Si terrà domenica 16 giugno a Cagnano la 15° Maratona e la 7° UltraMaratona del Gargano, tradizionali appuntamenti per gli amanti delle lunghe distanze, che annualmente si ritrovano nel centro garganico per onorare una gara fisicamente impegnativa ma emozionante per il panorama e l’accoglienza riservata agli atleti e ai loro accompagnatori. In programma la 50 km e la maratona alle quali si affiancano la mezza maratona e la 10 km, fortemente volute da Pasquale Giuliani, ideatore e organizzatore della manifestazione per coinvolgere il maggior numero di persone in quella che sta diventando sempre più una festa di inizio estate per i podisti di tutta Italia e per le loro famiglie.
La manifestazione è patrocinata dal Comune di Cagnano Varano e fortemente sostenuta dal Parco Naturale del Gargano, come ulteriore riconoscimento della vocazione turistico-promozionale della gara.Confermato il percorso tradizionale, grazie alla collaborazione con l’Atletico Sannicandro Garganico, le gare si svolgeranno sulla strada che collega i comuni di Cagnano e Sannicandro, dove è previsto il giro di boa per le gare più lunghe.
Anche l’edizione 2019 conferma la partenza delle gare alle 8:30, regalando ai podisti un’accoglienza colorata dal mare sullo sfondo del percorso e dal verde del Gargano. Come tradizione dopo la gara, nello spazio antistante l’oratorio della Parrocchia delle Grazie ci sarà il pasta party, per gli atleti e le famiglie. La manifestazione è anche l’occasione per lanciare la 100 km nel Gargano che vedrà la partenza da Cagnano il prossimo 28 settembre, organizzata sempre dal GS Stracagnano.
Raffaele Luciano
Sport/ Tutto pronto per la 15^ Maratona e la 7^ UltraMaratona del Gargano
Riccione/ Il grifone Jackie, la grande attrattiva di Oltremare
Sta diventando la star assoluta del Volo dei Rapaci di Oltremare a Riccione. Si chiama Jackie, ha 1 anno di età, pesa 7,3 kg e la sua apertura alare raggiunge quasi i 3 metri. E’ una femmina di Grifone delle Alpi Orientali e le sue dimensioni colpiscono per grandezza e imponenza, rispetto a tutti gli altri rapaci del parco. A Oltremare è arrivata pochi mei fa. E’ amata da tutti, soprattutto dal team delle falconiere che ogni giorno collabora con l’animale per sviluppare tecniche di volo, facendo buon uso di tutte le arti della falconeria. Jackie è la più amata dal pubblico: è lei la ‘paladina’ di tutti i rapaci Grifone d’Italia. Grazie a Jackie, da quest’anno nel doppio appuntamento quotidiano, si racconta la storia dell’avvoltoio europeo e dei rischi che affronta in natura ogni giorno.
GRIFONE, L’AVVOLTOIO EUROPEO
Il suo aspetto è quello tipico dell’avvoltoio: testa e collo non hanno un piumaggio sviluppato ma solo un corto piumino, per facilitare il consumo delle carcasse senza sporcarsi le penne. Le ali sono ampie, tipiche di un buon veleggiatore: può volare per centinaia di chilometri senza sbattere le ali, e alzarsi fino a 6000 metri di quota solo sfruttando le correnti ascensionali. Il grifone è distribuito nei Paesi attorno al Mediterraneo, Asia, Medio Oriente e Nord Africa.
I GRIFONI IN ITALIA
In Italia la specie si era estinta ovunque tranne che in Sardegna, ma è stata reintrodotta sulle Alpi orientali, sugli Appennini, in Sicilia e in Calabria. Il Friuli Venezia Giulia è promotore, dalla fine degli anni ’80, del primo progetto italiano di reintroduzione del Grifone, per contrastare il declino degli avvoltoi sulle Alpi e nell’area adriatica, intervenendo con aiuti alimentari e cercando di favorire la formazione di nuove colonie. La Riserva Naturale Regionale del Lago di Cornino è un’area naturale protetta. Al suo interno è stato avviato il progetto che ha portato alla creazione di una colonia nidificante. Attualmente la colonia conta circa 150 grifoni nel periodo invernale, oltre 300 in quello primaverile-estivo, quando numerosi individui arrivano da Croazia, Francia, Spagna e dai Balcani.
IL PROGETTO DI OLTREMARE ‘ADOTTA UN GRIFONE’
Oltremare sostiene il progetto di conservazione del grifone sull’arco alpino orientale supportando la “Riserva Naturale del Lago di Cornino” in Friuli Venezia Giulia, con la campagna “Adotta un grifone”. I visitatori possono acquistare nei negozi del parco il pelouche di grifone personalizzato. Parte del ricavato della vendita viene donato al progetto.
SABATO 15 GIUGNO ‘GRIFONE DAY’
Una festa speciale è in programma a Oltremare sabato 15 giugno: il Grifone Day. Nella Giornata Mondiale del Vento, Oltremare Family Experience Park organizza, in collaborazione con la Riserva naturale regionale del Lago di Cornino, una giornata per conoscere da vicino Jackie e sostenere il progetto di conservazione del grifone sull’arco alpino orientale.
Rita Celli
Il 21 giugno a Campobasso la Conferenza nazionale sul turismo di ritorno
Conferenza nazionale il giorno 21Giugno, dalle ore 15,30 alle 19,30 presso la Sala Conferenza del Convitto “ Mario Pagano, sul Turismo di ritorno o delle radici. L’iniziativa è organizzata dal CIM ( Confederazione Italiani nel Mondo) e dall’associazione “pro A. Giovannitti” , associazioni senza fine di lucro, che operano da oltre trent’anni nel settore emigrazione e negli Stati dove maggiore e’ stata la presenza dei molisani e degli Italiani in questi ultimi due secoli.
All’iniziativa parteciperanno esperti del settore nazionale, docenti dell’Universita’ del Molise , settore Turismo, L’Assessore al Turismo e dei molisani nel mondo della Regione Molise. Sindaci , amministratori locali ed imprenditori del settore ( Alberghiero, Agenzia di viaggi, associazioni del settore, scuole con indirizzo turistico, ecc…), nonché deputati molisani e dirigenti nazionali dei ministeri interessati e connazionali nel mondo.
La manifestazione si inserisce all’interno della promozione turistica che avrà’ come protagonista la festività del Corpus Domini con la relativa sfilata dei “ Misteri”.
Cim Molise / Ass. “pro Arturo Giovannitti
Il Presidente (Antonio D’Ambrosio)
Il 57% dei lavoratori Italiani vorrebbe la settimana di 4 giorni
Secondo uno studio condotto da Workforce View 2019, il 57,8% dei lavoratori italiani preferirebbe una settimana lavorativa di quattro giorni pur di mantenere lo stesso stipendio e il 43,8% di italiani sarebbe favorevole a lavorare dieci ore al giorno anziché otto, mentre il 14% è disposto a rinunciare a parte dello stipendio pur di mantenere le otto ore lavorative su quattro giorni.
Negli ultimi anni la settimana lavorativa di quattro giorni è diventata un argomento di primo piano, con ricerche e numeri che affermano che potrebbe; rivoluzionare la produttività, migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata dei dipendenti e ridurre i livelli di stress.
Percentuali simili anche in Regno Unito (61%), Paesi Bassi (61%) e Francia (60%) mentre solo il 38% dei lavoratori polacchi è tentato dall’idea.
In Italia, gli intervistati si sono espressi in modo piuttosto chiaro, anche se, forse, ci si sarebbe potuti aspettare un più largo consenso, la prevalenza per il sì alla settimana lavorativa di 4 giorni è per il 57,8% degli italiani, mentre il 43,8% di questi preferirebbe lavorare più ore al giorno,10 ore anziché le canoniche 8 ore, pur di mantenere il medesimo salario, mentre il 14% è disposto a rinunciare a parte dello stipendio pur di mantenere le 8 ore lavorative su 4 giorni.
Una buona fetta di italiani invece, il 42,2%, non vorrebbe una settimana di 4 giorni, ma preferisce lasciare le cose come stanno.
La settimana di quattro giorni è più popolare tra coloro che sono nella fase centrale della propria carriera, con oltre la metà di quelli di età compresa tra i 25 e 34 anni (62,4%) che la sceglierebbero, mentre i millenials (fascia 16-24) la percentuale è del 57,7%, nella fascia 35-44 al 59,2%, risultato simile in quella 45-54 (59,4%), mentre tra gli over 55 la percentuale si abbassa al 43,4%.
La soluzione ideale per risolvere le criticità derivanti dal troppo stress o dalla necessità di coniugare lavoro e vita privata, potrebbe essere una settimana lavorativa più breve.
Gli studi hanno dimostrato che, in molti casi, i dipendenti producono altrettanto e contemporaneamente godono di un migliore equilibrio tra vita e lavoro (worklife balance) grazie a questa novità, che diventa quindi vantaggiosa sia per i lavoratori, sia per le aziende.
Una settimana di quattro giorni può fare molto per creare un ambiente di lavoro migliore, in cui tutti possano raggiungere il loro pieno potenziale sia a livello professionale, sia personale.
La settimana ridotta consentirebbe ai dipendenti di godere di una vita domestica appagante che, in definitiva, sarebbe una vittoria per il benessere e l’impegno dei lavoratori, fattori importanti per il successo delle moderne imprese.
Alfredo Magnifico
ULSS 3 Serenissima: concorso per 14 amministrativi, cat. protette
L’ULSS 3 Serenissima, in provincia di Venezia, ha pubblicato un concorso pubblico per 14 Assistenti Amministrativi – Cat. C. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 20 giugno 2019.
Per partecipare al concorso per amministrativi i candidati devono essere in possesso di questi requisiti:
– cittadinanza italiana o cittadinanza di uno degli Stati membri dell’Unione Europea oppure appartenere ad una delle categorie presenti nel bando;
– età non superiore ai limiti previsti per il collocamento a riposo;
– idoneità fisica all’impiego;
– per i cittadini stranieri: avere i diritti civili e politici anche negli Stati di appartenenza o di provenienza e avere una adeguata conoscenza della lingua italiana;
– non possono accedere agli impieghi coloro che siano esclusi dall’elettorato politico attivo e coloro che siano stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento o siano stati dichiarati decaduti da un impiego statale per aver conseguito l’impiego stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile.
Inoltre, è previsto per i candidati il possesso dei seguenti requisiti specifici:
– diploma di istruzione secondaria di secondo grado (diploma di maturità).;
– appartenere alle categorie di cui all’art. 1 c. 1 della Legge 68/99 e s.m.i.:
– essere iscritti nello specifico elenco di cui all’art. 8 della Legge 12 marzo 1999, n. 68 e s.m.i.
Si precisa che n. 5 posti sono riservati prioritariamente ai volontari delle FF.AA.
18 FRA RICHIESTE DI INSEDIAMENTO E AMPLIAMENTI IN 18 MESI PER IL CONSORZIO NIP
Negli ultimi 18 mesi il Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione della Provincia di Pordenone Nip ha ricevuto ben 18 richieste di insediamento o ampliamento, delle quali ben 12 sono state soddisfatte. Dati in controtendenza nel settore, che vede una tendenza all’abbandono delle zone industriali. Per venire incontro alla crescente richiesta, il Consorzio ha indetto una gara per la realizzazione di nuove strutture capaci di accogliere in modo moderno e funzionale aziende di diversi settori. La Regione Friuli Venezia Giulia ha cofinanziato il progetto con un contributo di 1.424.000 euro.
“Questa esigenza – commenta il Presidente del Consorzio NIP Stefano Dametto – nasce dalla controtendenza che siamo vivendo rispetto al mercato. Il NIP ha ricevuto 18 richieste di insediamento nell’ultimo anno e mezzo, ed è riuscito a soddisfarne 11. Fra ampliamenti e nuovi insediamenti vediamo una zona industriale viva e in continua evoluzione.”
Le richieste di insediamento testimoniano il buon lavoro che sta svolgendo il Consorzio NIP, sia in termini di servizi offerti che di relazione con gli insediati, rapporto che si è sviluppato anche attraverso progetti di incontro e confronto come Nip Evolution.
Le tipologie esistenti di fabbricato a disposizione sono state realizzate per settori industriali specifici e ben definiti, rendendo oltremodo oneroso un eventuale adattamento per ospitare altre tipologie di impresa. Disponendo il consorzio di aree di proprietà già inserite nel PTI e completamente urbanizzate con servizi e sottoservizi come acquedotto, fognatura, illuminazione pubblica, telefono, fibra ottica, gas, etc, è stata presa la decisione di procedere con l’edificazione di nuove strutture.
“La sinergia fra il Consorzio NIP e il Comune di Maniago esiste da sempre, ma negli ultimi anni tale collaborazione è diventata sempre più un vero e proprio asse strategico del nostro territorio – dichiara il Sindaco di Maniago Andrea Carli – Il nuovo ruolo di supporto assunto dal Consorzio, riconosciuto da apposita legge regionale non più come semplice “gestore delle zone industriali”, ma come ente di sviluppo economico locale a 360°, ha portato il NIP a realizzare progetti e attività, anche in partnership con il comune di Maniago, particolarmente apprezzati dalle aziende”.
I capannoni di proprietà realizzati in passato risultano infatti per la quasi totalità già riscattati o comunque affittati per intero. Il Consorzio ha avviato a suo tempo una verifica della disponibilità di immobili anche di terzi riscontrando che le metrature e le caratteristiche costruttive di quanto sul mercato, sia in affitto che in vendita, non rispondono alle attuali esigenze, per mettere in costante relazione domanda e offerta, soddisfacendo così le richieste del mercato.
Capannoni non solo funzionali, ma anche piacevoli, in quanto fra i punti giudicati dal bando di gara, spicca l’estetica del progetto. Questo perché la struttura si troverà lungo la provinciale 27 che da Vivaro porta a Maniago, passando proprio per l’ingresso della zona industriale. I nuovi capannoni saranno quindi il biglietto da visita del Consorzio.
L’architettura delle strutture permette uno sviluppo progettuale a fasi, in cui i capannoni potranno essere sia ampliati sul retro per aumentarne la superficie, che venire affiancati da nuovi edifici. Il progetto è dunque replicabile e scalabile, per venire maggiormente incontro alle esigenze delle imprese che desiderano insediarsi, senza però dimenticare la qualità della vita e dell’ambiente per i lavoratori.
Montecatini Terme: successo per il convegno dell’ANPPI
Un decennale da ricordare per l’Associazione Nazionale Pemfigo/Pemfigoide Italy, presieduta dal giornalista campobassano Giuseppe Formato, a Montecatini Terme, dove i soci dell’ANPPI si sono ritrovati per alcuni importanti appuntamenti. In occasione dell’assemblea straordinaria dei soci, necessaria per adeguare lo statuto alle nuove norme a seguito della riforma del Codice del Terzo Settore, l’ANPPI è stata protagonista di due momenti di medicina narrativa.
I soci dell’ANPPI, infatti, sono stati parte attiva di un incontro con gli psicoterapeuti, Silvia Battisti e Giuseppe Roberto Troisi, durante il quale i pazienti si sono aperti, raccontando le proprie esperienze con le due malattie rare di origine autoimmune. Storie, esperienze e racconti diversi, ma tutti accomunati dalla scoperta di una malattia autoimmune per la quale sono costanti, continue e in evoluzione le scoperte della ricerca scientifica.
La medicina narrativa è una metodologia d’intervento clinico-assistenziale basata su una specifica competenza comunicativa. La narrazione è lo strumento fondamentale per acquisire, comprendere e integrare i diversi punti di vista di quanti intervengono nella malattia e nel processo di cura. Le persone, attraverso le loro storie, diventano protagoniste del processo di cura.
La medicina narrativa permette di sviluppare un percorso di cura personalizzato, contribuendo a migliorare l’alleanza terapeutica e la partecipazione del paziente, grazie al rapporto di fiducia e comprensione tra malato e personale medico.
“Il paziente oggi non è più un numero – afferma il presidente dell’ANPPI, Giuseppe Formato – La costruzione di una storia di cura condivisa con il paziente permette al medico di entrare in simbiosi con la persona da curare. Il personale sanitario entra in simbiosi con il paziente, contribuendo alla sua migliore cura”.
“Abbiamo pensato al convegno scientifico ‘Il Patto di Cura’, poiché con quest’ultimo il paziente si libera del ruolo passivo che ha avuto in passato e diventa co-attore del processo di cura, insieme a tutti gli operatori sanitari che si occupano della sua salute – le parole della vice-presidente ANPPI, Carola Pulvirenti, e della consigliera Annalisa Satta – In questa nuova ottica la narrazione è uno strumento fondamentale per comprendere e integrare i diversi punti di vista”.
Sono intervenuti, nel corso del convegno scientifico sulle malattie rare dermatologiche,’Il Patto di Cura’, oltre al presidente dell’ANPPI, Giuseppe Formato, alla vice Carola Pulvirenti e alla consigliera Annalisa Satta, la presidente della Società Italiana di Medicina Narrativa (SIMEN), Stefania Polvani; il dermatologo Biagio Didona (Responsabile Centro Malattie Rare dell’IDI di Roma, tra i fondatori dell’ANPPI); il Direttore SOS Immunopatologia cutanea e malattie rare dermatologiche dell’Università degli Studi di Firenze, Marzia Caproni; il Responsabile Unità di Epidemiologia, Registri, Clinical Trial Center, Statistica dell’IDI di Roma, Damiano Abeni; la prima presidente dell’ANPPI e tra i fondatori, Giovanna Gemmato; la vice-presidente di UNIAMO (Federazione delle associazioni di pazienti affetti da malattie rare e l’Alleanza Nazionale Italiana di EURORDIS), Annalisa Scopinaro; gli psicoterapeuti Giuseppe Roberto Troisi e Silvia Battisti.
I pensionati perché sono scesi in piazza?
Da ormai ex mi viene voglia di dire vale ancora la pena? Il “Dateci retta” titolo della giornata, che ha accompagnato tutti gli interventi, più che un urlo di protesta sembrava un’elemosinata richiesta di essere ascoltati, ad un anno dall’insediamento di questo governo con gli effetti devastanti che sta procurando a tutto il mondo del lavoro, ancora si chiede di ascoltare le richieste di pensionati e lavoratori?
Lo slogan scelto dai pensionati scesi in piazza a Roma “Non siamo il vostro bancomat” sintetizza le ragioni della protesta: no al blocco della rivalutazione degli assegni previdenziali e difesa dello stato sociale.
Su un cartello in piazza San Giovanni era scritto “Si scrive conguaglio, si legge vi abbiamo fregato i soldi” piazza San Giovanni, storica sede delle manifestazioni sindacali, questa volta è stata preferita dopo circa 15 anni alla più aristocratica piazza del Popolo.
Le pantere Grigie arrivate da tutta Italia, per urlare la loro rabbia e confermare che il nostro “non è un Paese per vecchi” e per farsi ascoltare dal governo.
A me non piace la politica del governo e ancora meno il comportamento del Premier Conte quando in maniera sprezzante aveva, tempo fa, definito i pensionati per le loro rimostranze “Avari”, citando Molière.
I responsabili dei pensionati chiedono un rigurgito d’orgoglio, ai dormienti responsabili sindacali affinchè spingano sull’acceleratore della mobilitazione di tutte le categorie.
I segretari generali Landini, Furlan e Barbagallo sulla stessa falsariga di Lazzaro,che era sotto il tavolo del ricco Epulone,a chiacchiere si dicono pronti a qualsiasi iniziativa se l’esecutivo giallo-verde non aprirà il confronto, ma non parlano di sciopero generale, sperano, forse, in un miracolo che faccia cambiare linea all’esecutivo.
Con lo “scippo” alle pensioni è con un Italia che scivola verso la recessione ,con una quotidiana espulsione dal mondo del lavoro, con aziende che continuano a delocalizzare in maniera selvaggia, un sindacato in grande salute economica ma comatoso nella presenza viva della società, aspetta e spera o meglio sogna,che il governo smetta di fare “chiacchiere, annunci e risse” per produrre invece fatti.
La prospettiva di un taglio allo stato sociale non fa neanche starnutire i leader sindacali sarebbe arrivato il momento di uno scontro duro su; welfare che andrebbe rafforzato e non tagliato, sugli investimenti che andrebbero individuati per far rimanere le aziende e dare stimolo all’occupazione, occorerebbe una riduzione del carico fiscale su lavoratori e pensionati, bisognerebbe rinnovare i contratti, alcuni scaduti anche da dieci anni, ci vorrebbe una lotta all’evasione e all’elusione fiscale, dulcis in fundo bisognerebbe mettere risorse su sanità e istruzione, vabbè questo è il mondo della fantasia, la realtà è un’altra.
Alfredo Magnifico
‘Caso’ Mercatone Uno, sospese le rate dei mutui ai dipendenti
E’ un gesto importante quello di Intesa Sanpaolo che porge una mano ai dipendenti di Mercatone Uno e sospende per un periodo fino a 12 mesi le rate di mutui e prestiti personali ai propri clienti lavoratori del gruppo imolese.
La domanda di sospensione andrà presentata dai dipendenti interessati presso la propria filiale Intesa Sanpaolo, che provvederà a valutarla; per le informazioni utili sono a disposizione tutte le filiali del gruppo sul territorio.
“Siamo vicini ai dipendenti della Mercatone Uno e alle loro famiglie che stanno vivendo un periodo difficile. Abbiamo riflettuto su quale tipo di intervento potevamo compiere per aiutare in modo concreto i lavoratori del gruppo e questo ci è sembrato allo stato attuale un gesto chiaro ed efficace”, ha spiegato Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo.
Politica/ Salvini: “Nominare subito il ministro per le Politiche comunitarie”
Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini si rivolge al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per accelerare la nomina del nuovo ministro per le politiche comunitarie.
“Chiederò al Presidente del Consiglio che venga nominato il prima possibile”, queste le parole del suo appello al premier
Anche l’altro vice primo ministro,Luigi Di Maio, dopo l’incontro avuto ieri proprio con Matteo Salvini, ha dichiarato che bisogna “nominare assolutamente” il ministro delle Politiche Ue.
Poi, ha aggiunto: “Credo che, nelle prossime settimane, individueremo sia il ministro sia i sottosegretari da rimpiazzare”.












