È online in versione definitiva sul sito dell’Agenzia delle Entrate “Il tuo Isa”, il software che consente a imprese e professionisti di calcolare il proprio indice sintetico di affidabilità fiscale e beneficiare, in funzione del valore raggiunto, di una serie di vantaggi come l’esclusione dagli accertamenti di tipo analitico-presuntivo, la riduzione dei termini per l’accertamento e l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti d’imposta. Gli indici di affidabilità fiscale (Isa), che a partire dalla dichiarazione Redditi 2019 sostituiscono gli studi di settore e i parametri, riguardano varie attività economiche dei comparti agricoltura, manifattura, commercio, servizi e professioni. Come calcolare #IltuoISA – Il programma che consente di calcolare l’indice sintetico di affidabilità fiscale per tutti gli Isa approvati è disponibile sul sito internet dell’Agenzia, al percorso Home – Schede – Dichiarazioni – ISA (Indici sintetici di affidabilità). Una volta scaricato, il software consente di: caricare i dati forniti dall’Agenzia delle entrate, creare una nuova posizione (o aprire una posizione precedentemente salvata), inserire i dati necessari per il calcolo e preparare la posizione da allegare alla dichiarazione dei redditi. I dati forniti dall’Agenzia potranno, non appena disponibili, essere consultati e acquisiti sia in modalità puntuale, tramite il cassetto fiscale, direttamente dal contribuente o dall’intermediario delegato, sia in modalità massiva, attraverso il servizio Entratel, da parte degli intermediari per i propri clienti. Una volta valorizzati i quadri l’applicazione fornisce un riscontro trasparente – espresso con un punteggio da 1 a 10 – sul livello di affidabilità raggiunto. “Il tuo Isa” mette anche a disposizione delle funzionalità aggiuntive, come per esempio il salvataggio archivi. In caso di problemi nell’installazione del prodotto è possibile contattate il servizio di assistenza telefonica al numero verde 800 279 107, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 18.00 e il sabato dalle ore 8.00 alle ore 14.00. I benefici per i contribuenti più affidabili – Per il periodo d’imposta 2018 viene attribuito un grado di affidabilità fiscale espresso in una scala che varia da 1 a 10. Come stabilito dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 10 maggio 2019, per le imprese e i professionisti che raggiungono un punteggio almeno pari a 8 è previsto l’esonero, entro i limiti fissati, dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti d’imposta, nonché la riduzione di un anno dei termini per l’accertamento dei redditi di impresa e di lavoro autonomo e dell’IVA. I contribuenti con Isa almeno pari a 8,5 sono esclusi, inoltre, dagli accertamenti basati sulle presunzioni semplici; coloro che ottengono un punteggio da 9 in su sono esclusi anche dall’applicazione della disciplina delle società non operative e dalla determinazione sintetica del reddito complessivo, laddove il reddito complessivo accertabile non ecceda di due terzi quello dichiarato. La consultazione dei dati da parte degli intermediari – Per l’acquisizione massiva dei dati necessari ai fini dell’applicazione degli Isa, gli intermediari incaricati dell’invio telematico già in possesso della delega alla consultazione del cassetto fiscale del contribuente devono trasmettere all’Agenzia, attraverso il servizio Entratel, un file contenente l’elenco dei contribuenti per cui risultano delegati. Gli intermediari non delegati alla consultazione del cassetto fiscale del contribuente, invece, devono acquisire una specifica delega, valida solo per l’acquisizione dei dati necessari per l’applicazione degli Isa, insieme alla copia del documento di riconoscimento del delegante (in formato cartaceo o elettronico) e trasmettere all’Agenzia, attraverso il servizio telematico Entratel, un file contenente l’elenco dei contribuenti per cui risultano delegati. Gli Isa, in breve – A partire dall’anno di imposta 2018, gli Indici sintetici di affidabilità fiscale (introdotti con il Dl n. 50/2017) sostituiscono definitivamente gli studi di settore. Il nuovo strumento – costruito con una metodologia statistico-economica che si basa su dati e informazioni relativi a più periodi d’imposta – punta a fornire a lavoratori autonomi e imprese un riscontro accurato e trasparente sul proprio livello di affidabilità fiscale nell’ottica di incrementare la tax compliance. Con gli Isa gli operatori economici possono quindi valutare autonomamente la propria posizione ed eventualmente correggere i dati comunicati al Fisco, oltre a dichiarare ulteriori componenti positivi per migliorare la propria “pagella” di affidabilità.
Maggiore comfort, più puntualità e nuovi servizi a bordo treno per i viaggiatori degli InterCity di Trenitalia
Sono le principali novità illustrate oggi a Roma da Danilo Toninelli Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Gianfranco Battisti AD FS Italiane e Orazio Iacono AD Trenitalia.
Le novità sono parte integrante delle azioni previste dal Contratto di Servizio 2017-2026 fra Trenitalia, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e quello dell’Economia e delle Finanze, grazie al quale sarà possibile migliorare ulteriormente gli spostamenti delle persone che scelgono i 108 treni al giorno fra InterCity Giorno e Notte. Collegamenti che offrono un servizio capillare con circa 200 città servite e che sono stati scelti nel 2018 da circa 14 milioni di viaggiatori.
In particolare, sono stati presentati i treni InterCity con locomotori E414 in grado di garantire elevati standard di puntualità e regolarità e migliorare quindi la qualità complessiva del viaggio. I locomotori, già in circolazione sulla relazione Milano – Genova – La Spezia/Livorno, a breve saranno utilizzati anche da e per Ventimiglia e Grosseto e per i collegamenti fra Milano e la Puglia, via linea Adriatica.
Inoltre, sono stati realizzati posti dedicati al trasporto bici e spazi per i passeggini, insieme ai distributori automatici di snack e bevande, che incrementeranno la soddisfazione complessiva dei viaggiatori, già oggi pari al 90%. I nuovi servizi sono già stati provati dai viaggiatori fra Roma e Reggio Calabria.
Sono in corso le attività per il rinnovo degli ambienti e degli arredi, con nuove luci a led e tessuti, insieme a una migliore percezione della sicurezza a bordo treno con l’installazione di telecamere di videosorveglianza. Sugli InterCity Notte sono già state rinnovate il 70% delle cuccette, per la maggior parte concentrate per i collegamenti notturni fra Roma e la Sicilia. Sono in corso interventi per il restyling delle vetture letto.
Fra le ulteriori novità, l’introduzione del pulitore viaggiante, il servizio per aumentare pulizia e decoro delle carrozze. Operatori specializzati che viaggiano sui treni InterCity per intervenire con tempestività e continuità, garantendo standard di pulizia più elevati.
Le azioni di Trenitalia hanno l’obiettivo di invogliare sempre più persone a scegliere il treno, mezzo ecologico per eccellenza, per i loro spostamenti a media e lunga percorrenza, lasciando l’auto a casa. Ciò garantirà enormi benefici per l’ambiente e, di conseguenza, per la qualità dell’aria delle città e delle principali aree urbane del Paese. Lo shift modale dal mezzo privato al treno è inoltre un fattore fondamentale per diminuire i costi sociali legati soprattutto all’incidentalità e alla congestione delle città.
BONISOLI, PRESENTA LA FESTA DELLA MUSICA 2019 | MUSICA FUORI CENTRO
Il Ministro per i beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli, insieme al Presidente della Associazione Italiana per la Promozione della Festa della Musica, Marco Staccioli, presenterà – oggi 13 giugno alle 15:30, presso la Sala Spadolini del Ministero ( via del Collegio Romano, 27) – la Festa della Musica 2019| Musica Fuori Centro che si terrà in tutta Italia il 21 giugno in occasione del solstizio d’estate. Sarà presente il cantautore Roberto Vecchioni, testimonial della Festa della Musica 2019.
Conti e reddito di cittadinanza, come difendersi dai controlli e proteggere la privacy
I pentiti del Reddito di cittadinanza preferiscono perdere il contributo piuttosto che rischiare un controllo sul conto corrente. E per molti italiani i controlli bancari e fiscali sono un incubo: SosTariffe.it ha fatto il punto su chi può verificare i movimenti di carte di credito, assegni, conti correnti e deposito e molto altro e quali sono i mezzi che hanno i consumatori per provare ad opporsi.
Il Reddito di cittadinanza ha resuscitato una delle vecchie paure degli italiani: il controllo dei conti correnti. Si parla già di circa 100 mila rinunce (secondo alcuni si raggiungerebbero anche le 130 mila) tra i beneficiari della carta per il sostegno economico statale. La fuga sarebbe dovuta principalmente a degli importi molto più bassi delle aspettative (es: secondo le stime dei Caf 40mila beneficiari del sussidio di 200 euro starebbero facendo marcia indietro) e ai controlli pervasivi e invadenti obbligatori e necessari per ricevere il beneficio.
Motivi economici a parte però l’elemento che sta influenzando maggiormente i pentiti del reddito sembra essere la rete di controlli e le sue conseguenze. Le dichiarazioni false o contenenti omissioni gravi infatti possono portare ad una condanna fino a 6 mesi di carcere.
Le domande si rincorrono e non a tutti è chiaro quali siano le procedure che l’INPS e l’Agenzia delle Entrate potranno mettere in atto per effettuare i controlli necessari, ma soprattutto se questi controlli siano sempre legittimi.
SosTariffe.it ha quindi svolto un’indagine su conti correnti e privacy per rendere chiari alcuni dei punti ancora oscuri per molti consumatori. Come quali siano i soggetti che possono controllare i conti? E quali informazioni possono essere legittimamente monitorate?
Possono controllare il conto?
In genere si parla sempre di conto corrente, ma la verità è che la Guardia di Finanza e gli enti preposti (Agenzia delle Entrate e Commissione tributaria) possono effettuare controlli su tutti gli strumenti e prodotti bancari o postali.
Possono quindi essere monitorati conti deposito, le carte di credito, i prodotti finanziari, le obbligazioni e i buoni fruttiferi, oltre ai conti correnti.
Nella grande anagrafe tributaria a cui hanno accesso questi enti sono visibili i rapporti dei saldi, le aperture e le chiusure di conti e gestioni patrimoniali, gli accessi alle cassette di sicurezza, i monitoraggi dell’utilizzo delle carte e molto altro.
Sui conti deposito o per quel che interessa le obbligazioni si potranno controllare acquisti e vendite, rapporti fiduciari, portafoglio titoli, ecc.
I controlli in passato concentrati su imprenditori e professionisti ormai si estendono a tutti.
Chi può mettere il naso nei dati bancari degli italiani
Per poter procedere alle verifiche dei vostri dati la Guardia di Finanza, la Commissione tributaria e l’Agenzia delle Entrate non sono tenute a darvi nessun preavviso.
I documenti possono essere richiesti alla banca o alle Poste per le loro indagini dall’Agenzia delle Entrate – dietro autorizzazione del Direttore centrale o regionale dell’Ente. Ad autorizzare i finanzieri ad effettuare le opportune verifiche invece deve essere una richiesta firmata dal Comandante regionale.
Per l’accertamento comunque sono necessarie prove consistenti o segnalazioni di versamenti sospetti. Oppure come nel caso del Reddito si procede ad una verifica automatizzata tramite Anagrafe dei conti correnti.
Quali dati possono controllare?
I controllori possono avere accesso al SID (Sistema di interscambio flussi) dell’Agenzia dell’Entrate, un database che raccoglie tutte le informazioni delle banche dati di Poste italiane, degli istituti di credito.
Questo strumento permette quindi di monitorare: buoni fruttiferi, fondi pensione, c/c e conto deposito titoli, obbligazioni, gestione del risparmio, gestione patrimoniale, cassette di sicurezza, così come i movimenti di bancomat, prepagate e carte di credito, finanziamenti.
E ancora i movimenti di incassi e pagamenti, transazioni di contante e assegni, ma anche i vaglia postale, gli strumenti finanziari, le bollette e le utenze agganciate al conto.
Non ci sono controlli invece sui prelievi dal conto che sono liberi.
Quali sono i conti passibili di verifica?
Stando a quanto prescritto dall’art. 255 del Codice di Procedura Penale è chiaro come l’autorità giudiziaria che opera per reprimere un reato non solo possa ottenere le informazioni dagli istituti di credito ma bypassi anche il segreto bancario:
“L’autorità giudiziaria può procedere al sequestro presso banche di documenti, titoli, valori, somme depositate in conto corrente e di ogni altra cosa, anche se contenuti in cassette di sicurezza, quando abbia fondato motivo di ritenere che siano pertinenti al reato, quantunque non appartengano all’imputato o non siano iscritti al suo nome”.
Se si presume che siano state commesse delle irregolarità nei versamenti sul conto non c’è distinzione tra i diversi tipi di contribuente. Che si tratti di libero professionista, persona fisica o impresa gli accertamenti possono procedere. Anche i lavoratori autonomi devono essere in grado di giustificare tutte le operazioni in entrata sul proprio conto corrente.
È stata la sentenza 104 del 4 gennaio 2019 della Corte di Cassazione a stabilire questo principio:
“secondo questa Corte, il contribuente ha l’onere di superare la presunzione posta dagli artt. 32 del d.P.R. n. 600 del 1973 e 51 del d.P.R. n. 633 del 1972, dimostrando in modo analitico l’estraneità di ciascuna delle operazioni bancarie a fatti imponibili (Cass. 3 maggio 2018, n. 10480), dimostrazione che nel caso di specie non risulta avvenuta, senza che assuma alcuna rilevanza la sua qualifica soggettiva di lavoratore dipendente, autonomo o imprenditore”.
Le leggi antievasione e la fine del segreto bancario
Oltre all’articolo penale e alla sentenza appena citati la grande svolta in tema di controlli fiscali e bancari è stata segnata nel 2011. Il Governo Monti con il Decreto Salva Italia ha inaugurato una nuova fase della lotta all’evasione fiscale. Con il Decreto infatti è stato istituita l’Anagrafe dei conti come sistema di contrasto al nero.
Nell’art. 11 “Emersione di base imponibile” è stabilito che: “A far corso dal 1° gennaio 2012, gli operatori finanziari sono obbligati a comunicare periodicamente all’anagrafe tributaria le movimentazioni che hanno interessato i rapporti di cui all’articolo 7, sesto comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 605, ed ogni informazione relativa ai predetti rapporti necessaria ai fini dei controlli fiscali, nonché l’importo delle operazioni finanziarie indicate nella predetta disposizione. I dati comunicati sono archiviati nell’apposita sezione dell’anagrafe tributaria prevista dall’articolo 7, sesto comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 605, e successive modificazioni”.
Privacy: unica arma per difendersi dai controlli forzosi?
Resta da capire quali possano essere i casi di controlli illegittimi e se gli utenti abbiano dei mezzi di difesa rispetto ad essi. La questione non è semplice e qualche spiraglio sembra esserci sul lato della privacy. Come? Prendiamo il caso dei controlli necessari per verificare le domande per il Rdc, le procedure per effettuare questi monitoraggi potrebbero esporre banche ed enti ad una serie di reclami per la violazione della normativa sul trattamento dei dati personali.
Gli istituti bancari, nel caso specifico dei conti correnti, in caso di reclamo per violazione delle normative sulla privacy dovranno dimostrare come hanno adempiuto – o perché non lo hanno fatto – alle norme prescritte dal GDPR: questo è un corollario fondamentale del principio di responsabilizzazione (accountability).
Ciò comporta l’obbligo per tutti i titolari di trattamento di dimostrare, in ogni momento, che cosa è stato fatto per conservare e trattare i dati personali, come gli utenti vengono informati dei trattamenti che li riguardano (in particolare della logica del trattamento automatizzato dei loro dati), per predisporre misure di sicurezza fin dalla progettazione dei trattamenti, etc.
Lo stesso Garante della privacy, Antonello Soro, a febbraio 2019 ha presentato una Memoria alla Commissione Lavoro del Senato in cui evidenziava i punti più critici in tema di controlli per il Rdc e privacy.
Nel testo sono riportati i 5 dubbi più importanti legati, com’è ovvio, al trattamento dei dati personali, tra i quali sono inclusi i dati bancari e finanziari. Tra gli altri si legge in chiusura del documento che si riscontano problemi persino rispetto al sito web del Governo, dedicato al reddito di cittadinanza:
“si segnala, al riguardo, che il sito rivela, già nel suo attuale stato di sviluppo, alcune carenze, in particolare, nell’informativa sul trattamento dei dati e nelle modalità tecniche della sua implementazione (che, ad oggi, comportano un’indebita e non trasparente trasmissione a terzi dei dati di navigazione, quali indirizzi IP e orario di connessione, da parte dei visitatori del medesimo sito)”.
Se non potete in alcun modo essere avvisati dalla banca in caso di controlli potete però essere sicuri di conoscere le soluzioni più convenienti rispetto alle nostre esigenze finanziarie consultando il comparatore di SosTariffe.it: https://www.sostariffe.it/conto-corrente/
Lo stesso servizio è disponibile anche sull’App di SosTariffe.it, disponibile per Android e iOS, scaricabile qui: https://www.sostariffe.it/app/
Emergenza maltempo in Nord Italia
Emergenza maltempo nell’Italia settentrionale; le zone di Lecco e Como duramente colpite, con case e ditte evacuate e il lungolago comasco chiuso al traffico per l’innalzamento del livello del Lario.
Sono esondati in vari punti i torrenti Varrone e Pioverna. Pesantissimi disagi, in particolare, a Premana, in alta Val Varrone e nella zona più a nord della Valsassina. A Dervio è stato evacuato anche un campeggio. Mobilitazione generale per Vigili del Fuoco, Carabinieri e nuclei di pronto intervento della Protezione civile con centinaia di volontari.
Non si registrano, al momento, feriti, ma i danni materiali sono particolarmente ingenti.
Il centro abitato di Premana, in alta Val Varrone, è attualmente isolato, interrotto anche il collegamento tra Premana e Pagnona, danni anche nel settore rivierasco nord della provincia di Lecco.
Dal pomeriggio di martedì è emergenza maltempo anche in provincia di Brescia.
30 esuberi annunciati da Parmalat corporate. Fai Flai e Uila
Si è tenuto presso l’unione industriale di Parma l’incontro del comitato consultivo del Gruppo Parmalat, convocato per valutare le problematiche derivanti dal nuovo assetto adottato dal gruppo Lactalis ad inizio 2019. Il Gruppo ha confermato l’avviata riorganizzazione che vede lo stesso strutturarsi per aree geografiche~di mercato, con l’Italia divenuta divisione autonoma, rappresentando il secondo mercato per fatturato a livello mondiale. Il gruppo manterrà distinti gli attuali assetti societari, le tre unità di business (Parmalat, Galbani caseario e Galbani Salumi), le singole reti commerciali e le tre attività di ricerca e sviluppo.~Sono confermati i livelli di investimenti previsti, sia produttivi che commerciali. In questo quadro è stata comunicata l’esigenza di intervenire a livello di Parmalat Corporate, individuando nelle attività internazionali e di finanza della stessa, anche a seguito dell’uscita dalla Borsa, la presenza di 30 esuberi occupazionali, di cui 4 dirigenti. Tale situazione ha portato la società a prevedere l’apertura di una procedura di licenziamenti collettivi.Fai, Flai e Uila hanno chiesto che l’azienda e il Gruppo proseguano le iniziative di investimento e di rilancio, rendendo stabili gli attuali assetti e hanno inoltre manifestato l’esigenza di avere informazioni più dettagliate in merito all’acquisizione di Lactalis della Nuova Castelli.In merito alla riorganizzazione occupazionale annunciata, Fai Flai e Uila hanno manifestato grossa preoccupazione circa la stessa e hanno conseguentemente chiesto che il Gruppo predisponga un adeguato e impegnativo piano sociale, che vogliamo discutere e negoziare fin dal prossimo incontro. È infatti fondamentale per il sindacato che Lactalis e Parmalat si impegnino a dare risposte adeguate e soluzioni che sostengano le persone in esubero e che minimizzino l’impatto occupazionale.Il sindacato di categoria è impegnato da subito affinché~l’azienda non adotti soluzioni unilaterali. Al fine di concretizzare questo percorso, verrà a breve fissato un incontro sindacale immediatamente dopo l’avvio della procedura, mentre apposite assemblee di coinvolgimento dei lavoratori, in particolare delle aree interessate, sono già previste per il 24 giugno.
ScienzaPop, il Festival della Scienza Popolare dell’Esquilino
ScienzaPop è il Festival della Scienza Popolare dell’Esquilino. Si svolge dal 12 al 15 giugno 2019 presso la Scuola Manin-Di Donato, uno dei luoghi-simbolo dello storico quartiere multietnico di Roma. È dedicato a temi che riguardano tutti e su cui tutti pensiamo di avere un’opinione: dall’ambiente al cibo, dai vaccini all’informatica, dagli errori scientifici alle bufale.
Scienza popolare significa una discussione ricca di dati, aiutata dagli esperti ma utile alla vita di tutti i giorni, in cui ci sia spazio per approcci diversi e cambi di opinione ma senza abbandonare mai il piano della razionalità.
ScienzaPop è organizzato dall’Associazione Genitori “Di Donato”, all’interno della quale è nato un “comitato organizzatore” composto da persone di buona volontà che si occupano di ricerca scientifica, comunicazione, scuola e che vivono e animano ogni giorno il quartiere romano dell’Esquilino. Ne fanno parte Carla Ancona, Silvia Bencivelli,Eloisa Campioni, Francesca Colaiori, Andrea Capocci, Marco Montuori, Blasco Morozzo, Luigi Muzzi, Lorenzo Teodonio, Daniele Varsano e un sacco di brava gente che quando ha potuto ha dato una mano. Per contattarli, basta scrivere a [email protected].
La maggior parte dei festival della scienza sono dedicati a incontri con scienziati-star o a tematiche spettacolari, suggestive ma poco comprensibili: il bosone di Higgs, le onde gravitazionali, l’acqua su Marte. Sarebbe bello promuovere anche una cultura scientifica vicina ai cittadini, che possa permettere di migliorare il modo in cui discutiamo al bar di questioni spesso molto più grandi di noi.
Per scienza popolare intendiamo proprio questo: una discussione ricca di dati, aiutata dagli esperti ma utile alla vita che facciamo tutti i giorni. Una discussione in cui ci sia spazio per disaccordi, approcci diversi, cambiamenti di opinione, ma senza abbandonare mai il piano della razionalità.
La mentalità anti-scientifica spesso è solo una reazione contro chi urla “la scienza non è democratica!”. Molte persone si sono convinte che gli scienziati censurino le voci scomode o che la scienza non ammetta i suoi errori. Mostrare la scienza mentre discute significa mostra una scienza meno altezzosa e più aperta.
La scuola “Di Donato”, una sede dell’Istituto Comprensivo “Daniele Manin”, è uno dei luoghi di aggregazione più vivi dello storico rione multi-etnico della Capitale. Grazie alla collaborazione tra la scuola e l’Associazione Genitori Di Donato, è una scuola aperta quasi 24 ore al giorno. Ospita laboratori didattici, attività sportive per bambini, ragazzi e adulti, spettacoli teatrali, corsi di musica, arte, danza, lingue straniere e italiano per stranieri, una sartoria sociale, la redazione del giornale del quartiere, il Coro di Piazza Vittorio, gruppi di danze popolari, mercatini periodici.
Dove
Gli incontri e i laboratori si terranno presso la Scuola Manin-Di Donato
via Nino Bixio 83-85 (Rione Esquilino, Roma)
In metro: A (fermata Manzoni), B (fermata Cavour) e C (fermata S. Giovanni).
In bus e tram: linee 3, 8, 51, 360, 590
Aste INPS: unità immobiliari in Emilia Romagna e Calabria
Sono stati pubblicatisul sito del Notariato gli atti necessari a partecipare alle aste immobiliari di unità di proprietà dell’Istituto collocate in Emilia Romagna (terzo turno) e Calabria (secondo turno).
Le aste si svolgeranno in modalità telematica il 15 luglio 2019.
Alla pagina RAN – Rete Aste Notarili è possibile consultare, per ogni asta, il bando integrale, un estratto dello stesso, il disciplinare e i suoi allegati, che regolano le modalità di partecipazione e l’elenco delle unità per ciascun comune.
Infortunio/Utilizzo del carrello da parte di soggetti terzi non autorizzati, sentenza della Cassazione
La suprema Corte di Cassazione sezione 4 Penale, con la sentenza del 28 marzo 2019, n. 13583 ha affrontato il quesito sull’Utilizzo del carrello da parte di soggetti terzi non autorizzati e se è possibile escludere la posizione di garanzia in virtù della estraneità dell’infortunato alla organizzazione lavorativa.
Nel caso esaminato all’imputato è stato contestato, in via generica, di avere omesso di adottare misure atte a scongiurare un utilizzo improprio, perché effettuato da soggetti non qualificati, dei carrelli elevatori e di vigilare affinché ciò non avvenisse, inoltre di avere violato,anche, le regole che impongono l’adozione di particolari cautele nell’uso delle attrezzature da lavoro e apposita segnaletica nei luoghi in cui detti mezzi vengono impiegati.
Si tratta di comprendere se tali obblighi fossero diretti alla salvaguardia della sicurezza del solo personale autorizzato all’uso di quelle attrezzature all’interno dello stabilimento o se si riferiscono anche alla sicurezza di tutti coloro che si trovano impegnati in attività lavorativa, ancorché terzi estranei all’organizzazione.
In linea generale, questa sezione ha già definitivamente chiarito che il datore di lavoro che, con una propria condotta, abbia determinato l’insorgere di una fonte di pericolo, è titolare di una posizione di garanzia inerente ai danni provocati non soltanto ai propri dipendenti, ma anche ai terzi che frequentano le strutture aziendali (cfr. sez. 4 n. 38991 del 10/06/2010).
La configurabilità della circostanza aggravante della violazione di norme antinfortunistiche esula dalla sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato, acclarato che il rispetto di tali norme è imposto anche quando l’attività lavorativa venga prestata solo per amicizia, riconoscenza o in situazione diversa dalla prestazione di lavoro subordinato, purché detta prestazione sia stata posta in essere in un ambiente che possa definirsi di “lavoro” (cfr. sez. 4 n. 7730 del 16/01/2008).
Sulla stregua di tali consolidati principi, tenuto conto che la corte d’appello si è limitata ad affermare l’insussistenza dell’aggravante contestata, escludendo inoltre la posizione di garanzia dell’imputato solo in virtù della estraneità dell’infortunato all’organizzazione lavorativa facente capo al primo, la sentenza impugnata viene rinviata per nuovo esame alla corte di appello di Napoli, cui demanda anche la regolamentazione delle spese fra le parti per questo giudizio di legittimità.
Alfredo Magnifico
Due lievi scosse di terremoto presso Cisterna di Latina
La prima scossa, di magnitudo 2, si è verificata alle 10.18 – ora italiana – nella zona a nord di Cisterna ed è stata registrata dai sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ad una profondità di 9 chilometri. Come si legge sul sito dell’Ingv, il “terremoto di magnitudo ML 2.0 è avvenuto nella zona: 5 km NW Cisterna di Latina (LT)”, con coordinate geografiche (lat, lon) 41.63, 12.81. Oltra a Cisterna e Velletri sono i territori di Cori e Lanuvio quelli più vicini all’epicentro, ad una distanza rispettivamente di 9 e 10 chilometri.
La seconda scossa, di magnitudo 1.5, si è verificata alle 10.19 ad una piccola distanza – coordinate (lat, lon) 41.65, 12.83 -, come riporta il sito dell’Ingv, “nella zona 6 km SE Velletri (RM)” ad una profondità di 6 chilometri. Cori (a 7 chilometri) Rocca Massima e Lariano (a 9 chilometri) gli altri comuni più vicini all’epicentro. “











