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Napoli/ In fila per il tampone, sputa a medico e infermiere e fugge via

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L'ospedale Cotugno di Napoli

Un fatto inqualificabile e grave. E’ accaduto nell’ospedale Cotugno di Napoli dove una persona con sintomi febbrili in attesa di fare il tampone, si è tolto la mascherina ed ha sputato addosso a una dottoressa e a un infermiere che stavano cercando di riportarlo alla calma.
I due sanitari sono stati messi in quarantena e il locale dove è avvenuto l’episodio è stato evacuato e sottoposto a sanificazione.
Dell’uomo si sono perse le tracce.

Coronavirus, lo Sport ligure “fa squadra” per sostenere il Policlinico San Martino

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Stelle nello Sport, il progetto che promuove da 21 anni i valori e la cultura dello sport in Liguria, ha lanciato una campagna di raccolta fondi a sostegno del Policlinico San Martino di Genova per l’acquisto di strumentazioni e beni necessari per l’Unità Operativa Malattie Infettive.
“Da sempre crediamo nella forza del gioco di squadra. Un valore che lo sport ci insegna”, sottolineano i promotori del progetto che da sempre è dedicato al sostegno della Gigi Ghirotti Onlus ma che scende in campo anche in occasioni di particolare rilevanza, così come accaduto in passato per l’alluvione e il crollo di Ponte Morandi.
Quella contro il Coronavirus è una sfida difficile e va affrontata tutti insieme. “Ecco perché chiediamo a tutto il mondo dello sport di scendere in campo”. Il modo migliore per testimoniare la vicinanza a tutti gli operatori che si stanno adoperando senza sosta per salvare il maggior numero di vite e anche per aiutare il San Martino ad acquistare attrezzature per la terapia intensiva e subintensiva.
Tanti i Campioni che hanno già aderito: da Edoardo Stochino a Silvia Salis, passando per Christian Puggioni, Claudio Onofri, Enrico Nicolini, Linda Cerruti, Matteo Aicardi, Viviana Bottaro, Paolo Porro. Tante le società sportive che, pur in un momento di grande difficoltà, stanno facendo sentire la loro vicinanza e si stanno attivando per sostenere la campagna. Così come il Coni ligure e tutto il mondo delle Federazioni che sta divulgano l’iniziativa in tutto il territorio ligure.
“Anche una piccola donazione può fare la differenza quando la squadra è grande e ha un grande cuore”. I fondi raccolti saranno direttamente versati sul conto indicato dalla Direzione Amministrativa del Policlinico San Martino di Genova.
Michele Corti Associazione Stelle nello Sport

Mercato del lavoro, pubblicato il terzo Rapporto di Inail, Istat, Ministero del Lavoro, Inps e Anpal

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 Inail, Istat, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Inps e Anpal pubblicano oggi in contemporanea sui rispettivi siti web il terzo Rapporto annuale “Il mercato del lavoro 2019: una lettura integrata”, frutto di una collaborazione che punta a implementare un sistema informativo statistico condiviso, mettendo a disposizione informazioni armonizzate, complementari e coerenti sulle dinamiche dell’occupazione nel nostro Paese.
 
“Dalla condivisione dei dati un’analisi che integra diversi punti di vista”. “Il valore aggiunto di questo Rapporto – sottolinea a questo proposito il presidente dell’Inail, Franco Bettoni – è proprio la collaborazione tra i vari enti coinvolti. Soltanto attraverso la creazione di un insieme condiviso di dati e informazioni, infatti, è possibile realizzare delle analisi in grado di osservare i fenomeni da diversi punti di vista, tenendo conto dei cambiamenti demografici e dei sistemi produttivi aziendali, delle nuove modalità organizzative del lavoro e dello sviluppo tecnologico, che stanno trasformando profondamente il mercato del lavoro”.
 
“Dopo i rider una delle sfide è l’estensione della tutela assicurativa ad altre categorie”. “Dopo la recente introduzione dell’obbligo assicurativo a beneficio dei rider – aggiunge Bettoni – una sfida che nei prossimi anni vedrà impegnato l’Inail sarà l’estensione della tutela contro infortuni e malattie professionali alle categorie di lavoratori rimaste finora escluse. Allo stesso tempo andranno confermate e potenziate le politiche di prevenzione che il nostro Istituto ha messo in atto per contrastare il fenomeno infortunistico, come gli incentivi a fondo perduto del bando Isi, lo sconto per prevenzione, l’attività di consulenza alle imprese e le campagne di formazione e informazione in materia di salute e sicurezza”.
 
Il sesto capitolo dedicato al fenomento infortunistico e tecnopatico. Il Rapporto pubblicato oggi è suddiviso in sei capitoli che affrontano più tematiche – dalle dinamiche del mercato del lavoro in una fase di incertezza all’emersione di una nuova tipologia di lavoro autonomo – intrecciando gli aspetti congiunturali e ciclici con l’evoluzione del quadro strutturale. Il sesto capitolo, in particolare, è dedicato all’analisi dell’andamento del fenomeno infortunistico e tecnopatico.
 
Il 60% dei casi mortali è avvenuto “fuori dell’azienda”. Nel 2018 gli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail, al netto di quelli relativi agli studenti, sono stati circa 563mila, in lieve calo rispetto all’anno precedente (-0,5%), mentre rispetto al 2008 la flessione è stata pari al 35,5%. Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati 373mila, di cui circa il 21% avvenuti “fuori dell’azienda”, cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto coinvolto” e “in itinere”, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro. Delle 1.245 denunce di infortunio con esito mortale, in aumento dell’8% rispetto al 2017 ma in calo del 23% rispetto al dato di 10 anni prima, i casi accertati sono stati 744, di cui il 60% occorsi “fuori dell’azienda”.
 
Agricoltura e costruzioni i settori più a rischio. Nel quinquennio 2014-2018 si rileva una riduzione di oltre il 7% dell’incidenza del numero di denunce di infortunio rispetto al numero degli occupati, ma solo per la modalità in occasione di lavoro, dove le politiche e le iniziative di prevenzione promosse negli ultimi anni hanno migliorato i livelli di salute e sicurezza. Tassi di incidenza più elevati si riscontrano in agricoltura e nelle costruzioni, settori nei quali il rischio di morire durante il lavoro è triplo rispetto a quello medio.
 
Trend in crescita per le malattie professionali. Con oltre 59mila casi denunciati, le malattie professionali nel 2018 hanno fatto registrare un incremento rispetto all’anno precedente pari al 2,6%, confermato anche dai dati provvisori del 2019. Il 67% dei casi riconosciuti ha interessato il sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, al primo posto per entrambi i generi, il 15% ha interessato il sistema nervoso, con una prevalenza della patologia tra le donne, mentre il 4% sono tumori, che colpiscono in misura maggiore gli uomini. In media i lavoratori deceduti con riconoscimento di malattia professionale sono 1.700 all’anno.

Rivolta nelle carceri, 12 detenuti morti e 40 agenti feriti

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Le rivolte nelle carceri sarebbero state portate avanti da almeno 6mila detenuti su tutto il territorio nazionale. A riferirlo, in Senato, il ministro Alfonso Bonafede.
Il bilancio complessivo della sommossa sarebbe di oltre 40 feriti della polizia penitenziaria e di 12 morti tra i detenuti per cause che, dai primi rilievi, sarebbero per lo più riconducibili ad abuso di sostanze sottratte alle infermerie durante i disordini.
Al momento “risultano latitanti 16 detenuti che erano soggetti al regime di media sicurezza” nel carcere di Foggia.

Codogno, nessun nuovo contagiato da coronavirus

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Per la prima volta dall’emergenza coronavirus, a Codogno non è stato registrato neanche un nuovo contagio.
Il sindaco Francesco Passerini, che è anche presidente della Provincia di Lodi, sottolinea i meriti della collettività e che la quarantena è stata fatta seriamente, “ma La battaglia non è finita”.

Aumentano i Paesi che sigillano i confini con l’Italia

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E’ un cerchio che si stringe intorno all’Italia, che prevede il blocco alle frontiere. L’Austria si appresta a sigillare il confine con l’Italia. Sospesi i collegamenti aerei e ferroviari; gli italiani che si recano in Austria dovranno presentare un certificato medico e comunque verranno controllati alla frontiera. Le misure sono state annunciate dal cancelliere Sebastian Kurz.
Tutti gli austriaci provenienti dall’Italia dovranno rimanere per due settimane in auto-isolamento.
Anche la Slovenia chiude le frontiere per gli italiani e misure restrittive si appresta ad utilizzare anche la Croazia.

Conte: stanziati 25 miliardi di euro per far fronte alle emergenze legate al Coronavirus. A breve nuovo decreto

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Gli ultimi aggiornamenti dati dal Premier Conte in diretta da Palazzo Chigi con i Ministri Roberto Gualtieri e Nunzia Catalfo.


“L’emergenza che stiamo affrontando è sanitarie ed economica, con un importante impatto sociale. Sono lieto del clima che si sta definendo a livello europeo, c’è stata molta attenzione della situazioni in cui stiamo vivendo, con la consapevolezza che è un’emergenza che coinvolgerà ragionevolmente e prevedibilmente tutto il continente europeo e ci sono state grandi aperture sulle nostre richieste.Pubblicità

Dai leader dell’Unione europea ampio sostegno per le misure adottate dall’Italia per l’emergenza coronavirus. Dobbiamo procedere con il massimo coordinamento. L’Europa adotti tutti gli strumenti necessari per proteggere la salute dei suoi cittadini e ridare respiro all’economia.
Abbiamo appena deliberato lo stanziamento di una somma straordinaria , 25miliardi di euro, consapevoli delle difficoltà che il Paese sta attraversando in questo momento. 25 miliardi da non utilizzre subito, ma sicuramente da poter utilizzare per poter far fronte a tutte le emergenze che stiamo affrontando.
Sull’ipotesi di misure ulteriori, Conte afferma: “ieri c’è stata una videoconferenza con i governatori del territorio, è stata anticipata un po’ questa richiesta. Ho dato al ministro Speranza di sollecitare il governatore Fontana a formalizzare le richieste, motivandole. Siamo in attesa di ricevere le richieste della Lombardia, chi meglio del governatore conosce nel dettaglio il territorio? Non c’è nessuna chiusura verso eventuali misure più restrittive” richieste “dalla Lombardia e da altre regioni”.

Il ministro Gualtieri ha aggiunto: ” Queste risorse verranno utilizzate in parte nel primo decreto che stiamo preparando che contiamo di approvare in settimana, probabilmente venerdì, e che dovrebbe grosso modo avere risorse per circa 12 miliardi, il resto dei fondi costituisce una riserva per possibili futuri interventi da realizzare anche in un quadro europeo”.

Il ministro del Lavoro Catalfo ha aggiunto: “Stiamo preparando ed elaborando delle norme che vadano a tutela di tutte le imprese e i lavoratori e le famiglie italiane, dalla previsione dell’allargamento degli ammortizzatori sociali, già esistenti alla possibilità di utilizzo del fondo di integrazione salariale per le aziende che vanno anche dai 5 ai 15 dipendenti e a una cassa in deroga speciale che vada a tutelare con uno stanziamento importante di risorse, tutti i lavoratori indipendentemente dal settore a cui appartengono su tutto il territorio nazionale. Le norme saranno corredate anche per interventi per la famiglia, con congedo parentale speciale e in alternativa la possibilità di utilizzare un voucher baby sitter; ancora norme speciali per stagionali e autonomi anche con previsione di sospensione dei contributi previdenziali e assistenziali in modo da tutelare tutti i settori che sono stati colpiti dall’emergenza”. (MDL)

Coronavirus, ieri 168 decessi e 280 guariti

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Il ‘bollettino’ del coronavirus in Italia dice che ieri ci sono stati 168 decessi, che porta il totale a 631 persone.

I contagiati in Italia sono 8514 persone , 529 più di lunedì, mentre sono 1.004 le persone guarite dopo aver contratto il coronavirus, 280 in più di ieri.

Compresi vittime e guariti il totale dei contagiatisi attesta a quota 10.149.

Borse, Milano ancora negativa

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Niente rimbalzo per le Borse europee, Piazza Affari indossa ancora una volta la maglia nera e lascia sul campo un altro 3,28%.

L’indice Ftse Mib, che in mattinata era arrivato a guadagnare fino al 3,8%, ha chiuso a 17.870 punti, segnando un nuovo minimo da dicembre 2016.
Da quando è scoppiata l’emergenza coronavirus il listino milanese ha perso quasi il 30% del suo valore.

Coronavirus, la Cina disposta a fornire all’Italia le mascherine

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Pechino è disposta a fornire all’Italia mille ventilatori polmonari, oltre a due milioni di mascherine, 100 mila delle quali ad alta tecnologia, 20 mila tute protettive e 50 mila tamponi per i test sul coronavirus.
E’ quanto si apprende al termine del colloquio telefonico tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il suo omologo cinese Wang Yi, che ha assicurato che in queste ore da parte di Pechino è stata data chiara indicazione alle loro aziende di esportare 2 milioni di mascherine mediche ordinarie all’Italia per l’emergenza coronavirus.