zero e garantiti dallo Stato, solo per fare un esempio.
La situazione di pericolo c’è e non c’è troppo tempo per rimediare.

Coronavirus, dalla Bcc protezioni per mettere in sicurezza  i pediatri e i medici di famiglia

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«Mettere i pediatri e i medici di famiglia nelle condizioni di operare in sicurezza è una priorità. Perché sono la prima linea di difesa delle nostre famiglie. Sono i nostri dottori di riferimento, quelli a cui ci rivolgiamo per primi quando abbiamo un qualunque sintomo di malessere. Stanno combattendo una quotidiana battaglia e, come tutto il personale sanitario, stanno pagando un prezzo altissimo all’impegno per contenere l’epidemia». Roberto Scazzosi, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate,  dopo aver acquistato un’attrezzatura urgente e necessaria per ognuno degli ospedali di Busto Arsizio, Legnano e Varese, annuncia la donazione di 5mila euro della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate alla cooperativa dei medici Gst. 

«La cifra sarà destinata all’acquisto di dispositivi di protezione individuale, che sin dall’inizio dell’emergenza scarseggiano, si fanno fatica a trovare e di cui abbiamo un gran bisogno», dice Leonardo Vegetti, medico di famiglia a Legnano e presidente della cooperativa Gst, che raggruppa circa 200 tra medici di famiglia e pediatri di libera scelta che operano tra l’Altomilanese e la provincia di Varese. «Sono iniziative come questa della Bcc che ci fanno sentire la vicinanza del territorio e che, assieme alle tante manifestazioni quotidiane di stima ed affetto che ci arrivano dai pazienti, a volte anche solo con una mail o un messaggio di supporto, consolazione e fiducia, ci aiutano a superare il senso di abbandono da parte delle istituzioni -continua Vegetti-. In questo periodo stiamo facendo molta consulenza telefonica, cerchiamo di organizzare gli accessi in ambulatorio in modo da avere contestualmente il più basso numero di pazienti possibile per evitare affollamento e quindi rischio contagio e quando c’è la necessità andiamo a domicilio a vedere il paziente: è in queste occasioni che i dispositivi di protezione individuale sono ancora più necessari, tanto per noi quanto per le famiglie in cui entriamo in casa».

«La battaglia è ancora lunga e impegnativa -conclude Vegetti-. Conosciamo ancora poco del virus e l’unico mezzo per contenerlo rimane il distanziamento sociale. La speranza è che gli scienziati trovino presto una cura utilizzando farmaci attualmente in uso per altre terapie e che ci sia una progressione nella preparazione del vaccino. Quel che è certo è che bisogna stare molto attenti e prevedere un rientro ponderato alle attività comuni di tutti i giorni». «Una volta superata l’emergenza vivremo una nuova normalità -chiosa Scazzosi-, che ci richiederà una lunga “stagione di adattamento”, porterà con sé cambiamenti destinati a consolidarsi e che non avrà nulla a che fare con quella precedente».

Ufficio Stampa Bcc Busto Garolfo e Buguggiate: Eo Ipso

Australia/ Pedofilia, prosciolto dalle accuse il cardinale Pell

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E’ stato un fatto di cronaca molto dibattuto, non solo in Australia.
Il cardinale australiano George Pell, condannato per pedofilia a 6 anni – sentenza confermata lo scorso agosto dalla Corte d’appello dello stato di Victoria -, è stato prosciolto oggi da ogni accusa dall’Alta Corte, l’organo di giudizio finale in Australia e sta per essere rimesso in libertà.

Venezia/ Mistero sulla morte di due donne per annegamento

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FOTO DI RPERTORIO

Mistero intorno all’annegamento di due donne nella laguna di Venezia.
Le due vittime erano a bordo di una motonave diretta al Lido. Nessuno ha assistito alla tragedia. Al momento dell’attracco del traghetto il comandante si è accorto che le due passeggere mancavano all’appello.
Sono scattate le ricerche e dopo due ore i due cadaveri sono stati recuperati dai vigili del fuoco.

Hanoi: 88 mila mascherine e materiale sanitario per l’Italia

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Dal Vietnam 88.000 mascherine e altro materiale sanitario raccolto da istituzioni, associazioni, imprese e singoli cittadini per esprimere solidarietà all’Italia e fornire un concreto aiuto in questo difficile momento. Si tratta di un’ulteriore prova di amicizia tra i due Paesi, nei quali è sempre vivo il ricordo di Carlo Urbani, epidemiologo italiano dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che sacrificò la sua vita nel 2003 per impedire la diffusione della SARS in Vietnam.”Ringraziamo di cuore gli amici vietnamiti per questo importante gesto” ha dichiarato l’Ambasciatore d’Italia in Vietnam, Antonio Alessandro. ”Nel momento in cui il nostro Paese si trova ad affrontare un’emergenza senza precedenti – ha aggiunto l’Ambasciatore – il Vietnam si conferma un partner strategico e dimostra la sua vicinanza con aiuti concreti e con un forte messaggio di riconoscenza per il passato e fiducia nel futuro”.  

Il Ministro vietnamita della Pubblica Sicurezza To Lam, da parte sua, ha scritto al Ministro dell’Interno italiano, Luciana Lamorgese, un affettuoso messaggio di accompagnamento al materiale offerto dal suo Ministero: “Insieme a tutto il personale e agli ufficiali del Ministero della Pubblica Sicurezza – dice nel messaggio il ministro vietnamita – vorrei inviare i nostri più profondi sentimenti di vicinanza e condivisione al Governo e al popolo italiano per le difficoltà e le sfide che state affrontando”. Il carico arriverà stasera a Milano Malpensa, da dove sarà distribuito in varie parti d’Italia in raccordo con la Protezione Civile. Alla spedizione si aggiungono versamenti in denaro per alcune istituzioni sanitarie italiane.

Trasporti/ Tir: un motivo per continuare, 24 per fermarsi

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Ventiquattro buoni motivi perché le imprese di autotrasporto dovrebbero fermare i loro mezzi seguendo quelle che sono già state costrette a farlo, a fronte di un solo motivo che li spinge ancora a essere sulle strade: la coscienza di svolgere un ruolo essenziale e importante per assicurare alle famiglie, alle comunità, agli ospedali, l’approvvigionamento quotidiano di generi alimentari e di prodotti farmaceutici e sanitari.

“Ma a monte di tutto – come sottolinea il segretario generale di Trasportounito, Maurizio Longo – un interrogativo sempre più pressante e opprimente: se l’imprevedibilità dell’emergenza è stata superata dalla tragica consapevolezza, perché lo Stato non impone il superamento di tutti gli ostacoli di natura tecnico-amministrativa e quelli artificialmente imposti da apparati di interesse?”.

“Non vorremmo trovarci nella condizione di accettare passivamente lo spegnimento – ha concluso Longo – anche di generazioni di imprese per la sola assenza di competenze e di tempestività dei provvedimenti”.

Ecco l’elenco dei problemi pratici delle imprese di autotrasporto – aggiornato al 2 aprile 2020

1. Le imprese di autotrasporto non riescono a fornirsi di mascherine e dei dispositivi di sicurezza per i propri dipendenti (sul mercato non esistono oppure i costi sono esorbitanti: chirurgiche a 3,90 euro, ffp2 a euro 10,00);

2. Le aree di servizio, lungo le principali infrastrutture viarie, quando sono aperte, non eseguono attività di ristorazione. Laddove sono aperti i costi sono moltiplicati;

3. Moltissime aree di servizio, essendo chiuse, non consentono ai conducenti di accedere ai necessari servizi igienici;

4. Sulle tratte marittime, anche in quelle in cui la navigazione dura 20 ore, la ristorazione è chiusa per cui niente pasti, caffè e acqua;

5. Sindaci di numerosi comuni, soprattutto in Sicilia, hanno ordinato la chiusura totale delle strade per cui non fanno passare neanche i mezzi che devono scaricare merce alimentare;

6. Negli scali portuali regna l’improduttività fra riduzione del lavoro, la scarsa programmazione e le infinite attese;

7. Ai magazzini degli ingrossi dei supermercati le attese allo scarico durano mediamente dalle 7 alle 9 ore;

8. La necessaria flessibilità sui tempi di guida, necessaria più che altro per gestire al meglio le attese e i rientri, non è stata concessa contrariamente a quanto fatto dagli altri Paesi comunitari;

9. I conducenti impegnati sulle lunghe tratte manifestano disagi e disertano il lavoro con l’invio costante di certificati medici;

10. Le pratiche inerenti l’uso degli ammortizzatori sociali allo stato attuale non offrono certezze sia per la mancanza di risposte immediate sia per le complicazioni inerenti le procedure;

11. I trasporti eccezionali, le cui autorizzazioni godono della proroga di validità, sono impediti a operare perché è necessaria la conferma del Mit senza la quale Polizia stradale, Aiscat e Anas non ritengono sia applicabile la disposizione;

12. Gli uffici provinciali delle motorizzazioni non stanno procedendo alle immatricolazioni dei nuovi veicoli, nè tanto meno effettuano le procedure amministrative;

13. Sull’annullamento dei divieti di circolazione si procede con provvedimenti settimanali con il contagocce;

14. La chiusura dei magazzini per le merci non essenziali, o miste, genera una impossibilità di procedere alle programmazioni triangolari per rendere produttiva l’attività di trasporto.

15. Non risultano notificate alla Commissione UE le proroghe inerenti i documenti personali dell’autista (patente, Cqc, carta tachigrafica, Cfp, Adr ecc..) e dei veicoli (revisioni per i veicoli all’estero);

16. La committenza nel 50% dei casi ha notificato alle imprese di autotrasporto il differimento ulteriore dei tempi per il saldo delle fatture, anche di quelle lavorate prima dell’emergenza sanitaria, profilandosi il rischio di un effetto domino fallimentare; i committenti per non pagare hanno coniato la frase: causa covid-19 sospensione pagamento fatture;

17. Non solo non è stato dato corso all’attivazione del Fondo di rotazione richiesto per risolvere il problema della liquidità, ma non sembra neanche che ci sia la volontà di accelerare le risorse già stanziate per la categoria nei precedenti anni 2016, 2017, 2018 e 2019, fra incentivi agli investimenti e altre misure;

18. L’accesso al credito per le imprese di autotrasporto, almeno per quelle di media e ridotta dimensione, risulta complicato e comunque i tempi sono tutt’altro che brevi;

19. Le banche non applicano, o si rifiutano di applicare, la disposizione afferente la sospensione dei leasing in presenza, sul conto corrente dell’impresa, delle risorse economiche a copertura del canone;

20. Le banche dichiarano che per la sospensione dei leasing non hanno ancora i moduli e che in ogni caso sospendono solo la quota capitale inserendo due clausole: 1) si avvalgono del diritto a cambiare il tasso interessi alla ripresa pagamenti; 2) addebiteranno il costo (€120/160€ per ogni mezzo per costi motorizzazione per nuovi tagliandini da applicare ai libretti per lo spostamento della data del riscatto);

21. In caso di prorogabilità del leasing non è stato chiarito dal Mit il caso dell’aggiornamento della carta di circolazione, e tra l’altro non è stata ancora chiarita la funzione del superammortamento;

22. Le società di leasing non danno autorizzazione per bloccare le polizze assicurative di mezzi ormai fermi, anche se in aree private e sorvegliate aggravando i costi per l’impresa inattiva;

23. Per le richieste del blocco dei mutui, o per nuovi prestiti, i tassi sono da brivido; non rispondono al telefono e i referenti rispondono via mail a distanza di giorni;

24. Si registra un’inconsueta presenza sulle infrastrutture stradali di una massiccia quantità di veicoli esteri che qualcuno ha stimato pari al 50% dei veicoli nazionali, conseguenza evidente di un’assenza dei controlli su strada.

Per ulteriori informazioni: Barbara Gazzale