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Nocciola: il Ministero delle Politiche Agricole pronto a riavviare il confronto nella filiera

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Superata l’emergenza legata alla pandemia Coronavirus, si darà avvio al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali al gruppo di lavoro sulla nocciola italiana, propedeutico all’istituzione del tavolo della filiera corilicola. La conferma arriva oggi dalla videoconferenza tra il Sottosegretario Giuseppe L’Abbate e il Presidente dell’Associazione nazionale Città della Nocciola, Rosario D’Acunto, a cui aderiscono 258 Comuni in Italia. L’esigenza è emersa durante la XV assise nazionale tenutasi lo scorso novembre ad Ucria in Sicilia.

È importante dare avvio al confronto dell’intera filiera – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Giuseppe L’Abbate – Lo scenario del comparto, rispetto al Piano del Settore Corilicolo 2010-2012, si è profondamente evoluto con la conseguente necessità di un confronto per politiche unitarie e condivise. Qualità, aggregazione e innovazione devono essere le direttrici per il futuro ed il Ministero è pronto a svolgere il proprio ruolo di guida e sintesi”.

Ci troviamo di fronte ad uno scenario nuovo – afferma il Presidente Rosario D’Acunto – con emergenze attuali e del passato che richiedono una governance e una regia nazionale. Le aziende del settore vanno sostenute, valorizzando la nocciola italiana nelle etichette e i territori di produzione come nuove destinazioni turistiche enogastronomiche”.

Oggi, con 71mila ettari, l’Italia conta per l’11% della superficie mondiale coltivata mentre con una produzione oscillante tra 100mila e 130mila tonnellate, pari al 13%, rappresenta il secondo produttore mondiale di nocciole dopo il “gigante” Turchia. Il predominio mondiale turco, però, è prettamente quantitativo e vede i nostri nocciolicoltori avvalersi di tecniche di produzione più moderne con tecnologie decisamente più avanzate.

Dal 1961 ad oggi, la produzione di nocciole è aumentata ad un ritmo medio molto sostenuto (+6,3% annuo) ma la vera forte espansione della corilicoltura italiana si è avuta negli ultimi 20-25 anni, legata soprattutto alla sempre più crescente domanda da parte del comparto dolciario, cui la nostra produzione è pressoché interamente destinata. Uno sviluppo concentratosi principalmente nei territori di nove province presenti in Lazio, Piemonte, Campania e Sicilia.

La corilicoltura italiana coinvolge oltre 70.000 imprese – conclude il Sottosegretario Giuseppe L’Abbate – Ben si comprende, pertanto, l’importanza di attuare politiche di salvaguardia della qualità e di abbattimento dei costi di produzione da parte delle aziende. Diviene sempre più necessario pertanto rafforzare la cooperazione, supportare l’innovazione tecnologico-scientifica ed intensificare gli sforzi per una maggior integrazione nella filiera”.

Milano/ Il gruppo Perfetti Van Melle dona 2 milioni di euro per la realizzazione del nuovo ospedale in Fiera

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Riceviamo e pubblichiamo

In questa emergenza epocale che mette a dura prova il nostro Paesela determinazione e la passione degli operatori sanitari ci stimolano a fare la nostra parte perché più vite umane possibili possano essere salvate.

 Per questo motivo il Gruppo Perfetti Van Melle ha deciso di effettuare una donazione del valore di 2 milioni di euro alla Fondazione Fiera per la realizzazione del nuovo Ospedale in Fiera Milano. Il nostro contributo vuole essere un segnale di solidarietà e fiducia nelle capacità e nello spirito combattivo delle istituzioni e in particolare di medici, infermieri, volontari e di tutti coloro che instancabilmente lottano per dare una speranza alle tante persone colpite da questa drammatica emergenza.

 Siamo certi che con la collaborazione di tutti, e con un grande gioco di squadra la Lombardia vincerà questa sfida per realizzare una struttura indispensabile in tempi record, aiutando l’intero Paese che si rialzerà e ne uscirà più forte.

Facciamo tutti la nostra parte. Coraggio Italia!

Informazioni per la stampa

Claudio Rossetti Echo Comunicazione d’Impresa

Coronavirus, arrivate in Italia le 830mila mascherine bloccate in Germania

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FOTO DI REPERTORIO

Sono arrivate questa mattina a Grondona (Sondrio) le 830.000 mascherine acquistate dall’azienda Dispotech a dicembre e bloccate in Germania dallo scorso 4 marzo.
L’azienda prevede di donarne 200.000 all’Ast di Sondrio e 100.000 alla Protezione Civile.

Le mascherine rimanenti saranno destinate ai presidi ospedalieri.

Coronavirus, De Luca: “Alle feste manderò i carabinieri”

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Dura la posizione del presidente della Regione Campania, De Luca, in merito ai comportamenti di molti cittadini.

“Mi arrivano notizie secondo cui qualcuno vorrebbe organizzare la festa di laurea. Manderemo i carabinieri, ma con il lanciafiamme . Ma quale festa di laurea? Fatela tra due, tre, quattro mesi”.
“Mi dicono addirittura che si pensa di fare manifestazioni per le Prime Comunioni e le Cresime. Questo è assolutamente vietato. Qualcuno, di fronte alle nostre ordinanze, ha fatto ricorso al Tar, che però ha dato ragione alla Campania. Quindi, quei comportamenti sono vietati”.
“Le ordinanze nazionali sono troppo vaghe- dice ancora il governatore- Se si chiude, si chiude! Ora, mi permetto di invitare il governo a emettere ordinanze perentorie e non equivoche. In Campania le ordinanze della Regione dal punto di vista sanitario. Che sia chiaro a tutti”.
“Bisogna chiudere tutto, cioè tutto quello che non è indispensabile – spiega – Si chiude tutto, tranne i servizi essenziali”.

Coronavirus, l’Oms: “L’Africa deve prepararsi al peggio”

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Sarà l’Africa il nuovo fronte di preoccupazione per il coronavirus, al punto che sull’argomento già si è espresso l’Oms.
“Per ora i contagi son pochi ma il miglior consiglio da dare all’Africa è quello di prepararsi al peggio e prepararsi sin da oggi, Il mio continente deve svegliarsi, abbiamo visto cosa è successo negli altri Paesi e continenti” ha dichiarato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità, l’etiope Tedros Adhanom Ghebreyesus, invitando a cancellare immediatamente assembramenti di massa.
Al momento, tranne poche eccezioni, i governi locali pare abbiano fatto molto poco per scongiurare la diffusione del nuovo coronavirus nonostante i richiami e le notizie drammatiche che arrivano dalla Cina e dai Paesi occidentali.

Lutto/ E’ morto il giornalista Gianni Mura

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Lutto nel mondo del giornalismo, è morto Gianni Mura, storica firma di Repubblica.
Mura, 74 anni, si è spento all’ospedale di Senigallia, per un attacco cardiaco improvviso.
Nel 2007 il suo primo romanzo, “Giallo su giallo”, è risultato vincitore del Premio Grinzane.
Mura è stato anche tra i più grandi raccontatori del Tour de France.

Coronavirus, Borrelli: “Abbiamo 8.000 posti in terapia intensiva”

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“Quando è partita l’emergenza, avevamo 5.400 posti nelle terapie intensive, oggi siamo intorno agli 8mila e stanno ancora crescendo”. Lo dice il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli in conferenza stampa sottolineando che stanno aumentando anche i posti “in pneumatologia e nei reparti specializzati”.
“C’è tutta un’attività di potenziamento che è stata messa in atto”, dalle Regioni e dal governo.

Coronavirus, è confermato che età e patologie pregresse sono i fattori di rischio

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FOTO DI REPERTORIO

Uno studio specifico che conferma e rafforza le tesi mediche elaborate finora. Solo lo 0,8% delle vittime di coronavirus non aveva altre patologie: il 25% ne aveva una, un altro 25% due e il 48% tre. E solo il 10% aveva meno di 60 anni. Sono i risultati di uno studio dell’Iss su 355 cartelle cliniche delle prime vittime del Covid-19.
“Il fattore di rischio è quello di avere un’età geriatrica e patologie concomitanti – ha spiegato il membro del comitato tecnico scientifico Roberto Bernabei -. E’ questo che spiega l’eccesso di mortalità”.

Protesta carceri. De Lieto (LI.SI.PO.) indulto mascherato o altra agevolazioni, è uno schiaffo alle persone oneste

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A seguito delle proteste verificatesi nelle carceri dal Nord al Sud, taluni personaggi politici hanno pensato bene di risolvere il sovraffollamento ed altre problematiche lamentate dai detenuti con l’indulto mascherato, e/o eventuali altre misure “premiali”.  Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) da sempre si è espresso contro qualsiasi provvedimento di indulto, amnistia o altre misure premiali. La proposta di alcuni politici ha provocato amarezza e sconforto tra tanti poliziotti, impegnati in prima linea nella lotta alla criminalità.  Al riguardo il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto, ha dichiarato: “i problemi del nostro Paese sono tanti, sul fronte della giustizia c’è bisogno di maggiore fermezza, lo Stato deve assicurare i delinquenti alla giustizia e garantire la certezza della pena, è necessario porre fine alla politica degli sconti di pena e delle agevolazioni verso chi si è macchiato di reati, anche gravi. Il sovraffollamento delle carceri – ha continuato de Lieto – non si combatte con la ricetta dell’indulto e/o eventuali altre misure “premiali”, che non risolverebbe il problema, ma accrescerebbe i fenomeni criminali. Certo, è necessario garantire ai detenuti vivibilità e dignità, cosa ben diversa dagli sconti di pena o dalla rinuncia dello Stato a punire, come nel caso di un’eventuale indulto. Mentre i cittadini sono sempre più preoccupati per la loro sicurezza, mentre la statistica dei reati impuniti è in crescita, in troppi pensano a misure di clemenza a cui, sicuramente – ha concluso il leader del LI.SI.PO. – la stragrande maggioranza degli italiani è contraria!!! Invece di pensare ad indulti e/o altri benefici vari, sarebbe opportuno e giusto preoccuparsi degli operatori di Polizia che, con stipendi non adeguati e scarsità di mezzi, sono chiamati a dover fronteggiare realtà territoriali difficili, emergenze varie e una criminalità sempre più spavalda ed agguerrita.  I cittadini pagano le tasse allo Stato per ricevere in cambio maggiore sicurezza, l’indulto o altra forma di clemenza è uno schiaffio alle persone oneste”.

Coronavirus, pronta l’ordinanza di chiusura di parchi e ville

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Le richieste di vari governatori regionali sono state accolte. A quanto si apprende da fonti di governo, nell’ordinanza che porterà a una nuova stretta per contenere il Covid-19 è prevista la chiusura di parchi, ville e giardini su tutto il territorio nazionale, come già avvenuto ad esempio a Roma su decisione della sindaca Virginia Raggi.
L’ordinanza mira a uniformare le regole sull’intero territorio nazionale.

Le nuove misure saranno valide dal 21 al 25 marzo.