Non diminuisce l’esodo di ritorno dei pugliesi che scendono dal Nord. Si registrano 907 autocertificazioni solo il 18 marzo, la data dell’ultimo aggiornamento. Sembra che molte persone ricoverate per Coronavirus negli ospedali Puglia siano parenti di chi è rientrato da Lombardia, fatto che fa temere proprio per questo fiume di persone che continuano a rientrare.
Lo aveva previsto e lo aveva temuto il governatore Michele Emiliano, che una settimana fa aveva insistito proprio su quello nei molti messaggi postati in rete per denunciare un esodo massiccio dei pugliesi di ritorno.
Dal 29 febbraio al 18 marzo sono stati quasi 23mila i cittadini che hanno firmato l’autocertificazione. Per tutti, scatta l’obbligo di quarantena, come ha più volte ricordato il governatore.
Puglia/ Continua l’esodo di ritorno dalle regioni del Nord
CS UGCONS. CuraItalia, rimborsi, Mattei: “Non è un rimborso, ma bonus pagato dai consumatori. Noi a disposizione”
“Non è un rimborso, ma di una sorta di bonus, in cui comunque il
consumatore esce penalizzato, perché costretto a spendere i soldi,
magari in manifestazioni future in cui potrebbe non avere interesse”.
Questo il commento di Paolo Mattei, presidente dell’UGCONS, sulla
disciplina relativa ai “rimborsi” dei biglietti per manifestazioni
culturali, rassegne o spettacoli, contenuta nel decreto CuraItalia
pubblicato in nottata. La misura del rimborso dei biglietti per eventi
culturali acquistati prima della quarantena da coronavirus è
controversa. “Il Governo ha fatto bene a non trascurare questo aspetto –
aggiunge Mattei – ma la misura non tutela i consumatori, bensì i
venditori di servizi. Chi ha acquistato il biglietto di uno spettacolo
al teatro sarà costretto a utilizzarlo per uno spettacolo diverso da
quello che gli interessava. Forse – aggiunge Mattei – sarebbe stato più
giusto dare la possibilità ai consumatori di scegliere se spendere
nuovamente i loro soldi oppure no”. Tuttavia i tecnici di UGCONS restano
a disposizione dei consumatori per ogni chiarimento o supporto: “Le
nostre strutture lavorano – conclude Mattei – e sono a disposizione dei
consumatori che abbiano bisogno di aiuto. Ricordiamo ai consumatori che
a partire da oggi hanno trenta giorni di tempo per chiedere il rimborso
del titolo di acquisto al venditore. Dovrà essere cura del venditore
trasmettere al consumatore entro trenta giorni dalla ricezione un
apposito voucher, dello stesso valore del biglietto già acquistato,
consumabile nei successivi 12 mesi”. Questa la disciplina sintetizzata.
“Per assistenza nelle procedure le nostre linee sono aperte”, conclude
Mattei.
Emergenza Coronavirus, Asrem Molise avvia atti per reperimento di Infermieri e OSS
Sono in via di pubblicazione, da parte dell’Asrem Molise, gli atti relativi al reperimento di infermieri e operatori socio-sanitari al fine di far fronte alle esigenze straordinarie ed urgenti derivanti dalla diffusione del COVID-19.
Nei giorni scorsi, la stessa Asrem, ha pubblicato due avvisi pubblici per l’assunzione a
tempo determinato di dirigenti medici, anche in quiescenza, e per il conferimento di
incarichi libero professionali a medici specializzandi.
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«L’esigenza impellente che in questo momento ha il Servizio sanitario regionale –
afferma il presidente della Regione, Donato Toma – è la ricerca di personale sanitario allo scopo di
fronteggiare l’emergenza. Finora, hanno risposto all’appello sei medici, tra cui uno
specializzando e tre professionisti in pensione, cui va il nostro ringraziamento per la
disponibilità mostrata. Ci auguriamo che altri vogliano seguire il loro esempio. Ciò
che sta facendo il personale sanitario molisano, nelle sue diverse articolazioni,
medici, infermieri, operatori socio-sanitari, farmacisti, volontari, è davvero
ammirevole e il Molise non finirà mai di ringraziarli».
«Come pure va sottolineato e apprezzato – aggiunge – il lavoro di tantissimi molisani
che sono impegnati nei cosiddetti servizi essenziali, pubblici e privati, a riprova che
la nostra è una grande regione che sta dimostrando, nella quotidianità, di reagire
con alto senso di responsabilità».
Coronavirus, 37860 i malati, 627 i deceduti e 689 i guariti
Pubblicati i dati della Protezione Civile nella consueta conferenza stampa, tenuta nel pomeriggio di oggi.
Sono in totale 37860 i malati (2655 in terapia intensiva, 16020 ricoverati con sintomo, 19185 in isolamento domiciliare), con un incremento di 4670 persone in un giorno, 627 i deceduti (che portano il totale a 4032) e 689 i guariti, che in totale arrivano a 5129.
Distretti del cibo e Xylella. Mipaaf: prorogati al 18 maggio i termini per le domande
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha prorogato al 18 maggio 2020, considerata l’emergenza COVID-19, i termini per la presentazione delle domande di accesso ai Contratti di distretto del cibo e ai Contratti di distretto Xylella.
La decisione intende garantire al massimo il diritto delle imprese a partecipare ai bandi, salvaguardando la salute delle persone coinvolte nella fase di progettazione degli investimenti. Con lo stesso obiettivo il Mipaaf sta garantendo un costante aggiornamento delle FAQ legate ai bandi, chiarendo tutti gli aspetti che vengono richiesti dalle aziende.
I bandi finanziano progetti da 4 a 50 milioni di euro di investimenti con un’ampia tipologia di spese ammissibili.
Il Contratto di distretto ha lo scopo di promuovere lo sviluppo, la coesione e l’inclusione sociale, favorire l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità, garantire la sicurezza alimentare, diminuire l’impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari.
Il Contratto di distretto Xylella, oltre quanto previsto sopra, ha lo scopo di realizzare un programma di rigenerazione dell’agricoltura nei territori colpiti dal batterio Xylella fastidiosa, anche attraverso il recupero di colture storiche di qualità.
Le risorse disponibili per il finanziamento in conto capitale ammontano a 18 milioni di euro per il bando dei distretti del cibo e a 13 milioni di euro per il distretto Xylella, che utilizza fondi diversi rispetto allo stanziamento di 300 milioni di euro del Piano recentemente approvato in Conferenza Stato-Regioni.
Laddove la richiesta di fondi superasse la disponibilità, è previsto un tetto massimo al contributo a fondo perduto per singolo programma di investimenti pari a 2,5 milioni di euro.
Coronavirus, Italmopa: “Le aziende molitorie continuano a portare avanti il proprio lavoro, tra mille difficoltà”
ITALMOPA, Associazione Industriali Mugnai d’Italia che rappresenta in via esclusiva il settore molitorio nazionale a frumento tenero e a frumento duro, intende esprimere con orgoglio il proprio apprezzamento per la dedizione e il grande senso di responsabilità che i titolari e i dipendenti delle aziende molitorie italiane stanno dimostrando in questo difficile momento.
Il loro impegno sta consentendo di garantire la fornitura di farine e semole, ingredienti primari di prodotti alla base della nostra alimentazione, quali pane e pasta.
“Anche in questo momento di emergenza”- precisa Cosimo De Sortis, Presidente Italmopa – “è opportuno ricordare che ogni giorno, in Italia, 40 mila tonnellate di grano tenero e duro, sia italiane sia estere, vengono trasformate in farine e semole dalle nostre industrie molitorie per essere destinate, tra l’altro, all’Industria pastaria, all’Industria dolciaria, alla panificazione artigianale e industriale o agli scaffali dei supermercati” .
“Mi sembra doveroso – conclude De Sortis – rivolgere un sentito ringraziamento a tutti gli operatori del settore molitorio che continuano a portare avanti il proprio lavoro, tra mille difficoltà, in questo delicato momento”.
Ufficio Stampa: Laura Pierandrei
Concorsi/ Arruolamento di di 930 allievi marescialli presso la Scuola Ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza
COMUNICATO STAMPA
Guardia di Finanza: pubblicato il bando di concorso, per titoli ed esami, per l’arruolamento di 930 allievi marescialli presso la Scuola Ispettori e sovrintendenti – L’Aquila – anno accademico 2020/2021.
Sulla Gazzetta Ufficiale – IV Serie Speciale n. 18 del 3 marzo 2020 – è stato pubblicato il bando di concorso, per titoli ed esami, per l’ammissione al 92° corso presso la Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza di:
a) n. 860 allievi marescialli del contingente ordinario;
b) n. 70 allievi marescialli del contingente di mare.
Al concorso possono partecipare i cittadini italiani, anche se già alle armi che: – alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, abbiano compiuto il 17° anno di età e non superato il giorno di compimento del 26° anno di età; – abbiano, se minorenni alla data di presentazione della domanda, il consenso dei genitori o del genitore esercente in via esclusiva la potestà o del tutore per contrarre l’arruolamento volontario nella Guardia di Finanza; – siano in possesso di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione ai corsi di laurea previsti dalle Università statali o legalmente riconosciute; – seppur non ancora in possesso del citato diploma alla data di scadenza per la presentazione delle domande, lo conseguano nell’anno scolastico 2019/2020. La domanda di partecipazione al concorso, da presentare entro le ore 12.00 del 3 aprile 2020, dovrà essere compilata esclusivamente mediante la procedura telematica disponibile sul portale attivo all’indirizzo “https://concorsi.gdf.gov.it”, seguendo le istruzioni del sistema automatizzato. I concorrenti, che devono essere in possesso di un account di posta elettronica certificata (P.E.C.), dopo aver effettuato la registrazione al portale, potranno accedere, tramite la propria area riservata, al form di compilazione della domanda di partecipazione. È possibile presentare domanda di partecipazione per uno solo dei contingenti e specializzazioni riportati nel predetto bando. Sul sito internet è possibile acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio sul concorso e prendere visione del bando.
Guardia di Finanza Punto di contatto: Comando Provinciale Campobasso
Decreto Cura Italia/ L’insostenibilità delle misure sul lavoro
Cura Italia è un provvedimento che spazia da interventi rivolti a potenziare strutture e personale del sistema sanitario a quelli rivolti ad assicurare condizioni facilitate e risorse finanziarie alle imprese per far fronte alla caduta della produzione e dell’erogazione dei servizi e sostenere a vario titolo le diverse categorie di lavoratori coinvolti. Un complesso di misure estremamente articolato, non sempre di facile comprensione, che mobilita un importo di 25 miliardi di risorse pubbliche. Per quanto attiene lo specifico dei lavoratori dipendenti e autonomi, le misure più consistenti sono:
- 10 miliardi di euro, vengono concentrati su interventi straordinari di sostegno al reddito erogati dall’Inps, e articolate in tre dispositivi:
- prolungamento di 9 settimane dei massimali disponibili per gli interventi di cassa integrazione ordinaria, per far fronte alle conseguenze delle sospensioni della produzione, per le aziende e i settori già coperti dalla normativa vigente;
- l’introduzione della cassa integrazione in deroga alle norme vigenti, per un analogo periodo di 9 settimane, per tutte le aziende e i settori, indipendentemente dal numero dei dipendenti, che non rientrano nella fattispecie precedente;
- un intervento una tantum per le diverse tipologie di lavoratori autonomi, e professionisti, nonché collaboratori, parasubordinati ed ex lavoratori stagionali.
Un insieme di misure che, dovrebbe assicurare i sostegni a circa 14 milioni di lavoratori. Rimangono esclusi i rapporti di lavoro domestico, viene annunciata una misura alternativa rivolta a risarcire economicamente gli effetti di un licenziamento, probabilmente da individuare nell’ambito dell’attuazione del fondo istituito dal decreto dedicato al reddito di ultima istanza per i lavoratori con bassi redditi che rimangono esclusi dalle misure di sostegno al reddito.
Gli interventi rivolti ai lavoratori dipendenti ricalcano le misure adottate negli anni della crisi economica 2009-2014, e che hanno consentito di gestire con una certa efficacia la continuità dei rapporti di lavoro e l’erogazione delle risorse di sostegno al reddito, con il coinvolgimento delle Regioni per verificare l’attuazione della cassa integrazione in deroga rivolta ai settori scoperti e alle piccolissime aziende. Un precedente che rende possibile una rapida attuazione dei dispositivi da parte dell’Inps, come già annunciato dallo stesso istituto.
Gli interventi sul sostegno al reddito dei lavoratori dipendenti vengono accompagnati da una norma che prevede la sospensione, con effetto retroattivo dal 23 febbraio, della possibilità di licenziare i lavoratori per motivi economici, innovazione, coerente con la finalità degli interventi, ma per molti aspetti di dubbia costituzionalità, motivata congiunturalmente dalla straordinarietà del contesto, ma difficilmente prorogabile anche nel caso di un proseguo della situazione emergenziale.
Molto più complessa si presenta l’introduzione dei sostegni al reddito una tantum per la variegata fattispecie dei 5 milioni di lavoratori autonomi, delle partite Iva, dei professionisti e dei collaboratori oltre che dei lavoratori stagionali, in quanto lavoratori che vanno stimati sulla base dei precedenti impegni lavorativi svolti dagli stessi. La scelta operata dal Governo è stata quella di semplificare al massimo l’importo da erogare, l’una tantum di 600 euro pro capite, a prescindere dai redditi dichiarati.
Le difficoltà sorgeranno nella fase di selezione dei requisiti dei beneficiari, per prevenire i probabili abusi. Le reazioni delle categorie interessate e degli ordini professionali, per l’esigua entità dei sostegni annunciati, fanno presagire un percorso parlamentare destinato a introdurre significative innovazioni sul testo originale, tenendo conto che questo intervento si inserisce in altri provvedimenti rivolti a attenuare gli obblighi fiscali e contributivi per i prossimi mesi. L’esperimento rivolto ai lavoratori autonomi, da tempo all’attenzione del legislatore, potrà aiutare a comprendere meglio la messa a punto di eventuali soluzioni strutturali per i sostegni al reddito di queste categorie.
Il decreto introduce inoltre due novità in favore dei lavoratori dipendenti che continuano a svolgere la loro attività nelle attuali condizioni di emergenza; la prima, estesa anche ai lavoratori autonomi, rivolta a venire incontro alle esigenze di assicurare la cura dei figli, soprattutto nella condizione del blocco delle attività scolastiche, da dedicare alle famiglie con entrambi i genitori vincolati da un rapporto di lavoro e che si sostanzia nella possibilità di godere di un congedo parentale straordinario di 15 giorni da parte uno dei con una remunerazione pari al 50% del salario o del reddito percepito. Ovvero, in alternativa, di usufruire di un buono di 600 euro (1.000 euro per i lavoratori del settore sanitario) per il pagamento di babysitter.
La seconda misura viene finalizzata a riconoscere un’indennità mensile una tantum di 100 euro, fiscalmente esente, da erogare proporzionalmente alle giornate lavorate nel corso del mese di marzo. Il complesso delle misure adottate merita alcune considerazione; sono certamente condivisibili per la finalità di far fronte a eventi imprevedibili, e sostenere reddito e domanda di prodotti e servizi. Nel breve termine l’eventuale proroga di blocco delle attività produttive e di erogazione dei servizi indurrà il legislatore a implementare le misure adottate mantenendone le caratteristiche principali.
Queste misure sono difficilmente sostenibili nel tempo e non solo per l’onerosità degli impegni finanziari da mobilitare. La crisi è destinata a selezionare gli operatori economici, a innovare prodotti, processi, scelte di mercato delle imprese e a riposizionare i rapporti con i fornitori e i clienti, accompagnare queste evoluzioni con scelte rivolte a conservare l’esistente rischia di imprimere un’ulteriore deriva assistenziale nell’uso delle risorse di cui il Paese non ha bisogno.
Sarà necessario mobilitare, con misure coordinate in ambito europeo e internazionale, una mole di risorse senza precedenti per sostenere la fuoriuscita rapida da una recessione ormai inevitabile, per l’Italia questo non basterà, per l’incapacità cronica di utilizzare a pieno le risorse finanziarie e umane, a causa del drastico ridimensionamento degli investimenti pubblici e privati e dal basso tasso di occupazione della popolazione in età di lavoro, che non ci potremo più permettere. La crisi è l’occasione, forse l’ultima, di ripensare i nostri comportamenti, le priorità e la stessa agenda politica. Il coronavirus ha messo in evidenza la fragilità delle nostre politiche, gli effetti negativi li stanno subendo le persone colpite, molte delle quali faticano a essere curate con esiti che in molti casi sono letali.
Alfredo Magnifico
(Servizi sanitari) Carabinieri NAS Parma: requisiti 5 ventilatori polmonari destinati in Medio Oriente e consegnati al Presidente della Regione Emilia-Romagna
I Carabinieri del NAS di Parma, con una operazione coordinata con il personale dell’Ufficio delle Dogane, ha bloccato l’esportazione di 5 ventilatori polmonari, con relativi accessori, destinati ad un Paese del Medio Oriente. Con una c.d. “operazione triangolare”, la ditta produttrice con sede nel parmense, attraverso l’intermediazione di una società di un Paese europeo, si accingeva ad inviare all’estero quei dispositivi. Grazie al tempestivo intervento dei militari del nucleo i macchinari, dal valore di 8500 euro, sono stati requisiti in esecuzione di un provvedimento del Prefetto di Parma e consegnati personalmente dal Comandante del NAS al governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che ha ringraziato pubblicamente il nucleo operante e l’Arma dei Carabinieri per il loro supporto. I 5 ventilatori polmonari sono stati già destinati alle strutture sanitarie della Regione Emilia Romagna per rafforzare la dotazione tecnica necessaria a fronteggiare l’attuale emergenza del “coronavirus”.
Cura Italia, Vietina (Forza Italia): “Decreto insufficiente: subito misure più decisive ed Euro-Bond dalla Comunità Europea.
“Si può e si deve fare meglio, sia dal punto di vista economico che sanitario. Le aziende chiedono liquidità e ossigeno per resistere e non chiudere e quello che ottengono è una proroga degli oneri fiscali per 4 giorni? Sembra quasi una presa in giro di cui ridere se non fosse che ad andarci di mezzo saranno proprio le PMI che rappresentano il tessuto produttivo principale del nostro Paese. Che dire, poi, delle risorse messe a disposizioni per le partite IVA? 600 euro per alcuni, per altri – i professionisti iscritti alle casse private – al massimo il reddito di ultima istanza: cifre inaccettabili per milioni di liberi professionisti e lavoratori autonomi che, a breve, vedranno precipitare i propri incassi senza neppure le tutele garantite ai dipendenti pubblici o privati. Inadeguate anche le misure per tutti quei negozianti che hanno abbassato le saracinesche e dovranno pagare comunque l’affitto, nella speranza di sopravvivere fino al recupero del 60% attraverso il credito d’imposta. Misure tiepide, quando non irricevibili, e insufficienti, soprattutto se paragonate alle misure più di 20 volte superiori, pari a 550 miliardi, messe in campo in Germania: dobbiamo fare di più a livello interno ed esigere che l’Europa faccia il suo dovere, stampando Euro-Bond tali da immettere nel circuito economico europeo almeno 3.000 miliardi”. Così Simona Vietina, parlamentare di Forza Italia e Sindaco di Tredozio (FC).
“Anche sul fronte sanitario occorre fare di più – incalza la parlamentare azzurra: occorrono misure più restrittive e nette. Spesa una volta alla settimana, niente passeggiate o sport all’aperto e totale fermo delle attività non essenziali per almeno 15 giorni per tutti, operai e impiegati a cui occorre aggiungere il tampone al più ampio numero di cittadini possibili per individuare anche i contagiati asintomatici. Bene l’allargamento ipotizzato ieri dalla Regione Emilia Romagna a tutti gli operatori sanitari ma ancora non basta: stiamo vedendo un trend di contagio peggiore di quello cinese, occorrono scelte drastiche”.










