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Torremaggiore/ Tutto pronto per la “Festa dello Sport

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E’ tutto pronto per la “Festa dello Sport – Vetrina delle Associazioni e società sportive Torremaggioresi”, in programma venerdi 30 agosto a Torremaggiore.
La manifestazione organizzata dall’ASD Running Club Torremaggiore con il Patrocinio del Comune di Torremaggiore, Assessorato allo Sport, si svolgerà a Piazzale Palma Piaccquaddio dalle ore 19:00, durante la serata le associazioni e società sportive mostreranno le loro attività, i risultati conseguiti, ci sarà la possibilità di provare alcune discipline seguiti dagli istruttori specializzati. Fortemente voluta dall’Assessorato allo Sport è la premiazione delle Eccellenze Sportive Torremaggioresi, nelle serata sarà premiato Marcello Ricci, storico allenatore e punto di riferimento del calcio locale, Alfonso Di Ianni, giovane talento del basket che attualmente gioca in Serie A2 e due professionisti che festeggiano quest’anno i 30 anni di attività.
La manifestazione oltre ad essere una vetrina per le associazioni e società sportive locali è la fotografia di una realtà che coinvolge 3000 cittadini, tesserati/affiliati nelle varie associazioni, che praticano ogni tipo di sport, e che promuovono Torremaggiore sia portandone il nome nelle competizioni alle quali prendono parte sia facendolo conoscere ai partecipanti ai tanti eventi sportivi organizzati nella città, dalle partite di calcio, basket e pallavolo, ai tornei di tennis, arti marziali, alle gare ciclistiche e podistiche, ai saggi di danza e di ginnastica artistica, di nuoto. Importante è il ruolo delle palestre e delle scuole di ballo in costante crescita. Senza dimenticare il ruolo del tiro con l’arco e del gioco della bandiera, sport a tutti gli effetti con importanti ricadute promozionali e sociali per la nostra città.
A pochi giorni dall’evento le Associazioni partecipanti sono:

  • Body Line, Eagle Voley Torremaggiore, New Ars Life, Smile, La Torremaggiorese, Daunia Basket, Running Club Torremaggiore, Deimos, Olimpia, FCD Sporting Torremaggiore, Centro Danza Tangram, GA Torremaggiore Bike, Keiko Kempo Kai, Olimpia Club Polisportiva, Sbandieratori Florentinum, Atletico Torremaggiore, Arcieri Turris Maior, Ciclistica Tre Torri, Reinella Sporting, Holywood Dance Olimpia, Team Verga.

Raffaele Luciano – Presidente ASD Running Club Torremaggiore Eagle

Lavoratori anziani e infortuni sul lavoro, in agricoltura la frequenza più alta

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 Nei paesi occidentali l’invecchiamento della popolazione anziana in età lavorativa appare da tempo sempre più evidente. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, la definizione di “lavoratore che invecchia” è quella di un addetto che supera l’età di 45 anni, mentre è denominato “lavoratore anziano” chi ha oltre 55 anni. Nell’Unione Europea si stima che nel 2025 i lavoratori di età compresa tra i 50 e i 64 anni saranno il 35%, ponendo problemi di sostenibilità economica anche sotto il profilo sanitario e pensionistico, con un incremento della durata della vita lavorativa.

L’invecchiamento attivo dei lavoratori già al centro della campagna Eu-Osha 2016-2017. Il tema dell’anzianità della popolazione lavorativa è divenuto centrale nelle analisi di esperti e osservatori per l’impatto che esso ha sulle dinamiche occupazionali e sociali. Su di esso si è ampiamente riflettuto proprio di recente con la campagna 2016-2017 dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha), dedicata all’invecchiamento attivo dei lavoratori e alla sensibilizzazione sull’importanza del lavoro sostenibile nel corso dell’intera vita professionale.

Le informazioni sugli infortuni degli anziani tratte dalla banca dati Infor.MO. A rioccuparsi delle conseguenze dell’invecchiamento e delle loro ripercussioni sull’andamento infortunistico in Italia è ora un report redatto dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) dell’Inail, consultabile nell’area “comunicazione” del sito dell’Istituto. Nel documento vengono analizzati, dal 2011 al 2015, i dati infortunistici dei lavoratori anziani, di età pari o superiore ai 55 anni, presenti nella banca dati Infor.MO, ed esaminati secondo i seguenti criteri: attività svolte dall’infortunato; attività compiute da soggetti terzi; utilizzo di utensili, macchine, impianti; uso di materiali; fattori ambientali; utilizzazione di dispositivi di protezione ambientale. Nel repertorio Infor.MO, che è il sistema nazionale di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi sul lavoro, sono riportati dati sintetici e analisi delle dinamiche correlate in un flusso temporale che va dall’inizio dell’incidente fino alle sue fasi definitive.

In agricoltura la percentuale maggiore di incidenti mortali. Sul totale dei 1.256 casi registrati nel quinquennio preso in esame, nell’archivio sono segnalati 442 infortuni mortali di lavoratori anziani, avvenuti principalmente nel settore agricolo (44%) e nelle costruzioni (24%), seguiti dal comparto manifatturiero, dal terziario e dai trasporti. Per quanto riguarda la tipologia di impresa, gli infortuni sono accaduti essenzialmente nelle micro imprese (80%), mentre risulta bassa (7%) la quota di casi avvenuti in aziende medio grandi, cioè da cinquanta addetti in su.

Frequenti i ribaltamenti da trattore. La scheda poi passa ad analizzare i fattori di rischio presenti nei cinque comparti esaminati. Le modalità di accadimento più frequenti negli infortuni mortali risultano essere le cadute dall’alto (34%) e la perdita di controllo dei mezzi utilizzati (25%), molto spesso con il loro ribaltamento. Un dato, quest’ultimo, che le cronache registrano di frequente in agricoltura, in particolare con la segnalazione di incidenti con l’uso di trattori. L’attività svolta dal lavoratore agricolo nel cagionare l’incidente è presente nel 59% dei casi, ed è dovuta ad azioni estemporanee o a pratiche abituali non corrette, legate al cosiddetto ‘fattore dell’esperienza’ che caratterizza il settore agricolo, nel quale è più difficile mutare comportamenti tramandati per tradizione nonostante la loro pericolosità.

Nelle attività manifatturiere segnalate carenze formative e di addestramento. Nel comparto edilizio le cadute dall’alto (71%) si confermano come la causa più ricorrente, con l’attività dell’infortunato presente al 42% e il contesto ambientale al 20%. Nel settore manifatturiero, gli eventi mortali più frequenti tra i lavoratori over 55 sono dovuti a caduta dall’alto dei gravi (29%) e a caduta dall’alto degli infortunati stessi (21%). Anche in questo settore le attività svolte dalla persona mostrano il loro peso nel verificarsi dell’evento incidentale, causato specificamente per il compimento di azioni estemporanee (38%), pratiche abituali non idonee (33%), carenze nella formazione o nell’addestramento (26%). Le stesse osservazioni possono dirsi anche per il terziario e per il settore dei trasporti.

Necessario un approccio biopsicosociale nella valutazione dei rischi. “Dalle analisi riportate – scrivono gli autori nelle considerazioni conclusive – emerge che i lavoratori anziani sono una parte crescente della forza lavoro, dal momento che si lavora più a lungo, per cui la gestione della salute e sicurezza sul lavoro per la forza lavoro in età avanzata è divenuta una priorità”. E’ necessario quindi – proseguono i ricercatori del Dimeila – avviare “un approccio biopsicosociale nella valutazione dei rischi e nella connotazione sociale della popolazione lavorativa”, in grado di riequilibrare la prestazione professionale con le capacità individuali del lavoratore anziano.

Da incrementare corsi di formazione e servizi sanitari. Nella scia di quanto già affermato dalla campagna Eu-Osha, va quindi cambiato l’atteggiamento verso l’invecchiamento, introducendo aggiornamenti periodici e permanenti, adattando il lavoro all’età e rendendolo più flessibile. E’ necessario infine rimodulare i servizi sanitari alle esigenze di una popolazione che avanza nell’età coinvolgendo di più la figura del medico competente nella definizione dei compiti lavorativi e dei rischi correlati.

Sindrome da rientro: una corretta idratazione può aiutarci per sopravvivere al back to work

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foto di repertorio

Stress, irritabilità, stanchezza, mal di testa e incapacità di concentrarsi sono alcuni dei “sintomi” del cosiddetto “post-vacation blues”, anche noto come “sindrome da rientro”. Un disturbo che sopraggiunge quando il corpo e la mente faticano a ritornare ai ritmi della “vita di tutti i giorni”. Dopo le vacanze, infatti, ritrovare le proprie abitudini potrebbe non essere facile: c’è bisogno di un po’ di tempo e di qualche piccolo accorgimento per ripartire con il piede giusto.

Lo sappiamo, ma quando poi ci troviamo nel pieno della ripresa della nostra quotidianità non sempre è facile tenere a mente cosa fare per non renderla più difficile del necessario.

E così, passeggiate all’aria aperta, non strafare pianificando subito tutto ma concedersi di ricominciare il più gradualmente possibile i vari impegni, ritagliarsi una porzione di giornata per sé e sfruttare il weekend per prolungare l’effetto vacanza… sono alcuni degli stratagemmi che dovrebbero fare parte del nostro “pacchetto rientro”.

Ma, fondamentali alleati sono presenti anche nelle abitudini di tutti i giorni, ad iniziare – ebbene sì – da una corretta idratazione.

L’acqua infatti rappresenta il 75% della massa cerebrale ed esistono delle chiare associazioni tra idratazione e performance cognitive. Anche una lieve disidratazione – con una perdita pari al 1,5% del nostro peso corporeo – può influire sull’umore, andando incontro ad una riduzione della concentrazione e mal di testa. “I risultati di un recente studio[1] indicano che anche una moderata disidratazione ha effetti negativi sul vigore, sulla memoria a breve termine e sull’attenzione. – spiega la dottoressa Elisabetta Bernardi, Biologa specialista in Scienza dell’Alimentazione e membro dell’Osservatorio Sanpellegrino – La reidratazione nei soggetti della ricerca ha dimostrato infatti un miglioramento nella sensazione di fatica, dei disturbi dell’umore, della memoria, dell’attenzione e della reazione agli stimoli”.

L’acqua, oltre ad essere essa stessa un nutriente, apporta al corpo anche altri elementi preziosi, come per esempio il magnesio. “Scegliere acque ricche di questo micronutriente può aiutare l’organismo a ritrovare il proprio equilibrio psichico ed emotivo, specialmente quando i disturbi dell’umore diventano più frequenti – continua la dottoressa Elisabetta Bernardi – Il magnesio ricopre infatti un ruolo importante per la regolazione dell’umore e dei livelli di stress. Una buona abitudine è, dunque, quella di bere almeno 8 bicchieri d’acqua al giorno e concedersi spesso delle pause-idratazione”.

Oltre ad una corretta idratazione, seguire una sana alimentazione è l’altro aspetto da tenere in considerazione per ritrovare il proprio benessere psico-fisico. Durante le vacanze estive non viene spesso prestata la giusta attenzione a cosa si mangia e a risentirne è proprio il nostro organismo. Riabituarsi ad una dieta varia ed equilibrata contribuisce a ristabilire il proprio benessere oltre che aiutare a combattere la spossatezza e il malumore che caratterizzano il post vacanza. “Sono molteplici gli elementi che possono aiutarci in questo senso: ad esempio l’acido folico, presente principalmente nelle verdure verdi, nella frutta, nei legumi e nei prodotti integrami, aiuta a ridurre il rischio di depressione; la vitamina B e l’omega 3, contenuti soprattutto nel pesce, possono invece prevenire l’insorgere di disturbi dell’umore” – conclude la dottoressa Bernardi.

SANPELLEGRINO

Sanpellegrino è l’azienda leader nel campo del beverage in Italia, con acque minerali, aperitivi analcolici, bibite e tè freddi. I suoi prodotti, sintesi di benessere, salute ed equilibrio, sono presenti in 150 Paesi attraverso filiali e distributori sparsi nei cinque continenti.

Sanpellegrino, come principale produttore di acqua minerale, è da sempre impegnata per la valorizzazione di questo bene primario per il Pianeta e lavora con responsabilità e passione per garantire a questa risorsa un futuro di qualità. Un impegno che passa anche attraverso la promozione dell’importanza di una corretta idratazione: Sanpellegrino infatti sostiene e diffonde i principi di benessere psico-fisico legati al corretto consumo di acqua, facendosi portavoce dell’“educazione all’idratazione” attraverso un programma che promuove il consumo quotidiano della corretta quantità di acqua, a seconda delle diverse esigenze e stili di vita.

Lavoro/ Turismo, vendita, sociale e IT i settori dove ci sono più possibilità

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«Il mismatch fra domanda e offerta di lavoro in Italia è indubbiamente forte, e nel Nord-Est forse più forte che altrove. Le cause sono diverse: l’esagerato cuneo fiscale che abbassa gli importi netti degli stipendi, la distanza fra la formazione offerta dalle scuole e le necessità delle aziende, ma anche la poca disponibilità a spostarsi di molti lavoratori e la scarsa conoscenza delle modalità migliori per cercare e/o offrire lavoro. Ma le possibilità di lavoro in Italia e in Triveneto non mancano: con un po’ di impegno e buona volontà da parte sia dei lavoratori, sia delle aziende, il mismatch può essere in gran parte superato».


Questo il messaggio parzialmente rassicurante lanciato da Giorgio Ardito presidente della Società Lignano Pineta uno dei principali operatori turistici della località balneare friulana, Daniele Arman, responsabile risorse umane di Bofrost Italia Spa e Denis Magro, amministratore unico di Run4Job Srl, che hanno partecipato al quarto e ultimo incontro della nona edizione di Economia sotto l’ombrellone svoltosi lunedì 26 agosto al Beach Aurora di Lignano Pineta sul tema “Il lavoro c’è. Come trovarlo?” e moderato dal giornalista e responsabile editoriale Nord-Est di Eo Ipso, Carlo Tomaso Parmegiani. Il turismo non è solo stagionale – «Nel nostro settore – ha sottolineato Giorgio Ardito – dobbiamo innanzitutto combattere con la percezione comune che il turismo offra solo “lavoretti” stagionali da fare mentre si studia o fino a quando non si trova di meglio, mentre è fondamentale che si capisca che il turismo può offrire carriere di grande soddisfazione e con interessanti possibilità di guadagno che possono durare tutta la vita. Serve sicuramente una miglior comunicazione da parte di noi operatori. Le possibilità di lavoro, nella nostra come in tante altre località, non mancano, solo che spesso non troviamo le persone adatte. A chi vuole lavorare in questo settore consiglio di provare varie esperienze, in settori diversi, anche all’estero finché si è giovani, sfruttando, magari, possibilità come il quarto anno di superiori in un altro Paese o i programmi Erasmus e Socrates, di imparare bene le lingue (ovviamente l’inglese, ma a Nord Est soprattutto il tedesco), di conoscere i diversi programmi gestionali e di cercare di essere persone aperte e propositive». Per Ardito, serve, poi, sia una disponibilità a lavorare con orari e in giorni atipici, sia essere aperti agli spostamenti: «Lignano, ad esempio – ha spiegato l’imprenditore friulano -, ha un rapporto con una località invernale austriaca con la quale si “scambia” i lavoratori per superare le difficoltà dovute alla stagionalità del nostro lavoro e garantire continuità occupazionale ai dipendenti, ma ovviamente bisogna che i dipendenti accettino di spostarsi fra le due località».
Vendita: il rapporto umano fa la differenza – Le ampie possibilità lavorative nel settore della vendita e in particolare in quello della vendita diretta (che cresce continuamente da anni) sono state illustrate da Daniele Arman, che ha chiarito come Bofrost, come altre aziende del settore, sia alla continua ricerca di molti profili diversi. «Il mismatch esiste – ha detto il manager -, ma bisogna dire che orientandosi verso indirizzi di studio che offrono maggiori possibilità di lavoro come le “economie”, gli studi ingegneristici, l’area informatica, ma anche altri, si possono trovare lavori interessanti. Nel settore delle vendite, poi, il lavoro c’è e, contrariamente a quanto si dice, non è messo particolarmente in crisi dallo sviluppo delle vendite online perché il rapporto umano fa ancora la differenza. Certamente – ha aggiunto Arman – molte aziende devono migliorare nella capacità di contattare e selezionare i lavoratori, ma anche i lavoratori devono migliorare nel modo di proporsi: oggi i curriculum cartacei non servono più a nulla, bisogna sapersi muovere online, sapersi proporre come persone educate, disponibili e determinate, bisogna sviluppare le relazioni e i network, perché, almeno in Italia, la conoscenza, il rapporto, diretto o indiretto, è ancora uno dei modi migliori per trovare un lavoro. Anche se fece scandalo, forse l’ex ministro Poletti non sbagliò quando disse che più che i curriculum servono le partite di calcetto! Ovviamente, però, avere esperienze significative, mostrare convinzione, disponibilità, proattività, capacità di relazione e attenzione alle indicazioni aziendali, essere capaci di spiegare bene perché si cerca un determinato lavoro sono aspetti fondamentali la cui mancanza non può certo essere superata grazie alle “conoscenze” giuste».
Cercare il lavoro oltre la propria visuale – L’esperienza di chi quotidianamente si occupa di selezionare candidati per grandi e piccole aziende di ogni settore, è stata trasmessa da Denis Magro secondo il quale uno degli aspetti principali è sicuramente rivolgersi ai settori che offrono le maggior possibilità quali turismo, logistica a tutti i livelli, farmaceutico, assistenza, benessere e salute (umana e animale), information tecnology, vendita. «A prescindere dal settore al quale ci si rivolge è comunque fondamentale – ha spiegato l’head hunter friulano – fare network con persone che abbiano punti vista, esperienze, “focus”, diversi dai propri che ci permettano di uscire dal nostro “giardinetto” e di valutare opportunità delle quali probabilmente non verremmo nemmeno a conoscenza. Nella ricerca di lavoro, poi, bisogna sapersi presentare, essere educati, avere un atteggiamento non troppo prono, ma anche evitare di apparire troppo “contestatori” perché le aziende hanno bisogno di persone che seguano le direttive».
Fare promozione di se stessi – «Quando si partecipa a una selezione, inoltre, bisogna essere consci che i selezionatori vedono spesso decine se non centinaia di candidati e, quindi, bisogna sapersi presentare in maniera interessante, facendo un po’ di “branding” di sé stessi, apparendo creativi, ma al contempo concreti senza sfociare in un’eccessiva “originalità”» Ha concluso Magro: «Certamente nel crearsi un curriculum, le esperienze “fuori casa”, in altre zone d’Italia o all’estero, possono aiutare parecchio, così come una buona conoscenza delle lingue».
La nona edizione di Economia sotto l’Ombrellone è stata organizzata da Eo Ipso – comunicazione ed eventi con il patrocinio del Comune di Lignano Sabbiadoro e Turismo FVG. Main sponsor: Greenway Group; sponsor: Ombrellificio Ramberti, IS Copy Trieste, Dvs, Glp, Confindustria Udine, Zulu Medical, RealComm e Karmasec; sponsor tecnici: Fondazione Villa Russiz, Lignano Pineta, Porto Turistico Marina Uno e Hotel Ristorante President.

Quota 100 dipendenti pubblici: oltre 10mila le domande presentate

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Sono 10.336 le domande di pensione Quota 100 presentate dai dipendenti pubblici con decorrenza agosto 2019. La maggior parte delle richieste, 5.694, come emerge dai dati INPS, proviene dagli enti locali (regioni, comuni e province). Segue il settore della sanità, con le 2.023 domande presentate da paramedici, amministrativi e tecnici.

È possibile consultare tutti i dati nella tabella.

Tabella relativa ai dati della News quota 100 per dipendenti pubblici

dipendenti pubblici

tabelle
pensioni

Musica/ Si avvia a conclusione il XVIII ‘Peperoncino Jazz Festival’

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Si avvia verso la conclusione la XVIII edizione del Peperoncino Jazz Festival, rassegna itinerante nelle più belle località della Calabria iniziata lo scorso 17 luglio e in svolgimento fino alla fine di settembre, che con circa 60 concerti di altissimo livello qualitativo in cartellone (tra gli oltre 200 artisti protagonisti, star del calibro di Steve Gadd, Jimmy Cobb, John Patitucci, Uri Caine, Dave Schroeder, Kurt Rosenwinkel, il super trio Erskine/Gomez/Moroni, Paul Wertico, Danilo Rea & Peppe Servillo, Roberto Gatto, Nicky Nicolai & Stefano Di Battista, Gianluca Guidi, Gegè Telesforo ecc.), in programma nell’arco di due mesi in 33 comuni delle 5 province calabresi, tappa dopo tappa si sta confermando anche quest’anno come uno degli eventi turistico-culturali più importanti della nostra regione (come dimostrato anche dal suo inserimento tra i “Grandi Eventi Internazionali” finanziati dalla Regione Calabria).
Annoverato, altresì, dalla stampa nazionale tra gli eventi jazzistici più prestigiosi d’Italia (oltre a far parte di I-jazz, associazione che riunisce i migliori festival nazionali, dal 2009 ad oggi è sempre stato inserito tra i primi cinque eventi italiani nella classifica dei prestigiosi “Jazzit Awards” –quest’anno ha conquistato il podio, classificandosi al terzo posto – all’esito del referendum indetto dall’autorevole rivista specializzata Jazzit), dopo aver girato in lungo e in largo tutto il territorio regionale in un appassionante coast to coast che ha portato turisti e appassionati alla scoperta dei più bei borghi calabresi – andando dallo Jonio al Tirreno, passando attraverso il Pollino e la Sila – il festival musicale più piccante d’Italia IERI (lunedì 26 agosto) ha vissuto una delle serate più avvincenti di questa strepitosa edizione in quel di Reggio Calabria.
L’evento, grazie alla fondamentale collaborazione del Parco Ecolandia nelle persone del presidente Tonino Perna, del direttore Pietro Milasi e del coordinatore eventi Marcello Spagnolo e a quella dell’associazione culturale Soledad presieduta da Alessio Laganà e grazie alla rinnovata joint venture con il Face Festival e il Play Music Festival, infatti, ha fatto tappa nello splendido Parco Ludico, Tecnologico e Ambientale posto in posizione panoramica sullo Stretto di Messina in occasione del concerto della portentosa cantante americana Martha High, conosciuta da tutti per la sua ultratrentennale collaborazione con il re del soul e del funky James Brown, nonché per aver affiancato nel corso della sua fortunatissima carriera Maceo Parker e altre icone della storia della musica (da Little Richard a Jerry Lee Lewis, da Aretha Franklin a B.B. King, da Steve Wonder a Prince e, ancora, Michael Jackson, Gorge Clinton, Roy Ayers e The Temptations), guadagnandosi così sul campo lo pseudonimo di “Hardest working lady in show business”.
Nel corso del concerto, patrocinato dal Consolato Generale degli USA e chiuso in esclusiva nazionale, la High, accompagnata dall’affiatatissimo gruppo dei The Soul Cookers – composto oltre che dall’incredibile organista Hammond Leo Corradi e dal il virtuoso batterista Tony Match, dal talentuoso chitarrista calabrese Roy Panebianco – ha proposto un live ad alto impatto ritmico e sonoro nel corso del quale ha ripercorso i migliori successi della sua carriera in uno spettacolo energico e raffinato, che per i numerosissimi spettatori giunti per l’occasione da ogni parte della Calabria e dalla vicina Sicilia si è dimostrata come una vera e propria full immersion nell’essenza dell’epoca d’oro del funky e del soul americano.
Oggi alle ore 22, invece, nel suggestivo scenario del chiostro del Convento di San Domenico, già teatro dei concerti dello scorso anno (che hanno avuto come protagonisti le formazioni capitanate dai sassofonisti americani Seamus Blake e George Garzone), si svolgerà la tappa cosentina della XVIII edizione del Peperoncino Jazz Festival, in occasione della quale sarà possibile visitare l’innovativo, interessantissimo BoCs Art Museum.
Dopo gli indimenticabili concerti ambientati nei suggestivi scenari della Villa Vecchia e del Castello Svevo, che hanno visto sul palco, vere e proprie star del panorama internazionale, quali, tra gli altri, i Manhattan Transfer, Robben Ford, il super trio Perez/Patitucci/Blade, Ron Carter, Kenny Barron, Uri Caine, Bad Plus, Joshua Redman, Bobby Waston ecc., dunque, il PJF farà tappa a San Domenico e qui, in una serata che si preannuncia musicalmente particolarmente “piccante”, sarà protagonista un gruppo già apprezzato alcuni anni fa dal pubblico del PJF: gli “Hobby Horse” (letteralmente “cavallo a dondolo”), trio jazz sperimentale dedito all’improvvisazione con la passione per l’elettronica, che nasce in Italia (ma in realtà è italo-americano) e in pochi anni riesce ad entusiasmare il pubblico di tutto il mondo con il proprio sound assolutamente originale.
Al pari di poche altre formazioni collocabili nell’ambito jazzistico, infatti, Hobby Horse riesce a infrangere canoni e spiazzare l’ascoltatore, «provocandolo» anche attraverso riferimenti ad altri generi musicali e ad un uso funzionale dell’elettronica. Nel corso della serata, a ingresso libero e patrocinata dal Comune Cosenza e dal Consolato degli Stati Uniti d’America, il sassofonista Dan Kinzelman, il contrabbasista Joe Rehmer e il batterista Stefano Tamborrino – che negli anni hanno collezionato la vittoria di numerosi premi nazionali ed internazionali e la partecipazione ai migliori Festival di musica di tutto il mondo – condurranno gli spettatori in un viaggio musicale avvincente ed emozionante, a conclusione del quale, come nella migliore tradizione del festival organizzato dall’associazione culturale Picanto e diretto artisticamente da Sergio Gimigliano, sarà dato spazio all’enogastronomia, con la possibilità di degustare i migliori vini calabresi guidati dai sommelier professionisti della F.I.S. (Fondazione Italiana Sommelier) Calabria presieduta da Gennaro Convertini.

Firenze/ Tenta abuso sessuale a vicina, arrestato un 22enne, è il figlio della colf

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FOTO DI REPERTORIO

Un 22enne è stato arrestato dai carabinieri, in esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere, con le accuse di violenza sessuale e violazione di domicilio. Dopo la ricostruzione, secondo i militari, il 24 agosto scorso si sarebbe introdotto nell’abitazione di una 35enne, a Firenze, e l’avrebbe sorpresa nel sonno cercando di violentarla.


Il giovane, che è il figlio della domestica della vittima e che abita nel suo stesso condominio, avrebbe usato per entrare nell’abitazione le chiavi che aveva la madre per lavoro . Il provvedimento è stato disposto dal gip di Firenze su richiesta del pm Christine Von Borries.

Spagna/ Sale a tre il numero delle vittime per Listeria

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Anche se i numeri non sono ancora ‘globali’ è già partito l’allarme internazionale, dopo il terzo decesso per Listeria, la nuova epidemia sulla carne, in Spagna.

Le autorità sanitarie dell’Andalusia hanno confermato il terzo decesso collegato all’epidemia, che finora ha fatto registrare 203 casi confermati oltre a 66 probabili e 33 sospetti.
La nuova vittima è una donna di 74 anni morta all’ospedale Virgin del Rocio di Siviglia, dove sono state riportate la maggior parte delle infezioni.

Sardegna/ ennesimo furto sabbia rischia di finire in rissa

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Stava per finire in rissa l’ennesimo tentativo di furto di sabbia in Sardegna. È accaduto sulla spiaggia di Mari Ermi, nel litorale di Cabras, ed è stato segnalato dagli attivisti dell’associazione “Sardegna rubata e depredata”. Una famiglia di turisti tedeschi, dopo essersi sistemata sull’arenile, ha iniziato a raccogliere la sabbia di granelli di quarzo, infilandola in sacchetti di plastica, ignorando i divieti.


 Una bagnante si è avvicinata al gruppo e prima in italiano, poi in inglese ha spiegato che stavano commettendo un illecito. Inizialmente la turista ha fatto finta di non capire, ma subito dopo ha iniziato a litigare: i toni si sono alzati e molte altre persone sono accorse incuriosite da tanto clamore. Alla fine la bagnante ha avvertito gli stranieri che avrebbe chiamato il 1515, ma si è vista derisa e insultata.

ISEE: conferma periodo validità Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU)

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L’articolo 10 del Decreto legislativo 147 del 2017 aveva modificato il periodo di validità della Dichiarazione Sostitutiva Unica (  DSU), utile ai fini dell’  ISEE, prevedendo che, a decorrere dal 1° gennaio 2019, laDSU era valida dalla data di presentazione fino al successivo 31 agosto.

Il decreto legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, ha modificato tale comma, prorogando al 31 dicembre 2019 il periodo di validità delle DSU presentate dal 1° gennaio 2019 al 31 agosto 2019.

Si precisa che le DSU già attestate che recavano data scadenza 31 agosto 2019 sono state aggiornate sul portale con la nuova data di scadenza. Sulla materia da ultimo è intervenuto il decreto crescita, che ha messo a regime la modifica suddetta, stabilendo che la DSU è valida dalla data di presentazione fino al successivo 31 dicembre(art. 4 sexies).

In sintesi, quindi, tutte le DSU presentate nel corso dell’anno 2019 scadono il 31 dicembre 2019 (ad es. una DSU presentata il 1 agosto 2019 scade il 31 dicembre 2019). Dal 1° gennaio 2020 tutte le DSUche saranno rilasciate a decorrere da tale data scadranno il 31 dicembre 2020.