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Il 20 Maggio la giornata mondiale delle api

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Il 20 maggio, in occasione della Giornata mondiale delle api, Slow Food lancia la campagna internazionale “Slow Bees”. Obiettivi dell’iniziativa: difendere gli impollinatori e assicurare maggiore eco e visibilità alle minacce che colpiscono le api, gli altri insetti impollinatori, le piante e la biodiversità.

Circa il 75% delle coltivazioni alimentari dipende dall’impollinazione animale. Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), oggi le colonie di api sono soggette a livelli di estinzione che sono da 100 a 1000 volte più elevati del normale. La responsabilità? Dell’uomo e dall’uso e abuso di pesticidi in agricoltura.

Per far fronte a questi dati allarmanti, in occasione della Giornata mondiale delle api, attivisti, comunità e Condotte Slow Food pianteranno arbusti o alberi biologici da fiore per offrire alle api un nutrimento privo di pesticidi. Una mobilitazione lanciata a livello globale tra tutta la rete della Chiocciola e non solo: chiunque può partecipare, piantando fiori e alberi biologici e condividendo il lavoro fatto sui propri canali social usando gli hashtag #onetreeforahive, #plantoneforpollinators e #slowtreesforbees.

«Siamo convinti che parlare e far conoscere il mondo di api e impollinatori sia il segreto per osservare, conoscere, misurare e proteggere la biodiversità, mettendo in primo piano le conoscenze tradizionali riguardanti le pratiche agricole sostenibili. Non possono esserci impollinatori sani senza un numero sufficiente di fiori biologici per tutto il periodo vegetativo: ecco perché è fondamentale agire adesso!» commentano gli apicoltori Jennifer Holmes (Florida), Terry Oxford (California) e Guido Cortese (Italia), coordinatori delle attività di Slow Food per la Giornata mondiale delle api.

Simbolicamente, il 20 maggio alcuni rappresentanti di Stati membri dell’Unione Europea si incontreranno per discutere l’attuazione degli standard per la valutazione della tossicità, ovvero il Bee Guidance Document elaborato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) già nel 2013, e che comprende anche la proposta di protocolli più adeguati e cautelativi  in caso di valutazione dell’autorizzazione di nuove molecole. Questi infatti non sono ancora stati adottati in tutta Europa e si persevera con le farse pseudo-precauzionali, per l’ostinata opposizione degli Stati membri dell’Ue e delle filiere agrochimiche.

Per completezza di informazioni, aggiungiamo che l’Efsa ha applicato appieno le nuove norme solo nella valutazione dei tre neonicotinoidi (imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam), vietati in Unione Europea nel 2018. Finora, i governi nazionali europei non hanno applicato le linee guida dell’Efsa in tutte le altre decisioni riguardanti i pesticidi.

Per questo Slow Food chiede che queste linee guide vengano adottate al più presto e fa parte di una coalizione di organizzazioni della società civile che chiedono a chi detiene il potere di salvare le api e una maggiore trasparenza nel processo di valutazione del rischio. Qualche giorno fa si è svolta in diverse città europee un’azione congiunta: apicoltori e organizzazioni ambientaliste hanno consegnato una petizione firmata da più di 230.000 europei ai ministri nazionali dell’Agricoltura in 7 capitali europee, chiedendo di migliorare il modo in cui l’Unione testa i nuovi pesticidi. Il gruppo locale di apicoltori e attivisti Slow Food ha rivolto tali richieste al ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Marco Centinaio chiedendo al governo italiano di proteggere davvero le api dai pesticidi tossici.

Slow Food teme che, in assenza di regole precise, continuino a essere usati molti pesticidi letali per le api e che altri vengano messi in commercio, rendendo inutili i tanto celebrati divieti europei sui neonicotinoidi dell’anno scorso. Slow Food sa bene che, per salvare le api, l’Unione Europea deve bandire tutti i pesticidi letali per questi insetti, non solo tre oggi vietati.

UNESCO Giovani lancia una call nazionale per nuovi soci: bando in scadenza

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Hai tra i 20 e i 35 anni e pensi anche tu che la cultura, la scienza e l’educazione siano i pilastri per lo sviluppo e il progresso del nostro Paese? Sei convinto dell’importanza della promozione e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale d’Italia? Hai entusiasmo e voglia di metterti in gioco? Entra nel team ed unisciti alla più grande associazione giovanile per l’UNESCO!

L’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO ha pubblicato i bandi per la selezione di nuovi soci in diverse regioni d’Italia.Pubblicità

I soci regionali selezionati andranno ad affiancare il Rappresentante Regionale dell’Associazione ed i soci già presenti a livello locale.

Il bando è scaricabile dal sito www.unescogiovani.it, alla paginahttp://www.unescogiovani.it/unesco-giovani-cerca-nuovi-soci-posizioni-aperte-in-diverse-regioni-ditalia

Le domande, corredate di curriculum vitae, lettera motivazionale (in formato PDF), dovranno essere inoltrate a mezzo posta elettronica all’indirizzo:​ [email protected] e non oltre le ore 12.00​ del giorno 19 maggio 2019.

L’Associazione Giovani per l’UNESCO è composta da oltre trecento giovani tra i 20 e i 35 anni, fra cui studenti, ricercatori, artisti, professionisti, manager e imprenditori, con il fine di promuovere i progetti, valori e priorità UNESCO in Italia, attraverso la partecipazione attiva dei giovani e della società civile. Costituitasi nel 2015 come Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO con lo scopo di supportare le attività della Commissione nel campo dell’educazione, della scienza, della cultura e della comunicazione, all’inizio del 2018 l’Associazione si è dotata di un nuovo statuto e ha elaborato un programma di lavoro pluriennale ancora più ambizioso.

L’Associazione, presieduta da Antonio Libonati, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento da parte del Direttore Generale dell’UNESCO per essere una delle migliori buone pratiche giovanili a livello mondiale, ed oggi è la più grande organizzazione giovanile italiana per l’UNESCO.

Per info e contatti:

www.unescogiovani.it | [email protected]

Seguici anche sui social! @UNESCOgiovani

Alimentare, approvate le piattaforme di rinnovo contrattuali

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Comunicato stampa unitario
Alimentare, approvate le piattaforme di rinnovo dei Ccnl industria e cooperazione
L’Assemblea nazionale delle delegate e dei delegati di Fai, Flai e Uila ha approvato all’unanimità le Piattaforme di rinnovo dei Ccnl industria e cooperazione alimentare, in scadenza il prossimo 30 novembre, che interessano circa 450 mila lavoratrici e lavoratori, per i quali sono stati chiesti un aumento salariale di 205 euro nel quadriennio e misure innovative in materia di welfare, relazioni industriali e organizzazione del lavoro.Per quanto riguarda le relazioni industriali, Fai, Flai e Uila chiedono l’avvio di percorsi volti a introdurre forme di partecipazione alle scelte strategiche delle imprese.Le piattaforme chiedono pari diritti e tutele per tutte le lavoratrici e i lavoratori che svolgono la loro attività all’interno dello stesso perimetro aziendale, considerando le aziende alimentari come vere e proprie “comunità di sito”.Sull’organizzazione del lavoro, le piattaforme dedicano ampio spazio al tema delle competenze, proponendo almeno 8 ore di formazione continua annua per tutto il personale. Si chiede inoltre l’ampliamento a tutte le forme di contratti a termine del diritto di precedenza alla riassunzione e misure volte a favorire il ricambio generazionale.Le piattaforme chiedono inoltre una riduzione dell’orario di lavoro per chi è impiegato in turnazioni a forte flessibilità e norme per regolamentare il diritto alla disconnessione per chi è in smart working e telelavoro.Particolare attenzione è stata poi dedicata al tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con la richiesta, tra l’altro, di incrementare di 8 ore annue le agibilità sindacali degli RLS e istituire una giornata dedicata a queste tematiche.Diverse le novità anche sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, con la richiesta di 16 ore di permesso retribuito per assistere i figli in caso di malattia, il prolungamento fino a 24 mesi dell’astensione dal lavoro notturno per le lavoratrici madri e 15 giorni di permesso retribuito per i neo papà.Infine, le piattaforme propongono di potenziare il sistema di assistenza sanitaria integrativa, previdenza complementare, assistenza alla maternit/paternità e assicurazione in caso di decesso sui luoghi di lavoro.“Con queste piattaforme vogliamo incrementare le tutele, migliorare le condizioni di vita e di lavoro e redistribuire adeguatamente la ricchezza che in questi anni è stata prodotta dal comparto alimentare”, dichiarano i Segretari Generali Onofrio Rota (Fai Cisl), Giovanni Mininni (Flai Cgil), Stefano Mantegazza (Uila Uil). “Porteremo avanti le nostre proposte con convinzione, confortati del consenso dei lavoratori che rappresentiamo, augurandoci un rapido avvio delle trattative che consenta di rinnovare i contratti entro la data naturale di scadenza”.

L’angolo della psicologa -Imparare a camminare sulle acque: la fiducia

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In questo articolo invece “impariamo a camminare sulle acque”, ovvero impariamo a fidarci. 

Chi mi conosce e legge le poche righe che scrivo, per lo più sulla mia pagina FB, sa che è mia abitudine far dialogare la psicologia e la fede, in un dialogo non sempre compreso ed accettato da tutti ma estremamente possibile ed utile a quanti hanno voglia di volare con due ali invece che con una soltanto.Pubblicità

Partiamo da un’immagine che prendiamo in prestito dal Vangelo: camminare sulle acque. Che significa camminare sulle acque?

Nel 2016, un artista contemporaneo, Christo, ha costruito una passerella di 4,5 chilometri sulle acque del Lago d’Iseo, in provincia di Brescia, promettendo ai visitatori di farli camminare sulle acque, il passaggio è stato realizzato utilizzando 70.000 metri quadri di tessuto giallo-arancione, sostenuti da un sistema modulare di pontili galleggianti formato da 200.000 cubi in polietilene ad alta densità, che dire, la passerella ha retto e nessuno è caduto nelle acque del lago, l’artista non si è sbagliato ed i visitatori si sono fidati vivendo sicuramente una bellissima esperienza ed unasensazione difficilmente riproducibile.

Duemila e rotti anni prima, Gesù fece lo stesso, ma senza passerella, senza galleggianti e senza ormeggi. Camminò sulle acque del “mare di Tiberiade”, in realtà un lago chiamato mare per le sue grandi dimensioni. Il mare, “jam” in ebraico, viene tradotto anche con “grandi acque”, “diluvio” sia nella Bibbia come anche nelle antiche culture del vicino Oriente ed è simbolo del caos primordiale, della morte, del nulla e del male, luogo popolato da mostri, del pericolo, in una sola parola.

Bene, Gesù cammina sulle acque, con fede e fiducia, senza paura, sfidando il pericolo. Così non fa Pietro il suo discepolo, il quale, dalla barca, sul mare in tempesta, vedendo un uomo in lontananza camminare sulle acque si spaventa enormemente, per accertarsi che fosse il Signore, domanda di farlo andare verso di lui, Gesù acconsente e Pietro comincia a camminare sulle acque e lo fa non per via di qualche potere eccezionale ma solo perché si fida e cammina finché non smette di fidarsi, lasciando il posto alla paura e cominciando ad affondare chiedendo aiuto e Gesù che lo salva.

Che significa dunque fidarsi? La fiducia è un atteggiamento, verso gli altri o verso sé stessi, che risulta da una valutazione positiva di fatti, circostanze, relazioni, per cui si confida nelle altrui o proprie possibilità, essa diventa generatrice di senso di sicurezza e tranquillità.

Avere fiducia in sé è strettamente collegato ad avere una buona autostima e queste sono due realtà psicologiche che si formano nella prima infanzia, a contatto con le figure di riferimento, certo nel corso della vita è possibile cambiare e migliorarsi, tuttavia è in quella fase del processo evolutivo che si forma la primordiale idea di noi, quella dura a morire che, a meno che non si intervenga, resterà a farci compagnia per tutta la vita.

Bowlby parlò per la prima volta di fiducia negli anni 80, definendola “fiducia di base” cioè la capacità delle persone di esplorare il proprio ambiente e di affrontare i pericoli senza lasciarsi spaventare o schiacciare dalla preoccupazione di potersi fare del male.

Tale fiducia è tipica di un attaccamento sicuro in cui il bambino e poi l’adulto hanno il coraggio di affrontare ciò che non si conosce e di rischiare. Il bambino con una mamma che è presente ma non invadente se cadrà mentre gioca, per esempio, troverà la mamma a tranquillizzarlo invitandolo a continuare il suo gioco, una mamma che, seppure con tutte le buone intenzioni, non darà gli schiaffi al pavimento, come spesso mi è capitato di vedere e sentire, o al giochino dicendo che quell’oggetto è cattivo e che ha causato il danno, semplicemente si accerterà che tutto vada bene e lascerà, senza troppa ansia che il bimbo riprenda le sue attività.

Se così non accadesse e cioè, se la mamma fosse del tutto assente, svalutante e non curante oppure, al contrario, troppo apprensiva limitando la libertà del figlio o addirittura punendolo perché in precedenza lo aveva avvertito che poteva farsi male, concorrerà a far crescere un bambino che interiorizzerà un modello di sfiducia, nei confronti di se stesso, del mondo esterno pericoloso e degli altri assenti o coercitivi e diventerà un adulto che avrà tanta difficoltà a fidarsi del prossimo e, sebbene involontariamente, tenderà a vedere nei comportamenti degli altri inaffidabilità ed intenzioni cattive. La mancanza di fiducia in noi stessi, in chi ci sta accanto e nel mondo circostante, incide fortemente nella nostra vita e lo fa ancora di più nella fase in cui dovremmo essere noi a decidere, cioè quando diventiamo “grandi” e intraprendiamo nuove relazioni oltre a quelle familiari ed amicali: quelle sentimentali.

Chi ha interiorizzato modelli negativi di relazione sperimenta spesso forme più o meno intense di preoccupazione e paura quando si trova in una relazione emotiva, specialmente nella possibilità di legarsi seriamente a qualcuno perché, ai suoi occhi, questo significherebbe rischiare di essere feriti, abbandonati o delusi esattamente come è successo da piccoli da parte della figura di riferimento.

Si devono pertanto sovvertire gli schemi di pensiero e modificare i modelli interiorizzati, ed è possibile farlo. Bisogna rendersi conto in primo luogo che, a meno che non ripetiamo le stesse mosse, nessun avvenimento di per sé è una coazione a ripetere cioè, la tendenza incoercibile, del tutto inconscia, a porsi in situazioni penose o dolorose, senza rendersi conto di averle attivamente determinate, né del fatto che si tratta della ripetizione di vecchie esperienze. Mi piace riproporre una modalità espressiva di don Tonino Bello, lui diceva “amare voce del verbo morire”, io azzardo “fidarsi, voce del verbo credere”, credere che si possono cambiare le credenze di base che ci fanno percepire sbagliati e si può arrivare a “camminare sulle acque” se si crede di poterlo fare, se si ha fiducia nelle proprie forze e possibilità, compresa quella di cadere e di rialzarsi.

L’invito resta lo stesso: provare, non fasciarsi la testa, ma tentare e tentare ancora anche se si sbaglia provando a guardare a noi stessi, agli altri ed al mondo con occhi nuovi, occhi benevoli, capaci di amare.

dott.ssa Antonella Petrella, psicologa- psicoterapeuta

Carote, antiossidanti e amiche della pelle: perchè aumentare il consumo

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Il nome scientifico della carota è Daucus carota ed è una pianta erbacea originaria delle zone temperate europee. Le carote appartengono alla famiglia delle Ombrellifere, così chiamate perché formano delle infiorescenze a forma di ombrello. A questa famiglia appartengono anche i finocchi, il prezzemolo, il sedano, il cumino e l’aneto.
Carote: proprietà e benefici I numerosi nutrienti presenti, conferiscono alle carote proprietà particolarmente utili al benessere della vista, del cuore, della pelle e dell’apparato digerente. Le carote sono inoltre note per il loro alto contenuto in beta carotene, un pigmento vegetale che non a caso prende il suo nome proprio da questo ortaggio, da cui è stato isolato per la prima volta. Il beta carotene è un composto antiossidante che contrasta la produzione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare. Inoltre nell’organismo esso viene convertito in vitamina A, indispensabile per molte funzioni biologiche quali, ad esempio, la visione, il differenziamento cellulare durante lo sviluppo embrionale, la funzionalità ovarica e testicolare, lo sviluppo delle ossa.

Le carote esistono di tanti colori: gialle, rosse, bianche arancioni, nere e viola.
-Carota arancione: è ricca di vitamina A;
-Carota viola: è ricca di polifenoli, flavonoidi, antocianine ed antiossidanti;
-Carota gialla: contiene soprattutto luteina;
-Carota rossa: è ricca di licopene;
-Carota bianca: è un ottimo antitumorale;Pubblicità

Proprietà e Benefici delle Carote
Calorie: Limitato apporto energetico; circa 33kcal ogni 100g
Vitamina A: La Carota è un’ottima fonte di Provitamina A (betacarotene). 100g di carote coprono il fabbisogno giornaliero di Vitamina A.
Vitamina C: Le Carote sono anche molto ricche di Vitamina C. La cottura ne provoca una notevole dispersione e per questo è vivamente consigliabile mangiarle crude.
Minerali: Le Carote hanno un buon quantitativo di potassio, calcio, magnesio e ferro.
Fibre: Particolarmente ricche di fibre: pectina, lignina e cellulosa.
La ricchezza di minerali, conferisce alla carota la proprietà di contrastare gli effetti acidificanti di carne, pesce e degli alimenti ricchi di amido.

Le Carote in Tavola

Ma qual è il modo ideale per consumare la carota? Siamo soliti pensare che le verdure vanno consumate crude, pena la perdita dell’efficacia di molte sostanze e dei loro benefici, tra cui le vitamine. E’ esatto, soprattutto per quanto riguarda la vitamina C che con il calore si distrugge facilmente. Ma le carote riservano qualche sorpresa. Infatti il beta-carotene sopporta il calore e una breve cottura non è in grado di distruggerlo, anzi ne favorisce l’assimilazione, in quanto, divenendo i tessuti vegetali più morbidi, vengono trattati più facilmente dal nostro apparato digerente.

Quindi tramite una breve cottura, senza esagerare, otteniamo una più facile assimilazione del beta-carotene e dei suoi benefici.

L’assunzione alimentare ideale è rappresentata dal succo di carota fresca, anche mescolato al latte per potenziarne le proprietà depurative.

Vanno anche bene le carote crude come spuntino o aggiunto ad un piatto di altri alimenti crudi, oppure le carote lesse in pochissima acqua e condite con olio d’oliva extravergine ed erbe aromatiche.

Le carote e i dolci, una delle ricette più conosciute è la torta di carote.

Torta di carote: Ingredienti
– 325 gr. di farina
– 350 gr. di zucchero
– 120 gr. di burro
– 400 gr. di carote
– 2 cucchiai di cannella
– 4 uova
– 1 bustina di lievito
– 60 gr. di uvetta (o pinoli, mandorle..)

Preparazione:
Sbattete le uova con lo zucchero e, successivamente, aggiungete il burro ammorbidito fino a formare una crema.

Aggiungete al composto la farina ed il lievito setacciati, le carote grattugiate finemente, l’uvetta e la cannella.

Mescolate bene ed infornate a 150° per 45 minuti circa.

Lasciare raffreddare bene prima di sfornare il dolce.

I LAVA YOU – A Vietri è nata una nuova stella: la lava smaltata

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Una selezione di opere laviche vietresi di Ulrike Weiss sarà per la prima volta esposta nella fabbrica Ceramica Artistica Solimene, nell’ambito della manifestazione Buongiorno Ceramica, insieme a dodici riggiòle in lava, ognuna rappresentante un diverso segno zodiacale, create per l’occasione da dodici illustri artieri di Vietri e dintorni: Antonio D’Acunto, Raffaele Falcone, Domenico, Lucio e Pasquale Liguori, Pietro Lista, Alessandro Mautone, Franco Raimondi, Lucio Ronca, Salvatore Scalese, Giancarlo Solimene, Ferdinando Vassallo (I LAVA YOU – vernissage sabato 18 maggio h 18).

La Weiss, vincitrice del Premio residenza d’artista del Viaggio attraverso la ceramica 2018/2019, che ha la direzione artistica di Enzo Biffi Gentili, in collaborazione con l’architetto Giancarlo Solimene, ha portato avanti il progetto I Lava You, lavorando presso la nota fabbrica di Vietri sul Mare. Per il Ventennale dell’istituzione del Premio internazionale “Viaggio attraverso la Ceramica” Biffi Gentili, aveva infatti immaginato una ‘apertura’ verso altre arti applicate, adottando un nuovo materiale di base, sempre strettamente legato al genio del luogo e all’immagine mondiale della Campania: la lava del Vesuvio.

“La lava maiolicata è una tecnica, praticata anche a Vietri, dal procedimento realizzativo simile a quello della ceramica. Tuttavia, a differenza di quanto è avvenuto per la faenza, non erano ancora stati fatti tentativi di innovazione decorativa sulla base di questa tradizione. Per questo motivo nel 2019 il Premio è stato assegnato -per la prima volta in forma di residenza d’artista- alla tedesca Ulrike Weiss, attiva a Parigi, una delle massime esperte europee in lave emaillée.

La produzione ‘vietrese’ della Weiss è in gran parte ispirata all’iconografia dei suoi connazionali del ‘periodo tedesco’ vietrese. A mostra conclusa, questi dodici artefatti saranno destinati, ricomposti, a un nuovo intervento di arredo urbano: La panchina dello Zodiaco, sedendosi sulla quale Vietresi e turisti potranno interrogare le stelle sui loro problemi, e i loro amori, più o meno estivi”, ha affermato Biffi Gentili. Infine, per radicare maggiormente l’uso di questo materiale, è programmata, dopo l’estate la mostra I Lava You, Too, riservata a giovani artieri italiani tra i quali sarà scelto il vincitore del Premio Nazionale “Viaggio attraverso la Ceramica” 2019 da una Giuria composta dai sopracitati 12 grandi artieri vietresi protagonisti di I Lava You.


Domenica 19 maggio dalle 10 alle 13 “La musica incontra la ceramica”, ovvero funk on the street con la ConturBand. Nel strade di Vietri sul Mare uno spettacolo unico e coinvolgente con la banda che si esibirà nei pressi delle diverse botteghe ceramiche della cittadina costiera. Entrambi gli eventi sono organizzati nell’ambito della programmazione “Vietri Cultura”, che gode del finanziamento Poc 2014-2020 – linea strategica 2.4 “Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e cultura”.

Concorsi/ Il Comune di Brescia cerca 23 istruttori direttivi tecnici

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COMUNE DI BRESCIA Concorso per soli esami, per la copertura a tempo indeterminato di ventitrè posti di istruttore direttivo tecnico, categoria D. Pubblicato sulla G.U.Repubblica Italiana n.31 del 19.04.2019. Scad. 20 maggio 2019. Sono indetti tre concorsi pubblici, per soli esami, per la
copertura a tempo indeterminato di: tredici posti nel profilo professionale di istruttore direttivo tecnico, categoria D, per l’ambito «opere pubbliche-impiantistica»; sette posti nel profilo professionale di istruttore direttivo tecnico, categoria D, per l’ambito «gestione del territorio»; tre posti nel profilo professionale di istruttore direttivo tecnico, categoria D, per l’ambito «ambiente».
I testi integrali dei bandi contenenti i requisiti richiesti per la partecipazione ai concorsi, le informazioni relative alle prove d’esame e alle modalità di presentazione delle domande sono pubblicati sul sito internet del Comune di Brescia: (www.comune.brescia.it > comune > concorsi e mobilita’ > concorsi aperti o in fase di espletamento) e all’albo pretorio on-line del comune.
Le domande di partecipazione devono essere trasmesse entro il 20 maggio 2019. Per informazioni rivolgersi all’ufficio assunzioni del Comune di Brescia (tel. 0302978314-7-8).

Economia/ Pace fiscale: i chiarimenti

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Da QuiFinanza
Mentre il governo annuncia una proroga per quanto riguarda la rottamazione ter e il saldo e stralcio, il sito delle piccole-medie imprese pmi.it pubblica una serie di chiarimenti su definizione agevolata delle controversie pendenti e sanatoria delle irregolarità formali da parte dell’Agenzia delle Entrate. In entrambi i casi, si tratta di precisazioni relative ai provvedimenti di pace fiscale contenuti nel dl 119/2018.
Liti pendenti
Per quanto riguarda le controversie pendenti, (articoli 6 e 7, comma 2, lettera b, e comma 3), il documento di prassi è la circolare 10/2019 delle Entrate, con precisazioni che riguardano gli atti oggetto delle liti definibili, la determinazione degli importi, la sospensione delle controversie. Si tratta della definizione agevolata di controversie tributarie in cui è parte l’Agenzia delle entrate, aventi ad oggetto atti impositivi, pendenti in ogni stato e grado del giudizio, con ricorso in primo grado notificato entro il 24 ottobre 2018. Le regole fondamentali sono contenute nella circolare 6/2019. In base ai nuovi chiarimenti forniti, non rientrano nell’ambito di applicazione di questa definizione agevolata: le liti aventi ad oggetto avvisi di liquidazione relativi all’applicazione dell’imposta di registro agli atti giudiziari: il motivo è che hanno essenzialmente una funzione di riscossione dell’imposta dovuta in relazione alla registrazione degli atti. Quindi, queste controversie non sono definibili in base all’articolo 6 della pace fiscale. Controversie relative a cartella di pagamento per imposte non versate relative alla decadenza dei termini: le liti sui ruoli e sulle cartelle di pagamento possono essere definite in via agevolata soltanto quando assolvono anche una funzione di natura impositiva (ad esempio, in caso di rettifica dati in dichiarazione), ma non quando la cartella di pagamento è stata emessa a seguito dell’omesso versamento, anche nel caso in cui il contribuente abbia eccepito la decadenza dei termini per la notifica dell’atto.
Interessante precisazione sulle controversie definibili pagando il 90% (comma 1 bis, articolo 6): rileva la data di costituzione in giudizio, che deve essere antecedente al 24 ottobre 2018 (entrata in vigore del decreto). Non rileva, invece, il fatto che sia successivamente intervenuto un giudizio, anche sfavorevole al contribuente. Se la costituzione in giudizio del ricorrente è stata effettuata entro la data del 24 ottobre 2018, si legge, «la controversia può essere definita con il pagamento del 90% del relativo valore». La circolare 11/2019 fornisce invece nuovi dettagli sull’applicazione della definizione agevolata delle irregolarità formali, prevista dall’articolo 9 della pace fiscale. Riguarda la possibilità definire, pagando 200 euro per ogni periodo d’imposta, irregolarità che non rilevano sulla determinazione della base imponibile ai fini di imposte sui redditi, IVA, IRAP e sul pagamento dei tributi, commesse fino al 24 ottobre 2018. Questa misura di pace fiscale è utilizzabile da partite IVA, imprese, contribuenti privati.
La circolare contiene un elenco di violazioni definibili, a titolo esemplificativo e non esaustivo: fra le altre, dichiarazioni annuali redatte non conformemente ai modelli approvati, l’omessa o irregolare presentazione delle comunicazioni dei dati delle fatture emesse e ricevute o delle liquidazioni periodiche IVA, omissione, incompletezza o inesattezza delle dichiarazioni d’inizio o variazione dell’attività, tardiva trasmissione delle dichiarazioni da parte degli intermediari. In ogni caso, sono sempre escluse le violazioni sostanziali, che incidono sulla determinazione dell’imponibile, dell’imposta o sul pagamento del tributo. La regolarizzazione avviene con il versamento del dovuto (200 euro per ogni periodo d’imposto) entro il 31 maggio 2019, è possibile dividere la somma in due rate, con scadenza 31 maggio 2019 e 2 marzo 2020. Altro adempimento necessario, da effettuare entro il 2 marzo 2020, la rimozione delle irregolarità od omissioni.

Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” (CE): bando per 15 posti di Collaboratore Amministrativo Professionale

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L’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” ha pubblicato un Concorso Pubblico, per titoli ed esami, per la copertura, a tempo indeterminato, di n. 15 posti di Collaboratore Amministrativo Professionale – Categoria D, di cui il 20% riservato al personale interno (D.Lgs 75/2017, Art. 22 comma 15);
La scadenza per presentare la domanda è fissata al 13 giugno.
Requisiti:

cittadinanza italiana o cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione Europea o altra cittadinanza tra quelle indicate sul bando;
-idoneità alla mansione specifica della posizione funzionale;

-non aver riportato condanne penali;
-posizione regolare degli obblighi di leva;
-iscrizione nelle liste elettorali;
-uno dei seguenti titoli di studio: Diploma di Laurea vecchio ordinamento in Giurisprudenza, Economia e Commercio o altra laurea equipollente; Diploma di Laurea Magistrale in Giurisprudenza, Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, Scienze dell’Economia o Scienze Economico Aziendali.

BANDO

Contratto alimentaristi, Rota (FAI CISL): “Una leva per la competitività”

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“Abbiamo portato a sintesi una prima importante fase di questa stagione contrattuale dei rinnovi dei due CCNL dell’Industria e della Cooperazione alimentare: con il contributo di lavoratrici e lavoratori, con l’intenso lavoro svolto da delegati e dirigenti sindacali, abbiamo raccolto partecipazione, condivisione ed entusiasmo, un percorso di partecipazione democratica di straordinaria importanza”. Lo ha detto il Segretario Generale della Fai Cisl Onofrio Rota nella sua relazione all’attivo unitario che si è chiuso oggi con l’approvazione, all’unanimità, della piattaforma dei due ccnl degli alimentaristi, in presenza di più di 700 delegati e dirigenti di Fai Flai e Uila.
“Una sfida – ha ricordato Rota – che interessa oltre 400mila addetti occupati nelle 57mila imprese italiane per l’industria: quasi 54mila per il food e oltre 3mila per il beverage. Ci sono poi oltre 5000 cooperative della trasformazione alimentare con 94.000 occupati. Affrontiamo la tornata contrattuale per dare a questi lavoratori, e alle loro famiglie, risposte forti e puntuali. Ma anche per favorire le condizioni che possano dare a tanti giovani la possibilità di entrare nel mondo del lavoro, e di entrarci dalla parte giusta, quella del lavoro dignitoso, di qualità, e di un settore che è tra le locomotive dell’economia italiana”.
Nei tre mesi trascorsi si sono svolte tante assemblee su tutto il territorio nazionale. Tanti i confronti, le consultazioni, gli approfondimenti. “Una grande spinta partecipativa dal basso – ha detto Rota – che non permetteremo mai, a nessun fanatico della disintermediazione, di cancellare o anche solo denigrare. Dobbiamo esserne orgogliosi”.
“Non c’è dubbio che il nostro progetto contrattuale possa essere una leva straordinaria per la competitività del settore alimentare e di tutti i comparti connessi – ha concluso il leader della Fai Cisl – visto che mette al centro del lavoro la persona, la sua dignità, il suo bagaglio di saperi, competenze, professionalità. Abbiamo di che rimboccarci le maniche dunque e dimostrare, tutti insieme, il grande valore del percorso intrapreso. Un percorso tanto più prezioso in quanto unitario. Lo abbiamo conquistato sul campo e ora sta a noi saperlo tenere vivo. Per il bene del Paese e di tutte le persone che rappresentiamo”.
Ufficio stampa FAI-CISL