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Covid-19: Speranza, “Dimostriamo di essere un grande Paese, ciascuno faccia la sua parte”

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Covid-19: Speranza, “Dimostriamo di essere un grande Paese, ciascuno faccia la sua parte”

“Ci sono tante persone che svolgono un lavoro fondamentale in questi giorni difficili”. Lo scrive su Facebook il Ministro della Salute, Roberto Speranza, in occasione dell’anniversario dell’Unità d’Italia.
“I primi – prosegue Speranza – sono le donne e gli uomini che si prendono cura di noi dentro e fuori dagli ospedali. Vanno protetti e difesi prima e più di altri con i migliori dispositivi di protezione.

Poi ci sono i lavoratori che non possono fermarsi perché le loro filiere sono vitali. Penso agli agricoltori, a chi lavora nei supermercati, ai trasportatori, ai corrieri, a tutti gli esercenti che vendono beni essenziali. C’è chi assicura che le telecomunicazioni e l’energia arrivino in tutte le case e in tutte le aziende. Ci sono le forze dell’ordine, l’esercito, le polizie locali. Ci sono poi quei lavoratori che fanno in modo che la nostra economia non si fermi del tutto, da alcune industrie ai servizi e alla pubblica amministrazione. Sono fondamentali e vanno protetti e difesi al meglio secondo le specificità del loro lavoro. Tutti gli altri possono aiutare il Paese stando a casa, limitando ogni possibile contatto e prendendo ogni precauzione”.
“Oggi è il 17 Marzo, anniversario dell’Unità d’Italia. È un momento molto difficile ma ci fa vedere quanto ciascuno è importante per l’altro. Dimostriamo di essere un grande Paese. Ce la faremo, ma abbiamo bisogno che ciascuno faccia la propria parte. Forza!”, conclude Speranza.

Coronavirus, Marrazzo (Asmel): “Ridurre le imposte comunali del 30%”

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Marrazzo (Responsabile Turismo Asmel): “I Comuni rientranti nei Distretti Turistici applichino la legge con un taglio delle imposte fino al 30% e per 3 anni. Questa mattina è partita ufficialmente la richiesta a firma dei Distretti Turistici, di FIAVET ed Asmel. Intervenire ora per impedire che finita l’emergenza sanitaria non diventi permanente quella economica”.  

Asmel è l’Associazione Nazionale per la Sussidiarietà e Modernizzazione degli Enti Comunali alla quale aderiscono 3010 Enti Comunali italiani.

 “I comuni possono applicare la riduzione delle imposte comunali fino al 30% per tre anni. La legge 106 del 2011 sulle Misure a favore delle attività economiche aderenti ai distretti turistici da la possibilità alle Amministrazioni Comunali, di quei paesi che rientrano nei Distretti Turistici indicati dal MiBact di ridurre anche fino al 30% le imposte per ben tre anni. Noi chiediamo ai comuni di applicare tale norma al fine di mitigare il rischio di una depressione economica generata dall’emergenza sanitaria epidemiologica da COVID -19”. Lo ha dichiarato Vincenzo Marrazzo, Responsabile Nazionale del settore Turismo dell’Asmel, associazione nazionale per la sussidiarietà e la modernizzazione degli enti locali alla quale aderiscono ben 3010 Enti Comunali. Marrazzo è anche Presidente del Coordinamento dei 24 Distretti Turistici della Campania.         

“I Distretti Turistici, la Federazione Italiana Agenzie di Viaggio ed Imprese Turistiche ed Asmel tutti insieme – ha concluso Marrazzo – hanno inviato nella mattinata di oggi, una lettera a tutti i sindaci ed Enti Comunali d’Italia rientranti nei Distretti Turistici, chiedendo che applicassero questa legge. Non si tratta di pochi Enti, in quanto i Distretti Turistici in Italia sono ben 49. La situazione complessiva generata dall’epidemia da virus Covid-19 e la conseguente contrazione o sospensione delle attività produttive impongono l’adozione di improcrastinabili iniziative a sostegno del sistema produttivo, tra cui la previsione di un massivo ricorso a misure di sostegno per gli imprenditori tutti e loro dipendenti. Siamo dinanzi ad una situazione allarmante e che sicuramente avrà pesanti riflessi nella fase post emergenza sul rilancio delle attività delle imprese. Inoltre è sentita la necessità di individuare strumenti e misure adeguate atte a favorire e mantenere in vita le attività imprenditoriali di tutto il territorio durante e nella fase post emergenza. Dobbiamo assolutamente impegnarci tutti affinché finita l’emergenza sanitaria non resti in modo permanente l’emergenza economica ed imprenditoriale. Intervenire ora!”

Bioaerosol, batteri e sicurezza sul lavoro

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 Nei giorni in cui l’Italia ed altri paesi del mondo sono alle prese con l’emergenza sanitaria da Coronavirus, la comunità scientifica si interroga anche sull’impatto che le infezioni di natura virale e batterica possono avere sulla salute di alcune tipologie di lavoratori particolarmente esposti ad agenti biologici.

Una sperimentazione per determinare la componente batterica nei bioaerosol. A occuparsi di questo argomento è uno studio, disponibile sul sito Inail, curata dai ricercatori del Dipartimento innovazioni tecnologiche insieme ad altri colleghi del Dipartimento di Chimica di Sapienza Università di Roma, che illustra una procedura sperimentale in grado di determinare i batteri totali presenti nel bioaerosol, senza fare distinzione tra microrganismi patogeni e non patogeni.
Gli effetti sulla salute dell’uomo. Come afferma nella presentazione del volume dedicato allo studio il direttore del Dipartimento Inail Carlo De Petris, la caratterizzazione delle componenti del bioaerosol è oggetto di interesse “soprattutto per gli effetti che essi hanno sulla salute umana: infezioni, asma, allergie e altre malattie delle vie respiratorie”. Quanto ai rischi, secondo gli autori della pubblicazione, “sono influenzati non soltanto dalla capacità di penetrazione del bioaerosol nel sistema respiratorio, ma anche dalla sua composizione e dalla sua attività biologica.”

I bioaerosol: rischi e pericoli per la salute. Il bioaerosol, come riportato nel lavoro pubblicato, è composto da microrganismi come virus, batteri, funghi, spore e da frammenti di materiali biologici come pollini, peli di animali, detriti di pelle, escrementi e residui vegetali. Una sua componente importante è rappresentata dalle specie batteriche, permanenti nell’atmosfera e interagenti con uomini e animali, che costituiscono un rischio per la salute umana provocando danni potenziali come problemi respiratori, malattie infettive, cutanee, neurologiche e oncologiche, danni polmonari, allergie e cefalee.

La rilevazione attraverso batteri e spore. Da qui l’esigenza di campionare e misurare il bioaerosol disperso in aria con idonee tecniche. La ricerca, in mancanza di metodi standard di monitoraggio, propone sperimentalmente l’utilizzo di due marker chimici: l’acido muramico e l’acido dipicolinico. Si tratta di composti non tossici, utilizzabili come indicatori di strutture bioattive più grandi e complesse. Il primo può accertare i batteri presenti, mentre il secondo è usato per la rilevazione di spore batteriche. 

I lavoratori interessati e le attività maggiormente a rischio. A essere esposti ad agenti biologici come funghi, batteri o virus sono principalmente gli addetti impiegati in impianti di riciclaggio dei rifiuti, in discariche e strutture di depurazione di acque reflue oppure lavoratori agricoli e zootecnici. Accanto ad essi, possono essere coinvolti anche gli operatori delle industrie di produzione di alimentari e di detergenti che fanno uso di enzimi, e quelli impegnati in imprese conciarie. In questi ambienti gli agenti microbiologici presenti nell’aria vengono aerotrasportati sotto forma di bioaerosol, polveri, particelle liquide o altri vettori con rischio di esposizione per via inalatoria, per contatto con superfici e oggetti contaminati o per ingestione.

Coronavirus, 28710 positivi, 2978 deceduti e 4025 guariti

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FOTO DI REPERTORIO

Pubblichiamo la quotidiana elaborazione dei dati dell’epidemia di coronavirus forniti dalla Protezione Civile.

Ad oggi sono 28710 i positivi al virus con un aumento di 2648 casi e 12090 le persone in isolamento domiciliare e 2257 in terapia intensiva; sono 2978 i deceduti, con un aumento di 475 persone in un giorno 4025 i guariti, con un aumento di 1084.

Coronavirus, troppa gente in strada, denunciate 43mila persone

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Nonostante l’obbligo di restare a casa imposto dal decreto del presidente Conte, per limitare i contagi da coronavirus, le foto scattate a Milano mostrano ancora moltissime persone fuori dalle mura di casa.
Il resto d’Italia non fa eccezione: approfittando dell’unica “area grigia” del decreto, cioè il permesso di portare fuori il cane e di fare attività sportiva all’aperto, parchi, piste ciclabili e lungomare spesso sono più affollati di prima.
I dati diffusi Viminale confermano ancora molti, troppi strappi alla regola: in una settimana sono state controllate un milione di persone, di cui 43mila sono state denunciate.

Una parte ha mentito sull’autocertificazione, ma la stragrande maggioranza è stata denunciata perché in strada senza una valida motivazione.

Coronavirus, attenzione alla ‘fake’ con la grafica del Ministero dell’Interno

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FOTO DI REPERTORIO

Sta circolando sulla messaggistica istantanea un’altra falsa notizia. Questa volta con la grafica del Ministero dell’Interno che avrebbe diffuso una delibera del Dipartimento della Protezione Civile in cui dal 15 marzo verrà dichiarato il biocontenimento BSL-4. Una misura estremamente stringente dei protocolli per il contenimento del coronavirus.
Evitate di condividere queste notizie totalmente FALSE.
Le uniche informazioni attendibili le trovate sui portali delle Istituzioni.
Eventuali segnalazioni potranno essere inviate sul nostro portale www.commissariatodips.it

Napoli/ Al ‘Carderelli’ 249 operatori sanitari assenti per malattia, l’ira di de Magistris.

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L'ospedale Cardarelli di Napoli

A Napoli 249 operatori sanitari dell’ospedale Cardarelli, il più importante della città, sono in malattia.

Il contagio, in questo caso, non c’entra. Tutto fa pensare a una diserzione di massa, dettata forse dalla paura. “Per me a chi adesso abbandona il campo di battaglia non va fatto il procedimento disciplinare ma va licenziato”.

Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.

Coronavirus, due milioni di mascherine da un’azienda veneta

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FOTO DI REPERTORIO

Uno degli argomenti del momento è la mancanza di mascherine per proteggere la bocca e il naso dei cittadini (non degli operatori sanitari che richiedono apparati più specifici) nella quotidianità.
Ne ha prodotti per il momento due milioni di pezzi un imprenditore padovano, Fabio Franceschi, titolare di Grafica Veneta, società specializzata nella stampa di giornali e libri.
L’obiettivo è quello di produrre a regime milioni di mascherine al giorno.

(foto di repertorio)

Coronavirus, il picco atteso dopo il 25 marzo

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FOTO DI REPERTORIO

Coronavirus, numeri alti ma non c’è crescita esponenziale. L’attenzione si sposta verso la situazione nel Centro-Sud ed è ancora difficile dire quando ci sarà il picco, che potrebbe arrivare fra il 25 marzo e il 15 aprile. Questa una probabile ipotesi formulata dal fisico Giorgio Sestili, curatore della pagina Facebook dedicata all’analisi dei dati epidemiologici sul coronavirus.
Nel frattempo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) avverte che esiste il rischio che l’epidemia possa tornare.

Coronavirus, 201436 contagiati nel mondo, 8006 i decessi

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Nel mondo ci sono più di 200mila persone contagiate dal coronavirus, e oltre 8mila morti: secondo l’ultimo bollettino della Johns Hopkins University, i contagi sono 201.436 e le vittime 8.006.
Confermato il rallentamento dell’epidemia di coronavirus in Cina, ma l’allarme è ai massimi livelli negli Usa e soprattutto in Europa.