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Emergenza Coronavirus: il latte friulano verrà utilizzato per produrre le mozzarelle per le pizze surgelate di Roncadin

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All’appello dell’assessore regionale Stefano Zannier per ‘salvare’ il latte friulano, il cui consumo attraverso il canale Horeca (ristoranti, bar e catering) è stato messo in ginocchio dall’emergenza sanitaria, ha subito risposto il gruppo Roncadin di Meduno, importante produttore di pizze surgelate che distribuisce in tutta Europa. Infatti, ha dato la sua disponibilità a utilizzare mozzarella prodotta con latte munto in regione e ha elaborato un progetto assieme all’agenzia di cluster Agrifood Fvg a cui Zannier ha affidato l’operatività della questione.

“L’avvio di questa collaborazione – spiega l’ad del gruppo di Meduno Dario Roncadin – è frutto di una relazione con Agrifood Fvg avviata da diversi anni e che, sin dall’inizio, aveva lo scopo di mettere sullo stesso tavolo tutti gli attori della filiera, allevatori e trasformatori, per un progetto di filiera corta e a chilometri zero con la mozzarella biologica di alta qualità. La mozzarella adatta alle nostre esigenze produttive, come caratteristiche di prodotto, ha una percentuale di umidità più ridotta rispetto al prodotto che usa la ristorazione tradizionale. I tecnologi delle rispettive aziende hanno lavorato con grande velocità e in grande sinergia per realizzare il prodotto perfetto per le pizze Roncadin e questa stretta relazione ha permesso di raggiungere l’obiettivo in tempi record, un’operazione in cui vinciamo tutti per il bene dell’economia del territorio. La mozzarella friulana, comunque, coprirà soltanto una parte del fabbisogno settimanale, necessaria alla produzione di prodotti destinati al mercato italiano, europeo e anche americano”.

“Siamo sulla strada giusta – commenta il presidente di Agrifood Fvg Claudio Filipuzzi – spero che il coinvolgimento possa estendersi a molte altre realtà produttive del settore lattierocaseario e non, che, come con Roncadin, rispondano a una criticità e pongano le basi per una collaborazione destinata a consolidarsi e risultare vincente nel tempo”.

L’Agenzia di Sviluppo del Cluster regionale dell’Agroalimentare e Bioeconomia è stata riconosciuta dalla Lr 3/2015. Ha lo scopo di sviluppare le potenzialità dei vari comparti e delle filiere agroalimentari del Friuli Venezia Giulia. La base societaria è composta da soggetti pubblici e privati.

Roncadin SpA con sede a Meduno (Pordenone), nasce nel 1992 per la produzione di pizza italiana di qualità per la grande distribuzione nazionale ed internazionale. Oggi in azienda lavorano oltre 600 persone e il fatturato 2018 è stato di 104 milioni di euro. Pizze e snack sono realizzati con un esclusivo metodo brevettato e con l’impiego del 100% di energia sostenibile.

Coronavirus, il numero verde per pazienti diabete

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È attivo il numero verde 800 942 425 per i pazienti affetti da diabete che hanno bisogno di informazioni e supporto in questa situazione di isolamento sociale e difficoltà di accesso a visite e prestazioni ambulatoriali. Un’iniziativa dell’Associazione medici diabetologi (Amd) e della Società italiana di diabetologia (Sid) che mettono a disposizione i loro specialisti per rispondere alle domande dei pazienti. “I colloqui – scrivono le società scientifiche in una nota – non sono comunque sostitutivi di una visita medica. Le informazioni fornite nel corso delle telefonate hanno natura puramente informativa e indicativa e sono di mero supporto per coloro che sentano il bisogno di condividere le proprie azioni e scelte mediche con un diabetologo”.

Si può chiamare il numero verde 800 942 425 dal lunedì alla domenica, dalle ore 10 alle 18.

Covid-19: Ue parte con acquisto centralizzato di materiali e dispositivi

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S i è svolta la riunione in videoconferenza dei ministri della Salute dell’Unione Europea. La riunione dei Ministri ha sancito la partenza delle procedure di acquisto centralizzato nella UE per materiali e dispositivi necessari al contrasto dell’epidemia di Covid-19. «È un passo avanti. L’Italia ha chiesto da subito all’Europa di agire in modo coordinato», ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine della riunione.

Aumenta intossicazione da disinfettanti, allarme del Centro Antiveleni del Niguarda di Milano

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l'uomo icoverato al Niguarda

Dall’inizio dell’emergenza le richieste di consulenza medica per intossicazione da disinfettanti è aumentata circa del 65%, e fino al 135% nei bambini sotto i 5 anni: è l’allarme del Centro Antiveleni del Niguarda di Milano. “In questi giorni l’uso dei disinfettanti per proteggerci dal coronavirus è cresciuto vertiginosamente. In alcuni casi, però, il tentativo di fermare il virus ha indotto comportamenti pericolosi”, segnala il Centro.

C’è chi sta “seguendo tutorial online e chi ricette fai da te per preparare miscele di sostanze non compatibili tra loro”, spiega Franca Davanzo, direttrice del Centro. C’è chi imbeve le mascherine con quantità eccessive e poi le indossa, inalando un elevato dosaggio di sostanze chimiche o chi, e sono purtroppo i casi più frequenti, riempie la casa di bottiglie di disinfettati commerciali o preparati artigianalmente, e li lascia alla portata dei bambini, magari non etichettati. E proprio i più piccoli sono più esposti: per loro le intossicazioni sono aumentate del 135%. (ANSA)
   

Pescara/ Arriva la conferma: sui pazienti affetti da coronavirus il Tocilizumab sta funzionando

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FOTO DI REPERTORIO

L’utilizzo del Tocilizumab sui malati di coronavirus sta funzionando. La conferma arriverebbe dall’unità operativa complessa di Malattie infettive dell’ospedale di Pescara.
“Adesso lo stiamo dando alle forme un po’ più precoci”, avrebbe spiegato il primario, “cioè quando ci facciamo l’idea che il paziente abbia tutti i fattori di rischio per progredire. Abbiamo visto diverse persone già togliere l’ossigeno”. (foto di repertorio)

Coronavirus, i 600 euro per gli autonomi subito disponibili

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Gualtieri, sindaco di Roma

Le risorse per gli autonomi previste nel decreto Cura Italia saranno a breve disponibili. Questa l’intenzione del ministro Gualtieri.

“I 600 euro di bonus – ha spiegato – “sono rivolti a tutta la platea dei lavoratori autonomi, e devono essere resi disponibili entro questo mese, dalla settimana prossima l’Inps metterà sul sito il modulo per richiesta online che dovrebbe portare l’accredito tempestivo sul conto corrente”.
Intanto è stato minore del previsto il calo nelle entrate registrato finora.
Il risultato delle entrate di marzo sarebbe andato meglio delle previsioni per “circa 5,3 miliardi”.

Gualtieri ha ricordato che le stime di perdita di incassi legate alle sospensioni contenute nel decreto erano di 7,8 miliardi. Ne consegue che a marzo, invece, le minori entrate si fermerebbero quindi a 2,5 miliardi.

#CuraItalia, pubblicate le istruzioni operative per la validazione dei dispositivi di protezione individuale

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– In attuazione delle disposizioni previste dall’articolo 15 del decreto legge Cura Italia (n. 18/2020), che attribuisce in via straordinaria all’Inail, in qualità di soggetto attuatore degli interventi di protezione civile, la funzione di validazione dei dispositivi di protezione individuale (dpi) da produrre, importare o immettere in commercio fino al termine dell’emergenza Coronavirus, sul sito dell’Istituto sono state pubblicate le istruzioni operative per la richiesta di validazione in deroga alle procedure ordinarie.    

La deroga si applica solo ai dpi che mitigano i rischi da Covid-19. La deroga si applica solo ai dpi funzionali a mitigare i rischi connessi all’emergenza sanitaria in corso, indicati nella tabella allegata alle istruzioni operative, e attiene esclusivamente alla procedura di validazione e alla relativa tempistica. I dpi che saranno prodotti, importati e commercializzati dovranno comunque assicurare il rispetto degli standard di qualità previsti dalle norme vigenti, in modo da concorrere al contenimento dell’emergenza epidemiologica.

La documentazione deve includere una relazione tecnica descrittiva. Chi intende produrre, importare o immettere in commercio i dpi deve presentare la richiesta di validazione all’Inail utilizzando il facsimile di autocertificazione pubblicato sul portale dell’Istituto, allegando la documentazione necessaria per la validazione dei dispositivi, che include una relazione descrittiva completa del dpi e dell’uso a cui è destinato, relazioni e relativi rapporti di prova sui test effettuati per verificarne la conformità ai requisiti essenziali di salute e sicurezza, e una copia delle istruzioni per il datore di lavoro che, nel caso di prodotti importati, devono essere in lingua italiana e/o inglese.

Un’unica casella Pec per l’invio delle domande. La richiesta deve essere inviata esclusivamente alla casella di posta elettronica certificata [email protected], valida per tutto il territorio nazionale. Non saranno infatti istruite richieste fatte pervenire ad altre caselle di posta elettronica o con altre modalità. Eventuali richieste o materiali già inviati non saranno oggetto di valutazione e dovranno essere inoltrati di nuovo alla casella di posta elettronica dedicata, utilizzando il facsimile di autocertificazione.

La presa in carico delle richieste affidata a un team multidisciplinare. Le richieste di validazione saranno prese in carico da un team di tecnici multidisciplinare, anche in funzione delle diverse tipologie di dpi, e gestite dalla Direzione centrale ricerca. Una volta terminato il periodo di emergenza, i dispositivi validati in attuazione del decreto 18/2020 per continuare a essere prodotti, importati o commercializzati dovranno ottenere la marcatura CE seguendo la procedura standard.

“Hallelujah” in sardo dei Karma a sostegno degli ospedali

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Francesca Lai è la cantante della band sarda Karma e ha dato vita a un video divenuto in pochissime ore virale, tanto da ricevere in solo quattro giorni più di 124 mila views su Facebook e 8 mila su YouTube!

D’accordo con l’etichetta discografica Top Records, la canzone sarà pubblicata sugli store digitali il 30 marzo e il ricavato ottenuto attraverso gli ascolti e i download sarà devoluto in beneficenza agli ospedali, che in un momento come questo hanno bisogno del sostegno di tutti noi.Pubblicità

Si tratta della versione in sardo di “Hallelujah” di Leonard Cohen, pubblicata dall’artista su Facebook e su YouTube nel pomeriggio di lunedì 16 marzo in forma di video e in uscita nei prossimi giorni sugli store digitali in formato audio.

Un’idea nata del tutto spontaneamente a Francesca, la quale aveva chiesto durante una lezione di canto a una sua alunna, la compositrice e autrice Franca Burrai, di riscriverle il testo della canzone sopra citata in sardo, per poterla cantare con il suo gruppo musicale.

Solo oggi possiamo dire che forse il destino ha voluto che tra un impegno e l’altro, i Karma non riuscissero a provare la canzone, finita ormai nel dimenticatoio.

Ecco poi l’arrivo dell’odiato COVID-19, che ci costringe a stare chiusi nelle nostre case. La quarantena, però, ha anche un aspetto positivo: ci dona molto tempo, nel quale può capitare di aprire cassetti che nella quotidianità sarebbero altrimenti rimasti chiusi. Come nel caso di Francesca, che ritrova il testo del brano sabato notte scorso!

Sorge subito una domanda:quale canzone se non “Hallelujah”, avrebbe potuto trasmettere un messaggio di forte speranza e positività a tutti gli italiani, proprio nel momento in cui ne hanno più bisogno?

La cantante decide quindi di iniziare a provare subito la canzone e, grazie alla collaborazione di Davide Guiso, chitarrista, compositore e arrangiatore della band, che si recò subito nel suo studio Arte&Suono a Nuoro, fu pronto l’arrangiamento.

Registrata da casa e mixata, Francesca pubblica sui suoi social la registrazione del video, che incontra l’entusiasmo di migliaia di persone.

Hallelujah” in sardo non è solo un video diventato virale durante il Coronavirus, ma è anche un esempio di genialità artistica, collaborazione e altruismo, capace di donarci la forza di andare avanti durante questo periodo difficile.

Di seguito il link YouTube per ascoltare la canzone: https://www.youtube.com/watch?v=iaE7UZVHc5c

Di seguito il link per pre-salvare il singolo sugli store digitali: https://backl.ink/137199776 

Coronavirus, Spagna, anziani abbandonati nelle case di riposo, ci sono anche morti

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FOTO DI REPERTORIO

L’esercito, da giorni sceso in campo per cercare di arginare l’epidemia di Coronavirus nel Paese iberico, ha trovato in condizione di totale abbandono gli anziani pazienti ricoverati, anche persone già decedute e lasciati nei letti.
A confermare le voci che erano circolate con insistenza è stato il ministro della Difesa, Margarita Robles, che in una intervista televisiva a Telecinco ha dichiarato che il governo sarà “inflessibile nel controllare come vengono accuditi gli anziani” nelle case di riposo.

Carabinieri NAS Brescia: prelievi a domicilio, operatore socio sanitario indagato per abuso di professione

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Il NAS di Brescia nell’ambito dei servizi finalizzati ad accertare il rispetto delle norme sul contrasto alla diffusione del contagio da “COVID-19” ha scoperto un operatore socio-sanitario che, pur non avendo alcun titolo, effettuava prelievi ematici domiciliari, contravvenendo anche alle disposizioni del divieto di spostamento di cui al DPCM dell’8 marzo. L’operatore, un 54enne originario del bergamasco, è stato deferito all’A.G. e dovrà rispondere del reato di esercizio abusivo della professione sanitaria e per l’inosservanza dei provvedimenti dati dall’Autorità.