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Be Here! “Andè bän int al canèl!”: domani il concerto di Cisco

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Martedì 25 giugno alle 21.30, Indiani e Cowboy Tour arriva al festival “Andè bän int al canèl!”, al Ponte della Bionda – in via dei Terraioli 13, nel Quartiere Navile – nell’ambito di Bologna Estate 2019. 

Il concerto vedrà impegnata insieme a Cisco tutta la band che ha lavorato al nuovo disco e sarà l’occasione per ascoltare, insieme ai nuovi brani, anche i vecchi cavalli di battaglia della storia trentennale dell’artista che lo ha visto protagonista della musica italiana, prima come membro dei Modena City Ramblers, e poi da solista.

Sul palco insieme a Cisco: Simone Copellini alla tromba; Max Frignani alle chitarre; Bruno Bonarrigo al basso; Kaba Cavazzuti alla batteria.

Ingresso gratuito
bolognaestate.it

Zeffirelli

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Quando quel giorno, Franco Zeffirelli, festeggiò a Salerno il cinquantesimo della sua prima Traviata andata in scena nel 1958 a Dallas con la grande Maria Callas.

Paola Ravallese: “Ho avuto il privilegio di conoscere il maestro, apprezzarne la sua infinita sensibilità, la sua grande cultura, la sua umanità e soprattutto la sua immensa fede”.

Il ricordo dell’imprenditrice salernitana Paola Ravallese, nel giorno in cui all’Arena di Verona va in scena la Traviata, con gli allestimenti del Maestro.

“Mi scrisse di sua mano sulla sua autobiografia: “Paola carissima nelle poche ore che ho passato con te e i tuoi ragazzi mi hai rivelato misteri profondi e verità nascoste.

È stata per me una nuova rilettura della nostra vita nel bene e nel male e la promessa di una storia Paola accanto a Colei che tutto ha generato. Grazie!

Non ti lascerò mai! 

Franco – 10 dicembre 2008”.  Era Salerno nel Dicembre del 2008. Il Maestro Franco Zeffirelli soggiorna a Villa Poseidon per dieci giorni meravigliosi costellati dalla sua ingombrante presenza e festeggia i cinquant’anni della sua prima Traviata con Maria Callas.

Ho avuto il privilegio di conoscere il maestro, apprezzarne la sua infinita sensibilità, la sua grande cultura, la sua umanità e soprattutto la sua immensa fede.

Abbiamo chiacchierato per lunghe ore dell’onnipotenza di Maria Santissima la Nostra Madre, come diceva lui.

Con tantissima umiltà voglio dare testimonianza del suo grande amore per la Regina del Cielo e della terra”. Una testimonianza unica, quella di Paola Ravallese, imprenditrice salernitana, che giunge proprio nel giorno in cui all’Arena di Verona si porta in scena la Traviata di Verdi, con allestimenti del Maestro”.

A quella della Ravallese, che negli anni di carriera ha avuto modo di conoscere importanti personaggi della lirica internazionale, si aggiunge anche la testimonianza di Tristano dello Ioio, Presidente del Parco dei Monti Lattari.

“Zeffirelli ha contribuito alla valorizzazione del mito della Costiera Amalfitana nel mondo. Ho avuto modo di conoscerlo di persona – ha dichiarato Dello Ioio – ed ho constatato il suo amore per questa terra, quella amalfitana che ricade proprio nell’area dei Monti Lattari”.  

Lavoratori Hub via Mattei, dichiarazione degli assessori Barigazzi e Lombardo

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Al termine del tavolo che si è tenuto oggi nella sede della Città Metropolitana di Bologna alla presenza di una rappresentanza delle cooperative titolari dell’appalto dell’Hub di via Mattei, assistite da Alleanza delle Cooperative e delle Organizzazioni Sindacali gli assessori a Sanità e Welfare Giuliano Barigazzi e al Lavoro Marco Lombardo dichiarano quanto segue:

“E’ stato delineato un percorso condiviso dalle parti che ha individuato queste priorità:

  • la condivisione tra le cooperative e le organizzazioni sindacali dei dati relativi al personale occupato attualmente nell’Hub Mattei, qualifiche professionali, impiego orario, tipologie contrattuali, livello, mansioni e ferie residue;
  • la convocazione di un tavolo tecnico tra le Cooperative e le Organizzazioni Sindacali, previsto il prossimo 25 giugno, per l’approfondimento dell’attivazione degli ammortizzatori sociali e di possibili proposte di ricollocazione;
  • le Cooperative si riservano di valutare la sostenibilità economica e sociale del modello proposto nei bandi aperti dalla Prefettura, al fine di definire una eventuale partecipazione. L’esito di tale valutazione verrà successivamente comunicato alle istituzioni;
  • il Comune si prende l’impegno di coinvolgere la Regione sui temi della formazione del personale ed eventuali strumenti per la riqualificazione professionale;
  • il Comune si impegna,inoltre, a verificare con la Prefettura la fattibilità della proroga della gestione relativa ai CAS metropolitani, nel periodo che intercorre tra la pubblicazione dei bandi e la futura assegnazione, alle medesime condizioni e a monitorare le modalità di applicazione della clausola sociale prevista nel bando.

Esprimiamo soddisfazione per il clima costruttivo instaurato e garantiamo il nostro impegno nel monitoraggio del percorso”.

Venezia Art Night | Arsenale di Venezia | Pei’s World

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Durante tutto il periodo della Biennale di Venezia 2019, da sabato 11 maggio e fino al 24 novembre, presso lo spazio Thetis all’Arsenale di Venezia sarà visitabile la mostra Pei’s World. A brief history of a Chinese gallery in Italy, a cura di Luca Beatrice.
 
Un’esposizione collettiva con opere di sei artisti internazionali che mette in luce l’ampio e coraggioso progetto culturale e imprenditoriale di una giovane donna. “Per una volta dunque – scrive Luca Beatrice, curatore dell’esposizione – una mostra non è soltanto incentrata sugli artisti, ma anche su chi si è inventato letteralmente da zero un progetto”.


Saranno in esposizione dipinti e installazioni site-specific di Afran, Jorge Cavelier,Huiming HuTannaz LahijiCong MaGiorgio Piccaia.
 
Afran (Francis Nathan Abiamba) è nato a Bidjap (Camerun) nel 1987, vive e lavora in Italia dal 2009. Formatosi in Africa, ha studiato all’Accademia di Bergamo; lavora con differenti linguaggi dalla pittura alla scultura all’arte pubblica. Conta numerose mostre internazionali fra Africa, Europa e America. Ha ricevuto vari premi internazionali d’arte tra cui il primo San Fedele di Milano e il premio Liliana Nocera della Permanente di Milano.


Negli ultimi decenni la geografia dell’arte è profondamente cambiata. Se da una parte il concetto di “local” ha perduto il fascino che lo caratterizzava negli anni Ottanta, ora le città occidentali sono diventate il punto di raccolta di esperienze provenienti da più parti del mondo. New York, Londra, Berlino, Parigi, Milano risultano quindi identità poliformi che si vanno compiendo attraverso la somma di molteplici linguaggi. Ciò che non riesce alla società, tanto meno alla politica, trova terreno fertile nell’arte e nella cultura, là dove scambi, interazioni e integrazioni, sono all’ordine del giorno.


Così Afran, l’artista camerunense che si è formato in Italia, con esperienze accademiche e nella pittura Street. Ricercando un elemento che faccia da ponte tra due culture tanto diverse, ha trovato la risposta nel jeans, poiché la stoffa denim è tra i simboli più eloquenti per raccontare le contraddizioni e la complessità della nostra epoca.


“Una specie di piattaforma in cui ognuno può plasmare la propria identità. Una specie di grado zero”. È>mc2 è il titolo dell’installazione di Afran, due quadri a forma circolare. Il primo quadro raffigura in modo più o meno realistico il volto di Albert Einstein. Il secondo, invece, riporta un’immagine astratta. Il titolo, ovviamente, cita l’equazione di Einstein: E=mc², Energia uguale massa per velocità al quadrato. “L’energia -dice Afran- è senza alcun dubbio uno dei temi più urgenti nel nuovo secolo. Dalla gestione delle energie fossili alla ricerca di alternative più sostenibili, l’unica certezza è l’urgenza di considerare il risparmio energetico. L’energia richiesta al nostro pianeta è di gran lunga superiore a quanto esso ci possa offrire. Ma l’aspetto ambientale è soltanto una delle chiavi di lettura dell’opera. Dopo la teorizzazione del postmoderno e della modernità liquida, la post verità è oggi una realtà innegabile. Che sia scientifica o storica, non esiste più nessuna verità che sia al riparo dal sospetto. Neanche i fatti di cronaca con l’avvento delle fake news riescono a sottrarsi. Dall’efficienza dei vaccini alla forma della terra, le teorie complottiste mettono in discussione qualsiasi certezza o traguardo. Allo stesso tempo, chiunque dal pulpito del diritto di espressione, può avanzare le sue teorie, autorevoli né più né meno come un’opinione e diffonderle gratuitamente attraverso i social come verità inconfutabili: tutto e/è il contrario di tutto. Il jeans diviene, allora, l’espressione figurata più eloquente di questo concetto: casual è l’abbigliamento, casual la prassi. Grazie a una “democratizzazione della verità”, chiunque può dubitare o rimettere in discussione qualsiasi teorema matematico… Perché non È>mc2?”.
 
Jorge Cavelier è nato in Colombia nel 1953, vive in Florida. Attento alle immagini della natura, è pittore, lento e sofisticato, introduce nei suoi delicati acquerelli la dimensione dello scorrere del tempo.


Che a proposito della pittura si discuta in termini residuali oggi non è certo una novità. Il pittore contemporaneo preferisce chiamarsi artista a tutto tondo, la pittura non è più un dogma e necessariamente è chiamata a dialogare con lo spazio espandendosi oltre i limiti del bidimensionale. Tale condizione entra anche nella poetica di Jorge Cavelier, che pure conosciamo pittore colto e raffinato. Il suo nuovo lavoro, El Dorado. La leggenda, si presenta come un’installazione dipinta su otto teli di seta, sorretta in modo pressoché invisibile, liberamente fluttuante e leggera. Pittura percorribile, attraversabile, cui si aggiunge un elemento scultoreo specchiante. Cavelier vuole cioè ricostruire un ambiente che rimanda alla “foresta di nebbia in Colombia dove si raduna la più alta biodiversità al mondo”. Come di consueto si inserisce nel dialogo con l’osservatore l’elemento simbolico. “Questo bosco di altitudini -racconta l’artista- contiene in sé stesso la rappresentazione della madre natura, la rigeneratrice della vita, da cui dipendono la vita, le acque pulite, l’aria rinnovata, l’armonia e l’equilibrio dell’ecosistema. L’ulteriore messaggio contenuto è l’urgenza di svegliare la coscienza intorno alla conservazione dei boschi. La cronaca spagnola antica racconta il rituale di pagamento alla natura madre da parte degli indigeni una volta all’anno. Durante una notte di plenilunio un cacicco galleggiava su una chiatta fino al centro della laguna sacra. Lì, portando tutti i pezzi d’oro prodotti dalla comunità, si tuffava nelle acque rilasciando i regali sull’acqua. L’oro era per quelle comunità “gocce di sole”, simbolo della presenza maschile sulla terra. La laguna invece l’utero dell’umanità, poiché si credeva che la prima donna sulla terra fosse originata da quelle acque. L’unione di acqua e oro assicurava la continua fertilità della natura”.
 
Huiming Hu è nata in Cina nel 1990 e come buona parte degli artisti della sua generazione lavora su specifici progetti, come nel caso di Wall, l’installazione per questa mostra. Nella MIA Photo Fair 2018 è stata selezionata tra le migliori 15 fotografe nella A Curator’s Guide di BNL. Sono passati esattamente trent’anni dalla caduta del muro di Berlino. Era il 1989 e di quell’anno si ricorda un altro evento storico fondamentale per la nostra epoca:  l’invenzione del www.Venendo all’arte, invece, al Centre Pompidou si inaugurò la mostra Les magiciens de la terre, la prima grande esposizione internazionale che univa agli artisti occidentali altri provenienti da mondi a quei tempi considerati lontani, se non esotici. La globalizzazione stava dunque arrivando a celeri passi.


Tornando però all’immagine del Muro, per noi occidentali non c’è suggestione (e oggi celebrazione) che non rimandi a quella straordinaria voglia di infrangere le barriere per un nuovo desiderio di libertà. Al contrario, ogni muro che viene eretto ripropone il senso del limite, come se davvero la storia non ci avesse insegnato nulla.
The Wall, il muro, è anche il tema portante dell’installazione di Hu Huiming, ma l’ispirazione si nutre ancora una volta nel rapporto con la cultura di provenienza. Dentro ciascuna mattonella di cemento che forma questo sbarramento è nascosto un libro pressato, a cui non si potrà più accedere né dunque leggerlo. L’episodio si riferisce a un preciso accadimento storico: quando l’imperatore Qin Shihuang bruciò i libri, la nona generazione di Confucio, discendente da Kongzhen, nascose molti testi classici della tradizione all’interno di un muro. Così i libri furono salvati, salvati ma illeggibili. Più tardi, al tempo dell’imperatore Hanjing, Liu YuYu, principe del Lu Gong, espanse il suo palazzo e demolì la casa originale di Confucio. Del muro dunque non resta niente, e questo è un tentativo estremo di riportarlo in vita.
 
Tannaz Lahiji nasce a Teheran nel 1978 da una famiglia di artisti, attivissima in ogni campo della creatività, ha da poco completato a Firenze il suo nuovo progetto “Riflessioni su Dante” al Palazzo Vecchio, al Museo della Casa di Dante e al Palazzo Bastogi.


Eclettismo, pluralità di linguaggi, costruzioni di grande impatto scenografico che contengono parimenti l’impianto dell’arte concettuale e il forte approccio emozionale. Tra Teheran e Firenze, l’Iran e l’Italia, Tannaz lavora come un’artista globale, inventa un mondo sempre sorprendente che fa dialogare, talora scontrandoli, l’occidente con l’oriente, la tradizione antica autoctona con l’aspirazione al contemporaneo. Le sue grandi installazioni ambientali sono pagine aperte, mancano le risposte ma ci sono sempre nuove domande. In fondo l’arte è rivelatrice di un mistero e il mistero lascia spazio a numerose interpretazioni.


L’intervento di Tannaz Lahiji a Venezia è figlio della sua recente mostra “diffusa” in diversi palazzi storici fiorentini, pensata come un omaggio a Dante, anticipando di un paio d’anni le celebrazioni per i 700 anni dalla sua morte fissate nel 2021. Inferno e Paradiso, peraltro, sono metafore che appartengono non solo alla cultura cattolica ma anche a quella persiana antica. La metafora è peraltro il modo di procedere più tipico di Tannaz, con abbondanti riferimenti letterari e storici, per un lavoro molto colto, dai cromatismi accesi, di forte impianto teatrale e scenografico dove l’elemento del tempo assume un significato particolare e la visione si trasforma in partecipazione attiva.
Per l’intervento a Venezia, l’artista torna sul tema, a lei altrettanto caro, della cascata, già installato in precedenti mostre. “Sarà un’installazione site-specific, alta oltre cinque metri, che consiste in una cascata congelata, realizzata con diversi materiali, che ricorda lo stile delle antiche moschee persiane”.
 
Cong Ma nato a Nanchino, classe 1970 si dedica invece al design, alla grafica 3D, alle scenografie virtuali per una proposta estremamente attuale, tra ironia e critica sociale. Vincitore del premio Red Dot: Best of the Best in Germania.


Molto conosciuto in Cina e in Europa nel campo del design, linguaggio attraverso il quale critica in maniera ironica, a tratti aspra, modi e mode della società contemporanea globale, Ma Cong si pone spesso la questione del contesto, elemento determinante nell’attribuire il valore e il senso di un’opera. Sappiamo bene, infatti, che nell’arte contemporanea la “teoria del contesto” è attualmente predominante più ancora del cosiddetto, opinabile, concetto di qualità. Ciò che è dentro al museo, alla galleria, si definisce arte a prescindere, e se lo stesso oggetto è ospitato in un contesto internazionale il giudizio sarà ancora diverso. Così uno sfondo culturale, un ambiente naturale o stilistico, qualsiasi altro fattore che determini un evento, mira a definire il “grande contesto dell’arte”.


Il titolo scelto da Ralph Rugoff per la nuova edizione della Biennale di Venezia, ovvero “Che tu possa vivere in tempi interessanti”, costituisce il punto di partenza teorico e ispiratore del nuovo lavoro di Ma Cong. Questa frase potrebbe essere una maledizione proveniente dall’antica Cina e invece è un’invenzione dell’occidente. “Ciò- si domanda l’artista- ci porta a riflettere su come dovremmo trattare i malintesi, ad esempio un’interpretazione errata e la diffusione di una falsa informazione. Dovremmo affrontare le conseguenze del risultato?”.
Neppure l’arte può evitare passaggi apparentemente banali come il linguaggio delle emoticon che oggi ci servono per comunicare -sui messaggi WhatsApp ed in generale sui social- con stati d’animo più che con le parole, poiché sintetizzano un’emozione con una cosiddetta iconcina, rendendosi comunque empatici e simpatici. Un linguaggio globale, pur se riportato al grado zero, che supera qualsiasi tipo di barriera linguistica e di vocabolario. Le immagini, insomma, possono più delle parole.
 
Giorgio Piccaia è nato a Ginevra nel 1955 ma con base in provincia di Novara. Già assistente di Corrado Levi, eclettico, versatile, negli ultimi anni si è concentrato sulla ricerca pittorica. Nel 2019 è stato invitato dall’Ambasciata Italiana in Egitto per un Murales all’interno della sede. Per inquadrare l’artista Giorgio Piccaia è indispensabile ripercorrere alcune delle numerose tappe del processo di formazione che lo hanno condotto a diventare un personaggio davvero interessante nel panorama italiano. Nato a Ginevra, studente in architettura e in particolare di Corrado Levi a Milano, negli anni Ottanta è performer, editore e attivista nel gruppo teatrale di Jerzy Grotowski. Ci sono diversi modi di giungere alla pittura, Piccaia ha certamente scelto quello meno tradizionale e più eclettico, costruito su solide basi culturali e profonde interrogazioni. Nonostante la sua vena ipercontemporanea, nel linguaggio di Piccaia ritornano spesso parole che si rifanno alla tradizione classica: il logos, atto primario della conoscenza, sapienza, bellezza, forza, termini che sono celati, nascosti sotto la trama della sua pittura come fonti di ispirazione non dichiarate eppure sempre presenti.


Pur muovendosi tra installazioni e interventi tridimensionali, Giorgio Piccaia sente il bisogno, l’esigenza, la necessità periodica di tornare alla pittura dentro la dimensione del quadro. Un quadro costruito da trama, disegno, impronta, impreziosito da interventi polimaterici in grovigli che dimostrano come l’ispirazione desunta dall’informale astratto non abbia assolutamente finito la propria corsa. Rifiutando immagini troppo frontali, in un tempo dove l’abuso dell’icona è sotto gli occhi di tutti, Piccaia reinventa la pittura come uno spazio per pensare. Là dove il pensiero corrisponde alla libertà.
 
La scelta di artisti prevenienti da tutto il mondo deriva dal desiderio di entrare in contatto con culture diverse. “Non esiste una verità unica – afferma Peishuo – dipende molto dal punto di vista e dalle interpretazioni. Chi viene da una cultura diversa vede le stesse cose diverse da te, lo trovo bello così. In fin dei conti è come arrampicarsi sulla torre di Babele, l’arte è un linguaggio universale che unisce le differenze.”
 
 
Coordinate mostra:
 
Titolo: Pei’s World. A brief history of a Chinese gallery in Italy. 
             A cura di Luca Beatrice
 
Sede: Spazio Thetis, palazzina Modelli 
Arsenale di Venezia – Sestiere di Castello 
Fermata Vaporetto Arsenale Bacini 4.1 e 4.2, 5.1 e 5.2
 
Date: dall’11 maggio al 24 novembre 2019
 
Orari: da martedì a domenica ore 11.00-18.00 
 
Info pubblico: [email protected] 
www.ma-ec.it

DAL DIVERTIMENTO A BORDO ALLA FANTASIA ACQUATICA A TERRA.

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Se è vero, sulle navi Moby e Tirrenia, lo è certamente, che il divertimento inizia a bordo, perché non garantirsi che continui a terra? In quest’ottica, dopo aver coccolato i loro passeggeri a bordo, le Compagnie del Gruppo Onorato Armatori offrono decine di possibilità ai turisti, con promozioni che coinvolgono moltissime attività in terra di Sardegna e fra queste una vera e propria eccellenza del divertimento, il parco acquatico Aquafantasy.

Moby e Tirrenia hanno infatti stretto un accordo con il complesso che si trova all’Isola Rossa, fra il verde della natura che lo circonda e il turchese del mare sul quale si affaccia, perfettamente integrato nello splendido panorama gallurese e facilmente raggiungibile dai due porti di Olbia e Porto Torres.

Tutti coloro che presenteranno ai botteghini di Aquafantasy il biglietto di viaggio infatti potranno usufruire dello sconto del 10% sul prezzo del biglietto intero, a eccezione di domenica e festivi.

Da sempre, il viaggio sulle navi Moby e Tirrenia è all’insegna del divertimento, con i servizi di bordo, tutti i comfort e una gamma variegata di opzioni di divertimento e qualità: dalla piscina al cinema, dall’aperitivo sul ponte, alla ristorazione con ricette esclusive dello chef Oreste Romagnolo, dall’animazione a bordo, alle suite, con i viaggiatori che vengono coccolati dal momento del loro imbarco a quello in cui scendono a terra.

Aquafantasy è un tassello importante anche del grande progetto di destagionalizzazione del turismo della Sardegna e nella creazione di sempre nuove opportunità per gli operatori e i turisti. Progetto nel quale il Gruppo Onorato è in prima linea.

Moby, Tirrenia-CIN e Toremar sono Compagnie del gruppo Onorato Armatori, da cinque generazioni sul mare e leader del trasporto marittimo passeggeri e merci. Primo al mondo per numero di letti e primo in Europa per capacità passeggeri, il gruppo occupa oltre 5.000 addetti. Con le tre compagnie, il gruppo Onorato collega Sardegna, Sicilia, Corsica, Malta, Arcipelago Toscano e le isole Tremiti con 48 navi, con circa 41.000 partenze per 33 porti nel 2018. Attraverso Moby Spl, il Gruppo opera nel Mar Baltico offrendo un servizio di crociere tra i porti di San Pietroburgo Helsinki, Stoccolma e Tallinn. I Fast Cruise Ferries del gruppo sono tra i primi al mondo per qualità: Moby è stata insignita per il quarto anno consecutivo del Sigillo di Qualità “Nr. 1 oro” 2018/2019 dell’Istituto tedesco Qualità e Finanza per la qualità del servizio offerto, della prestigiosa Green Star sulle due navi ammiraglie ed è stata eletta dai passeggeri migliore compagnia di traghetti all’Italia Travel Awards 2017. Al gruppo Onorato, che ha vinto il Business International Finance Award 2016 per l’innovativa operazione di rifinanziamento conclusa, fa capo anche una flotta di 17 rimorchiatori di ultima generazione che forniscono in nove porti italiani servizi quali assistenza alle manovre delle navi in porto e attività di salvataggio. Tramite la controllata Sinergest spa, Moby gestisce la stazione marittima Isola Bianca nel porto di Olbia, mentre attraverso la controllata CPS srl, Tirrenia-CIN opera nel porto di Catania come impresa di imbarco e sbarco rotabili. Nel Porto di Livorno, inoltre, Moby controlla l’Agenzia Marittima Renzo Conti Srl e il Terminal ro/ro LTM autostrade del Mare Srl.

Campionato Europeo CMAS di Hockey Subacqueo 2019

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SEMPRE NUOVE RICETTE A BORDO DELLE NAVI DI MOBY E TIRRENIA

Solo tre parole: innovazione, qualità e sapore.

Solo tre parole, declinate in ogni portata, che contraddistinguono i nuovi menù di Moby e Tirrenia per l’estate 2019.

Come ogni anno, la proposta gastronomica dei ristoranti delle compagnie del Gruppo Onorato Armatori è centrale nell’offerta complessiva del viaggio e dei servizi di bordo su tutte le rotte contribuendo in modo determinante ad affermare con forza il concetto di vacanza che inizia e finisce a bordo delle navi di Moby e Tirrenia.

In particolare, non mancano i classici di sempre, certezze della tradizione culinaria italiana valorizzati con ingredienti di qualità e origine protetta. Ne sono un esempio le Penne giganti con pomodorini gialli del Vesuvio e pomodorini rossi del Piennolo DOP e i Tonnarelli cacio e pepe couvée con pecorino romano DOP, piatti che abbinano la semplicità ai sapori del nostro territorio. Tornano anche le ricette firmate da Oreste Romagnolo, ristoratore di Ponza universalmente riconosciuto fra i migliori chef di pesce italiani, “il migliore” secondo Vincenzo Onorato, che insieme ai suoi figli Achille e Alessandro l’ha voluto con forza per firmare i menù delle sue navi. Come sempre in perfetta sintonia con il Gruppo Ligabue, che cura la ristorazione a bordo della flotta di Moby e Tirrenia.

“Dopo l’esperienza dello scorso anno, con la quale abbiamo portato anni di rapporto personale fortissimo e di amicizia storica e inscalfibile con Vincenzo, Achille e Alessandro anche a bordo delle loro bellissime navi – spiega Oreste Romagnolo – abbiamo deciso di ripeterci, ma migliorando ulteriormente. L’esperienza è stata davvero molto positiva e siamo ripartiti da due elementi che fanno la differenza: il piacere nel reinterpretare il piatto, che vogliamo sia lo stesso di chi assaggia, e la semplicità nella scelta sulle navi, in modo che ciascuno chef di bordo interpreti al meglio le ricette che abbiamo scelto”.

Come ogni grande chef, Oreste ha scelto di stupire nuovamente il pubblico di bordo, non accontentandosi dei piatti dello scorso anno, ma proponendo nuove ricette e abbinamenti di sapori che hanno passato una serie di selezioni, come un Campionato del Mondo del gusto durante il quale si è partiti da una ventina di proposte per arrivare ai tre piatti vincitori, tutti contraddistinti dal sapore del pesce e del mare.

E proprio il sapore del pesce e i suoi abbinamenti per esaltarne il gusto sono il marchio di fabbrica di Oreste Romagnolo.

“Alla fine – racconta Oreste – abbiamo scelto il cubo di tonno fiammato su crema di patate al limone come antipasto; gli spaghetti con tonno, timo, limone e mollica di pane tostato come primo piatto e la treccia di orata al forno con melanzane, pomodorini e basilico come secondo”.

Comune di Bologna: Lunedì 24 giugno si riunirà il Consiglio comunale

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Lunedì 24 giugno alle 13, il Consiglio comunale si riunirà a Palazzo d’Accursio in seduta ordinaria. Al termine degli interventi di inizio seduta, il Consiglio esaminerà due delibere. La prima riguarda delibera per l’autorizzazione alla spesa per l’acquisizione del servizio di noleggio di apparecchiature multifunzione per scansione, copia e stampa occorrenti a uffici e servizi comunali per il periodo gennaio-settembre 2022. La seconda delibera è la presa d’atto dello scioglimento del “Comitato promotore Bologna 2021”, che ha gestito il percorso del Piano Strategico Metropolitano. Il Consiglio proseguirà con la trattazione degli ordini del giorno.

Schegge di vetro tra le ciliegie in vaschetta da 300 gr, Coop Ticino le richiama.

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Coop Ticino ha emesso un richiamo per le vaschette di ciliegie Qualité & Prix da 300 grammi, con il numero di lotto 251, confezionate il 18 giugno scorso, venduto in tutte le filiali, a causa della possibile presenza di piccole schegge di vetro. Anche se le ciliegie vengono lavate, il grande distributore ha deciso di richiamare il prodotto per questioni di sicurezza e invita tutti i clienti che hanno acquistato l’articolo a non consumarlo. Dato il rischio per la salute che si corre, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” raccomanda anche ai numerosi frontalieri italiani, massima allerta. La vendita è già stata bloccata e il prezzo sarà interamente rimborsato.

Intesa San Paolo: ricerca personale 122 posizioni

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 Intesa Sanpaolo, il più grande gruppo bancario in Italia e uno dei maggiori d’Europa, ha periodicamente selezioni aperte per numerosi profili sia junior che senior da inserire all’interno delle varie sedi e filiali aziendali, anche in stage.

Posizioni aperte



Business

  • SGR Relationship Manager Milano
  • Private Banker Tutto il territorio nazionale
  • Stage Assistant Relationship Manager Treviso
  • Senior Canali Digitali Milano
  • Stage Gestione Sinistri Auto Milano
  • Stage Private Banks & Foreign Networks Sales Milano
  • Stage Equity, Commodity & FX Models Milano
  • Stage Value Modelling & Management Milano
  • Stage FX Derivatives Trading Milano
  • Stage Structured Equity Risk Trading Milano
  • Cash Management Sales Support CIB Milano
  • Stage Inflation Trading Milano
  • Stage Asset Management Analyst Milano
  • Specialista Trade Finance Assago (MI)
  • Stage Sales Securities Services Milano
  • Consulente Commerciale Isp Forvalue Tutto il territorio nazionale
  • Consulente Finanziario Tutto il territorio nazionale
  • Consulenti Finanziari Junior Torino – Milano
  • M&A Associate Milano
  • Stage Products & Markets Support Milano
  • M&A VP Milano
  • Structured Finance – Corporate Loan Structuring Milano
  • Make It Real Lab – Consulenti Finanziari Roma
  • Stage BDT Corporate Solutions Milano
  • Stage Sinistri RE, Infortuni e Malattia Torino
  • Stage Project Management e Quality Insurance Sinistri Danni Torino
  • Stage Analista Know Your Customer Milano
  • Portfolio Manager Gestione Mandati Istituzionali Milano
  • Stage Analista Corporate Banking Milano

Regulatory

  • Conflitti di Interesse e Operazioni Privilegiate Analyst   Milano
  • Senior Lawyer OTC financial markets credit derivatives Milano

IT

  • Capo Progetto Analisi Funzionale Milano
  • Capo Progetto in ambito Finanza Milano
  • Crediti e Canali IT – Application Architect Sistemi Multicanale e Intranet Torino
  • Project Manager Sistemi NPL Milano
  • Crediti e Canali IT – Application Architect Trasformazione Canali Imprese e Corporate   Milano
  • Project Management Officer in ambito ICT Milano – Torino
  • Crediti e Canali IT – Analista Funzionale Sistemi NPL Milano
  • Crediti e Canali IT – Senior Test Manager Sistemi Crediti Milano
  • IT Junior Analyst Milano –Torino – Padova – Roma – Napoli
  • Analista Tecnico Sistemi Crediti Milano
  • Cybersecurity Governance Manager Milano
  • Digital Functional Analyst Torino
  • Application Architect Rendicontazioni Contabili C/C Padova
  • Project Manager Coordinamento IT Iniziative di Semplificazione Societaria Torino
  • Analista Funzionale Ambito Insurance  Torino
  • IT Test Coordinator Torino
  • Senior Data and Application Architect   Torino – Milano
  • Enterprise Architect Torino – Milano

Quants

  • Riserve Solvency e Monitoraggio Tecnico Torino
  • Cost Senior Analyst Milano
  • Credit Research Analyst – stage Milano
  • Data Scientist Milano
  • Senior Funzione Attuariale Milano
  • Stage Digital Data Scientist Milano
  • Enterprise Risk Analyst Torino
  • Portfolio Management Analyst Milano
  • Data Quality & Data Governance Specialist Milano
  • Stage Data Scientist Milano
  • Italian Equity Senior PM Milano
  • Capital Management Analyst Milano
  • Business Process Tester Torino
  • Stage Flow Credit Trading Milano

Staff

  • Digital Transformation Senior Analyst (Ambito Risk Management) Milano – Torino
  • Digital Transformation Senior Analyst (Ambito Contabilità/Finanza/Data Governance) Milano / Torino,
  • Diversity & Inclusion Analyst Milano
  • Innovazione – Stage Service Design Torino
  • Junior Financial Controller Milano
  • Portfolio Management Specialist Milano
  • Politiche di Sviluppo e Learning Academy – Live Learning Milano
  • Product specialist sistemi multicanalità integrata Milano
  • Stage Unità Antifrode Torino
  • Cost Control Analyst Milano
  • Specialista di Service Design Milano
  • Stage Social Programme e Gestione Eventi Milano
  • Stage CSR e Comunicazione Interna Milano
  • Stage Junior Payment Architect Milano
  • Project Manager Ambito Corporate & Investment Banking Milano
  • Stage Risk Management Milano
  • Compensation Specialist Milano
  • HR Specialist Milano
  • Stage Presidio Outsourcing Torino
  • Politiche di Sviluppo e Learning Academy – Phigital Learning Academy Torino
  • Media Lab Istructional Designer Milano
  • Desk Editing & Production Assistant – stage Milano
  • Senior Controller Milano

Lecco/ Perde il controllo del parapendio, muore in volo un 31enne

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foto di repertorio

Tragico incidente in volo ieri pomeriggio nel cieli della provincia di Lecco, in zona di Vendrogno. Un 31enne originario della provincia di Arezzo, ha perso il controllo di un parapendio, precipitando nel vuoto e morendo poi per l’impatto al suolo.
Sul posto è arrivato l’elisoccorso con un’equipe medica ma per il giovane non c’è stato nulla da fare.
Le indagini dei Carabinieri permetteranno di ricostruire la dinamica del tragico incidente.
La salma del trentunenne è stata trasferita all’ospedale di Lecco. (foto di repertorio)