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Coronavirus, arrivate in Italia le 830mila mascherine bloccate in Germania

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FOTO DI REPERTORIO

Sono arrivate questa mattina a Grondona (Sondrio) le 830.000 mascherine acquistate dall’azienda Dispotech a dicembre e bloccate in Germania dallo scorso 4 marzo.
L’azienda prevede di donarne 200.000 all’Ast di Sondrio e 100.000 alla Protezione Civile.

Le mascherine rimanenti saranno destinate ai presidi ospedalieri.

Coronavirus, De Luca: “Alle feste manderò i carabinieri”

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Dura la posizione del presidente della Regione Campania, De Luca, in merito ai comportamenti di molti cittadini.

“Mi arrivano notizie secondo cui qualcuno vorrebbe organizzare la festa di laurea. Manderemo i carabinieri, ma con il lanciafiamme . Ma quale festa di laurea? Fatela tra due, tre, quattro mesi”.
“Mi dicono addirittura che si pensa di fare manifestazioni per le Prime Comunioni e le Cresime. Questo è assolutamente vietato. Qualcuno, di fronte alle nostre ordinanze, ha fatto ricorso al Tar, che però ha dato ragione alla Campania. Quindi, quei comportamenti sono vietati”.
“Le ordinanze nazionali sono troppo vaghe- dice ancora il governatore- Se si chiude, si chiude! Ora, mi permetto di invitare il governo a emettere ordinanze perentorie e non equivoche. In Campania le ordinanze della Regione dal punto di vista sanitario. Che sia chiaro a tutti”.
“Bisogna chiudere tutto, cioè tutto quello che non è indispensabile – spiega – Si chiude tutto, tranne i servizi essenziali”.

Coronavirus, l’Oms: “L’Africa deve prepararsi al peggio”

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Sarà l’Africa il nuovo fronte di preoccupazione per il coronavirus, al punto che sull’argomento già si è espresso l’Oms.
“Per ora i contagi son pochi ma il miglior consiglio da dare all’Africa è quello di prepararsi al peggio e prepararsi sin da oggi, Il mio continente deve svegliarsi, abbiamo visto cosa è successo negli altri Paesi e continenti” ha dichiarato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità, l’etiope Tedros Adhanom Ghebreyesus, invitando a cancellare immediatamente assembramenti di massa.
Al momento, tranne poche eccezioni, i governi locali pare abbiano fatto molto poco per scongiurare la diffusione del nuovo coronavirus nonostante i richiami e le notizie drammatiche che arrivano dalla Cina e dai Paesi occidentali.

Lutto/ E’ morto il giornalista Gianni Mura

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Lutto nel mondo del giornalismo, è morto Gianni Mura, storica firma di Repubblica.
Mura, 74 anni, si è spento all’ospedale di Senigallia, per un attacco cardiaco improvviso.
Nel 2007 il suo primo romanzo, “Giallo su giallo”, è risultato vincitore del Premio Grinzane.
Mura è stato anche tra i più grandi raccontatori del Tour de France.

Coronavirus, Borrelli: “Abbiamo 8.000 posti in terapia intensiva”

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“Quando è partita l’emergenza, avevamo 5.400 posti nelle terapie intensive, oggi siamo intorno agli 8mila e stanno ancora crescendo”. Lo dice il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli in conferenza stampa sottolineando che stanno aumentando anche i posti “in pneumatologia e nei reparti specializzati”.
“C’è tutta un’attività di potenziamento che è stata messa in atto”, dalle Regioni e dal governo.

Coronavirus, è confermato che età e patologie pregresse sono i fattori di rischio

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Uno studio specifico che conferma e rafforza le tesi mediche elaborate finora. Solo lo 0,8% delle vittime di coronavirus non aveva altre patologie: il 25% ne aveva una, un altro 25% due e il 48% tre. E solo il 10% aveva meno di 60 anni. Sono i risultati di uno studio dell’Iss su 355 cartelle cliniche delle prime vittime del Covid-19.
“Il fattore di rischio è quello di avere un’età geriatrica e patologie concomitanti – ha spiegato il membro del comitato tecnico scientifico Roberto Bernabei -. E’ questo che spiega l’eccesso di mortalità”.

Protesta carceri. De Lieto (LI.SI.PO.) indulto mascherato o altra agevolazioni, è uno schiaffo alle persone oneste

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A seguito delle proteste verificatesi nelle carceri dal Nord al Sud, taluni personaggi politici hanno pensato bene di risolvere il sovraffollamento ed altre problematiche lamentate dai detenuti con l’indulto mascherato, e/o eventuali altre misure “premiali”.  Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) da sempre si è espresso contro qualsiasi provvedimento di indulto, amnistia o altre misure premiali. La proposta di alcuni politici ha provocato amarezza e sconforto tra tanti poliziotti, impegnati in prima linea nella lotta alla criminalità.  Al riguardo il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto, ha dichiarato: “i problemi del nostro Paese sono tanti, sul fronte della giustizia c’è bisogno di maggiore fermezza, lo Stato deve assicurare i delinquenti alla giustizia e garantire la certezza della pena, è necessario porre fine alla politica degli sconti di pena e delle agevolazioni verso chi si è macchiato di reati, anche gravi. Il sovraffollamento delle carceri – ha continuato de Lieto – non si combatte con la ricetta dell’indulto e/o eventuali altre misure “premiali”, che non risolverebbe il problema, ma accrescerebbe i fenomeni criminali. Certo, è necessario garantire ai detenuti vivibilità e dignità, cosa ben diversa dagli sconti di pena o dalla rinuncia dello Stato a punire, come nel caso di un’eventuale indulto. Mentre i cittadini sono sempre più preoccupati per la loro sicurezza, mentre la statistica dei reati impuniti è in crescita, in troppi pensano a misure di clemenza a cui, sicuramente – ha concluso il leader del LI.SI.PO. – la stragrande maggioranza degli italiani è contraria!!! Invece di pensare ad indulti e/o altri benefici vari, sarebbe opportuno e giusto preoccuparsi degli operatori di Polizia che, con stipendi non adeguati e scarsità di mezzi, sono chiamati a dover fronteggiare realtà territoriali difficili, emergenze varie e una criminalità sempre più spavalda ed agguerrita.  I cittadini pagano le tasse allo Stato per ricevere in cambio maggiore sicurezza, l’indulto o altra forma di clemenza è uno schiaffio alle persone oneste”.

Coronavirus, pronta l’ordinanza di chiusura di parchi e ville

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Le richieste di vari governatori regionali sono state accolte. A quanto si apprende da fonti di governo, nell’ordinanza che porterà a una nuova stretta per contenere il Covid-19 è prevista la chiusura di parchi, ville e giardini su tutto il territorio nazionale, come già avvenuto ad esempio a Roma su decisione della sindaca Virginia Raggi.
L’ordinanza mira a uniformare le regole sull’intero territorio nazionale.

Le nuove misure saranno valide dal 21 al 25 marzo.

Puglia/ Continua l’esodo di ritorno dalle regioni del Nord

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Non diminuisce l’esodo di ritorno dei pugliesi che scendono dal Nord. Si registrano 907 autocertificazioni solo il 18 marzo, la data dell’ultimo aggiornamento. Sembra che molte persone ricoverate per Coronavirus negli ospedali Puglia siano parenti di chi è rientrato da Lombardia, fatto che fa temere proprio per questo fiume di persone che continuano a rientrare.
Lo aveva previsto e lo aveva temuto il governatore Michele Emiliano, che una settimana fa aveva insistito proprio su quello nei molti messaggi postati in rete per denunciare un esodo massiccio dei pugliesi di ritorno.
Dal 29 febbraio al 18 marzo sono stati quasi 23mila i cittadini che hanno firmato l’autocertificazione. Per tutti, scatta l’obbligo di quarantena, come ha più volte ricordato il governatore.

CS UGCONS. CuraItalia, rimborsi, Mattei: “Non è un rimborso, ma bonus pagato dai consumatori. Noi a disposizione”

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“Non è un rimborso, ma di una sorta di bonus, in cui comunque il
consumatore esce penalizzato, perché costretto a spendere i soldi,
magari in manifestazioni future in cui potrebbe non avere interesse”.
Questo il commento di Paolo Mattei, presidente dell’UGCONS, sulla
disciplina relativa ai “rimborsi” dei biglietti per manifestazioni
culturali, rassegne o spettacoli, contenuta nel decreto CuraItalia
pubblicato in nottata. La misura del rimborso dei biglietti per eventi
culturali acquistati prima della quarantena da coronavirus è
controversa. “Il Governo ha fatto bene a non trascurare questo aspetto –
aggiunge Mattei – ma la misura non tutela i consumatori, bensì i
venditori di servizi. Chi ha acquistato il biglietto di uno spettacolo
al teatro sarà costretto a utilizzarlo per uno spettacolo diverso da
quello che gli interessava. Forse – aggiunge Mattei – sarebbe stato più
giusto dare la possibilità ai consumatori di scegliere se spendere
nuovamente i loro soldi oppure no”. Tuttavia i tecnici di UGCONS restano
a disposizione dei consumatori per ogni chiarimento o supporto: “Le
nostre strutture lavorano – conclude Mattei – e sono a disposizione dei
consumatori che abbiano bisogno di aiuto. Ricordiamo ai consumatori che
a partire da oggi hanno trenta giorni di tempo per chiedere il rimborso
del titolo di acquisto al venditore. Dovrà essere cura del venditore
trasmettere al consumatore entro trenta giorni dalla ricezione un
apposito voucher, dello stesso valore del biglietto già acquistato,
consumabile nei successivi 12 mesi”.  Questa la disciplina sintetizzata.
“Per assistenza nelle procedure le nostre linee sono aperte”, conclude
Mattei.