Quotidiano bollettino della Protezione Civile con numeri stabili ma elevati. In totale ad oggi sono 85388 i contagiati, con un incremento di 2339 casi nelle 24 ore, che assommati a deceduti e guariti totali portano a 119827 persone affette da Covid-19 dall’inizio dell’epidemia ad oggi.
Rispetto ad ieri si registra un incremento nei deceduti di 766 persone (in totale 14681), mentre i guariti aumentano di 1480 persone (in totale 19758). Al momento sono ricoverati in terapia intensiva 4068 persone.
Sono stati effettuati finora 619849 tamponi e trasferiti dalla Lombardia 114 malati (74 di Covid e 40 non Covid) e di questi 38 (tutti di Covid) sono stati accolti in Germania.
Coronavirus, 85388 contagiati, 14681 deceduti e 19758 guariti
Turismo/ A rischio il 13% del Pil e il 20% della forza lavoro
Riceviamo e pubblichiamo
“Apprezzo gli interventi e le lettere aperte dei più importanti imprenditori e delle associazioni di categoria del turismo: le nostre aziende stanno affrontando l’inimmaginabile. Rispetto ad altri settori merceologici, le imprese turistiche sono poco capitalizzate, a causa della bassa marginalità, dell’alto livello di concorrenza e della struttura verticale del mercato di intermediazione: non hanno patrimonializzato e non sono strutturalmente predisposte a superare una crisi pandemica come quella che stiamo vivendo.
Il mercato italiano del turismo, salvo poche e conosciute Società, è costituito da microimprese che spesso non hanno voce: nel solo comparto delle agenzie di viaggi si contano 40.000 addetti polverizzati in circa 9.000 realtà tra agenzie di viaggi con singole partite IVA, network con sedi centrali e filiali e, ultima tendenza, Personal Travel Agents, ovvero professionisti che prestano i loro servizi di consulenza in smart working. Anche tra i tour operator c’è molta dispersione, con circa 120 aziende per un totale di 8.500 lavoratori. Alberghi e ristoranti sono per la maggior parte a gestione famigliare: i ristoranti, ad esempio, sono 40.000 per un totale di 400.000 addetti. La situazione non cambia sul fronte delle imprese specializzate in eventi, incentive e business travel, che nel 2018 hanno realizzato un totale di 421.503 eventi e spesso sono società di persone con pochi dipendenti. Persino nel settore dell’incoming, che fino all’anno scorso ha convogliato in Italia milioni di stranieri, si osservano centinaia di piccole aziende.
L’intento di questa lettera aperta è sottolineare che tutte le persone, gli imprenditori e i lavoratori che operano nel settore turistico, in base alle statistiche, rappresentano una variabile compresa tra il 15% e il 20% della forza lavoro italiana e producono un giro d’affari che rappresenta il 13% del PIL. Queste persone hanno bisogno di un sostegno immediato: giorni e mesi di inattività porteranno a chiusure, licenziamenti, fallimenti. Il Governo non può limitarsi a cure palliative: la cassa integrazione e gli altri interventi adottati nei DL emanati sino ad oggi rappresentano dei piccoli passi, ma adesso si deve immettere immediatamente liquidità a lungo termine a tasso zero, prorogando il pagamento di tasse, contributi, mutui e altre spese almeno di un anno, come suggeriscono le proiezioni elaborate dagli analisti economici. La politica tutta deve muoversi per sostenere il turismo: serve un tavolo tecnico con i ministeri interessati, i rappresentanti di tutte le categorie e le banche.
Se si lasciano alla deriva tutte queste persone, non si rischia solo il collasso di un comparto economico, si rischia il collasso del Paese: il turismo, infatti, ha forti ripercussioni sull’immagine e sulla tenuta stessa del Sistema Italia. Gli operatori che si occupano di incoming, portando gli stranieri in Italia agevolano e promuovono il Made in Italy nel mondo, così come gli addetti del business travel sono la chiave strategica delle nostre esportazioni. Anche chi opera nell’outgoing gioca un ruolo di primo piano, perché permette ai cittadini del mondo di incontrare gli Italiani e di scoprire la loro innata empatia che, mi sento di dire, è il motore di tutto il nostro sistema import/export!
Aggiungo che i professionisti del turismo sono prima di tutto persone che una domenica di un certo giorno, mese, anno si recheranno alle urne … un popolo stimato di 7.880.000 elettori, considerando anche l’indotto, su 50 milioni di aventi diritto al voto!
La mia lunga esperienza nel turismo mi ha insegnato a combattere soprattutto per le giuste cause. Non chiedo niente per me, ma porto avanti con forza e attraverso ogni canale possibile il mio messaggio, che è comune a quello di tanti imprenditori del settore: se non si salva subito la filiera produttiva del turismo, che è una delle più importanti in Italia come numeri e come immagine, il Paese intero non ce la farà”.
Mario Malerba da trentotto anni è alla guida di catene alberghiere, reti di agenzie di viaggi e altri marchi di successo del turismo che hanno accompagnato più volte le vacanze e le trasferte di lavoro degli Italiani. Oggi coordina Team Valore, un gruppo di 200 agenzie di viaggi distribuite sul territorio nazionale, ma, soprattutto, è una voce autorevole e priva di ogni vincolo o legame istituzionale, pronta a lanciare un grido di dolore per il comparto, che da qualche settimana si trova a fronteggiare una crisi senza precedenti.
m&cs – Ufficio Stampa – Tiziana Pini – Carlo Menegazzi
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Provincia di Lecce/ Medico di base aggredisce un paziente anziano
Un anziano è stato aggredito con schiaffi, pugni e calci da un medico di base. E’ accaduto a Calimera, nel Leccese e l’aggressione è stata filmata da un passante. A quanto si apprende, l’anziano era andato dal medico per chiedere spiegazioni su una ricetta per un accertamento diagnostico che non sarebbe stata accettata. La vittima dell’aggressione è stata soccorsa dai sanitari del 118.
L’episodio è al vaglio dei carabinieri e dei vertici Asl. I carabinieri della stazione di Calimera (Lecce) hanno poi formalmente denunciato a piede libero, per lesioni personali aggravate, il medico di base.
L’unità gestione rapporti convenzionali della Asl, su mandato della direzione generale, ha immediatamente sospeso dal servizio, in via cautelare, il medico.
Politica/ L’Europa ‘apre’ agli eurobond
Le forti prese di posizione del governo italiano nei confronti dei vertici UE e la conseguente richiesta di una maggiore attenzione verso i problemi di varie nazioni, alle prese con i risvolti economici pesanti a causa dell’epidemia di Covid-19 iniziano a generare le prime reazioni positive.
“Gli eurobond? Siamo in costante contatto con i governi. Sappiamo che stanno preparando delle proposte e sul tavolo c’è già quella francese. La Commissione lo ha detto chiaramente: siamo aperti a ogni opzione, abbiamo bisogno di una risposta ambiziosa, coordinata ed efficace contro la crisi. Siamo pronti a facilitare questo lavoro”.
A dirlo è il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, in un’intervista a Repubblica e ad altri quotidiani europei. Uno spiraglio di luce; adesso si attende la posizione anche della Germania, storica ‘avversaria’ degli eurobond.
Coronavirus, l’Oms: “Potrebbe resistere a lungo anche nell’aria”
Una notizia preoccupante e che aggrava ulteriormente la situazione della pandemia. Mancano studi completi e ci vorrà tempo per l’ufficializzazione, ma quello che sembra molto probabile è che il virus possa resistere nell’aria molto più tempo di quello che si pensasse.
A dimostrarlo empiricamente sarebbero i dati di contagio anche negli ospedali tra operatori sanitari.
Cambia quindi anche la posizione dell’Oms sulle protezioni. La mascherina potrebbe essere un’arma in più per fermare la pandemia. L’Oms potrebbe quindi tornare sui propri passi e consigliarne se non addirittura imporre l’uso delle mascherine sui mezzi pubblici e nei luoghi di lavoro dove non si può garantire la distanza di un metro tra i lavoratori.
E poi anche per i familiari che assistono un contagiato in casa. Tutti in questo caso dovrebbero indossare una mascherina.
Agroalimentare/ Fai Cisl: “Solidarietà alla Callipo, colpita dal maltempo”
La Fai Cisl esprime solidarietà all’azienda Callipo per i gravi danni provocati dal maltempo che nella serata di lunedì ha colpito violentemente l’area di Vibo Valentia. “È drammatico – dichiara il segretario generale della Fai Cisl Calabria, Michele Sapia – constatare come un evento naturale possa determinare, a causa delle condizioni di degrado idrogeologico in cui versa purtroppo gran parte del territorio calabrese, conseguenze dannose su strutture che svolgono un ruolo importante nell’economia non solo regionale. È già accaduto in passato per altre aziende dell’agroalimentare e i fatti di lunedì sono un’ulteriore testimonianza, di cui avremmo fatto volentieri a meno, di come il sostegno alla produzione agroalimentare e al lavoro non possa fare a meno della tutela dell’ambiente e del valore del presidio umano nelle aree interne. Possiamo comunque dire che non ci ha sorpreso – aggiunge Sapia – la tenacia con cui il Presidente Callipo ha affrontato anche questa nuova difficoltà, e rivolgiamo a lui, al suo staff e a tutti i lavoratori un forte messaggio di incoraggiamento e buon lavoro”.
Anche il segretario della Fai Cisl Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, Daniele Gualtieri, sottolinea che “il management e i dipendenti hanno reagito con forza, senza disperarsi, ma rimboccandosi le maniche e impegnando tutte le proprie forze per riprendere da subito la produzione: siamo vicini all’azienda, che oltre alle pratiche virtuose di welfare aziendale e di produttività ha siglato nei giorni scorsi l’importante accordo sul protocollo per la sicurezza di fronte all’emergenza Covid-19, un accordo utile a codificare e rafforzare le misure già adottate dalla Callipo per proteggere i lavoratori dal rischio di contagio”.
Lo stesso segretario generale della Fai Cisl nazionale, Onofrio Rota, ha espresso vicinanza al Presidente Callipo e a tutti i lavoratori: “In piena emergenza da Coronavirus un evento calamitoso del genere proprio non ci voleva”, ha scritto sulla pagina Facebook del sindacato, pubblicando alcune foto dei detriti che hanno inondato lo stabilimento: “Ma siamo certi – ha aggiunto il leader della Fai – che grazie alla robusta tradizione imprenditoriale della famiglia Callipo e al forte senso di comunità e professionalità che vive tra le lavoratrici e i lavoratori di questa eccellenza dell’agroalimentare made in Italy, anche questa fase sarà superata nel migliore dei modi. La nostra federazione, ora più che mai, è al loro fianco”.
Ufficio stampa FAI-CISL
Provincia di Milano/ Spara alla compagna e poi si uccide
Forse una crisi di coppia alla base di un’ipotesi di omicidio-suicidio.
Un uomo di 38 anni e una donna di 52 sono stati trovati morti nell’appartamento in cui abitavano a Rho, nel Milanese.
Dai rilievi dei carabinieri sembra che il 38enne abbia prima sparato alla compagna, separata e madre di due figli, per poi rivolgere l’arma contro se stesso.
I due stavano attraversando un momento di crisi.
Coronavirus, Borrelli: “Le restrizioni continueranno anche a maggio”
Il periodo di rigore sulle restrizioni non sarà breve; è quanto emrege dalle parole del capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli a ‘Radio Anch’io’ su Rai Radio 1. Alla domanda se dopo Pasquetta le restrizioni resteranno ha detto: “Credo proprio di sì, non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane”.
Borrelli ha insistito sulla necessità di avere “comportamenti rigorosissimi”.
“Il coronavirus- ha aggiunto – cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze” per diverso tempo”.
E ancora: “La cosiddetta ‘fase 2’ di convivenza con il coronavirus potrebbe iniziare a metà maggio, anche se al momento non c’è alcuna certezza, come potrebbe essere prima o dopo, dipende dai dati”
“La situazione attuale- ha concluso- consente però di “dare un po’ di respiro alle strutture sanitarie e alle terapie intensive: si stanno alleggerendo di un carico di lavoro che ogni giorno era molto più forte e comportava sacrifici straordinari per trovare nuovi posti di ricovero e cura”.
Vino/ Prosecco Doc, nonostante l’emergenza numeri importanti
Non è in crisi la produzione di Prosecco Doc, anche considerando l’emergenza attuale: parliamo di 2,217 milioni di ettolitri, a cui, in caso di necessità, si potrebbe sommare la parte della vendemmia 2019 a suo tempo stoccata, pari a 550.000 ettolitri. Sono numeri che la pongono in linea con le stime pluriennali del Consorzio.
Considerati i numeri ed i volumi di cui si parla, è certamente un termometro interessante.
Nondimeno dal il Consorzio di Tutela del Prosecco Doc si mostra di apprezzare gli sforzi che stanno compiendo il Ministero delle Politiche Agricole, le Regioni e le associazioni di categoria al fine di prevedere tutte le soluzioni possibili e di reperire tutte le risorse necessarie per fronteggiare eventuali crisi.
Coronavirus, il vaccino sul cerotto sembra funzionare
Notizie confortanti nella ricerca scientifica per combattere il Covid-19. Il futuro vaccino potrebbe avere la forma di un cerotto ed è stato studiato dagli scienziati della University of Pittsburgh School of Medicine (Upmc). I ricercatori hanno oggi annunciato che i primi test nel modello murino hanno mostrato che il vaccino, somministrato attraverso un cerotto delle dimensioni di un polpastrello, produce anticorpi specifici per il nuovo coronavirus “in quantità ritenute sufficienti a neutralizzarlo”.
Il lavoro, pubblicato su ‘EBioMedicine’, rivista pubblicata da Lancet, è il primo studio ad essere pubblicato in seguito a revisione da parte di scienziati di altri istituti e descrive un potenziale vaccino contro Covid-19.
I ricercatori hanno potuto agire rapidamente poiché erano già state gettate le basi grazie a precedenti lavori durante le precedenti epidemie da coronavirus.
foto di repertorio












