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Illy Caffè franchising: come aprire un bar

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ILLY CAFFÈ FRANCHISING

Illy caffè propone un formula di affiliazione che richiede il versamento di un fee d’ingresso di 25 mila euro e la corresponsione di canoni periodici pari al 5% dei ricavi totali di vendita (netti + Iva/trimestrali).

Il contratto di franchising dura 6 anni ed è negoziabile per altri 6. La fornitura dell’arredamento e dell’attrezzatura è a cura di aziende contractor selezionate.

AFFILIARSI

Vendita a domicilio: fra gli incaricati la quota femminile è al 92,5%

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I motivi per cui le donne scelgono questo lavoro e i consigli di Univendita per iniziare

La vendita a domicilio è compatibile con gli impegni familiari e si può svolgere a tempo pieno, part time o affiancandola all’occupazione principale. Come entrare in questo mondo? «Con formazione e pratica sul campo: venditrici non si nasce, ma ci si scopre» spiega il presidente di Univendita

La vendita a domicilio è un lavoro che parla sempre più al femminile. Lo confermano i dati di Univendita, l’associazione che raggruppa le maggiori realtà del settore: nelle aziende associate la percentuale di venditrici donne è al 92,5%. «Si tratta di oltre 147mila incaricate alla vendita – spiega il presidente di Univendita Ciro Sinatra – alle quali gli italiani aprono la porta per ricevere consulenza e acquistare prodotti di qualità, sulla base di un rapporto di fiducia, diretto e personale». Le donne sono quindi il motore di un’economia che vale 1,662 miliardi di euro: a tanto ammonta il fatturato 2018 delle aziende di Univendita, realizzato nei settori dei beni durevoli per la casa, dalla cosmesi e cura del corpo, degli alimentari, dei beni di consumo e dei servizi.

Ma quali sono i motivi per cui la vendita a domicilio risulta attrattiva per le donne? Univendita evidenzia i più importanti, assieme ai consigli per chi vuole accostarsi a questo mondo.

  • È un lavoro flessibile. La vendita a domicilio permette di organizzare il tempo in base ai propri obiettivi ed esigenze. È un lavoro compatibile con gli impegni familiari e si può modulare a seconda di come questi cambiano nel tempo. Non solo, sottolinea il presidente di Univendita: «La flessibilità permette anche di affiancare la vendita a domicilio alla propria occupazione principale».
  • Si può cominciare gradualmente. Spesso le venditrici agli inizi lavorano nel tempo libero, integrando però da subito il proprio reddito. «Con lo sviluppo dell’attività, si aprono spazi di crescita – spiega Ciro Sinatra – e, se lo si desidera, ci si può dedicare alla vendita part-time o a tempo pieno, arrivando anche a coordinare altre persone. Per molte diventa il lavoro della vita». Le aziende sono strutturate per supportare le incaricate nei vari step di carriera.
  • Offre formazione costante. Per le aziende della vendita a domicilio la preparazione e la professionalità delle incaricate sono un punto di forza fondamentale. Per questo la formazione è gratuita, qualificata e prevede aggiornamento continuo. «Ed è un valore che rimane nel tempo – fa notare il presidente di Univendita –. Per questo la vendita a domicilio è ideale anche per rientrare nel mondo del lavoro, magari dopo la maternità o un periodo di disoccupazione».
  • Favorisce la crescita personale. La formazione e il confronto con le colleghe più esperte aiutano chi è agli inizi a valorizzare le proprie qualità, a lavorare sugli obiettivi, a sviluppare resilienza e determinazione. Insomma, come sintetizza Sinatra, «La vendita a domicilio è un lavoro che sviluppa la fiducia in se stessi e le capacità di relazionarsi con gli altri».
  • Si fonda sulle relazioni. Nella vendita a domicilio si ha la possibilità di conoscere persone sempre nuove con cui condividere momenti “social”, perché gli acquisti si fanno in un contesto rilassato e divertente, come i party. «Questo è uno degli aspetti più amati dalle venditrici – spiega il presidente di Univendita –. È gratificante costruire rapporti di fiducia e diventare un punto di riferimento per la propria rete di contatti».
  • Permette di dedicarsi alle proprie passioni. Nella vendita a domicilio ci sono tantissimi settori in cui specializzarsi: beauty, benessere, cucina, casa, viaggi. È possibile quindi scegliere ciò che è affine ai propri interessi. «Questo aspetto è molto importante perché sono le venditrici in prima persona a testare i prodotti, per poi trasferire passione e conoscenze alle clienti» sottolinea Sinatra.

Per cominciare, quindi, l’ideale è prima di tutto scegliere un settore che appassiona, e di cui si vuole diventare consulenti esperte. Poi, consiglia Ciro Sinatra, «Informarsi sull’azienda prescelta, verificandone la serietà: quelle associate a Univendita aderiscono a una carta dei valori e a un codice etico che tutelano venditori e consumatori. Inoltre dedicano grande attenzione alla formazione, qualificata e gratuita. Dopodiché non resta che provare, dandosi il tempo di imparare: perché venditrici non si nasce, ma ci si scopre».

Per trovare l’occasione giusta si può partire consultando le oltre 18mila offerte di lavoro in tutta Italia sul sito di Univendita www.univendita.it.

Univendita (www.univendita.itQualità, innovazione, servizio al cliente, elevati standard etici. Sono queste le parole d’ordine di Univendita, la maggiore associazione del settore che riunisce l’eccellenza della vendita diretta a domicilio. All’associazione aderiscono: AMC Italia, Avon Cosmetics, bofrost* Italia, CartOrange, Conte Ottavio Piccolomini, Dalmesse Italia, DES, Fi.Ma.Stars, Just Italia, Nuove Idee, Ringana Italia, Starline, Tupperware Italia, Uniquepels Alta Cosmesi, Vast & Fast, Vorwerk Italia – divisione Bimby, Vorwerk Italia – divisione Folletto, Witt Italia, che danno vita a una realtà che mira a riunire l’eccellenza delle imprese di vendita diretta a domicilio con l’obiettivo di rafforzare la credibilità e la reputazione del settore tra i consumatori e verso le istituzioni. Univendita, che aderisce a Confcommercio, rappresenta il 46% del valore dell’intero comparto della vendita diretta in Italia (fonte: Format Research, marzo 2017).

Ufficio Stampa Univendita: Eo Ipso Info: Miriam Giudici – 346 3907608 – [email protected]

Polo unico di tutela della malattia: dati 1° trimestre 2019

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È stato pubblicato l’Osservatorio statistico sul “Polo unico di tutela della malattia” con i dati relativi al primo trimestre 2019. L’Osservatorio, che ha lo scopo di monitorare il fenomeno dell’astensione dal lavoro per malattia dei lavoratori dipendenti privati e pubblici, è stato realizzato prendendo come riferimento i certificati medici inviati dal medico e le visite mediche di controllo effettuate dall’Istituto.

Nel primo trimestre del 2019 si registra un incremento del numero dei certificati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sia per il settore privato (+1,2%) che per il settore pubblico (+5,4%).

A livello territoriale, l’incremento risulta più consistente al Centro sia per il settore privato (+4%), che per quello pubblico (+9,6%).

Centro Commerciale a NAPOLI: apre “La Birreria” : seleziona personale

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Per la nuova apertura si prevedono fino a 250 assunzioni sul territorio.

POSIZIONI LAVORATIVE:

  • Addetti sartoria / stireria / lavanderia;
  • Addetti agenzie di viaggi / e vendite promozionali;
  • Barman / Bargirl;
  • Cuochi e Aiuto Cuochi;
  • Gastronomia / Panettieri / Addetti tavola calda;
  • Addetti Gestione reparti e scaffali GDO;
  • Lavapiatti;
  • Addetti magazzino e logistica;
  • Operatori multi servizi fast food;
  • Operatori reparti gelateria / pasticceria, macelleria, pescheria, salumeria;
  • Responsabili di negozio;
  • Addetti servizio ai tavoli;
  • Personale per i settori giocattoli e prima infanzia, hair beauty, nails, estetica, parafarmacie, toelettatura e pet food;
  • Impiegati per uffici e servizi amministrativi;
  • Addetti alle Vendite;
  • Vice Responsabili di punto vendita;
  • Visual Merchandiser.
  • CANDIDATURA

CAPORALATO, FAI CISL: BENE PROTOCOLLO VENETO, SIA MONITO PER ALTRE REGIONI

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È stato sottoscritto a Venezia, a Palazzo Balbi, il protocollo regionale per il contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura. A siglarlo, assieme alla Regione Veneto, le rappresentanze regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, CIA, Confagricoltura, Coldiretti, Agri Veneto, Fedagri, Confcooperative, Legacoop, Inps, Inail, Veneto Lavoro, Anpal, Ispettorato Interregionale del Lavoro di Venezia.“Un intesa importante”, affermano il Segretario della Fai Cisl Veneto Andrea Zanin e il Segretario della Fai Cisl Verona Gianpaolo Veghini, “che prevede specifiche azioni per il rafforzamento dell’attività di incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore agricolo attraverso i servizi offerti dai centri per l’impiego ma anche dagli enti bilaterali accreditati”. “Obbiettivo fondamentale – proseguono i due sindacalisti – il potenziamento dei servizi informativi finalizzati a favorire la conoscenza e la consapevolezza nei lavoratori dei loro diritti in ambito lavorativo, sindacale, sociale e sanitario, nonché dei rischi per la salute e la sicurezza relativi alle singole realtà lavorative”. Per Zanin si tratta di “un ottimo lavoro, per cui ringraziamo l’Assessore Elena Donazzan e il Presidente Luca Zaia, perché con questa intesa abbiamo più strumenti per attivare nei territori le Cabine di Regia previste dalle Legge 199 e rafforzare il ruolo degli enti bilaterali, con i quali parti sociali e istituzioni locali possono svolgere un ruolo attivo di prevenzione e contrasto del fenomeno”.Sul Pil veneto l’agroalimentare contribuisce per il 15%. Circa 65 mila le aziende, 174 mila gli occupati. Sono diversi i casi di caporalato emersi negli ultimi anni anche in questa regione. “Il fenomeno – conferma il Segretario generale della Fai Cisl nazionale, Onofrio Rota – è diffuso da Nord a Sud a macchia di leopardo, come emerge anche dalla nostra campagna Sos Caporalato, con la quale abbiamo messo a disposizione il numero verde gratuito 800.199.100 per segnalazioni e testimonianze. Ma è possibile individuare alcuni territori particolarmente vulnerabili in base a vocazione e stagionalità delle produzioni, non a caso anche in audizione alla Camera abbiamo ribadito che occorrono controlli più mirati, e soprattutto che serve migliorare gli strumenti di incontro tra domanda e offerta di lavoro”. “Ci sono già in diverse regioni e province protocolli virtuosi che funzionano”, commenta Rota, “ora la sigla di un protocollo anche in Veneto è una buona notizia, auspichiamo sia da monito per quelle regioni che non hanno ancora attivato accordi simili, che sono fondamentali anche per dare concreta attuazione a quanto previsto dalla Legge 199. L’obiettivo è un mercato del lavoro governato su tutto il territorio nazionale in modo efficiente e trasparente, per garantire dignità e tutele a chi ogni giorno contribuisce alle eccellenze del Made in Italy agroalimentare”.

Poste italiane : assunzioni 2019 per Postini

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Le selezioni interessano tutto il territorio nazionale. Sono rivolte a candidati Diplomati o Laureati e non è richiesta esperienza.

Le selezioni sono aperte per la copertura di posti di lavoro Poste in tutta Italia, dal Nord al Centro e al Sud, per le seguenti province:

– Lombardia – Varese, Como, Sondrio, Milano, Bergamo, Brescia, Pavia, Cremona, Mantova, Lecco, Lodi, Monza e Brianza;
– Piemonte – Torino, Vercelli, Novara, Cuneo, Asti, Alessandria, Biella, Verbano Cusio Ossola;
– Valle d’Aosta – Aosta;
– Liguria – Imperia, Savona, Genova, La Spezia;
– Veneto – Verona, Vicenza, Belluno, Treviso, Venezia, Padova, Rovigo;
– Friuli Venezia Giulia – Udine, Gorizia, Trieste, Pordenone;
– Trentino Alto Adige – Trento, Bolzano;
– Emilia Romagna – Parma, Bologna, Ravenna, Forlì Cesena, Rimini, Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Ferrara;
– Marche – Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, Fermo;
– Toscana – Massa Carrara, Lucca, Pistoia, Firenze, Livorno, Pisa, Arezzo, Siena, Grosseto, Prato;
– Molise – Campobasso, Isernia;
– Puglia – Foggia, Bari, Taranto, Brindisi, Lecce, Barletta Andria Trani;
– Basilicata – Potenza, Matera;
– Lazio – Viterbo, Rieti, Roma, Latina, Frosinone;
– Abruzzo – L’Aquila, Teramo, Pescara, Chieti;
– Sardegna – Sassari, Nuoro, Cagliari, Oristano, Olbia Tempio, Ogliastra, Medio Campidano, Carbonia Iglesias;
– Sicilia – Trapani, Palermo, Messina, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Catania, Ragusa, Siracusa;
– Umbria – Perugia, Terni;
– Campania – Caserta, Benevento, Napoli, Avellino, Salerno;
– Calabria – Cosenza, Catanzaro, Reggio di Calabria, Crotone, Vibo Valentia.

CANDIDATURA

Festival dello sviluppo sostenibile: il calendario

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Festival dello sviluppo sostenibile: su sito e social il TG quotidiano del Festival e il calendario con tutti gli eventi in programma, Regione per Regione, sui temi della sostenibilità Ogni giorno sul sito del Festival dello sviluppo sostenibile nel nostro TG online raccontiamo con cronache, approfondimenti e interviste dal territorio i protagonisti e le storie degli oltre 800 eventi che per 17 giorni, fino al 6 giugno, si terranno in tutto il Paese. Il materiale video del TG pubblicato sul sito e sul canale Youtube di ASviS è a disposizione di tutti gli operatori dell’informazione a fini divulgativi.
Collegandosi al Calendario è possibile ottenere informazioni sugli appuntamenti in programma, Regione per Regione, e orientarsi tra centinaia di eventi selezionando la data, la Regione d’interesse o l’obiettivo di sviluppo sostenibile. Il Festival, che si è aperto ieri alla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, si conferma la più grande manifestazione nazionale sui temi della sostenibilità.
Il Festival è organizzato dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile che, con i suoi oltre 200 aderenti, è la più grande rete di organizzazioni della società civile mai creata in Italia per diffondere la cultura della sostenibilità e la conoscenza dell’Agenda 2030 e i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, sottoscritta da 193 Paesi, incluso il nostro, il 25 settembre del 2015.

Claudia Caputi Responsabile Comunicazione Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS)

Lavoro, la Confsal incontra il Sottosegretario Durigon

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Una delegazione Confsal con il Vice segretario generale con delega al Lavoro Bruno Mariani ed il tecnico Alfredo Mancini, si sono confrontati in ministero con il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon  sui temi che riguardano  rappresentanza e rappresentatività ,  contrasto delle morti sul lavoro  e  bilancio sulle politiche del governo . 

Per  Mariani  e  Mancini   rispettivamente anche Segretario generale e Vice segretario della Federazione dei sindacati dell’Industria, del commercio e dell’artigianato, è stata un’occasione di confronto con un importante esponente di governo “su cui non abbiamo tralasciato di far conoscere le nostre tesi su sviluppo dell’occupazione, tutela del lavoro ed adeguatezza del sistema previdenziale”. 

Uff. stampa Segr. Generale 

Politica/ Pedicini (M5S): “Plastica, voto storico del Consiglio UE”

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“Oggi è una giornata storica per tutti i cittadini europei che chiedono fortemente un ambiente pulito e un mare senza plastica. Il voto del Consiglio Ue sulla direttiva che vieta dal 2021 l’uso di oggetti in plastica monouso arriva a coronamento di una nostra battaglia portata avanti al Parlamento europeo. L’Europa dimostra che, se vuole, sa cambiare in meglio. Adesso ci vuole lo stesso coraggio anche su altri fondamentali temi decisivi per i cittadini: lotta ai paradisi fiscali, salario minimo europeo, investimenti pubblici fuori dai vincoli di bilancio e divieto di pesticidi e OGM dannosi per la salute.

Il futuro dell’Europa è rinnovabile: stop a fonti fossili, trivelle e inceneritori. Ecco perché il 26 maggio è importante andare a votare Movimento 5 Stelle, l’unica forza politica in grado di fare il bene degli italiani”, così in una nota l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Piernicola Pedicini.

Ufficio Comunicazione Piernicola Pedicini – Europarlamentare E Portavoce M5S

Cinema/ Migranti Film Festival 2019 “Sulle rotte di cibi e persone”

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Il Migranti Film Festival è un appuntamento cinematografico internazionale, organizzato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo in collaborazione con Slow Food, con il contributo del Comune di Bra, della Fondazione CRC e il supporto di Air Arabia e Aeroporto Cuneo. Giunto alla sua terza edizione, quest’anno come recita il sottotitolo “Sulle rotte di cibi e persone”, il Festival si propone di esplorare i movimenti connessi a cibo, persone e idee. Il cinema come strumento narrativo delle migrazioni, gli intrecci con il cibo e le identità in movimento, il dialogo tra mondo diversi e sempre meno lontani, il ruolo delle donne e delle giovani generazioni come attori del cambiamento, i sapori che uniscono: questi sono solo alcuni dei molti spunti che il Migranti Film Festival 2019 porta in dote.

Per la prima volta, inoltre, il Festival si svolge in modo diffuso: inizia venerdì 28 giugno a Torino, in alcuni dei quartieri più multiculturali della città, concludendosi in serata in Piazza Delpiano in borgo San Paolo, per poi continuare a Pollenzo (frazione di Bra in provincia di Cuneo), sede dell’Università di Scienze Gastronomiche, cuore della manifestazione, sabato 29 giugno. La dimensione sempre più internazionale del festival è dimostrata dalla importante partecipazione di opere in concorso: oltre 3700 film da 120 paesi. Tra questi un team composto da giurati volontari dell’Università di Scienze Gastronomiche e di Slow Food sceglie i finalisti: 4 lungometraggi, 6 documentari, 7 cortometraggi italiani e internazionali . I film finalisti sono, poi, giudicati dalla giuria della rassegna composta da nomi di spicco: Mimmo Calopresti, Ascanio Celestini, Irene Dionisio, Laura Luchetti, Marco Müller, Valentina Petrini, Chef Rubio.

Come sempre il Migranti Film Festival, accanto alle proiezioni dei vari lavori cinematografici, dà spazio a temi, attività, incontri che ruotano attorno al tema della mobilità del cibo e delle persone. Venerdì 28 giugno a Torino vari appuntamenti costellano la giornata in diversi punti della città, grazie alla collaborazione con numerose realtà associative cittadine, tra le quali l’AMMI (Associazione Multietnica Mediatori Interculturali): proiezioni, convegni, incontri con giovani e donne migranti, e poi momenti conviviali con grandi chef e rifugiati, mostre, fotografia e assaggi.

Sabato 29 giugno il festival si svolge nella sua sede storica, presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Qui si succedono proiezioni dei film in concorso, presentazioni di ricerche realizzate da UNISG e Slow Food sui cibi dei migranti, incontri formali ed informali, conferenze, e inoltre vari ‘speaker corner’, workshop gastronomici, visite all’orto didattico, il tutto avente come tema il cibo e le migrazioni e organizzato dagli studenti UNISG. Non mancano infine le Tavole Migranti che, in collaborazione con l’UNHCR, raccontano e portano in tavola piatti speciali dai diversi continenti del mondo. Per la prima volta, inoltre, Pollenzo ospita un momento unico di incontro che vede protagonisti Ambasciatori e Consoli degli stati la cui presenza di migranti in Italia è maggiormente rilevante.

E ancora giochi, quiz, tornei sportivi, caccia al tesoro. Pollenzo si riconferma come luogo ideale dove coniugare impegno, cultura, cinema e incontro per comunità di ogni provenienza e cultura.