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Bandi AIFA per la ricerca indipendente: accessibili dal sito le pubblicazioni degli studi già conclusi

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La promozione della Ricerca Indipendente in settori strategici del farmaco – in particolare in aree di scarso interesse per la ricerca profit – rappresenta per AIFA un obiettivo strategico. Il potenziale impatto delle evidenze generate dagli studi finanziati dall’Agenzia sulla pratica clinica, in termini di appropriatezza, può risultare importante per garantire e fornire informazioni utili a supporto delle decisioni regolatorie.

AIFA intende quindi condividere con gli operatori del Servizio Sanitario Nazionale i risultati degli studi già conclusi (vincitori dei Bandi AIFA 2005-2012), rendendo disponibili sul portale i link alle relative pubblicazioni sulle riviste scientifiche

Gli studi finanziati da AIFA con i bandi per la ricerca indipendente dal 2005 a oggi sono stati 283, per un totale di 168 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali a elevato impact factor. Si tratta nella maggior parte dei casi di studi di tipo interventistico. Le aree più comuni sono quelle dei farmaci orfani e delle malattie rare, gli studi comparativi tra farmaci, nuove strategie farmacologiche, studi di farmacovigilanza attiva e di farmacoepidemiologia.

Tra i più recenti studi pubblicati, un esempio rappresentativo delle ricadute importanti che la ricerca indipendente può avere sulla pratica clinica e sul Servizio Sanitario Nazionale è lo studio ANSWER, proposto e coordinato da Paolo Caraceni e Mauro Bernardi del Dipartimento di Medicina clinica dell’Università “Alma Mater Studiorum” di Bologna in collaborazione con altri 35 centri Italiani, finanziato con il Bando Ricerca Indipendente del 2006 e recentemente pubblicato su The Lancet.

Lo studio ANSWER è il primo studio randomizzato sull’effetto del trattamento a lungo termine con albumina umana quale terapia add-on alla terapia medica convenzionale in 440 pazienti affetti da cirrosi epatica scompensata.

I risultati dello studio dimostrano che la somministrazione di albumina è in grado di ridurre il rischio di mortalità a 18 mesi del 38% (HR 0.62, IC 95% 0.40-0.95), così come il numero di paracentesi evacuative e la frequenza delle principali complicanze della malattia, migliorando in maniera significativa la qualità della vita di questi pazienti. Inoltre, risultati positivi sono stati evidenziati anche in termini di rapporto costo/efficacia del trattamento, in quanto il risparmio legato alla riduzione del numero di ospedalizzazioni (rapporto tra i tassi di incidenza pari a 0.55, IC 95% 0.52–0.58) ed il miglioramento della qualità di vita giustificano i costi elevati legati al trattamento cronico con albumina, consentendo al tempo stesso una riduzione della spesa sanitaria globale per i pazienti. 

Nell’imminenza della pubblicazione del nuovo Bando AIFA per la Ricerca Indipendente, prevista per il giorno 28 maggio, il successo editoriale degli studi finanziati dall’Agenzia conferma come tale supporto costituisca un valido strumento per generare dati con impatto positivo sul Servizio Sanitario Nazionale e sulla salute dei cittadini.

ANCI Lazio: concorsi per assunzioni di 4 risorse con il progetto Prima il Lavoro

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L’Associazione Italiana Comuni Italiani Lazio ha pubblicato quattro bandi di concorso per la selezione di quattro risorse nell’ambito del progetto “Prima Il Lavoro”.Il progetto “Prima Il Lavoro”è stato presentato dalla Regione Lazio attraverso il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione 2014-2020.

Le 4 risorse da assumere secondo i seguenti profili professionali:

n. 1 Esperto di Rendicontazione;
n. 1 Esperto Monitoraggio e valutazione;
n. 1 Assistente monitoraggio e valutazione;
n. 1 Facilitatore e animatore di processi di rete territoriali.
Pper partecipare al concorso si richiedono i seguenti requisiti generici:
– cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione Europea o la cittadinanza di paesi terzi con regolare permesso di soggiorno;
– non esclusione dall’elettorato attivo;
– non essere stati licenziati, dispensati, o destituiti dal servizio presso Pubbliche amministrazioni;
– non aver riportato condanne penali, né avere procedimenti penali in corso rilevanti ai fini del mandato da svolgere;
– idoneità fisica all’impiego;
– non avere a proprio carico cause di incompatibilità e inconferibilità, ostative all’incarico secondo la più recente normativa;
– conoscenza del territorio regionale e della cultura locale;
– conoscenza di una lingua veicolare dell’UE oltre la lingua italiana;
– conoscenze delle principali suite software per la produttività d’ufficio (Microsoft, Adobe, ecc.).

Inoltre ai partecipanti ai concorsi pubblici si richiedono una o più esperienze lavorative pregresse e dei requisiti specifici che sono indicati nei singoli bandi.

Per partecipare ai concorsi per le assunzioni del progetto Prima il Lavoro è necessario presentare un apposito modulo di domanda compilato, entro le ore 12:00 del 30 maggio 2019, secondo una delle seguenti modalità:
– presso gli uffici di ANCI Lazio in via dei Prefetti n.41 – 00186 Roma;
– tramite una casella di posta elettronica certificata personale all’indirizzo PEC: [email protected].

BANDI

ASP Distretto Fidenza: concorso per 16 OSS

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L’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “Distretto di Fidenza”, nella provincia di Parma, ha pubblicato un bando di concorso per la selezione di 16 unità di personale nel ruolo di Operatore Socio Sanitario.

La domanda di partecipazione deve essere presentata entro il 13 giugno 2019.
Si precisa che 2 dei posti a concorsi sono destinati al personale dipendente dell’Azienda.

REQUISITI
I candidati al concorso per l’assunzione di OSS possono presentare la domanda di partecipazione alle prove d’esame solo se in possesso dei seguenti requisiti:
– cittadinanza italiana o cittadinanza di uno degli Stati membri dell’UE o cittadinanza tra quelle indicate sul bando;
– età non inferiore a 18 anni e non superiore tra quelle previste per il collocamento a riposo;
– idoneità psico-fisica all’impiego;
– posizione regolare nei riguardi degli obblighi militari;
– patente di guida della categoria B;
– godimento dei diritti civili e politici;
– assenza di condanne penali o di procedimenti penali in corso;
– non essere stati destituiti o licenziati o dispensati o dichiarati decaduti da un impiego presso pubblica amministrazione;
– conoscenza della lingua inglese;
– conoscenza delle più diffuse applicazioni informatiche;
– diploma di istruzione secondaria di primo grado o assolvimento dell’obbligo scolastico;
– attestato di qualifica di “Operatore Socio Sanitario” rilasciato o riconosciuto dalla Regione Emilia Romagna o attestato equivalente rilasciato da Enti di altre Regioni;
– eventuali titoli posseduti che danno diritto a fruire della precedenza o preferenza con altri concorrenti.
Per partecipare al concorso per l’assunzione di Operatori Socio Sanitari, è necessario usufruire dell’apposita procedura telematica, entro le ore 12:00 del 13 giugno 2019.

Bando

Bollo auto: sull’esenzione decidono le Regioni

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Bollo auto: sull’esenzione decidono le Regioni . La decisione è contenuta nella sentenza n. 122 del 20 maggio 2019 dalla Corte Costituzionale, con la quale si stabilisce la discrezionalità in materia all’Ente locale, purché la decisione non porti poi all’aumento della pressione fiscale e rimanga nei limiti del massimale imposto dalle norme statali.
Le imposte sull’auto negli ultimi anni sono aumentate in maniera considerevole; quindi la decisione ha pensato in primis ad evitare che il carico fiscale si appesantisca ulteriormente.

Angolo del fisioterapista / dito a scatto (tenosinovite sclerosante )

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Il “dito a scatto” ( tenosinovite sclerosante) è un fenomeno abbastanza frequente che insorge in presenza di una malattia infiammatoria a carico della membrana che avvolge i tendini flessori delle dita e che ha il compito di facilitare il loro scorrimento nel canale che li accoglie.
L’infiammazione determina il restringimento della guaina tendinea che quindi “strozza” i tendini (si parla infatti di tenosinovite stenosante), che di conseguenza, a monte dell’ostacolo, si dilatano a formare un nodulo. Questa formazione, proprio per la sua presenza, riduce ulteriormente la possibilità di scorrimento. In questo modo si crea un conflitto meccanico che contribuisce ad alimentare l’infiammazione in un circolo vizioso.
Il “dito a scatto” si presenta in genere senza causa apparente. Talvolta può essere riconducibile a un’attività lavorativa che richiede l’uso ripetitivo di attrezzi (pinze, forbici, cacciavite, ecc). In alcuni casi si accompagna all’artrite reumatoide o all’artrosi della mano. Colpisce soprattutto le donne attorno ai 50-60 anni. In rari casi è presente nel lattante, per lo più a livello del pollice che viene mantenuto flesso; questo è l’elemento che induce i genitori a ricorrere al medico.

SintomatologiaPubblicità

All’inizio la sintomatologia della sola infiammazione della membrana (tenovaginalite) si manifesta con dolore durante il movimento delle dita, e con un crepitìo che si apprezza anche alla palpazione, paragonabile al calpestìo della neve fresca. Con il persistere della patologia si arriva a un momento in cui l’ingrossamento del tendine fa estrema fatica a superare la puleggia, normalmente quella in corrispondenza della testa metacarpale, ma una volta che è riuscito a superare l’ostacolo non riesce più a tornare indietro perché la forza dei muscoli estensori è minore rispetto a quella dei flessori. Avviene così che per aprire la mano occorra una contrazione molto più energica del normale, che alla fine riesce a far superare all’improvviso l’ostacolo, determinando il fenomeno dello scatto.
Il fenomeno del dito a scatto può colpire tutte le dita ma predilige il 1° dito, il 3° e il 4°; può coinvolgerne uno solo oppure più dita, contemporaneamente o in successione.
Il paziente si rivolge al medico per la presenza di dolore alla flesso-estensione, talora per la presenza del fenomeno dello scatto in assenza di dolore.
La diagnosi è essenzialmente clinica basandosi sulla evidenza dello scatto e sul riscontro, alla palpazione della metacarpo-falangea, di un nodulo che scorre avanti e indietro in modo sincrono con la flesso estensione del dito. In uno stadio successivo il dito può rimanere bloccato in estensione o flessione.

Classificazione secondo Green
Grado Quadro clinico
I Dolore, edema, movimenti irregolari del dito
II Blocco in flessione correggibile attivamente
III Blocco in flessione correggibile passivamente
IV Blocco in flessione non correggibile

Trattamento
Trattamento per Sintomi lievi o poco frequenti (terapia conservativa)
Evitare i movimenti manuali ripetuti: per almeno tre o quattro settimane evitare le attività che richiedono frequenti movimenti di presa, la chiusura delle dita a pugno o l’uso prolungato di macchinari che vibrano.
Esercizi per le dita: il professionista sanitario può anche suggerire di svolgere esercizi delicati che aiutino a mantenere la mobilità articolare del dito coinvolto.
Steccatura: il medico può prescrivere al paziente di indossare un tutore per mantenere il dito colpito in posizione estesa, per un tempo massimo di sei settimane. L’immobilizzazione mediante steccatura consente di porre in una condizione di riposo l’articolazione coinvolta ed impedisce di richiudere a pugno le dita durante il riposo notturno (questo può contribuire ad attenuare il dolore associato ai movimenti della mano al mattino).
Terapia fisica : ultrasuoni; laserterapia; diatermia
Trattamento per i casi più gravi
Farmaci
Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): possono alleviare il gonfiore provocato dalla costrizione della guaina sinoviale. I FANS consentono anche di lenire il dolore associato allo scatto.
Terapia locale mediante infiltrazione di steroidi: l’iniezione di un farmaco steroideo, in corrispondenza della membrana del tendine, può consentire di ridurre la condizione infiammatoria. Tale trattamento è efficace se somministrato subito dopo l’esordio dei sintomi legati al disturbo, in quanto risulta utile soprattutto nelle forme acute. La terapia locale con infiltrazione comporta dei rischi connessi ai possibili danni al tendine (rottura patologica), e non assicura la risoluzione completa della malattia. Le iniezioni potrebbero essere meno efficaci in pazienti affetti da altre patologie, come l’artrite reumatoide o il diabete.
Chirurgia
Liberazione percutanea del dito a scatto (o release percutaneo): in questa procedura chirurgica, eseguita in anestesia locale, il medico chirurgo utilizza un ago per riportare alla posizione normale il dito bloccato. Il release percutaneo è più efficace se applicato ad indice, anulare e medio.
Intervento chirurgico: la tenolisi dei flessori rappresenta una procedura chirurgica utile a migliorare i movimenti delle dita attraverso la liberazione del tendine dalle aderenze che ne limitano lo scorrimento, al fine di ripristinarne la sua normale funzionalità. Dopo l’intervento è necessario osservare un periodo di riposo. Nella maggior parte dei pazienti si assiste ad un miglioramento già nei giorni successivi all’intervento, ma il recupero completo può richiedere fino a tre mesi. Ricorrere alla fisioterapia può contribuire a raggiungere un esito positivo al trattamento
Dott. Domenico Coladangelo Fisioterapista

Ministero della Difesa : bando per selezione di 5 Orchestrali

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Il Ministero della Difesa ha indetto un concorso pubblico per la selezione di 5 Orchestrali presso la banda dell’Aeronautica Militare. La scadenza della domanda di ammissione è fissata al 13 giugno 2019.

La selezione presso l’Aeronautica Militare è rivolta a 5 orchestrali in grado di suonare i seguenti strumenti musicali:
– n.1 posto per Maresciallo 1^ classe per 1° Clarinetto soprano in Sib n.2 – 1^ parte “B”;
– n.1 posto per Primo Maresciallo per 1° Flicorno tenore in Sib – 1^ parte “A”;
– n.1 posto per Maresciallo 1^ classe per Flicorno basso grave in FA – 2^ parte “A”;
– n.1 posto per per Maresciallo 1^ classe per 1° Flicorno soprano in Sib – 2^ parte “A”;
– n.1 posto per Maresciallo 2^ classe per 2° Tamburo (con l’obbligo degli altri strumenti a percussione) – 3^ parte “B”

Bando

Viaggi al femminile: dove vanno le donne quando partono da sole o con le amiche, a ogni età

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Una valigia, tanta curiosità, voglia di dedicare del tempo a se stesse e nessuna compagnia maschile. Sono sempre di più le donne che decidono di vivere la dimensione del viaggio in una declinazione tutta femminile: partire insieme alle amiche, alla propria mamma o figlia, oppure in solitaria (le solo traveller italiane, secondo gli ultimi dati Istat, sono 1,4 milioni).

Una tendenza che sta portando sempre più operatori turistici a sviluppare offerte dedicate e in linea con i desideri della clientela femminile. «Oggi per noi è sempre più frequente creare viaggi su misura per donne che viaggiano da sole o in compagnia di altre donne, e questo a qualsiasi età – conferma Eleonora Sasso del reparto marketing di CartOrange, la più grande azienda italiana di consulenti di viaggio –. C’entrano fattori sociali come il superamento di vecchi retaggi culturali, l’aumento del potere d’acquisto delle donne, l’allungarsi della vita attiva, il cambiamento delle situazioni familiari. Ma c’entra anche la tendenza a considerare sempre di più il viaggio come un’esperienza, un regalo da fare a se stesse, da godere da sole oppure assieme a compagne con gusti ed esigenze simili».

Per questo oggi gli operatori fanno molto di più che consigliare destinazioni “friendly” per le donne, garantire assistenza e prenotare servizi aggiuntivi per una maggior garanzia di sicurezza. «Bisogna entrare subito nel vivo delle aspettative delle clienti – spiega Sasso – che sono molto informate e consapevoli. Spesso hanno poco tempo a disposizione per il “fai da te” e quindi ricercano l’aiuto dei consulenti di viaggio, in grado di arricchire la proposta con esperienze particolari: corsi di cucina locale, percorsi benessere e i consigli per uno shopping autentico e ricercato sono i plus più apprezzati». Le proposte cambiano a seconda della tipologia di viaggio che si desidera: i consulenti CartOrange hanno raccolto alcuni consigli.

Da sole, per ritrovarsi – Un viaggio in solitaria è un modo per trovare se stesse, rimettersi in gioco, aprirsi al mondo. Le proposte non hanno virtualmente limiti, ma un occhio in più va riservato alla sicurezza: «Fornitori affidabili, possibilità di avere assistenza h24 e cura nella scelta delle destinazioni sono gli elementi che garantiscono la serenità – spiega Eleonora Sasso –. Canada e Giappone, paesi di per sé molto sicuri, sono ideali soprattutto se è la prima volta che si viaggia da sole, mentre fra le più esperte i più richiesti sono India e paesi del Sudest Asiatico: Thailandia, Malesia e Indonesia su tutti». Ma non necessariamente viaggiare da sole vuol dire cercare una vacanza avventurosa: a volte si ha solo bisogno di relax su una spiaggia incontaminata, senza però ritrovarsi in un posto “da coppie”. Qui la competenza del consulente è fondamentale, spiega sempre Sasso: «Anche le Maldive, tradizionalmente considerate una meta da luna di miele, possono essere perfette per una single in cerca di relax e bellezza. Esistono strutture che offrono l’atmosfera giusta, ma bisogna ricercarle con attenzione».

Benessere e divertimento con le amiche – Alle donne che viaggiano in compagnia di altre donne i consulenti CartOrange consigliano una serie di mete dove unire benessere, divertimento e shopping. «In Europa c’è l’imbarazzo della scelta – suggerisce Sasso –: le capitali, il Tirolo austriaco con percorsi yoga e benessere, oltre alle isole greche e alle Baleari per unire sole e divertimento. In particolare Ibiza, con la sua città vecchia e le sue spiagge, si presta a una vacanza di pochi giorni offrendo sole, mare, locali di tendenza e occasioni di shopping originale e alla moda». Più a lungo raggio la meta consigliata è Dubai: «È sicura e ha molte attrattive che uniscono antico e moderno: dallo shopping griffato ai tatuaggi all’henné tradizionali, fino alle lussuose spa. È consigliabile anche per i locali notturni, da cui si può rientrare in hotel in sicurezza prendendo i taxi dal tetto rosa, dedicati alla clientela femminile e guidati da sole donne».

Un weekend mamma e figlia – Unire i gusti di clienti con età molto diverse è una sfida, ma quando ci si riesce si ottiene una vacanza indimenticabile. Ancora una volta le capitali europee sono perfette per un weekend, su tutte Londra, magari con visita agli studi cinematografici di Harry Potter. «Ma per chi vuole qualcosa di un po’ più esotico – prosegue Eleonora Sasso – sono assolutamente da considerare Istanbul e Marrakech, con la loro atmosfera unica, i profumi e sapori speziati, i bazar e l’artigianato locale». Anche se la meta shopping per eccellenza, se si ha a disposizione qualche giorno in più, è sicuramente New York.

Le proposte per le viaggiatrici senior – E le donne over 60 dove vanno? «Dappertutto» è la risposta di Eleonora Sasso. Si tratta di una nicchia molto interessante: le viaggiatrici senior sono donne attive, curiose, finalmente libere dagli impegni di lavoro e famiglia, che vogliono scoprire il mondo e hanno il tempo e le risorse per farlo. «Concepiscono il viaggio come un regalo per sé – spiega ancora Sasso –. I nostri consulenti seguono per esempio gruppi di amiche che ogni anno fanno un viaggio insieme, mentre chi è da sola preferisce i tour organizzati, che danno anche l’occasione di fare amicizie. In ogni caso, al primo posto c’è il comfort». Non stupisce che la tipologia più gettonata sia la crociera, per visitare tanti posti senza stancarsi troppo. Per chi vuole qualcosa di più insolito CartOrange consiglia l’Hurtigruten: «Si tratta del battello postale che percorre i fiordi norvegesi – spiega Eleonora Sasso –. Una nave di dimensioni ridotte, che tocca piccoli villaggi incontaminati, e che raccoglie una clientela internazionale mediamente over 60: perfetta quindi per sentirsi sempre in ottima compagnia».

RC moto più cara: assicurare le due ruote costa soprattutto al Sud

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Spostarsi in sella alle due ruote conviene soprattutto ai motociclisti del Nord. Al Sud invece i prezzi delle polizze assicurative s’impennano. Perciò i centauri sono sempre più a caccia di sconti sull’Rc moto. L’ultimo studio di SosTariffe.it ne ha analizzato i prezzi (garanzia assicurativa base e garanzie accessorie) e come sono cambiati rispetto allo scorso anno

Sfrecciare a bordo del proprio bolide a due ruote. Un piacere che diventa sempre più proibitivo, in particolare per chi vive nelle regioni meridionali della penisola. Salgono infatti i prezzi dell’RC moto: assicurare le due ruote nel 2019 nel nostro paese costa il 6% in più rispetto allo scorso anno.

A pagare le polizze più care soni i motociclisti del Sud: peggio di tutti Campania, Calabria e Puglia. Mentre invece risparmiano i centauri di Trentino Alto Adige, Friuli e Piemonte, dove assicurare il proprio veicolo costa meno del resto d’Italia. A rivelarlo è l’ultimo osservatorio SosTariffe.it che analizzato l’evoluzione delle quotazioni RC moto negli ultimi sei mesi, ponendola a confronto con lo stesso periodo dello scorso anno.

Boom di richieste quotazioni: la Campania è la regione più attenta al risparmio sull’Rc moto

L’indagine è stata condotta a maggio 2019 grazie al comparatore per assicurazione moto di SosTariffe.it. Lo studio ha valutato le richieste di quotazioni RC moto base pervenute al comparatore negli ultimi sei mesi (cioè da novembre del 2018 ad aprile del 2019) e le ha poste a confronto con le richieste dello stesso semestre dello scorso anno (novembre 2017 -aprile 2018).

Passando ai raggi X l’uso del comparatore da parte dei motociclisti italiani emerge che la regione che ha richiesto più preventivi nell’ultimo anno rispetto al precedente è la Puglia (+ 42,88%), seguita dalla Liguria (+ 28,33%) e dalla Calabria (+22,45%).

I motociclisti meno interessati al confronto tariffe provengono invece dalle regioni Valle d’Aosta (- 42,11%), Trentino Alto Adige (-26,59%) e Sardegna (-24,18%) che talvolta sono anche quelle con le polizze assicurative più convenienti.

Lombardia, Lazio e Campania erano le regioni più motivate alla comparazione dei preventivi per RC moto base nel 2018. Il terzetto si conferma nel 2019, ma questa volta conquista il podio la Campania, la quale, complice la super impennata dei prezzi, si conferma la regione più attenta a risparmiare sulla RC moto negli ultimi sei mesi.

Rc moto, prezzi alle stelle al Sud: maglia nera per Campania, Calabria e Puglia

Assicurare le due ruote è un vero salasso soprattutto per i motociclisti del Sud. Le polizze più care si pagano in Campania, Calabria e Puglia.

I campani sono in testa. Già lo scorso anno (nel periodo novembre 2017- aprile 2018) la Campania svettava rispetto alle altre regioni d’Italia per i prezzi medi dell’RC Moto base, che si aggirava intorno ai 1154 euro. Un trend confermato anche quest’anno, visto che la polizza media ora si attesta sui 1290 euro (circa l’11,83% in più).

Al secondo posto per onerosità delle polizze troviamo la Calabria dove assicurare una moto costa 1020 euro l’anno, mentre l’anno scorso costava 953 euro (qui i prezzi sono saliti del 7,08%). Mentre al terzo posto tra i motociclisti costretti a sborsare le cifre maggiori per assicurare il proprio veicolo troviamo la Puglia. Qui la polizza media quest’anno si paga 996 euro, mentre lo scorso anno ne bastavano 928 (i prezzi sono saliti del 7,33%).

Assicurare la moto costa meno in Umbria che diventa la regione con i preventivi più economici

Di contro i prezzi RC moto più bassi quest’anno si registrano in Umbria, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Conviene più di tutti circolare in moto ai centauri in Umbria. In questa regione il prezzo medio della polizza quest’anno si attesta intorno ai 347 euro (in calo del 15,7% rispetto allo scorso anno, quando ne servivano 412 euro).

Pagano solo qualche euro in più i “colleghi” motociclisti del Trentino Alto Adige, circa 392 euro. All’ombra delle montagne trentine, dove nel 2018 il costo RC Moto medio era pari a 403 euro circa, quest’anno si registrano prezzi scesi del 2,69%, diventando una delle regioni dove si paga meno per assicurare le due ruote.

Al terzo posto sul podio della convenienza si distingue il Friuli Venezia Giulia, con una polizza media di 396 euro l’anno. Questa regione perde il primato di regione con i preventivi RC moto più economici conquistata nel 2018 (quando assicurare la moto costava 364 euro), in quanto quest’anno i prezzi sono di poco saliti (del 8,72%).

Al di là del prezzo medio della polizza, le regioni che più hanno risentito dei rincari sono Molise, Lombardia, Campania, ed Emilia Romagna. Mentre quelle che hanno visto i prezzi medi calare più rapidamente nel corso dell’ultimo anno sono: Umbria (-15, 69%), Valle d’Aosta (-10,45%) e Trentino Alto Adige (- 2,69%).

Polizze accessorie: s’impenna il prezzo della Kasko collisioni

Le voci facoltative che servono ad arricchire la copertura garantita dalla polizza, quest’anno sono quasi tutte meno richieste, ma più convenienti per chi le include nel proprio pacchetto assicurativo.

Unica eccezione la Kasko collisioni, la garanzia che copre i danni arrecati al motociclo durante la circolazione (più gettonata rispetto allo scorso anno dell’8,70%), il cui il prezzo è salito (del 11,41%) balzando dai 153,03 euro dell’anno scorso ai 170,49 euro di quest’anno.

Per il resto i costi delle garanzie aggiuntive sono tutti in discesa. L’assistenza stradale ad esempio, nell’ultimo anno ha subito un netto calo di richieste, che si sono dimezzate (-50,92%). Anche il prezzo della garanzia accessoria per il soccorso stradale è calato (-13,79%) e mentre lo scorso anno aveva un costo medio di 17,62 euro, quest’anno si aggira sui 15,19 euro.

I motociclisti sembrano voler fare a meno anche della tutela legale, utile ad esempio in caso di sinistro o nell’eventualità in cui si debba affrontare un processo civile o penale a seguito di un incidente. Quest’anno l’hanno aggiunta alla propria polizza parecchi conducenti in meno (-33,95 %). Pertanto anche il suo costo medio è calato (del 6,29%): se lo scorso anno includerla nell’assicurazione costava circa 13,84 euro, quest’anno ne bastano 12, 97 euro.

Gli infortuni del conducente sono invece più richiesti rispetto allo scorso anno (più 3,03%) ma il loro costo è comunque diminuito del 10,99%, e se nel 2018 in media la copertura infortuni costava circa 51,31 euro in più nella polizza, quest’anno costa ‘solo’ 45,67 euro.

Per scoprire la Rc moto più conveniente per il nostro modello di veicolo, possiamo consultare il comparatore di SosTariffe.it, grazie al quale sono stati rilevati i dati del presente studio https://www.sostariffe.it/assicurazioni/moto.

Inoltre grazie all’App di SosTariffe.it è possibile, oltre che individuare la polizza migliore per la propria moto, anche ottenere memo per ricordare la scadenza dell’assicurazione, della revisione e del bollo: https://www.sostariffe.it/app/

Carabinieri NAS Catanzaro: una farmacista deferita per truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale

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FOTO DI REPERTORIO

Il NAS di Catanzaro, al termine di un servizio di monitoraggio sull’approvvigionamento di farmaci nel territorio calabrese, ha deferito una persona alla  Procura della Repubblica di Catanzaro. L’indagata, titolare di una farmacia, è accusata di aver detenuto specialità medicinali defustellate per le quali era già stato richiesto il rimborso alla competente Azienda Sanitaria. Nello specifico, nel corso del controllo i militari hanno rinvenuto, e sottoposto a sequestro, 100 confezioni di farmaci, per un corrispettivo in denaro di circa 9.000 euro.

“Operazione CODICE K10”

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Conclusa un’ attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, e condotta  dagli investigatori del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, che ha smantellato una complessa organizzazione criminale dedita alla corruzione per il rilascio della cittadinanza italiana.
Il complesso iter investigativo e giudiziale si è concluso di recente con la firma dei primi decreti di revoca dello status di cittadino italiano da parte del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Interno, per i cittadini stranieri che avevano fruito del “sistema” criminale per acquisire lo status giuridico pur non avendone i requisiti.
Le attività di analisi e di verifica informatica degli specialisti del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche – CNAIPIC tutt’ora in corso riguarderebbero oltre 1500 pratiche sospette per l’ottenimento della cittadinanza italiana, emerse nel corso delle indagini e contabilizzate dal sodalizio criminale in veri e propri “libri mastri”. 
Nel corso delle indagini, mantenute riservate è stata data esecuzione a 6 provvedimenti di custodia cautelare in carcere disposti dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma e 19 perquisizioni, nei confronti di complessivi 19 indagati. 
I destinatari dei provvedimenti sono stati deferiti  a vario titolo per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, favoreggiamento, detenzione abusiva di codici di accesso a sistema informatico, accesso abusivo al sistema informatico SICITT del Dipartimento libertà civili ed immigrazione del Ministero dell’Interno, utilizzato per l’istruttoria relativa alle pratiche per la concessione della cittadinanza italiana a firma del Presidente della Repubblica
L’operazione, che prende il nome dal “codice K10” associato in automatico dal sistema informatico SICITT per la gestione delle pratiche per la concessione della cittadinanza italiana, muove dalla denuncia presentata al CNAIPIC dalla Direzione centrale per i diritti civili, la cittadinanza e le minoranze del Dipartimento libertà civili ed immigrazione, a seguito di rilevate, sospette anomalie informatiche.
Le attività investigative, particolarmente complesse, sviluppate dagli specialisti della Postale hanno permesso la individuazione di più gruppi criminali dediti al mercimonio della cittadinanza italiana in grado, grazie alla presenza tra i sodali ed in posizione di assoluto rilievo di una dipendente del citato Dipartimento, di far superare con il diretto intervento sui sistemi informatici, anche gravi situazioni ostative alla concessione dello status di cittadino italiano (precedenti penali, reddito insufficiente, mancanza di residenza etc.).
Il sodalizio criminale, come dimostrato dalle complesse analisi tecniche sul traffico dati generato dal sistema SICITT, da mesi di particolari intercettazioni telematiche e telefoniche, intercettazioni ambientali audiovisive, appostamenti ed indagini bancarie, vede per l’appunto al vertice del sistema criminale la dipendente del Dipartimento libertà civili ed immigrazione, l’assistente informatico D.S. già condannata in abbreviato a quattro anni ed otto mesi di reclusione oltre la confisca di 49.000 euro, sequestrati quale parte dei proventi illeciti, l’ interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’estinzione del rapporto d’impiego con la pubblica amministrazione.
Questa, in particolare, procacciandosi illecitamente le password di accesso in uso ai Dirigenti del Dipartimento libertà civili, previo cospicuo compenso, provvedeva a sanare con il diretto intervento sul sistema informatico gestionale delle procedure istruttorie anche gravi irregolarità, determinando la positiva conclusione dell’iter per la concessione da parte del Presidente della Repubblica della cittadinanza italiana.
Il sistema criminale, era organizzato secondo un vero e proprio schema “commerciale” multilevel che prevedeva la presenza di diversi “procacciatori di clienti corruttori”, veri e propri “agenti di commercio”, tra i quali “nuovi italiani” di origine egiziana e titolari di agenzie per il disbrigo di pratiche e servizi per cittadini stranieri.
Questi soggetti facevano riferimento quindi a dei veri e propri “responsabili”, collettori unici in grado di “attivare” con contatti diretti e riservati la dipendente del Ministero.
Tra questi in particolare si evidenzia la posizione di un cittadino egiziano, colpito da ordine di custodia cautelare in carcere, esercente un’attività di vendita al dettaglio di frutta presso il cui locale commerciale, come dimostrato dalle videoriprese colte nel corso di intercettazioni ambientali, aveva sede la vera e propria centrale operativa del gruppo, ove avveniva la raccolta delle “pratiche” e del denaro corrisposto.
Il prezzo dell’illecita trattazione variava a seconda del livello di problematiche da sanare, fino ad un costo superiore ai mille euro, ripartiti tra i sodali in base al ruolo ricoperto nell’associazione.
La riservatezza delle comunicazioni, soprattutto tra i responsabili dei procacciatori e l’operatrice del Dipartimento, era praticamente assoluta. Utilizzati sistemi di comunicazione cifrati e telefoni esclusivamente dedicati alle attività illecite. Solo le intercettazioni ambientali hanno permesso di fatto di documentare il passaggio di denaro e di pratiche, queste individuate nel gergo utilizzato dagli associati, per l’appunto, attraverso il codice K10, generato dal sistema SICITT al momento dell’inserimento dell’istanza.
Accertate, solo per il periodo oggetto d’ indagine, più di cento pratiche irregolarmente istruite in pochi mesi e validate per il successivo inoltro al Presidente della Repubblica, pratiche per le quali è in corso di perfezionamento l’iter di revoca dello status giuridico di cittadino italiano.
Le ulteriori verifiche, ed in particolare l’analisi del copioso materiale informatico, hanno infine permesso di risalire ai “libri mastri” ed all’individuazione di ulteriori migliaia di pratiche oggetto di mercimonio, attualmente al vaglio dell’AG e dei tecnici del Ministero dell’Interno, per la successiva istruttoria finalizzata alla revoca della cittadinanza. 
Nel corso delle diverse attività di perquisizione sono stati sequestrati tra l’altro 135.000 Euro in contanti provento delle attività di corruzione.
Durante le indagini sono stati concordati con il menzionato Dipartimento una serie di espedienti dilatori che di fatto hanno impedito la conclusione di ulteriori pratiche irregolari, senza arrecare pregiudizio alle indagini.
Complessivamente oltre i 12 indagati parti attive nel “sistema” ed il marito della D.S. indagato per favoreggiamento reale, sono stati deferiti all’AG ulteriori 7 soggetti per il reato di corruzione, tra i quali  un avvocato del Foro Romano.