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ARPA Lombardia: Bando di concorso per 18 Collaboratori Tecnici Professionali

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L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) della Lombardia ha indetto un concorso rivolto a laureati finalizzato all’assunzione a tempo pieno di 18 Collaboratori Tecnici Professionali – Cat. D. Le risorse saranno assegnate alle strutture dei Settori e dei Dipartimenti di ARPA Lombardia. La data di scadenza del bando: entro le ore 12.00 del 30 Settembre 2019.
Requisiti
Possono partecipare al concorso ARPA Lombardia i candidati in possesso dei requisiti di seguito riassunti:
– cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione Europea;
– idoneità fisica all’impiego;
– non essere esclusi dall’elettorato politico attivo;
– non aver riportato condanne penali incompatibili con lo status di pubblico dipendente;
– non essere stati destituiti dall’impiego, dichiarati decaduti, dispensati oppure licenziati disciplinarmente da una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, né essere stati dichiarati decaduti da altro impiego pubblico per aver conseguito l’impiego mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità insanabile o aver rilasciato dichiarazioni sostitutive di atti o fatti, false.

E’ necessario, inoltre, il possesso di almeno uno tra i seguenti titoli di studio:
– diploma di Laurea vecchio ordinamento/Laurea Magistrale/Specialistica in Scienze Geologiche;
– diploma di Laurea vecchio ordinamento/Laurea Magistrale/Specialistica in Scienze Naturali;
– diploma di Laurea vecchio ordinamento/Laurea Magistrale/Specialistica in Scienze Ambientali;
– diploma di Laurea vecchio ordinamento/Laurea Magistrale/Specialistica in Scienze Agrarie;
– diploma di Laurea vecchio ordinamento/Laurea Magistrale/Specialistica in Scienze Biologiche.

Il bando prevede le seguenti riserve:
– 30% dei posti in favore dei volontari delle FF.AA;
– 20 % dei posti per il personale in possesso dei requisiti indicati nel bando.

BANDO

Datori di lavoro: prescrizione contributo d’ingresso alla mobilità

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Con il messaggio 11 gennaio 2017, n. 99, l’INPS ha disposto, ai sensi della legge 28 giugno 2012, n. 92, l’abrogazione del trattamento di indennità di mobilità ordinaria a partire dal 1° gennaio 2017.

La legge 92/2012 ha inoltre abrogato, a decorrere dalla stessa data, la possibilità di iscrizione nelle liste di mobilità e le disposizioni che prevedevano incentivi per l’assunzione dei lavoratori iscritti nelle liste di mobilità.

In conseguenza dell’abrogazione di questi trattamenti, dal 1° gennaio 2017 è cessato l’obbligo di versamento del contributo ordinario di mobilità e del contributo d’ingresso alla mobilità.

Tenuto conto dell’orientamento espresso dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione in tema di prescrizione del contributo dovuto dai datori di lavoro (articolo 5, comma 4, della legge 23 luglio 1991, n. 223), la circolare INPS  20 settembre 2019, n. 124 fornisce le istruzioni per la gestione del credito dell’Istituto.

Genova/ Tenta il suicidio e aggredisce chi lo ha salvato

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FOTO DI REPERTORIO

Tenta il suicidio e aggredisce chi lo ha salvato. E’ accaduto a Genova dove un giovane stava tentando di suicidarsi e si era procurato delle ferite con un coltello, ma è stato salvato da alcuni poliziotti.
Per tutta risposta l’uomo, in evidente stato di alterazione, ha colpito con diversi fendenti uno di loro. Gli agenti lo stavano trattenendo mentre, a cavalcioni sulla finestra della sua camera da letto, minacciava di gettarsi nel vuoto.
A chiamare le forze dell’ordine sono stati i genitori del giovane dopo che il figlio si era ferito, tra l’altro, facendosi sul petto un taglio a forma di cuore.

Cronaca nazionale/ Auto si schianta contro un albero, muoiono tre giovani

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FOTO DI REPERTORIO

Ancora giovani vite spezzate sulle strade italiane.Tre giovani di età compresa tra 21 e 29 anni sono morti quando la loro auto si è schiantata contro un albero a Vigarano Mainarda, nel Ferrarese, sulla strada del ritorno a casa dopo una serata in discoteca.
Un quarto ragazzo, che era alla guida della vettura, è rimasto ferito ed è stato ricoverato in ospedale ma non è in pericolo di vita.
Il giovane è già stato sottoposto agli esami tossicologici.

Valutare il rischio vibrazioni, online il volume dell’Inail con i metodi più efficaci

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Milioni di lavoratori in Italia sono esposti ad agenti di rischio di tipo fisico, tra cui le vibrazioni, responsabili di un largo numero di malattie di probabile origine professionale. Il volume redatto dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’Inail fornisce una panoramica completa sulle conoscenze nazionali e internazionali sul tema, e comprende le istruzioni operative sulla corretta metodologia di valutazione dei rischi da utilizzare in base ai dati di certificazione dei costruttori, alle banche dati e alle misurazioni.

La sindrome da vibrazione mano-braccio. Le vibrazioni meccaniche, alle quali ci si espone durante l’attività lavorativa, possono interessare, con diverse modalità, sia il sistema mano-braccio, sia il corpo intero. Nel primo caso, le conseguenze per i lavoratori, come specificato nel d.lgs, 81/2008, possono essere disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici o muscolari, indicati insieme con il termine “sindrome da vibrazione mano-braccio”.

Le patologie legate alle vibrazioni trasmesse a tutto il corpo. Lombalgie e traumi del rachide sono i principali disturbi legati a questo tipo di esposizione alle vibrazioni, che riguarda gli operatori al lavoro su mezzi di trasporto e macchine industriali vibranti come autogru, trattori, ruspe e carrelli elevatori, e che avviene mediante il contatto con il sedile.  Tra le malattie professionali da agenti fisici denunciate all’Inail, nel periodo compreso tra il 2012 e il 2017, l’incremento più ampio è stato registrato per l’ernia discale lombare, passata da 3667 casi a oltre 5740. Tra le cause di questa patologia, oltre alla movimentazione manuale di carichi, la trasmissione delle vibrazioni a tutto il corpo.

La stima dell’esposizione. Prima di procedere con la valutazione del rischio vibrazioni, è necessario procedere con la stima dell’esposizione. La procedura da seguire consente tre alternative, partendo dalla ricerca di informazioni relative a utensili e veicoli all’interno di banche dati. Nel caso in cui la ricerca non dia i risultati sperati, è possibile utilizzare le informazioni fornite dal costruttore. Se anche questa opzione non è percorribile è necessario, infine, eseguire le misure.

Quando effettuare le misurazioni. In tutti i casi dubbi o controversi, oppure quando si deve eseguire un calcolo particolarmente preciso, occorre fare ricorso alle misure. Il Coordinamento tecnico interregionale della prevenzione nei luoghi di lavoro ha redatto un documento dettagliato con l’elenco dei casi specifici, riportato nel testo. Tra questi, l’esistenza di contenziosi sull’attendibilità dei livelli di esposizione o i casi in cui la valutazione dei livelli di esposizione rientri nelle indagini su presunte malattie professionali.

Le fasi della valutazione del rischio. Il volume fornisce una ricostruzione schematica delle fasi della valutazione del rischio, che, dopo la quantificazione dell’esposizione e l’adozione di metodi di lavoro ergonomicamente adeguati, si chiude con le attività di formazione e informazione dei soggetti esposti e la sorveglianza sanitaria. L’ultimo capitolo è riservato al tema della corretta manutenzione, mentre otto appendici raccolgono numerosi esempi pratici.

La valutazione del rischio vibrazioni

Il volume si propone come riferimento operativo per la misura, la valutazione e il controllo del rischio derivante dall’esposizione alle vibrazioni meccaniche nei luoghi di lavoro, sulla base dello stato dell’arte delle conoscenze tecniche e scientifiche in materia


29 settembre, Giornata Mondiale del Cuore: il ruolo dell’acqua nella protezione di questo prezioso organo

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FOTO DI REPERTORIO

Informare e sensibilizzare la popolazione sull’importanza di un’efficace prevenzione delle malattie cardiovascolari è l’obiettivo delle numerose attività organizzate durante la Giornata Mondiale del Cuore, che ogni anno si celebra il 29 settembre.
In Italia, le malattie del sistema circolatorio rappresentano una delle prime cause di mortalità, soprattutto con l’avanzare dell’età. Secondo i dati Istat, poco meno di un terzo dei decessi è dovuto a patologie cardiache e cerebrovascolari, rappresentando ancora oggi uno dei più rilevanti problemi di sanità pubblica.


La Giornata Mondiale del Cuore è occasione per ricordare che anche piccole azioni quotidiane possono contribuire a salvaguardare la salute del cuore.
Alimentazione sana, una moderata e costante attività fisica e attenzione a eventuali campanelli d’allarme sono alcuni dei più noti consigli quando si parla di cuore. Uno degli aspetti meno conosciuti, invece, riguarda la corretta idratazione.


Il professor Umberto Solimene, dell’Università degli Studi di Milano, membro dell’Osservatorio Sanpellegrino, Presidente FEMTEC, Federazione Mondiale del Termalismo, spiega perché bere la giusta quantità di acqua ogni giorno ha effetti positivi sulla funzionalità cardiaca. “In primo luogo, le molecole di acqua riducono i livelli di viscosità del sangue, diminuendo il rischio di formazione di trombi all’interno dei vasi sanguigni. I sali minerali contenuti nell’acqua sono inoltre coinvolti nei processi che regolano le attività cellulari e la loro assunzione può quindi essere d’aiuto in presenza di determinati disturbi circolatori”. Il calcio[3], ad esempio, oltre ad essere coinvolto nei processi di coagulazione del sangue, è uno degli elementi che influiscono sulla capacità di contrazione dei tessuti muscolari e per questi motivi le acque minerali ricche di calcio sono particolarmente indicate per chi soffre di problemi cardiocircolatori. Allo stesso modo, il magnesio4, in funzione della sua capacità di favorire il rilassamento delle cellule muscolari, assume un importante ruolo di protezione a livello cardiovascolare.

“Non tutte le acque minerali sono uguali e, a seconda della loro composizione, possiedono proprietà differenti – continua il professor Solimene – Questo dato è rilevante soprattutto per chi soffre di patologie che implicano l’adozione di regimi alimentari adeguati, come ad esempio per chi presenta elevati livelli di pressione del sangue, con indicazione di diete povere di sodio e il consumo di acque oligominerali che favoriscano la diuresi”.

Perché una corretta idratazione è importante con l’aumentare dell’età
Abbiamo visto che una corretta idratazione costituisce un’ottima abitudine per preservare il benessere del nostro corpo, contribuendo inoltre a ridurre il rischio di eventuali patologie cardiovascolari, che possono insorgere con maggiore frequenza e facilità con l’avanzare dell’età.


Quando parliamo di anziani vale la pena ricordare che essi sono meno propensi a bere e meno sensibili allo stimolo della sete. In più, in questa fase della vita, risulta maggiormente complicato valutare lo stato d’idratazione: i campanelli d’allarme che avvisano che si sta bevendo troppo poco sono infatti più difficili da riconoscere. Secchezza delle mucose, scarso turgore della pelle, costipazione, sonnolenza, letargia e alterate capacità mnemoniche, sono sintomi molto generici e per loro natura frequenti nella terza età. Diventa quindi fondamentale prestare attenzione alla quantità di acqua che si assume ogni giorno, quantità che può variare tra l’1,5 e 2 litri. Una strategia semplice ed efficace, per controllare la corretta assunzione delle suddette quantità, può essere quella di bere da una stessa bottiglia, che deve essere svuotata prima di sera.

SANPELLEGRINO
Sanpellegrino è l’azienda leader nel campo del beverage in Italia, con acque minerali, aperitivi analcolici, bibite e tè freddi. I suoi prodotti, sintesi di benessere, salute ed equilibrio, sono presenti in 150 Paesi attraverso filiali e distributori sparsi nei cinque continenti.
Sanpellegrino, come principale produttore di acqua minerale, è da sempre impegnata per la valorizzazione di questo bene primario per il Pianeta e lavora con responsabilità e passione per garantire a questa risorsa un futuro di qualità. Un impegno che passa anche attraverso la promozione dell’importanza di una corretta idratazione: Sanpellegrino infatti sostiene e diffonde i principi di benessere psico-fisico legati al corretto consumo di acqua, facendosi portavoce dell’“educazione all’idratazione” attraverso un programma che promuove il consumo quotidiano della corretta quantità di acqua, a seconda delle diverse esigenze e stili di vita.

“Incontri Ravvicinati”, ospite del convegno Pierfortunato Zanfretta, uno dei casi di rapimento alieno tra i più provati della storia

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Domenica 29 settembre 2019, a Rho, in provincia di Milano, ancora una volta si scrive la storia dell’ufologia. Il convegno, dal titolo “Incontri Ravvicinati”,  che è tutto un programma, giunto alla terza edizione e che si svolgerà unitamente al VI Congresso Nazionale C.UFO.M., è nato sotto una buona stella fin dalla prima edizione del 2017, quando ha ricevuto una notorietà insperata grazie all’interessamento del noto quotidiano Libero e della stampa per le polemiche sollevate dal patrocinio del comune di Rho.

L’edizione del 2018, invece, è stata contrassegnata da un inaspettato avvistamento di un ufo, che si librava proprio sula verticale del Auditorium Padre Reina (dove anche quest’anno si svolgerà l’importante evento, in via Meda 20, ingresso gratuito e senza prenotazione, presenta l’avv. Rossana Papasodaro, coordinatrice C:UFO.M. Lombardia, unitamente al Presidente) con spettatori del convegno che si sono tutti catapultati fuori per l’avvistamento. Le immagini sul web sono eloquenti. Quale sarà la sorpresa di quest’anno? Tutto top secret, per ora. Folle oceanica in entrambi i convegni, con sala sempre piena e quindi oltre 300 spettatori e anche di più, visto che ad un certo punto i posti a sedere non bastavano.

Mentre in queste ore imperversano sui media gli avvistamenti ufo, su varie zone d’Italia e di cui si parlerà nell’evento (Rho, Padova, Genova, Narni, Leonessa, Carrara, Bacoli, Salerno, Catania), pubblicati dal C.UFO.M., ecco che a Rho sarà ospite, insieme ad una schiera di contattati, Pierfortunato Zanfretta, introdotto da Riki, che con gli ufo ha a che fare da ben 40 anni. Si tratta di uno dei casi di rapimento alieno tra i più provati della storia con vere e proprie fisiche a sostegno. Racconterà delle utime vicende della misteriosa scatola che un popolo alieno, i Dargos, gli avrebbe consegnato  decine e decine di anni or sono.

Grandi ufologi arricchiranno la giornata “aliena”, come il presidente C.UFO.M. Angelo Carannante che relazionerà sugli ufo nella storia, tra antichi astronauti ed interessantissimi collegamenti con i dischi volanti avvistati nell’era contemporanea mostrando immagini veramente forti. Ennio Piccaluga darà risposte alle domande:  possibile poi che su asteroidi e pianeti vi siano delle evidenze di vita intelligente? Che cosa ci fa un’antenna parabolica su un asteroide?

C’è o c’è stata o ci sono state una o più civiltà non terrestri? Mentre, strane fotografie arrivano dallo spazio. Altra testimonianza su antiche civiltà, la fornirà il formidabile ricercatore Umberto Morazzoni, insieme a Sergio Dos Santos, che svelerà le sorprendenti ricerche sulle Piramidi bosniache che dimostrano come la storia umana come la conosciamo è da riscrivere. Ma, quelli che si vedono nelle opere d’arte, come quadri, sculture, ecc., sono veramente navicelle aliene? Giorgio Di Salvo, studioso di simbologia rinascimentale, cercherà di dare una risposta a questo enigma.

Il ricercatore C.UFO.M. Berardino Ferrara illustrerà i risultati dei suoi studi sulla possibilità di incontrare realmente gli alieni e sulla possibilità di superare la velocità della luce. Si consiglia di raggiungere la sala convegni con congruo anticipo vista la prevedibile grande affluenza.

Rubrica Economia e Finanza/ Pianificazione finanziaria familiare

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Pianificazione finanziaria della famiglia

Un lavoro vero, quasi a tempo pieno, soprattutto da quando lo Stato è sempre meno presente.

Occuparsi dei propri averi è un lavoro che tutti prima o poi dobbiamo “imparare” a fare. Bisogna imparare perchè richiede competenza ed attenzione. Lo Stato Italiano, per motivi che non approfondirò ora, garantisce sempre meno assistenza sanitaria, regimi pensionistici, istruzione ecc.

Ma come possiamo iniziare a fare una pianificazione familiare?

Il primo passo è avere conoscenza delle proprie risorse, poi analizzare le esigenze presenti e future, successivamente preparare delle strategie per soddisfarle. Semplice, no?

Vediamo passo passo come possiamo realizzare una efficiente pianificazione familiare.

Intanto la conoscenza del proprio “conto economico” e “stato patrimoniale”, ovvero tutto quello che abbiamo certezza di avere oggi ( entrate, uscite, patrimonio immobiliare, mutui ipotecari,  ecc. ).

Dobbiamo poi realizzare un “budget” da destinare a spese e risparmi; ci servirà per stabilire gli obiettivi finanziari ( che devono essere raggiungibili )  per il futuro ed assicurarci contro i rischi della vita stessa ( Responsabilità Civile, piuttosto che rischi della persona ecc. ) .

A questo punto approfondiremo la conoscenza degli strumenti finanziari presenti sul mercato scegliendoli in base al nostro profilo di rischio ( non si dovrà assolutamente correre rischi maggiori di quelli effettivamente disposti a tollerare ), per una pianificazione sostenibile, anche psicologicamente, e creare una asset allocation ( suddivisione del patrimonio in diversi investimenti ) .

Per niente facile, soprattutto nell’immaginare il futuro in un presente incerto e precario.

Servirà un buon consulente finanziario per farsi aiutare nei passaggi più complicati e procedere un passo alla volta.

P.S. Consiglio lettura articolo l’ABC del tuo domani con piccolo glossario.

Francesco Potito
[email protected]

Relais & Châteaux e Slow Food di nuovo insieme per Food for Change

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Relais & Châteaux rinnova la partnership con Slow Food, l’organizzazione internazionale no profit presente in 160 paesi che unisce al piacere del cibo l’impegno per la comunità e l’ambiente. Dal 3 al 6 Ottobre oltre 200 Chef aderiranno a Food for Change, unendosi alla lotta contro i mutamenti del clima e per la difesa della biodiversità proponendo sulle proprie tavole menu climate-friendly.

Si stima che il sistema globale di produzione e distribuzione del cibo sia responsabile del 30% delle emissioni globali di gas che causano effetto serra. Inoltre le pratiche intensive di allevamento, pesca e coltura impoveriscono i terreni e i mari, mettono a rischio la riproduzione di molte specie e alterano la biodiversità locale. Scelte più consapevoli nella vita di tutti i giorni possono interrompere questo effetto domino: consapevoli della responsabilità che deriva dal loro ruolo di influencer, aderendo a Food for Change e promuovendo campagne di informazione rivolte ai clienti dei loro ristoranti gli Chef Relais & Châteaux prendono parte attiva nella lotta per il cambiamento.

Come sottolinea il Presidente e fondatore di Slow Food Carlo Petrini infatti: “La crisi climatica è un dato di fatto e ciò che mettiamo nel piatto ha un impatto fortissimo sull’ambiente, maggiore di quello delle macchine che guidiamo. Siamo onorati di avere al nostro fianco Relais & Châteaux, la più ampia e prestigiosa rete internazionale di chef: con la loro autorevolezza danno ulteriore forza al nostro messaggio e il loro impegno in prima linea può realmente aiutarci ad innescare un cambiamento oggi più che mai necessario.”

Il supporto alle attività promosse da Slow Food rappresenta un pilastro dell’impegno condiviso dalle oltre 580 Dimore associate a Relais & Châteaux, che nel 2014 hanno sottoscritto all’UNESCO un Manifesto con il quale si impegnano a tutelare l’ambiente e valorizzare la diversità delle cucine e delle tradizioni legate all’ospitalità nel mondo. La riduzione dell’impatto ambientale, l’utilizzo di materie prime locali e stagionali e l’abolizione di carne proveniente da allevamenti industriali sono buone pratiche introdotte già da anni nelle loro cucine.

Come ricorda il Presidente Internazionale Philippe Gombert: “Relais & Châteaux non è solo un’associazione di ristoranti e hotel, è un movimento e come tale si impegna in prima linea nella difesa della biodiversità e dell’ambiente. Oggi il cibo è al centro di un ampio dibattito politico, economico e sociale: l’importanza della cucina nelle nostre Dimore ci impone di parteciparvi attivamente e di fare scelte responsabili, per la società ma anche per la salute e il benessere dei nostri ospiti. Schierandoci al fianco di organizzazioni come Slow Food onoriamo questo impegno e aiutiamo gli Associati ad affrontare queste tematiche con coscienza ed efficacia.”

“Noi cuochi giochiamo un ruolo importantissimo nella partita dell’alimentazione sostenibile, abbiamo una grande responsabilità. Con il nostro lavoro possiamo ispirare i clienti ad adottare delle best practice anche a casa: scegliere prodotti locali e di stagione, ridurre gli sprechi, limitare il consumo di carne.” – continua Olivier Roellinger, Vicepresidente Internazionale di Relais & Châteaux.

Un impegno quotidiano che da anni sposa anche Emanuele Scarello, Chef e proprietario del ristorante Agli Amici dal 1887 a Udine e dal 2017 Vicepresidente della Delegazione Italiana di Relais & Châteaux: “Ho scelto di aderire anche quest’anno a Food For Change perché questo è lo spirito della nostra cucina. Non è nulla di diverso da quello che facciamo e comunichiamo ai nostri clienti ogni giorno, ma questa campagna dalla risonanza internazionale ci permette di amplificare il messaggio in modo potente, raggiungendo ancora più persone.”

Dal 3 al 6 ottobre tutti i ristoranti che aderiscono a Food for Change proporranno ai clienti un menu stagionale e sostenibile elaborato in collaborazione con Slow Food. Ciascun percorso di degustazione rispetterà rigorosamente una serie di linee guida che riguardano la qualità e l’origine degli ingredienti portati in tavola, privilegiando esclusivamente ingredienti stagionali e del territorio, possibilmente biologici e approvvigionati entro un raggio di 50 km, prodotti dei Presìdi Slow Food e dell’Arca del Gusto e pescato etico e sostenibile. Nelle carte dei ristoranti troveranno spazio piatti o interi menu vegetariani, mentre sarà limitato l’uso di carne, con una predilezione per quella ovina o bianca proveniente da allevamenti a terra e all’aperto. Saranno inoltre incoraggiate le pratiche di cucina zero waste come il recupero di elementi normalmente considerati di scarto e gli accompagnamenti con vini naturali, organici o biodinamici.

Per amplificare l’eco dell’iniziativa, ciascuno Chef ha scelto come protagonista di un piatto o dell’intero menu un prodotto « hero » a cui è particolarmente legato, spiegando le motivazioni della scelta anche sui social attraverso l’hashtag #onechefoneingredient: “Ho scelto la patata di Godia perché è un simbolo del luogo in cui sono nato e cresciuto, la porto in tavola ogni giorno prediligendo le forniture dei piccoli produttori locali: è il mio contributo per sostenere l’economia del territorio, abbattendo allo stesso tempo i costi di trasporto e quindi le emissioni di CO2. Inoltre è un ingrediente che mi affascina perché, pur essendo forse il più povero, mi consente di sottolineare un concetto fondamentale: in cucina non importa dove ti trovi, o quanto prestigiosi o esotici siano i prodotti che utilizzi: è il modo in cui lavori la materia prima a fare la differenza, trasformando anche un ingrediente anonimo in un piatto da re” – anticipa Emanuele Scarello.

Il calendario degli eventi (consultabile su events.relaischateaux.com/it) è in costante aggiornamento e sono già venti gli chef italiani che, da Nord a Sud, hanno aderito all’iniziativa e valorizzeranno con la loro creatività prodotti semplici e spesso poco considerati nelle cucine gourmet o addirittura a rischio di scomparire come i Presìdi Slow Food, ad esempio le sardine essiccate del Lago d’Iseo, il sedano nero di Trevi, la mandorla di Noto e la papaccella napoletana, e i prodotti dell’Arca del Gusto, come l’aglione della Chiana, la patata rossa di Cetica, diverse varietà di miele:

Emanuele Scarello – Agli Amici dal 1887, Udine (2 stelle Michelin)

Alessandro Negrini e Fabio Pisani – Il luogo di Aimo e Nadia, Milano (2 stelle Michelin)

Fabio Abbattista – L’Albereta, Erbusco BS

Gian Piero Vivalda – Antica Corona Reale, Cervere CN (2 stelle Michelin)

Gaetano Trovato – Arnolfo Ristorante, Colle di Val d’Elsa SI (2 stelle Michelin)

Davide Pizzo – Borgo dei Conti Resort, Perugia

Juan Camilo Quintero – Hotel Borgo San Felice, Castelnuovo Berardenga SI (1 stella Michelin)

Pierludovico De Vivo – Capofaro Locanda & Malvasia, Salina ME 

Tommaso Roberto – Castello di Guarene, Guarene CN

Domenico Mozzillo – Château Monfort, Milano

Luca Landi – Hotel Palza e de Russie, Viareggio LU (1 stella Michelin)

Ettore Moliteo – Hotel Raphaël, Roma

Giuseppe di Iorio – Palazzo Manfredi, Roma (1 stella Michelin)

Andrea Campani – Il Borro, Loro Ciuffenna AR

Loris Indri – Hôtel Londra Palace, Venezia

Valentino Palmisano – Palazzo Seneca, Norcia PG (1 stella Michelin)

Silvia Regi Baracchi – Relais Il Falconiere & Spa, Cortona AR (1 stella Michelin)

Francesco Sposito – Taverna Estia, Brusciano NA (2 stelle Michelin)

Enzo David – Terme Manzi Hotel & Spa, Casamicciola Terme NA (1 stella Michelin)

Heinrich Schneider – Terra The  Magic Place, Sarentino BZ (2 stelle Michelin)

Relais & Châteaux

Fondata nel 1954, Relais & Châteaux è un’associazione di 580 hotel e ristoranti unici in tutto il mondo, che appartengono e sono gestiti da imprenditori indipendenti – nella maggior parte dei casi, famiglie – uniti dalla passione per il proprio mestiere e dal desiderio di instaurare con gli ospiti un legame autentico.

Presente in tutti e cinque i continenti, dai vigneti della Napa Valley alla Provenza e fino alle spiagge dell’Oceano Indiano, Relais & Châteaux invita i viaggiatori da ogni angolo del mondo a vivere dei “delicious journeys”, assaporare l’inimitabile art de vivre radicata in ogni cultura locale e condividere esperienze uniche e indimenticabili.

Gli associati Relais & Châteaux sono animati dal desiderio di salvaguardare e promuovere la ricchezza e la varietà delle cucine e delle tradizioni dell’ospitalità in tutto il mondo, affinché possano continuare ad essere tramandate e a prosperare. Nel novembre del 2014 Relais & Châteaux ha presentato all’UNESCO un Manifesto che sancisce questa volontà e l’impegno a tutelare il patrimonio culturale di ciascun territorio e l’ambiente.

www.relaischateaux.com @relaischateaux #relaischateaux #deliciousjourneys

Slow Food

Slow Food è una rete globale di comunità locali, fondata nel 1989 per contrastare la scomparsa delle tradizioni alimentari locali e il diffondersi della cultura del fast food. Da allora, Slow Food è cresciuta diventando un movimento globale che coinvolge milioni di persone in oltre 160 paesi e che lavora affinché tutti possano avere accesso a un cibo buono, pulito e giusto. Slow Food con la sua struttura e i suoi organismi rappresentativi guida l’intero movimento.

www.slowfood.com

Trieste: la Polizia Postale sequestra un sito “clone ” di Poste Italiane

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Si chiama “Smishing” e sta per SMS Phishing, ovvero il tentativo di carpire credenziali di accesso a servizi online, tipicamente bancari, mediante messaggi SMS contenenti link fraudolenti potenzialmente  pericolosi tanto quanto quelli inviati tramite e-mail.  Le credenziali possono in seguito essere utilizzate per trafugare il  denaro o vengono rivendute  ad organizzazioni criminali specializzate.
Nel pomeriggio del  3 settembre scorso,  un cittadino si è rivolto alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Udine per aver ricevuto un  sms proveniente da un presunto servizio clienti di Poste Italiane, che lo invitava a cambiare le proprie credenziali di accesso.
Nel messaggio gli veniva richiesto di cliccare su un collegamento che lo indirizzava a un pagina web di log-in identica a quella di Poste Italiane, attraverso una connessione criptata, quindi apparentemente sicura.
Insospettito dalla richiesta anomala l’uomo ha inteso avvisare gli investigatori della Postale che hanno immediatamente attivato le verifiche del caso ed accertato che si trattava di un sito fake.
Sono bastati pochi minuti agli esperti informatici per mettere offline il sito, ponendolo sotto sequestro. In questo caso l’intervento tempestivo ha reso possibile sequestrare prontamente il sito truffaldino che di solito rimane contattabile solo per poco tempo ossia per il periodo necessario a compiere l’attività fraudolenta per poi migrare su un altro server alla ricerca di nuove vittime. In regione si sono registrati diversi casi e segnalazioni del genere.  

ALCUNE PILLOLE PER LA SICUREZZA IN RETE

La Polizia Postale e delle Comunicazioni, sempre molto attenta e sensibile al fenomeno delle truffe online e presente con i propri Uffici in tutta la Regione Friuli Venezia-Giulia e in particolare nelle città di Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia, raccomanda ai cittadini di segnalare tempestivamente situazioni sospette in Rete direttamente presso gli uffici oppure collegandosi al sito web www.commissariatodips.it.

E ricorda che:

  • spesso in questo tipo di truffe la veste grafica del sito fraudolento è assolutamente identica a quella del sito originale e per questo possiamo cadere in errore;
  • son sempre la presenza di una pagina criptata, ovvero la dicitura “https” accanto al simbolo di un lucchetto nella URL rende un sito attendibile;
  • nessun istituto bancario invita i propri clienti a verificare le credenziali o ad accedere al proprio conto mediante collegamenti diretti, quindi evitare sempre di cliccare su link che vengono ricevuti con qualunque mezzo

Cosa fare:

  • mai collegarsi al sito indicato nel testo del messaggio:
  • in caso ci si sia collegati per errore, non fornire alcun tipo di credenziali e/o dati personali e non autenticarsi;
  • non scaricare eventuali documenti o allegati;
  • diffidare sempre di richieste di cui non sia certa la provenienza;
  • conserva sempre con la massima cura il nome utente, la password e il codice dispositivo e non renderli noti a terzi.

Quali accorgimenti bisogna prendere per non cadere nella truffa:

  • nel caso sia possibile esaminare l’indirizzo Internet che ci viene proposto è necessario confrontarlo con quello autentico dal quale accediamo usualmente per verificare che si tratti dello stesso;
  • qualora  la pagina presenti l’apparente sicurezza della connessione protetta (https), cliccando sul lucchetto presente nella URL possiamo  verificare gli estremi del certificato digitale. Se è stato rilasciato da poco, magari per una durata limitata ed è assegnato soggetto diverso all’istituto di credito interessato, siamo quasi sicuramente vittime di un tentativo di frode.;
  • per visitare il sito internet dell’istituto di credito che stai cercando digita direttamente quello ufficiale nella barra degli indirizzi, evitando di cliccare quelli inseriti nella cronologia del tuo browser per rendere più veloce l’operazione
  • Tieni sempre a mente che in qualsiasi tipo di frode informatica l’uomo rimane sempre l’anello più debole. Non avere mai fretta nell’eseguire operazioni in Rete, perché è proprio la fretta a farci commettere degli errori;
  • ricorda che una navigazione sicura dipende sempre da due fattori: il mezzo e l’utilizzatore.

A tale riguardo, viene confermato che Poste Italiane e PostePay non chiedono mai – telefonicamente, attraverso mail, tramite SMS o messaggi sui Social – di fornire password, dati delle carte, codici OTP, PIN, credenziali, chiavi di accesso all’home banking o altri codici personali.
Si potranno trovare tutte le informazioni utili sull’argomento collegandosi al sito di Poste Italiane www.Poste.it, Servizi On Line,  alla voce: Come difendersi dalle truffe.
In caso di dubbi, i clienti potranno contattare Poste Italiane al seguente indirizzo, fornendoci i dettagli della comunicazione sospetta: [email protected]